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  • Come considerate le usanze funebri?

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  • Come considerate le usanze funebri?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1985
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • È appropriato fare cordoglio
  • Che genere di usanze funebri?
  • Benedizioni derivanti dalla fedeltà
  • Cordoglio per i morti
    Svegliatevi! 1975
  • Un punto di vista cristiano sulle usanze funebri
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
  • Guardatevi dalle usanze che Dio disapprova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2005
  • Lutto
    Ausiliario per capire la Bibbia
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1985
w85 15/4 pp. 22-24

Come considerate le usanze funebri?

NEL corso della storia la morte è stata l’esperienza comune di tutta l’umanità. Ma il fatto che la morte esista da tanto tempo non ne allevia l’effetto sconvolgente che ha sui sopravvissuti. La consapevolezza che qualcuno che faceva parte della vostra vita ora è morto difficilmente non provoca un dolore profondo e duraturo e un lancinante senso di perdita.

La religione dovrebbe alleviare il dolore causato dalla morte, ma spesso fa il contrario. In alcuni paesi il dolore che la morte reca ai familiari del defunto diventa terrore quando viene loro detto che il genitore o il parente morto è ora uno spirito vendicativo che va placato con appropriate cerimonie funebri, altrimenti perseguiterà i vivi. Inoltre, quando un lutto colpisce una famiglia cristiana, forse è necessario decidere cosa fare relativamente a usanze locali, come quella di indossare particolari abiti o partecipare a rituali secondo quanto gli altri si aspettano.

Geova Dio ha promesso che un giorno la famiglia umana non proverà più la dolorosa esperienza della morte. (Rivelazione 21:4) Nel frattempo Geova ha provveduto la sua Parola, la Bibbia, come ‘luce al nostro cammino’. (Salmo 119:105) Ogni volta che siamo incerti sul da farsi, la Bibbia ci indica cosa Dio vuole che facciamo. (Isaia 30:21) Vediamo quali indicazioni essa ci fornisce per quella triste occasione in cui una persona amata muore.

È appropriato fare cordoglio

Come già detto, è naturale provare profonda tristezza quando muore una persona amata. Ma i cristiani sanno che ci sarà una risurrezione. Essi pertanto non provano quel dolore disperato e convulso che spesso manifestano coloro che non hanno speranza. (I Tessalonicesi 4:13) La morte non è necessariamente un addio, ma piuttosto un arrivederci.

Perciò Abraamo ‘fece il lamento per Sara e la pianse’ alla sua morte. (Genesi 23:2) Isacco, suo figlio, ebbe bisogno di “conforto dopo la perdita di sua madre”. (Genesi 24:67) La tristezza degli amici e dei parenti del deceduto Lazzaro era tanto grande che Gesù stesso “lagrimò”. (Giovanni 11:35) È una dimostrazione di amore da parte degli amici di una famiglia che è in lutto andarla a visitare e confortare in un momento tanto doloroso. — Giovanni 11:31.

Noterete comunque che quando nelle Scritture si parla di far cordoglio e di confortare i familiari di un defunto, non si parla mai di placare il morto. I servitori di Dio sapevano che i morti dormono, sono inconsci. (Giovanni 11:11-14; Ecclesiaste 9:5, 10) I morti non soffrono in un aldilà né divengono spiriti vendicativi che vogliono far del male. (Salmo 146:3, 4) Per questo il popolo di Geova non doveva imitare le nazioni circonvicine, compiendo azioni che scaturivano da una concezione errata dei morti. — Deuteronomio 14:1; 18:10-12.

Anche oggi nel valutare ciò che comunemente si fa per ‘rispetto verso il morto’, dobbiamo determinare cosa significa attualmente una particolare usanza. È legata a qualche insegnamento errato o a qualche superstizione? Se lo è, un cristiano dovrebbe seguirla? — Romani 13:12-14.

Che genere di usanze funebri?

Presso alcuni popoli del mondo ci si aspetta che i vedovi e le vedove indossino abiti particolari e osservino il lutto, con molte restrizioni alla loro libertà, per un anno. Quest’usanza è compatibile con le convinzioni cristiane?

