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  • Anziani, prendete seriamente le vostre responsabilità pastorali

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  • Anziani, prendete seriamente le vostre responsabilità pastorali
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1985
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  • I pastori ricevono istruzioni
  • Pericoli che affrontano le pecore
  • Aiutiamo le pecore in altri modi
  • Essere pastori è una cosa seria
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2013
  • Pascete il gregge di Dio
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1985
w85 15/11 pp. 23-27

Anziani, prendete seriamente le vostre responsabilità pastorali

“Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura”. — I PIETRO 5:2.

1. Perché è appropriato che siano state usate le pecore per simboleggiare gli esseri umani approvati da Dio?

COM’È appropriato che siano state usate le pecore per simboleggiare gli esseri umani approvati da Geova Dio! Le pecore sono creature docili che ascoltano la voce del loro pastore e sono pronte a seguirlo. Anche i servitori di Dio, paragonati a pecore, si lasciano guidare dal Pastore eccellente, Gesù Cristo. Lo conoscono, ne ascoltano la voce e ne accettano con gioia la guida. (Giovanni 10:11-16) Naturalmente, prive di un buon pastore, le pecore letterali diventano subito timorose e inermi. Non c’è perciò da stupirsi che Gesù Cristo provasse pietà per coloro che erano ‘mal ridotti e dispersi come pecore senza pastore’. — Matteo 9:36.

2. Com’erano considerate da Geova le persone simili a pecore che soffrivano a causa degli insensibili “pastori d’Israele”?

2 Geova si preoccupa profondamente del benessere spirituale di quegli esseri umani sinceri che sono scritturalmente definiti “pecore”. Tramite il profeta Ezechiele, ad esempio, Dio dichiarò che ci sarebbero stati guai per “i pastori d’Israele”, gli uomini responsabili che nutrivano se stessi, ma trascuravano le pecore. Geova però non avrebbe permesso che le persone simili a pecore soffrissero senza ricevere conforto, poiché disse: “Ricercherò la smarrita, e ricondurrò la dispersa, e fascerò la fiaccata e rafforzerò la malata”. — Ezechiele 34:2-16.

3. Come Gesù ha mostrato di preoccuparsi per le pecore?

3 Analogamente, Gesù Cristo, il Pastore eccellente, si preoccupa per le persone simili a pecore. Prima di ascendere al cielo, pertanto, Gesù espresse il desiderio che le pecore ricevessero la dovuta cura. All’apostolo Pietro disse: ‘Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle’. (Giovanni 21:15-17) E, per garantire alle pecore una continua cura amorevole, Gesù diede “alcuni come pastori” per edificare il “corpo del Cristo”. — Efesini 4:11, 12.

4. L’apostolo Paolo esortò gli “anziani” nominati dallo spirito a fare che cosa?

4 Poiché sia Dio che Cristo amano così profondamente quelli simili a pecore e se ne preoccupano tanto, quello di essere sottopastore delle pecore di Dio è un incarico di grande responsabilità. Perciò l’apostolo Paolo esortò gli anziani di Efeso, nominati dallo spirito, a “pascere la congregazione di Dio” prestandole la dovuta attenzione. (Atti 20:17, 28) In che modo dunque gli anziani nominati possono assolvere dovutamente questa responsabilità?

I pastori ricevono istruzioni

5. Quali consigli diede Pietro ad altri sorveglianti?

5 L’apostolo Pietro, incaricato di pascere le pecore di Gesù, disse ad altri sorveglianti: “Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente; né per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente; né come signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge”. (I Pietro 5:1-3) Vediamo come gli anziani, nominati dallo spirito santo, possono seguire questi consigli in maniera soddisfacente.

6. Con quale spirito gli anziani dovrebbero servire “il gregge di Dio”?

6 Pietro esortò gli anziani: “Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente”. Coloro che hanno il privilegio di prestar servizio in qualità di pastori spirituali non dovrebbero assolvere questo compito di malavoglia, sentendosi obbligati ad aver cura delle pecore. Non si dovrebbero sentire costretti, come se si trattasse di un qualche lavoro ingrato o come se altri li stessero incitando a pascere il gregge. Al contrario, gli anziani dovrebbero prestare servizio con uno spirito volenteroso. (Confronta Salmo 110:3). Quando uno vuole fare del bene ad altri, di solito lo fa di tutto cuore, impegnandosi e facendosi in quattro. Un anziano volenteroso è pronto a donare il proprio tempo e le proprie energie. Sa che alle volte le pecore possono sviarsi e desidera aiutarle, imitando la premura di Dio verso quelli simili a pecore. Geova, infatti, nei confronti degli israeliti sviatisi mostrò tanta premura da dichiarare: “Ho detto: ‘Eccomi, eccomi!’ a una nazione che non invocava il mio nome”. — Isaia 65:1.

