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  • L’intensificarsi della luce nei tempi moderni

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  • L’intensificarsi della luce nei tempi moderni
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
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  • Luce riguardo a Geova Dio e alla sua Parola
  • Gesù Cristo e il Regno
  • Doveri del cristiano
  • Luce su profezie e parabole
  • Ordine teocratico
  • Lampi di luce, grandi e piccoli (Prima parte)
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
w82 1/6 pp. 21-26

L’intensificarsi della luce nei tempi moderni

“Il sentiero dei giusti è come la fulgida luce che risplende sempre più finché il giorno è fermamente stabilito”. — Proverbi 4:18.

1. Quali prove abbiamo già considerato circa l’adempimento di Proverbi 4:18?

IL RACCONTO biblico da Genesi a Rivelazione mostra che il sentiero dei servitori di Geova è stato davvero come una fulgida luce che risplende sempre più. (Proverbi 4:18) Ai giorni di Gesù e degli apostoli si cominciarono a capire molte profezie relative al Messia, come mostrano Matteo e altri scrittori del Vangelo. Il versamento dello spirito di Dio alla Pentecoste e l’annuncio della “buona notizia” ai gentili furono accompagnati da ulteriore luce sulla Parola di Dio. — Atti 2:14-36; 10:34-43; 15:6-21.

2. (a) Come si spiega il periodo di tenebre in cui vennero a trovarsi quelli che dicevano di seguire Gesù Cristo? (b) Cosa ha avuto un ruolo determinante nell’opera di separazione alla mietitura?

2 Tuttavia, dopo la morte degli apostoli, quelli che dicevano di essere seguaci di Gesù Cristo furono gradualmente sopraffatti da un periodo di tenebre. (Atti 20:29, 30) Gesù lo aveva predetto in una delle sue parabole. Aveva paragonato il regno dei cieli a “un uomo che seminò seme eccellente nel suo campo”. Poi un “nemico venne e seminò zizzanie fra il grano”. Come risultato le zizzanie predominarono per molti e molti secoli in quel campo religioso mondiale. Ma alla mietitura ci sarebbe stata una separazione. Il tempo della mietitura è ora giunto, poiché “la mietitura è il termine di un sistema di cose”. Felicemente, una classe di veri cristiani, il “grano”, è stata raccolta. I fatti mostrano che la sempre crescente luce sul sentiero di questi cristiani ha avuto un ruolo determinante nel separarli dalle illegali “zizzanie” che vanno incontro alla distruzione. — Matteo 13:24-30, 36-43.a

Luce riguardo a Geova Dio e alla sua Parola

3, 4. Quali fatti relativi al Creatore, Geova Dio, cominciarono a capire i primi Studenti Biblici?

3 Poco dopo il 1870 un gruppo di sinceri studenti biblici di mente aperta cominciarono a riunirsi per studiare senza pregiudizi la Parola di Dio. Invece dei credi della cristianità, scelsero come guida le Scritture ispirate. La saggezza, la ragionevolezza, l’armonia e la potenza del messaggio biblico cominciarono a risplendere nel loro cuore. Si convinsero — contrariamente ai predominanti insegnamenti ateistici ed evoluzionistici — della fondamentale verità che esiste davvero un Creatore intelligente. Compresero che “ogni effetto deve avere la sua causa relativa” e che “l’immensità della creazione, la sua simmetria, la sua bellezza, il suo ordine, l’armonia che regna nella sua diversità” testimoniano che egli è il grande Progettista.b (Romani 1:20) Si fecero anche una chiara idea della personalità del Creatore, cioè dei suoi quattro principali attributi o qualità fondamentali: infinita sapienza, illimitata potenza, perfetta giustizia e incomparabile amore. — Deuteronomio 32:4; Salmo 62:11; Proverbi 2:6, 7; I Giovanni 4:8.