È comprensibile che un cristiano che ha perduto un caro si vesta e agisca in modo più dimesso per un certo periodo. (Confronta II Samuele 13:19; II Re 6:30). Ma ciò è ben diverso dall’indossare per un lungo periodo abiti che la gente mette in relazione con credenze non bibliche relative ai morti. A volte, quando vedove cristiane si sono rifiutate di seguire queste usanze, sono state minacciate da parenti e vicini, i quali sostenevano che “la mala sorte” le avrebbe colpite o che lo “spirito” del marito defunto se ne sarebbe risentito causando loro difficoltà. Queste persone superstiziose possono anche temere che non cadrà la pioggia o che il raccolto sarà disastroso.

Allorché una vedova non si adeguò alle usanze, il figlio disse: “Lo spirito di mio padre non riposerà in pace”. In un altro luogo il capo della tribù minacciò di mandar via da quella zona tutti i servitori di Geova! Alcuni del posto si risentirono a tal punto che compirono atti di vandalismo con spranghe e scuri ai danni del luogo in cui si tenevano le adunanze cristiane. In un’altra zona ancora, una vedova cristiana fu denudata e frustata brutalmente con una sjambok (frusta) dalla polizia tribale.

Perché queste vedove cristiane si rifiutarono di agire secondo quanto gli altri si aspettavano? Forse personalmente pensate che non sia tanto dannoso conformarsi alle usanze locali per salvare il “decoro”. E forse nel caso di alcune usanze è proprio così. Ma come sarebbe considerato un cristiano o una cristiana se partecipasse a riti volti a placare gli “spiriti degli antenati”? Ricordate che a coloro che nel passato seguirono queste usanze non fu permesso di continuare a far parte della comunità israelita né della congregazione cristiana del primo secolo. — Deuteronomio 13:12-15; 18:9-13; II Corinti 6:14-18; II Giovanni 9, 10.

Esaminatene alcune ragioni. In primo luogo, prendendo parte a questi rituali si sosterrebbe e in effetti si incoraggerebbe una religione non cristiana. Si mostrerebbe che nel proprio cuore si fa ancora parte della falsa religione. — Rivelazione 18:4.

In tutto il mondo i testimoni di Geova sono noti perché insegnano la Bibbia. Una verità biblica che mettono in risalto è che i morti sono inconsci e che non soffrono nell’inferno né vagano per la terra per far del male ai loro discendenti. La Bibbia dice: “In quanto ai morti, non sono consci di nulla”. (Ecclesiaste 9:5) Questa verità ha confortato centinaia di migliaia di persone. Perciò nella maggior parte delle comunità la gente non si aspetta che questi cristiani partecipino a rituali intesi a placare i morti.

Cosa succederebbe allora se i veri cristiani, incalzati da parenti o vicini, acconsentissero a seguire usanze funebri non cristiane? I vicini non concluderebbero che forse i cristiani non credono realmente a ciò che predicano e che forse gli si può far fare compromesso in altri campi? Senza dubbio. Si renderebbe vano molto buon lavoro, e la gente potrebbe inciampare. — Matteo 18:6; II Corinti 6:3.

Per questo gli anziani e altri della congregazione dei testimoni di Geova danno il massimo sostegno possibile a coloro che hanno avuto di recente un lutto. Danno tutto il sostegno necessario per aiutarli ad attenersi alla verità nonostante le sollecitazioni a seguire usanze non cristiane. — Confronta II Corinti 1:3, 4.

Ma che dire se, nonostante questo aiuto, un cristiano iniziasse a seguire usanze funebri non cristiane? Gli anziani agirebbero con benignità. L’apostolo Paolo consigliò: “Fratelli, anche se un uomo fa qualche passo falso prima che se ne renda conto, voi che siete spiritualmente qualificati cercate di ristabilire tale uomo con uno spirito di mitezza”. (Galati 6:1) Il discepolo Giacomo aggiunge: “Fratelli miei, se qualcuno fra voi è sviato dalla verità e un altro lo converte, [sappiate] che colui che converte un peccatore dall’errore della sua via salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati”. — Giacomo 5:19, 20.