7, 8. (a) Cosa vuol dire svolgere l’opera pastorale senza amare il guadagno disonesto? (b) Cosa significa prestare servizio con premura?

7 Pietro disse che l’opera pastorale va compiuta non “per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente”. Gli anziani nominati non desiderano essere un peso per le pecore. Questo era il pensiero dell’apostolo Paolo, il quale disse ai cristiani di Tessalonica: “Certamente rammentate, fratelli, la nostra fatica e il nostro lavoro penoso. Lavorando notte e giorno, in modo da non porre su alcuno di voi un costoso peso, vi predicammo la buona notizia di Dio”. Inoltre ricordò loro: “Non ci siamo comportati fra voi disordinatamente né abbiamo mangiato gratuitamente il cibo di alcuno. Al contrario, con fatica e lavoro penoso, giorno e notte, abbiamo lavorato in modo da non imporre un costoso peso ad alcuno di voi”. — I Tessalonicesi 2:9; II Tessalonicesi 3:7, 8.

8 In modo simile, oggi i fedeli pastori del gregge di Dio non bramano ciò che le pecore possiedono e non vanno alla ricerca di guadagni ingiusti a spese di queste. (Luca 12:13-15; Atti 20:33-35) Paolo indicò che coloro che vogliono conseguire i requisiti per venir nominati sorveglianti ‘non devono essere avidi di guadagno disonesto’. (Tito 1:7) Devono invece prestare servizio premurosamente, interessandosi con entusiasmo della loro opera e facendo gli interessi delle pecore affidate alla loro cura. (Filippesi 2:4) In tal modo, questi pastori dimostrano altruistica preoccupazione per le pecore, come fanno Geova Dio e suo Figlio, Gesù Cristo.

9. Perché un pastore cristiano non deve ‘signoreggiare su quelli che sono l’eredità di Dio’?

9 Pietro disse anche che gli anziani dovevano pascere il popolo di Geova non “come signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge”. Un pastore amorevole si preoccupa di non abusare della propria autorità assumendo un atteggiamento di superiorità e signoreggiando sulle pecore. Lo spirito orgoglioso non è cristiano e deve essere evitato da tutti coloro che desiderano piacere a Geova. Proverbi 21:4 dice: “Gli occhi alteri e il cuore arrogante, la lampada dei malvagi, sono peccato”. E Gesù disse ai suoi seguaci: “Voi sapete che i governanti delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano autorità sopra di esse. Non sarà così fra voi; ma chi vorrà divenire grande fra voi dovrà essere vostro ministro, e chi vorrà esser primo fra voi dovrà essere vostro schiavo”. (Matteo 20:25-27) Certo, gli anziani devono ricordare che i componenti del gregge sono pecore di Dio e non devono essere trattati in modo aspro.

10. (a) Cosa facevano alcuni pastori del popolo al tempo di Ezechiele? (b) In quali modi i sorveglianti leali danno un ottimo esempio al gregge?

10 Geova disse ai pastori del tempo di Ezechiele che pascevano se stessi: “Non avete rafforzato le malate, e non avete sanato l’inferma, e non avete fasciato la rotta, e non avete ricondotto la dispersa, e non avete cercato di trovare la perduta, ma le avete tenute sottoposte con asprezza, perfino con tirannia”. Dio inoltre disse che quegli insensibili pastori avevano continuato ad ‘allontanare tutte le malate finché esse erano state disperse’. (Ezechiele 34:4, 20, 21) Ma, oggi, gli amorevoli pastori del “gregge di Dio” non si comportano così. Non ostentano la propria autorità e stanno attenti a non fare inciampare alcuna pecora. (Confronta Marco 9:42). Questi pastori, piuttosto, forniscono amorevole aiuto e incoraggiamento. Inoltre fanno devoto affidamento su Geova e compiono strenui sforzi per dare un ottimo esempio “nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità”. (I Timoteo 4:12) Di conseguenza, le pecore si sentono soddisfatte e al sicuro, sapendo che pastori amorevoli e timorati di Dio si prendono cura di loro.

Pericoli che affrontano le pecore

11. Perché gli odierni pastori devono prendersi cura del gregge di Dio con tale premura da far sentire le pecore al sicuro?

