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  • Domande dai lettori
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 15/10 p. 31

Domande dai lettori

● Cosa vuol dire Giobbe 3:14 quando parla di re e consiglieri che si edificano “luoghi desolati”?

Queste parole appaiono in un contesto che si riferisce al giacere nel sonno della morte. (Giob. 3:13) Secondo una correzione del testo masoretico, l’espressione “luoghi desolati” si potrebbe tradurre “piramidi”. Le piramidi, essendo tombe molto grandi, erano senz’altro “luoghi desolati”, senza alcun abitante umano.

● Perché la legge mosaica prescriveva la pena capitale per chiunque avesse invocato il male sui suoi genitori?

La legge di Dio affermava: “Nel caso che alcun uomo invochi il male su suo padre e su sua madre, dovrebbe esser messo a morte senza fallo. Ha invocato il male su suo padre e su sua madre. Il suo proprio sangue è su di lui”. (Lev. 20:9) Che un uomo maledicesse i suoi genitori, desiderando che qualche terribile calamità si abbattesse su di loro, significava che aveva un’inclinazione all’odio omicida. Sarebbe stata una sconcertante mancanza di gratitudine per la cura e l’attenzione prestatagli dai genitori. Pur non impiegando personalmente un’arma per colpirli a morte, un tal uomo desiderava nel proprio cuore che morissero in qualche maniera. Agli occhi di Dio, un simile spirito malvagio costituisce omicidio. (Confronta Matteo 5:21, 22; I Giovanni 3:15). Pertanto nella sua legge data a Israele l’Altissimo prescriveva la stessa pena tanto per chi ingiuriava i genitori quanto per chi li uccideva veramente.

● La famiglia dell’abile artigiano mandato da Hiram per dare una mano nella costruzione del tempio durante il regno di Salomone è descritta in modo diverso in I Re e in II Cronache. Come mai?

Primo Re 7:14 dice: “Egli era figlio di una donna vedova della tribù di Neftali, e suo padre era un uomo di Tiro”. In II Cronache 2:14 questo artigiano è chiamato il “figlio di una donna dei figli di Dan ma il cui padre fu un uomo di Tiro”. Se le due dichiarazioni si considerano complementari, l’apparente discordanza è presto risolta. Sua madre era “una donna vedova della tribù di Neftali”, nel senso che era stata sposata a un uomo di quella tribù. La sua propria tribù, però, era Dan. Dopo la morte del marito, sposò un Tiro, e da questa unione nacque il figlio che divenne l’abile artigiano in questione.

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