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  • Colossesi: Sani consigli su credo e condotta

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  • Colossesi: Sani consigli su credo e condotta
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
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  • Posto preminente del Figlio
  • Confutati gli insegnamenti falsi
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  • Libro biblico numero 51: Colossesi
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
  • Colossesi, lettera ai
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • I Colossesi ricevono consigli in merito a verità e condotta
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
  • Colossesi, Lettera ai
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
w83 15/6 pp. 28-30

Colossesi: Sani consigli su credo e condotta

QUAL è il posto di Gesù Cristo nella disposizione di Dio? Per accostarsi a Geova e ottenere la salvezza, devono i veri cristiani seguire speciali osservanze o praticare l’ascetismo? Che cosa si richiede da devoti mariti, mogli, figli e altri?

Domande come queste dovevano essere appagate per i cristiani del primo secolo che vivevano nella città di Colosse, in Asia Minore. Essi erano circondati da gentili che aderivano a filosofie pagane connesse all’ascetismo, come pure da giudei che si astenevano da certi cibi e osservavano giorni speciali. Infatti, fino a un certo punto nella congregazione si erano infiltrati falsi insegnamenti.

Mentre era in prigione a Roma, l’apostolo Paolo, che poté non aver mai visitato Colosse, ricevette una relazione intorno ai suoi conservi credenti di là. (Colossesi 1:7, 8; 2:1) In certi modi si comportavano bene. Ma alcuni insegnamenti falsi ne mettevano in pericolo la spiritualità, e l’apostolo era profondamente preoccupato. Perciò, sotto ispirazione divina Paolo scrisse una commovente lettera ai colossesi verso il 60-61 E.V.a I suoi sani consigli su credo e condotta appagarono loro importanti domande, come appagano quelle dei cristiani del XX secolo.

Posto preminente del Figlio

La lettera di Paolo fu indirizzata ai “santi e fedeli fratelli uniti a Cristo”, cioè agli unti seguaci di Gesù a Colosse. L’apostolo ringraziò Dio in preghiera a causa della loro fede, speranza e amore. Inoltre, Paolo e Timoteo ‘non avevano cessato di pregare che fossero ripieni di accurata conoscenza, sapienza e discernimento spirituale’. A qual fine? ‘Al fine di piacere pienamente a Geova’. — Colossesi 1:1-12.

Una parte essenziale di questa conoscenza concerne il Figlio di Dio. Per mezzo di lui i cristiani hanno la loro liberazione mediante riscatto, il perdono dei loro peccati. Egli è “il primogenito di tutta la creazione”, l’inizio delle opere creative di Geova per mezzo del quale furono portati all’esistenza milioni di figli angelici, l’universo e la terra, con la sua vita vegetale e animale. Il Figlio è anche “il primogenito dai morti”, in quanto preparò la strada ai suoi coeredi onde siano risuscitati per partecipare con lui alla vita immortale in cielo. E fra l’altro, Gesù Cristo è “il capo del corpo, la congregazione”, il preminente fra i suoi seguaci unti. — Colossesi 1:13-18.

Oltre a ciò, ‘Dio ritenne bene di far dimorare nel Figlio tutta la pienezza’. Egli è la stessa personificazione delle qualità divine, inclusa la sapienza: infatti, tutto ciò che occorre ai cristiani per loro istruzione e guida. I suoi insegnamenti, che sono in armonia col resto delle Scritture, non sono privi di nulla. Per mezzo di lui tutte le altre cose in cielo e sulla terra saranno riconciliate con Dio, e a causa del sacrificio di Cristo è stato rivelato il “sacro segreto” da lungo tempo nascosto, che include la speranza dei gentili di partecipare con lui alla gloria celeste. Ma tale riconciliazione dipende dal fatto che i cristiani rimangano saldi e non siano sviati dalla speranza della buona notizia. Paolo lavorò strenuamente come ministro di questa buona notizia imperniata su Cristo, il preminente nella disposizione di Dio. — Colossesi 1:19-29.

Confutati gli insegnamenti falsi

Per godere il glorioso privilegio di partecipare con Gesù alla vita celeste, i cristiani colossesi dovevano ricordare che ‘occultati in Cristo son tutti i tesori della sapienza e della conoscenza’. Perciò, dovevano guardarsi da chiunque potesse ‘portarli via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini e non secondo Cristo’. Dovevano rigettare i concetti antiscritturali dei greci e gli insegnamenti non biblici dei giudei. Un simile rigetto degli insegnamenti falsi e ferma determinazione a sostegno della verità sono essenziali per i Testimoni di Geova d’oggi. — Colossesi 2:1-12.

Paolo fortificò poi i colossesi contro i giudaizzanti. Indicò che Dio aveva rimosso la Legge mosaica, inchiodandola al palo di tortura di Gesù. Quindi, non dovevano permettere a nessuno di giudicare la loro fede e la loro giustizia in base a cibo, bevanda e certe osservanze. Perché? Perché tali cose non erano che un’ombra delle cose avvenire, “ma la realtà appartiene al Cristo”. — Colossesi 2:13-17.