4 Cominciarono inoltre a comprendere che Dio è “da tempo indefinito a tempo indefinito” e che il suo nome è Geova. (Salmo 83:18; 90:2) Compresero che il dogma principale della cristianità — la dottrina della Trinità — è sia irragionevole che antiscritturale. La luce della verità biblica mostrò loro che Dio è “il solo Geova”, che Gesù è il Figlio di Dio (egli stesso disse: “Il Padre è maggiore di me”) e che lo spirito santo di Dio, lungi dall’essere la terza persona della Trinità, è ‘l’energia di Dio, che egli usa per compiere diverse cose’c. — Marco 12:29; Giovanni 14:28; Atti 2:17, 18.

5. Che posizione assunsero nei confronti della Bibbia quei sinceri ricercatori di verità?

5 Con baldanza e convinzione predicarono che la Bibbia è l’ispirata Parola di Dio; che, tenendo conto degli attributi di Dio, è ragionevole aspettarsi che il Creatore abbia provveduto una divina rivelazione come guida dell’uomo. Descrissero la Bibbia come “la fiaccola della civiltà e della libertà”. È ‘il libro più antico che esista; essa è sopravvissuta alle tempeste di trenta secoli’. Inoltre “tutti gli altri libri presi nel loro insieme non sono stati capaci di recare al creato gemente la gioia, la pace e la felicità che la Bibbia ha recato”.d Per quei sinceri studenti, l’altruismo e lo spirito di sacrificio degli scrittori biblici erano una chiara prova della purezza dei loro motivi. In sostanza compresero che ‘la Bibbia è una relazione ragionevole e armonica delle cause del male, del rimedio e dei risultati finali; e serve a guidare e a rafforzare i servitori di Geova Dio’.

Gesù Cristo e il Regno

6. Quali verità riguardanti Gesù Cristo appresero quegli Studenti Biblici?

6 Sin dall’inizio quegli zelanti Studenti Biblici, come usavano chiamarsi, capirono chiaramente le verità basilari riguardanti Gesù Cristo. Egli è l’“unigenito Figlio” di Dio. Ebbe un’esistenza preumana. Diede la sua vita quale ‘riscatto per tutti’. Fu risuscitato in spirito, ascese al cielo in spirito per poi tornare in spirito, quale invisibile re messianico del regno di Dio. L’argomento della seconda venuta di Cristo — perché, come, quando — era veramente importante. — Giovanni 3:16; 17:5; I Timoteo 2:5, 6; I Pietro 3:18.

7. Cosa rivelò la crescente luce circa il regno di Dio e le sue benedizioni?

7 Il continuo intensificarsi della luce fece capire a quei cristiani l’importanza del regno di Geova quale unico rimedio per i mali dell’umanità. Quel regno è formato da Gesù Cristo e dai suoi 144.000 coeredi, comprati di fra gli uomini, che saranno re e sacerdoti con lui per mille anni. In virtù del proprio sacrificio, il re Gesù Cristo risuscita tutti i redenti che sono nelle tombe commemorative, con la prospettiva della vita eterna su una terra paradisiaca. La Bibbia, perciò, indica due prospettive per l’umanità salvata: una celeste, per un “piccolo gregge” di eredi del Regno, e l’altra, sulla terra, per le “altre pecore” di Gesù, le quali includono una “grande folla” di sopravvissuti alla più grande “tribolazione” mai avvenuta sulla terra, come pure i moltissimi milioni di persone che sono nelle tombe commemorative e che ne usciranno per godere la vita sulla terra paradisiaca. — Luca 12:32; Giovanni 5:28, 29; 10:16; Rivelazione 7:9, 14; 14:1, 4; 20:6.

8. Cosa si comprese riguardo all’anima umana e alla condizione dei morti?

8 La crescente luce rivelò inoltre a quegli studenti biblici di mente aperta che gli insegnamenti della cristianità sulla natura dell’anima umana e sulla condizione dei morti erano completamente sbagliati! Compresero chiaramente che Adamo, quando fu creato, “divenne un’anima vivente” e che, quando tornò alla terra a causa della sua disubbidienza, morì come anima, cessò semplicemente di esistere. Sì, tornò alla polvere da cui era stato inizialmente tratto. Nella morte non ci sono né coscienza né attività. (Genesi 2:7; 3:19; Ecclesiaste 9:5, 10) ‘Il salario del peccato è la morte’, non il tormento eterno. L’inferno di fuoco e il purgatorio con i suoi tormenti esistono solo nella mente di religionisti disinformati. È proprio perché alla morte l’uomo cessa di esistere che c’è bisogno di una risurrezione, onde egli possa trarre beneficio dal sacrificio di Cristo. — Romani 6:23.