11 Oggi coloro che sono simili a pecore hanno bisogno di sentirsi protetti, rassicurati dalle premurose attenzioni che gli anziani hanno per il gregge. (Isaia 32:1, 2) Ne hanno particolarmente bisogno perché come cristiani corrono molti rischi durante i “tempi difficili” che contraddistinguono gli “ultimi giorni”. (II Timoteo 3:1-5) Anche il salmista Davide affrontò dei pericoli, ma poté dire: “Geova è il mio Pastore. . . . Benché io cammini nella valle della profonda ombra, non temo nulla di male, poiché tu sei con me”. (Salmo 23:1-4) Gli odierni pastori del gregge di Dio dovrebbero curare quelli simili a pecore con tale premura da farli sentire, come Davide, molto vicini a Geova. Questi dovrebbero inoltre sentirsi al sicuro come parte dell’organizzazione di Dio.

12. Da quale tendenza attuale vanno protette le pecore, e come gli anziani possono essere di aiuto in questo senso?

12 Un pericolo dal quale i componenti del gregge di Dio devono essere protetti è l’attuale tendenza a seguire una condotta immorale e priva di princìpi. Soprattutto a motivo delle odierne forme di svago, sia mediante la televisione o in altri modi, molti seguono un modo di vivere in aperto contrasto con le norme esposte nella Parola di Dio. L’odierna filosofia del “tutto è lecito” adottata da questo mondo, con la sua vergognosa condotta in campo sessuale, dev’essere neutralizzata da sani consigli scritturali provveduti in seno alla congregazione. Perciò i pastori del gregge devono conoscere bene gli insegnamenti della Bibbia in fatto di norme morali. Inoltre dovrebbero ricordare di continuo alle pecore la loro responsabilità di mantenersi pure per servire Geova. — Tito 2:13, 14.

13. (a) Contro quale pericolo la lettera di Giuda fornisce consigli efficaci? (b) Che atteggiamento devono assumere gli anziani nei confronti degli apostati?

13 Altri pericoli provengono dagli apostati. Ricordate che diciannove secoli fa certi “uomini empi” che erano falsi insegnanti si insinuarono nella congregazione. Costoro erano pericolosi “scogli nascosti sotto l’acqua”, pastori falsi che pascevano se stessi, uomini animaleschi che causavano separazioni e che erano privi di spiritualità. La lettera di Giuda dà efficaci consigli che consentono agli anziani, e a tutti i fedeli, di “combattere strenuamente per la fede”. (Giuda 3, 4, 12, 19) Senza dubbio gli anziani devono assumere un atteggiamento risoluto nei confronti di chiunque cerchi di provocare divisioni, dato che Paolo scrisse: ‘Tenete d’occhio quelli che causano divisioni e occasioni d’inciampo contro l’insegnamento che avete imparato, ed evitateli’. (Romani 16:17) I pastori perciò hanno la responsabilità di proteggere il gregge da costoro o da altri ‘lupi in manto da pecore’. — Matteo 7:15.

Aiutiamo le pecore in altri modi

14, 15. Come gli anziani possono aiutare i compagni di fede che si trattano male reciprocamente?

14 Per pascere “il gregge di Dio” può essere necessario aiutare le pecore a risolvere i vari problemi che forse sorgono nell’ambito della congregazione. Talvolta una pecora può addirittura cominciare a litigare con un’altra. A causa di piccoli incidenti, alcuni forse iniziano a trattarsi male reciprocamente. Costoro possono persino calunniarsi a vicenda e infine smettere di riunirsi con i loro ex compagni nel servizio di Geova, con grande danno spirituale per loro stessi. — Proverbi 18:1.

15 I pastori spirituali devono essere prontissimi ad aiutare questi compagni di fede. Per esempio, può darsi che gli anziani debbano mostrare quanto sia grave calunniarsi a vicenda e come tutti i cristiani leali debbano sforzarsi di mantenere unita la congregazione. (Levitico 19:16-18; Salmo 133:1-3; I Corinti 1:10) Forse gli anziani potranno essere di aiuto facendo riferimento all’esortazione di Paolo: “Se . . . continuate a mordervi e a divorarvi gli uni gli altri, badate che non vi annientiate gli uni gli altri”. — Galati 5:13-15; Giacomo 3:13-18.

