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  • Per essere felici, badate alle vostre compagnie

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  • Per essere felici, badate alle vostre compagnie
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 15/6 pp. 28-29

Salmi

Per essere felici, badate alle vostre compagnie

I COMPAGNI possono esercitare una buona o una cattiva influenza. Sono molti coloro che ammettono che a causa degli amici hanno cominciato a drogarsi, fumare, o hanno preso una strada immorale. Facendo uno sforzo deciso per troncare le cattive amicizie e cercare invece la compagnia di persone di sani principi, altri sono riusciti a vincere abitudini nocive.

Quindi, se desiderate vera felicità e sicurezza, dovete evitare di frequentare chi non ama ciò che è giusto. Questo argomento è presentato con enfasi nella Bibbia. Nel libro dei Salmi, per esempio, leggiamo: “Felice l’uomo che non ha camminato nel consiglio dei malvagi, e non è stato nella via dei peccatori, e non si è seduto sul posto degli schernitori”. — Sal. 1:1.

Coloro che ignorano le vie di Dio non possono trovare la felicità. Come Padre amorevole, l’Altissimo ha dato solo quelle leggi che promuovono il benessere delle sue creature intelligenti. Quindi, felice è colui che rifiuta di adottare il “consiglio” degli empi come norma di vita. Respingendo fermamente il loro pensiero, è certo che ‘non starà nella via dei peccatori’. Ciò significa che non si troverà dove sono loro; non vuole la loro compagnia. Perciò, non si abbassa al loro livello, sedendo con loro e schernendo la santità.

Naturalmente, il giusto non può essere felice semplicemente conducendo una vita di proibizioni. No, egli prova vero piacere in cose edificanti, riempiendo la propria mente e il proprio cuore con ciò che è salutare. Il primo salmo continua: “Il suo diletto è nella legge di Geova, e lègge sottovoce nella sua legge giorno e notte”. (Sal. 1:2) Il giusto prova vero piacere soddisfacendo il suo sincero desiderio di conoscere la legge di Geova e applicandola. (Confronta Giacomo 1:25). Non passa giorno senza che presti attenzione a cose spirituali.

Come tutte le altre creature umane, i giusti hanno prove. Ma sono in grado di superarle felicemente proprio come un robusto albero resiste a venti relativamente forti. Il salmista paragonò appropriatamente l’uomo devoto a un forte albero piantato in un luogo ben irrigato e disse: “Per certo diverrà come un albero piantato presso corsi d’acqua, che dà il suo proprio frutto nella sua stagione e il cui fogliame non appassisce, e ogni cosa che fa riuscirà”. (Sal. 1:3) L’albero piantato presso un’inesauribile sorgente d’acqua non si seccherà in un periodo di siccità o al calore dell’estate, ma porterà frutto. Allo stesso modo, la forza dei giusti proviene da una fonte inesauribile, cioè Geova Dio. Con l’aiuto dello spirito di Dio, sono in grado di sopportare prove e difficoltà. Alla fine, riescono in tutto, perché il loro principale obiettivo è quello d’essere approvati servitori dell’Altissimo. Il calore dell’opposizione non li distoglie dalla propria risoluzione. Escono vittoriosi e approvati da Geova Dio.

Com’è diverso con i malvagi! Forse sembra che prosperino per un po’, ma non hanno sicurezza duratura. Il salmista continua: “I malvagi non sono così, ma sono come la pula che il vento sospinge. Perciò i malvagi non staranno nel giudizio, né i peccatori nell’assemblea dei giusti. Poiché Geova acquista conoscenza della via dei giusti, ma la medesima via dei malvagi perirà”. — Sal. 1:4-6.

Perciò i malvagi non sono più sicuri di quanto non lo sia la pula durante la spulatura. La pula è soffiata via mentre i granelli, più pesanti, cadono a terra. Allo stesso modo, i giusti rimangono, ma i malvagi sono soffiati via come pula priva di valore. Nel giudizio i malvagi non staranno in piedi come approvati, ma saranno condannati. Non troveranno posto fra i giusti. I noti peccatori non riusciranno a fingere d’essere nell’assemblea dei giusti.

La ragione per cui i malvagi non staranno in piedi come approvati da Geova Dio e non saranno annoverati fra i retti è che l’Onnipotente conosce la “via dei giusti”. Sì, egli approva la loro condotta e li ricompensa conformemente. La via dei giusti, perciò, rimane per sempre, ma quella dei malvagi perisce. Dato che i malvagi periscono, la loro via o condotta finisce con loro.

Il primo salmo ci incoraggia calorosamente a provare diletto nella legge di Dio mentre evitiamo la familiarità con quelli che non hanno nessun vero amore per l’Altissimo. Così saremo felici non solo per pochi anni, ma in eterno come leali servitori di Geova Dio.

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