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  • w87 15/4 pp. 5-7
  • Un nuovo aspetto della sapienza divina

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  • Un nuovo aspetto della sapienza divina
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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  • Rivelato il sacro segreto
  • Redenti mediante il riscatto
  • Il nuovo patto e la nuova creazione
  • La terra paradisiaca
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/4 pp. 5-7

Un nuovo aspetto della sapienza divina

“A CIÒ Dio disse a Mosè: ‘IO MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ D’ESSERE’. E aggiunse: ‘Devi dire questo ai figli d’Israele: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE mi ha mandato a voi”’”. (Esodo 3:14) Geova spiegò a Mosè che prima di allora persino i Suoi servitori non avevano compreso il pieno significato del Suo nome. Egli è l’Iddio che ha un proposito e che adempie sempre la sua volontà. Se le circostanze lo richiedono, può mutare il metodo con cui intende realizzare il suo proposito. È davvero sapiente!

Lo stesso Satana non comprese appieno il significato racchiuso nel nome di Dio. Probabilmente sapeva dell’albero della vita che si trovava nel giardino di Eden. Se Satana fosse riuscito a portare Adamo ed Eva a quell’albero, Geova si sarebbe trovato apparentemente di fronte a un dilemma senza soluzione: o mantenere la sua parola secondo cui il peccato avrebbe significato la loro morte, oppure mantenere la sua parola relativamente all’albero della vita. (Genesi 2:9; 3:1-6) Ma, in ogni caso, Satana sarebbe rimasto deluso.

Dio cominciò a quel punto a manifestare una sapienza che non era stata prevista dai suoi figli spirituali né era stata loro rivelata in precedenza. (Confronta Efesini 3:10). Diede il via a una serie di dichiarazioni e di avvenimenti che nel corso di un lungo periodo di tempo avrebbe dimostrato in modo meraviglioso la sua grande sapienza e la sua capacità di adempiere il suo eterno proposito, in base al quale la terra doveva essere piena di uomini felici e leali che avrebbero avuto la possibilità di vivere per sempre in Paradiso. (Genesi 1:27, 28) Più e più volte Dio avrebbe vanificato i tentativi compiuti da Satana per intromettersi.

Rivelato il sacro segreto

Immediatamente dopo la ribellione iniziale, Dio prese provvedimenti. Processò la coppia colpevole e confermò il verdetto di morte per la disubbidienza. Adamo ed Eva riuscirono a mangiare il frutto dell’albero della vita? “Geova Dio proseguì, dicendo: ‘Ecco, l’uomo è divenuto simile a uno di noi conoscendo il bene e il male, e ora perché non stenda la mano e realmente prenda anche del frutto dell’albero della vita e mangi e viva a tempo indefinito, . . .’ Allora Geova Dio lo mandò fuori del giardino di Eden”. — Genesi 3:17-23.

Fu sempre allora che Dio assunse anche il ruolo di Evangelizzatore, cioè di Proclamatore di buone notizie. Pronunciò la prima profezia: “Geova Dio diceva al serpente: . . . ‘Io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno’”. (Genesi 3:14, 15) Secoli dopo l’apostolo Paolo spiegò: “Poiché la creazione [umana] fu sottoposta alla futilità, non di propria volontà ma per mezzo di colui che la sottopose, in base alla speranza”. — Romani 8:20.

Sì, l’uomo da allora in poi sarebbe stato l’impotente schiavo della morte ereditata da Adamo; Dio però annunciava il suo proposito di liberare la progenie ubbidiente di Adamo. Ma qual era la “base” della “speranza”? Come avrebbe potuto Dio liberare gli esseri umani, pur restando coerente con il suo verdetto di morte per il peccato? Sarebbe stata questa la sapienza nascosta di Dio; riguardava “il sacro segreto che fu nascosto ai sistemi di cose passati e alle generazioni passate”. (Colossesi 1:26; 1 Corinti 2:7, 8) Pur non comprendendo questo segreto, i fedeli dell’antichità nutrivano realmente la speranza che in qualche modo Dio li avrebbe liberati. Gli stessi angeli, anzi, erano desiderosi di apprendere in che modo Geova avrebbe adempiuto il suo proposito! (1 Pietro 1:10-12) Capite questo sacro segreto?

Redenti mediante il riscatto

A poco a poco, nel corso dei secoli Geova diede altre informazioni oltre alla sua promessa originale. Promise al fedele Abraamo un seme mediante il quale tutti gli uomini ubbidienti avrebbero avuto delle benedizioni. (Genesi 22:15-18) Tramite Giacobbe rivelò che il seme sarebbe stato un re proveniente dalla tribù di Giuda. (Genesi 49:10) A quel tempo gli uomini devoti credevano in una risurrezione dei morti, sebbene non riuscissero pienamente a comprendere come sarebbe avvenuta. (Giobbe 14:14, 15; Ebrei 11:19) Infine Dio promise a Davide che il futuro Re, il Messia, sarebbe stato un suo discendente e avrebbe regnato a tempo indefinito. — 2 Samuele 7:16.

Tutti i profeti aggiunsero altri particolari per rendere più comprensibile il sacro segreto, ma gli uomini non riuscivano a vedere il quadro nella sua completezza. Giunse poi il tempo in cui doveva comparire il Messia e allora, dopo tanto, la grandemente varia sapienza di Dio divenne molto più chiara. Essa si incentrava su Gesù Cristo e sul fatto che egli avrebbe dato la sua perfetta vita umana come riscatto corrispondente per l’umanità. Una volta posta questa base, il resto del glorioso proposito di Geova mediante il Regno sarebbe proseguito. Capite cos’è il riscatto?