Per combattere altre vedute erronee, Paolo mise in guardia contro quelli che si dilettavano dell’insincera e ipocrita umiltà e di “una forma di adorazione degli angeli”. Evidentemente, a Colosse alcuni pensavano di seguire una forma di adorazione che si supponeva venisse praticata dagli angeli o in effetti li adoravano direttamente. Ma questo e cose come “finta umiltà” e ascetismo, o “un severo trattamento del corpo”, non si mostrarono di “nessun valore nel combattere la soddisfazione della carne”. In modo simile oggi, cose come l’ascetismo e la finta umiltà non ci renderanno più spirituali. — Colossesi 2:18-23.

Per mantenere la genuina spiritualità e combattere gli erronei desideri carnali, gli unti discepoli di Gesù devono ‘tenere la mente rivolta alle cose di sopra, non alle cose della terra’. Solo facendo così possono sperar di essere resi manifesti con Cristo nella gloria celeste. Parimenti, i cristiani che hanno speranze terrestri devono rivolgere il loro affetto alle cose spirituali. — Colossesi 3:1-4; Matteo 6:19-21.

Sani consigli sulla condotta

Che cosa ci aiuterà ad accostarci a Geova e a divenire più spirituali? ‘Fate morire il vostro corpo rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi e concupiscenza’, disse Paolo. L’errato uso della facoltà di parlare mediante cose come ira, discorso osceno e menzogna, deve pure essere evitato. Come l’apostolo disse ai colossesi, dobbiamo ‘spogliarci della vecchia personalità e rivestire la nuova’. Dobbiamo vestirci di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza, longanimità e amore, quel “perfetto vincolo d’unione”. Tutto questo contribuirà non solo alla nostra propria pace ma anche a quella dell’intera congregazione. — Colossesi 3:5-17.

Come i cristiani colossesi, i testimoni di Geova d’oggi possono trarre beneficio dal consiglio di Paolo riguardo a obblighi familiari e altre responsabilità. Le mogli hanno l’ammonimento d’essere sottoposte ai loro mariti. I mariti devono continuare ad amare le loro mogli e non essere “amaramente adirati con loro”. I figli devono ubbidire ai loro genitori, e i padri non devono esasperare i loro figli “onde non siano scoraggiati”. — Colossesi 3:18-21.

Gli schiavi cristiani dovevano essere ubbidienti, e dovevano essere trattati dai loro padroni credenti in maniera giusta e imparziale. Filemone e il suo schiavo Onesimo abitavano a Colosse, e senza dubbio ricevettero entrambi questo consiglio con profondo apprezzamento. (Vedi pagina 26). Gli stessi principi dovrebbero essere applicati dai cristiani moderni alla relazione fra datore di lavoro e lavoratore. Infatti, qualunque cosa facciamo, dovremmo ‘farla con tutta l’anima come a Geova’. — Colossesi 3:18–4:1.

Paolo esortò i suoi conservi credenti a perseverare nella preghiera, con rendimento di grazie. Inoltre, avrebbero dovuto pregare perché Dio aprisse a Paolo e ai suoi compagni una porta “per dichiarare il sacro segreto intorno al Cristo”. Come dovrebbe spingerci questo a esprimerci con gratitudine verso Geova e a pregare perché faccia prosperare l’opera di predicazione del Regno! E come Paolo consiglia, la nostra propria espressione sia sempre con grazia, “condita con sale”. Quello che diciamo dovrebbe essere di buon gusto, in modo da suscitare interesse negli uditori, e dovrebbe tendere alla preservazione della vita di quelli che ascoltano le nostre parole. — Colossesi 4:2-6.

Saluti personali e ammonimenti portarono questa utile lettera alla conclusione. Tichico e Onesimo (che evidentemente la consegnarono) avrebbero detto ai colossesi i particolari intorno a Paolo. Di Epafra, che poté aver contribuito a fondare la congregazione di Colosse, fu detto che si ‘adoperava a loro favore nella preghiera’. Paolo stesso concluse con un saluto personale e pregò che avessero immeritata benignità. — Colossesi 4:7-18.

I consigli che Paolo diede ai cristiani colossesi ci aiutano a comprendere il posto preminente di Gesù Cristo nella disposizione di Dio. Questa lettera ci mostra che cosa dobbiamo fare, e che cosa dobbiamo evitare, se vogliamo accostarci a Geova e guadagnare la salvezza. Addita i requisiti di Dio per mariti, mogli, figli e altri che desiderano il favore divino. Veramente, la lettera di Paolo ai colossesi provvede sani consigli su credo e condotta.

[Nota in calce]

a Vedi anche l’Ausiliario per capire la Bibbia, pagine 258, 259; “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pagine 222-224. Entrambi i libri sono pubblicati dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York. Inc.

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