Doveri del cristiano

9. Che posizione assunsero quegli illuminati cristiani in merito alla santità?

9 Quei cristiani presero seriamente anche ciò che la Bibbia dice circa la vera santità, la quale non va confusa con una finta pietà o con la santocchieria. Compresero di dover vivere in armonia con princìpi biblici come “il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebrei 13:4) Si resero conto di non poter chiudere un occhio su pratiche condannate dalla Bibbia, come fornicazione, adulterio, omosessualità, o tollerarle fra loro. (I Corinti 6:9, 10) Dovevano similmente evitare ogni forma di illegalità, dando “a Cesare le cose di Cesare” e “a Dio le cose di Dio”. Dovevano essere onesti in tutti i rapporti col prossimo, vivendo in armonia con la norma cristiana: “Come volete che gli uomini facciano a voi, fate lo stesso a loro”. — Matteo 22:21; Luca 6:31.

10. Quale verità circa il loro incarico compresero presto quei cristiani?

10 La cosa di cui quegli Studenti Biblici si preoccupavano di più era evidentemente quella di coltivare una personalità cristiana. Capivano anche che bisognava rendere testimonianza riguardo a Dio e a Gesù. Si rendevano conto che ogni cristiano, avendo ricevuto la luce della verità, aveva il dovere di trasmetterla ad altri. Riconobbero il bisogno di essere ministri di Dio, di far risplendere la propria luce sia con un’eccellente condotta cristiana sia dando testimonianza. (Matteo 5:14-16) Ben presto fu rivolto l’invito: “Occorrono 1.000 predicatori”. Esso era specialmente diretto a coloro che, non avendo responsabilità familiari, potevano dedicare almeno metà del loro tempo alla divulgazione della “buona notizia” mediante pubblicazioni stampate.

11. Quali passi si dovevano fare per diventare ministri cristiani, e perché fu respinta la distinzione clero-laici?

11 Per divenire un ministro cristiano ciascuno doveva credere alla Parola di Dio, pentirsi, convertirsi ed esercitare fede in Dio e in Gesù Cristo quale Redentore dell’umanità. La persona doveva “consacrarsi” a Dio, fare la sua volontà ed essere battezzata per immersione totale in acqua. (Atti 3:19; Matteo 28:19, 20) Essendo tutti ministri, quei cristiani rifiutarono la distinzione clero-laici. Dalla Parola di Dio, comunque, riconobbero la necessità di nominare uomini qualificati come “anziani” e “diaconi”, perché avessero cura dei bisogni di ogni congregazione. — Filippesi 1:1; I Timoteo 3:1-10, 12, 13.

12. Quali verità compresero circa le organizzazioni esistenti, e cosa ne conseguì logicamente?

12 Mentre la luce continuava ad aumentare, si rendevano sempre più conto dell’importanza di proclamare il nome di Geova e il suo regno quale unica speranza dell’umanità. Capirono che nell’universo ci sono soltanto due organizzazioni e che ogni persona appartiene o all’organizzazione di Dio o a quella di Satana, composta sulla terra dai grandi sistemi commerciali, politici e religiosi. La celeste organizzazione di leali creature spirituali di Dio era rappresentata sulla terra dai suoi testimoni organizzati. (Galati 4:26; II Corinti 4:4) Ne conseguiva che i cristiani non potevano impegnarsi nella politica né farsi coinvolgere nella violenza fra le nazioni; anzi, non potevano nemmeno partecipare a cerimonie nazionalistiche. I servitori di Geova dovevano sostenere il Regno e lottare per esso, anche se non con armi carnali. — Matteo 26:52; Giovanni 15:19; 18:36; II Corinti 10:4; Giacomo 1:27; 4:4.