È bene ricordare che Dio stesso “non desidera che alcuno sia distrutto ma desidera che tutti pervengano al pentimento”. (II Pietro 3:9) In primo luogo gli anziani cercheranno di far di tutto per ristabilire colui che ha sbagliato. Nella maggior parte dei casi senza dubbio si riscontrerà che il profondo dolore, insieme al timore del prossimo, ha spinto chi ha perso qualcuno a compiere un passo falso. Si spera che essendo aiutato con gentilezza e comprensione da allora in poi egli ‘faccia sentieri diritti per i suoi piedi, affinché ciò che è zoppo non si sloghi, ma anzi sia sanato’. — Ebrei 12:13.

Comunque se un cristiano segue usanze funebri non cristiane e, rifiutando l’aiuto dei suoi compagni di fede, continua a seguire un comportamento non cristiano, allora gli anziani possono infine dover intervenire per accertarsi che tali pratiche non confondano gli osservatori o che non vengano introdotte usanze errate nella congregazione cristiana. Chiunque adori i propri antenati non è più un vero cristiano, ragion per cui si devono prendere provvedimenti perché questo fatto sia ben chiaro a tutti. — I Corinti 5:13.

Benedizioni derivanti dalla fedeltà

Molti cristiani hanno riscontrato che mantenendosi fedeli in questo importante campo si ottengono buoni risultati. Edwina Apason, una cristiana del Suriname, racconta la sua esperienza: “Un giorno, mentre conducevo uno studio biblico, ricevetti una notizia terribile. Il mio figlio maggiore, che non era testimone di Geova, era stato ucciso mentre partecipava a una manifestazione di protesta. Questa dolorosa perdita creò ulteriori problemi, perché i miei parenti dissero: ‘Se non segui le usanze funebri, vuol dire che non ami tuo figlio’. L’usanza richiedeva che mi tagliassi i capelli, avvolgessi la testa in una sciarpa bianca, portassi il lutto per mesi, camminassi deliberatamente piano e parlassi con un fil di voce . . . tutto questo per dar prova alla gente e al presunto ‘spirito del defunto’ che ero veramente addolorata. Eppure, se avessi fatto queste cose, la mia predicazione sarebbe stata vana, e avrei perso la buona coscienza davanti a Dio”. Per questo Edwina non si piegò a compromessi.

Un altro uomo sosteneva che la propria zia defunta lo visitasse regolarmente di notte. Cosa pensava che volesse? L’uomo rispose: “Vuole che le venga offerto un sacrificio sulla riva del fiume”. E se il sacrificio non veniva offerto? C’era la minaccia di morte. Da viva la zia era stata una persona molto affettuosa, ma, da morta, si riteneva che agisse come una tiranna crudele e minacciosa. Poteva mai essere la stessa persona? Col ragionamento e tramite le Scritture quest’uomo e altri sono stati liberati dal timore dei morti. Hanno appreso che visioni, voci e apparizioni sono provocate dai demoni, angeli decaduti. — Confronta II Corinti 11:3, 14; Efesini 6:12.

I servitori di Geova sanno che, seguendo la condotta che Egli ha delineato per loro, saranno infine benedetti con la vita eterna. (Isaia 30:21) Satana sta usando di continuo mezzi astuti e subdoli per cercare di farli cadere e allontanarli da quella linea di condotta. (I Pietro 5:8, 9) Sa che possono essere particolarmente vulnerabili quando sono addolorati per la morte di un loro caro. Ciò nondimeno i cristiani sono decisi a rimanere fedeli a Geova in ogni cosa, di fronte a qualsiasi pressione. Come in altre cose, anche in questa devono “ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) Mostrano così la profondità della loro devozione a Geova Dio e possono attendersi di essere ricompensati da lui con la vita nel suo nuovo sistema in cui morte e cordoglio ‘non saranno più’. — Rivelazione 21:4.

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