16. Cosa devono fare gli anziani se notano nella congregazione una qualsiasi tendenza malsana?

16 Anziani, ricordate che il Diavolo si aggira “come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno”. (I Pietro 5:8) Tutti i veri cristiani hanno un combattimento non contro carne e sangue, ma contro forze spirituali malvage. (Efesini 6:10-13) I pastori fedeli certamente non vogliono che le pecore siano sopraffatte da Satana. Perciò, se qualche pecora comincia a perdere le adunanze cristiane, gli anziani amorevoli dovrebbero cercare di conoscerne il motivo e offrire adeguato aiuto spirituale. I pastori devono conoscere l’aspetto del gregge ed essere desti a notare qualsiasi tendenza malsana si manifesti nella congregazione. (Proverbi 27:23) Se osservano una certa propensione a trascurare il ministero di campo, a non considerare importante lo studio personale o a lasciarsi prendere troppo dallo svago o da attività materialistiche, questi uomini responsabili devono cercare di porre rimedio alla situazione. Imitando Geova e il Pastore eccellente, Gesù Cristo, gli anziani che si prendono cura del “gregge di Dio” offrono giustamente aiuto personale o, a volte, danno i necessari consigli nel corso delle adunanze. (Galati 6:1) In questi e in altri modi gli anziani amorevoli mostrano di prendere seriamente le loro responsabilità pastorali. — Atti 20:28.

Essere pastori è una cosa seria

17. Quali requisiti occorre soddisfare per essere anziani?

17 Pascere “il gregge di Dio” in qualità di anziani è un compito difficile. Le elevate norme da soddisfare al fine di possedere i requisiti per questo privilegio vengono chiaramente esposte in I Timoteo 3:1-7, Tito 1:5-9 e I Pietro 5:1-4. Non tutti i fratelli possono ricevere questo incarico, poiché solo uomini spirituali possono correttamente assumere questa responsabilità. (I Corinti 2:6-16) Molti uomini che ora non prestano servizio come anziani potrebbero divenire idonei per ricevere questo privilegio, ma prima devono ‘aspirare all’incarico di sorvegliante’. Dovrebbero essere appassionati studiosi della Parola di Dio per averne profondo intendimento. Certo, devono dimostrarsi degni di essere raccomandati, avendo soddisfatto i requisiti scritturali per essere nominati anziani, capaci pastori del “gregge di Dio”.

18. Cosa provava Paolo per le congregazioni, e ci sono altri che hanno lo stesso stato d’animo?

18 Sotto Geova Dio presta servizio il capo della congregazione cristiana, il Pastore eccellente, Gesù Cristo. (Giovanni 10:11; I Corinti 11:3; Efesini 5:22, 23) E come sarà lieto Gesù di avere pastori del gregge che guidano bene le pecore e le proteggono! Questi uomini spirituali soddisfano gli elevati requisiti scritturali stabiliti per gli anziani cristiani. Inoltre nutrono per le pecore la stessa profonda preoccupazione che aveva l’apostolo Paolo, il quale scrisse: “Oltre a queste cose [le difficoltà e le sofferenze] di fuori, vi è ciò che mi assale di giorno in giorno, l’ansietà per tutte le congregazioni. Chi è debole, e io non sono debole? Chi inciampa, e io non sono infiammato d’ira?” (II Corinti 11:23-29) Paolo viaggiava molto e ogni giorno provava “ansietà per tutte le congregazioni”, proprio come accade agli odierni sorveglianti viaggianti. Similmente, gli anziani nominati delle singole congregazioni quali pastori spirituali provano ansietà per le pecore del gregge affidato alla loro cura.

19. Quali risultati si avranno se viene seguita l’esortazione di Ebrei 13:17 e se gli anziani continuano a prendere seriamente le loro responsabilità pastorali?

19 Quello di pascere “il gregge di Dio” è un compito arduo, ma dà grandi soddisfazioni. Quindi, pastori del gregge, custodite gelosamente il vostro prezioso privilegio. Abbiate debita cura delle pecore di Dio. E tutti coloro che sono simili a pecore possano cooperare pienamente con i sottopastori nominati dallo spirito santo. “Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi”, esortò Paolo, “poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto”. (Ebrei 13:17) Mentre tutti coloro che sono dedicati a Geova con cuore completo collaborano unitamente, grandi benedizioni e benefìci spirituali continueranno a derivare dal fedele servizio prestato dagli anziani cristiani che prendono seriamente le loro responsabilità pastorali.

Sapete spiegare?

◻ Perché i pastori spirituali dovrebbero prestar servizio con uno spirito volenteroso?

◻ Perché gli anziani non devono amare il guadagno disonesto?

◻ Perché sarebbe sbagliato che gli anziani signoreggiassero sul gregge di Dio?

◻ Perché i sorveglianti devono essere un esempio per il gregge?

◻ Quali sono alcuni pericoli dai quali i pastori devono proteggere “il gregge di Dio”?

[Immagine a pagina 25]

Come i premurosi pastori dell’antichità, gli amorevoli anziani di oggi ‘pascono il gregge di Dio’

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