13. Dell’esistenza di quale grande contesa si resero conto quegli Studenti Biblici? In che modo questo li spinse ad adottare il nome “testimoni di Geova”, e perché esso era così appropriato?

13 Col tempo quei fedeli servitori di Geova capirono che la grande contesa che si presenta all’umanità è quella della rivendicazione della sovranità di Geova, e che questa è molto più importante persino della salvezza delle creature umane. Questo fu un vero bagliore, più luminoso di qualsiasi cosa precedentemente capita. Questa straordinaria verità rese ancora più evidente la distinzione fra la vera religione cristiana e la falsa. Una volta afferrata questa profonda verità, non passò molto che quei cristiani capirono che il loro nome, Studenti Biblici, sebbene non errato, non li distingueva abbastanza. Innanzi tutto il loro principale incarico e scopo nella vita non era semplicemente quello di studiare la Bibbia, ma di essere testimoni di Geova. Inoltre il nome Studenti Biblici non li distingueva dai milioni di altri che dicevano di studiare la Bibbia, ma che nondimeno seguivano errori dottrinali. Così, grazie all’illuminante potere dello spirito santo di Dio, capirono che il nome appropriato ed esclusivamente adatto a loro era quello riportato in Isaia 43:10-12: “testimoni di Geova”. Nel 1931 accettarono gioiosamente questo nome.

Luce su profezie e parabole

14. Quale intendimento rivelò la crescente luce in merito alle profezie della restaurazione?

14 Fino a quel tempo molti avevano creduto che il ritorno degli ebrei in patria adempisse le profezie bibliche. Invece quelle belle e incoraggianti profezie sulla restaurazione avevano avuto il loro adempimento iniziale nel lontano VI secolo a.E.V., quando i giudei erano tornati da Babilonia, e hanno il loro principale adempimento nel nostro tempo, sull’Israele spirituale. Una prova del loro adempimento è il paradiso spirituale in cui oggi si trovano l’“Israele di Dio” e i suoi leali compagni. — II Corinti 12:4; Galati 6:16.

15, 16. Come si fece luce su due parabole di Gesù?

15 Si compresero più accuratamente anche certe parabole di Gesù. Un esempio lampante è quello della parabola delle pecore e dei capri, riportata in Matteo 25:31-46. Per molto tempo si era pensato che questa parabola si sarebbe adempiuta durante il regno millenario di Cristo. Ma poi i testimoni di Geova capirono che non poteva riferirsi a quel tempo. Una delle tante ragioni era che durante il regno millenario di Cristo i suoi “fratelli” non sarebbero stati sulla terra e tanto meno nel bisogno a causa di malattie o persecuzione. Perciò la parabola doveva necessariamente adempiersi ora, mentre l’intronizzato Gesù in cielo raduna le nazioni per il giudizio, come confermano i fatti visibili in adempimento della parabola.

16 In modo simile è stata fatta luce sulla parabola del ricco e di Lazzaro. Si comprese che il ricco non rappresentava la nazione giudaica nell’insieme, ma i ricchi e ipocriti capi religiosi del tempo di Gesù, e, in modo corrispondente, l’attuale clero religioso della cristianità. — Luca 16:19-31.

17. Quale notevole intendimento acquistarono circa il libro di Rivelazione?

17 In modo analogo, l’accresciuta luce spinse i servitori di Geova a capire che il libro di Rivelazione ha il suo culminante adempimento dall’inizio del “giorno del Signore”, cioè dal 1914, e non durante l’intera storia della congregazione cristiana dai tempi apostolici ai tempi attuali, come prima si pensava. (Rivelazione 1:10) Compresero che l’inizio del “giorno del Signore” era stato contrassegnato da una guerra in cielo, in cui Michele, l’intronizzato Gesù Cristo, e i suoi angeli, avevano scacciato Satana e i suoi angeli dal cielo. (Rivelazione 12:1-12) Il popolo di Geova si rallegrò grandemente nel vedere che la loro opera in relazione al Regno era stata predetta, in particolare nei capitoli 2, 3 e 6-11 di Rivelazione.