Nei capitoli 5 e 6 di Romani Paolo lo spiega molto bene. In Romani 5:12 egli spiega come abbiamo ereditato il peccato e la morte. Poi prosegue mostrando in che modo l’effetto di un unico peccato commesso dal perfetto Adamo e la vita che aveva perduto anche per la sua progenie potevano essere controbilanciati da un’altra vita umana perfetta. Si trattava della vita dell’“uomo Gesù Cristo”. (Versetti 15-21; vedi anche 1 Timoteo 2:5, 6). Perché Gesù poteva provvedere questo riscatto? Dal momento che era il Figlio di Dio, Gesù fu “leale, semplice, incontaminato, separato dai peccatori”. (Ebrei 7:26; Luca 1:32, 33) Non occorre tentare di spiegare nei particolari i meccanismi genetici coinvolti nella nascita di Gesù. L’angelo Gabriele assicurò a Maria madre di Gesù — e a noi — che a Dio niente è impossibile. (Luca 1:37) Perciò Gesù, pur essendo nato da una donna discendente da Adamo, fu il Figlio di Dio, un vero e proprio uomo perfetto. Il suo sangue, o vita, era molto più prezioso di quello degli innumerevoli animali sacrificati in Israele dai sacerdoti aaronnici nel tempio di Gerusalemme. Egli era “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. — Giovanni 1:29; 3:16.

Dio poteva prendere questo provvedimento tramite Gesù e al tempo stesso restare giusto? Dato che Dio riportò in vita il Figlio suo il terzo giorno, che ne fu del riscatto? Paolo ci assicura che Dio è giusto. Seguite il suo ragionamento: “È come gratuito dono che son dichiarati giusti per sua immeritata benignità tramite la liberazione mediante il riscatto pagato da Cristo Gesù. Dio lo ha stabilito come offerta per la propiziazione mediante la fede nel suo sangue. Questo avvenne per dimostrare la sua propria giustizia, perché perdonava i peccati commessi nel passato, mentre Dio esercitava sopportazione; per dimostrare la sua propria giustizia nel tempo presente, affinché egli sia giusto anche quando dichiara giusto l’uomo che ha fede in Gesù”. (Romani 3:24-26) Cosa significano queste parole? Semplicemente che Gesù in quanto perfetto uomo di carne e sangue, è realmente morto quale uomo e, come tale, resterà morto per sempre. Egli morì “una volta per sempre quando offrì se stesso”. (Ebrei 7:27) Perciò il riscatto è valido. Gesù morì nella carne; il terzo giorno fu “reso vivente nello spirito”. — 1 Pietro 3:18.

Il nuovo patto e la nuova creazione

Ora vediamo il coronamento del sacro segreto. Essendo stato fedele sino alla morte, Gesù è idoneo per agire quale Sommo Sacerdote e Re nominato da Geova. Con il sangue che ha sparso convalida un nuovo patto. Questo nuovo patto serve a produrre collaboratori celesti di Gesù che governeranno con lui come re e sacerdoti. (Rivelazione 5:9, 10; 20:4, 6) Essi formano una nuova nazione, “una nuova creazione”: questo è indubbiamente un fatto straordinario! — Galati 6:15, 16.

Pensate: Dio mediante Cristo Gesù sceglie di fra il genere umano un numero rappresentativo di uomini e donne. Egli può legalmente dichiararli giusti e invitarli ad essere suoi figli spirituali. Al tempo da lui stabilito, dopo la loro morte, Dio li risuscita alla vita celeste e concede loro l’immortalità, esattamente come ricompensò Gesù. (1 Pietro 1:3, 4) Che fiducia ha nei componenti di questa “nuova creazione” e nella loro lealtà verso di lui! Che risposta per colui che li ha accusati falsamente dinanzi a Geova! (Rivelazione 12:10) Pur essendo immortali assieme a Gesù Cristo, non saranno mai sleali verso Geova. Ma non è tutto qui.

La terra paradisiaca

Cristo Gesù, con i re e sacerdoti a lui associati, farà in modo che il proposito di Geova per l’uomo e per la terra pervenga alla sua completa realizzazione durante il suo Regno millenario. Applicando i benefìci del riscatto, Gesù risusciterà i morti ed eleverà alla perfezione umana quelli fra loro e fra i sopravvissuti alla fine di questo sistema malvagio che si dimostreranno fedeli. Contemporaneamente, la terra sarà trasformata in un paradiso. A tutti coloro che respingeranno poi il tentativo finale di Satana di corromperli sarà concessa per sempre la vita umana perfetta. Satana e tutta la sua malvagia folla saranno distrutti per sempre. La pace e l’unità si estenderanno a tutta la creazione, a completa rivendicazione della sovranità di Geova e del suo dominio basato sull’amore. Sia gli angeli che gli uomini avranno dato prova di amore leale per il loro Creatore e Dio. — Rivelazione, capitolo 20.

Ora possiamo capire meglio il sacro segreto. Ora vediamo quella sapienza di Geova che supera anche i suoi progetti creativi evidenti nel regno vegetale e in quello animale. Abbiamo validi motivi per esclamare: “O profondità della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imperscrutabili i suoi giudizi . . . Poiché da lui e mediante lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria per sempre. Amen”. — Romani 11:33-36.

[Immagine a pagina 7]

L’effetto di un unico peccato commesso dal perfetto Adamo la perdita della sua vita potevano essere controbilanciati. In che modo? Mediante un’altra vita umana perfetta, quella di Gesù

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