Ordine teocratico

18. Cosa si apprese in merito all’ordine teocratico nelle congregazioni cristiane, e come fu messo in atto?

18 Si potrebbero menzionare molti altri esempi dell’intensificarsi della luce nei tempi moderni, ma per ragioni di spazio ne indichiamo soltanto un altro. Riguarda la legge teocratica, la procedura indicata da Dio. Nell’ultima parte del XIX secolo le congregazioni degli Studenti Biblici erano rette in maniera democratica, avendo voluto liberarsi del dispotico sistema gerarchico. Ma nel 1938 si resero conto che quel metodo democratico non aveva una base scritturale. Non era in armonia con l’ordine teocratico, cioè col governo che procede da Dio in giù, non dagli uomini in su. (Isaia 60:1, 17-19) Perciò ora, sotto la guida dello spirito santo, lo “schiavo fedele e discreto”e provvede a nominare uomini perché prestino servizio come anziani e servitori di ministero nelle congregazioni. (Atti 20:28) Questi devono avere i requisiti scritturali esposti in I Timoteo 3:1-13 e in Tito 1:5-9.

19. Perché non ci si poteva aspettare che la luce piena e completa arrivasse tutta in una volta?

19 Quanto precede dimostra veramente che il sentiero del popolo di Geova è stato ed è come la fulgida luce che risplende sempre più. (Proverbi 4:18) Quando uscirono dalle dense tenebre che avvolgono “Babilonia la Grande”, l’impero mondiale della falsa religione, non ci si poteva aspettare che vedessero istantaneamente tutte le cose nella loro giusta luce. (Rivelazione 17:5) Lo splendore della verità rivelata avrebbe potuto produrre su di loro, in senso spirituale, un effetto accecante, perfino disorientante. Lo si potrebbe paragonare a quando una persona esce da una stanza completamente buia e si trova esposta alla fulgida luce del sole. Ci vuole del tempo prima che i suoi occhi si abituino all’improvviso bagliore della forte luce del sole.

20. (a) Quali molteplici aspetti ha riguardato la progressiva luce della verità? (b) Quali domande restano da considerare?

20 Inoltre, come abbiamo visto, la progressiva luce della verità riguarda un’ampia gamma di aspetti. C’è un perfezionamento nell’intendimento di dottrine, profezie, condotta e incarico dei cristiani, significato delle parabole di Gesù, corretta organizzazione delle congregazioni, e così via. Tutto questo è abbastanza chiaro. Ma qualcuno potrebbe chiedere: Perché sembra che il sentiero dei veri cristiani non proceda sempre in linea retta? Come spiegarlo? Il lettore troverà la risposta a queste domande nel prossimo articolo.

[Note in calce]

a Si vedano le pagine 101-103 del libro “Venga il tuo Regno”, pubblicato dalla Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania.

b Il Divin Piano delle Età, pp. 25-32.

c “The Watch Tower Reprints”, Vol. 1, pp. 369-371.

d Il Divin Piano delle Età, pp. 33-35, 56.

e Gesù Cristo predisse che avrebbe affidato tutti i suoi averi a questo “schiavo fedele e discreto” perché provvedesse cibo spirituale ai suoi seguaci. I fatti già menzionati mostrano che questo “schiavo” è una persona composita, ed è da mettersi in relazione con i cristiani testimoni di Geova. — Matteo 24:45-47.

[Riquadro a pagina 25]

I moderni servitori di Geova compresero presto che:

Geova è l’unico vero Dio e Gesù Cristo è il suo unigenito Figlio.

Lo spirito santo è la forza attiva di Dio.

L’anima è mortale e la speranza per i morti è la risurrezione.

Cristo avrà 144.000 coeredi nei cieli, mentre il resto dell’umanità ubbidiente riceverà la vita eterna sulla terra paradisiaca.

Col tempo compresero anche che:

Dio ha permesso la malvagità a causa della contesa della sovranità universale.

Le profezie sulla restaurazione riguardano l’Israele spirituale.

L’adempimento di Rivelazione ha luogo nel “giorno del Signore”.

[Immagine a pagina 24]

L’intendimento dei propositi di Geova, reso noto mediante “La Torre di Guardia”, si è fatto più chiaro col passar degli anni

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