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  • Chi sono i veri evangelizzatori?

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  • Chi sono i veri evangelizzatori?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
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  • La vera evangelizzazione
  • Chi sostiene la vera evangelizzazione?
  • L’evangelizzazione e il suo posto nella vera adorazione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
  • Evangelizzatore
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • “Fa l’opera di evangelizzatore”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2004
  • Evangelista
    Ausiliario per capire la Bibbia
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
w88 1/1 pp. 3-4

Chi sono i veri evangelizzatori?

A PRESCINDERE da dove vivete, in un modo o nell’altro il movimento evangelico a cui Gesù Cristo diede origine ha influito sulla vostra vita. Ma non tutti quelli che hanno affermato di rappresentare Cristo hanno fatto conoscere il vero messaggio della Parola di Dio. Non tutti gli evangelizzatori — del presente o del passato — sono stati spronati dal medesimo zelo missionario che contraddistingueva i primi discepoli di Cristo.

È vero che secondo le stime oggi in tutto il mondo sarebbero attivi circa 220.000 missionari delle chiese della cristianità: ma hanno dato prova di essere veri evangelizzatori? L’evangelizzazione cristiana non doveva essere una forma di imperialismo spirituale con predicatori che fungessero da agenti delle potenze coloniali. (Confronta Giacomo 4:4). Inoltre, la vera evangelizzazione cristiana non doveva neppure far propria la cosiddetta teologia della liberazione, premendo per ottenere cambiamenti radicali nei sistemi politici e sociali; né Gesù pensava a qualcosa tipo la martellante propaganda biblica dei predicatori televisivi, i quali con voce querula diffondono per TV e per radio la loro particolare “teologia della prosperità”. (Giovanni 17:16; Matteo 6:24) Come definire allora un evangelizzatore?

La vera evangelizzazione

In ebraico e in greco, le lingue in cui fu originalmente scritta la Bibbia, evangelizzatore è chi proclama un lieto messaggio o una buona notizia.a Una buona notizia in merito a che cosa? Alla salvezza, al giusto dominio e alla pace. Isaia 52:7, ad esempio, dice: “Come sono piacevoli sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace, di chi porta buone notizie di qualcosa di migliore, di chi proclama la salvezza, di chi dice a Sion: ‘Il tuo Dio è divenuto re!’”

In occasione della nascita del Figlio di Dio, inoltre, l’angelo annunciò ai pastori: “Non abbiate timore, poiché, ecco, vi dichiaro la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà, perché vi è nato oggi un Salvatore, che è Cristo il Signore”. (Luca 2:10, 11) La buona notizia, pertanto, si impernia su Gesù Cristo.

Passarono circa 30 anni. Un sabato Gesù entrò nella sinagoga della città di Nazaret e si alzò in piedi per leggere. “Gli fu consegnato il rotolo del profeta Isaia, ed egli, aperto il rotolo, trovò il luogo dov’era scritto: ‘Lo spirito di Geova è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia’”. Quando ebbe finito di leggere, “avvolse il rotolo, lo riconsegnò al servitore e si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. Quindi cominciò a dir loro: ‘Oggi questa scrittura che avete appena udito si è adempiuta’”. Non c’è dubbio: Gesù era un predicatore della buona notizia, e la buona notizia che dichiarava si incentrava sul “regno di Dio”. — Luca 4:17-21; 8:1.

Gesù paragonò la sua opera di evangelizzazione alla mietitura e disse: “La messe è grande, ma gli operai sono pochi”. (Matteo 9:36-38) Per questa ragione egli addestrò i suoi seguaci, dando anche a loro l’incarico di essere evangelizzatori. (Matteo, capitolo 10; Luca, capitolo 10) Come nel caso del loro Maestro, al centro della loro predicazione stava “il regno dei cieli”. (Matteo 10:7) Non erano solo gli apostoli di Gesù, comunque, a predicare il Regno.

Quando a Gerusalemme scoppiò la persecuzione contro la neonata congregazione cristiana, il racconto storico di Atti 8:1 dice che “tutti, eccetto gli apostoli, furono dispersi in tutte le regioni della Giudea e della Samaria”. Dopo che furono dispersi, quei discepoli si nascosero forse per la paura? No, dato che il versetto 4 aggiunge: “Comunque, quelli che erano stati dispersi andarono per il paese dichiarando la buona notizia della parola”. Fu così che quegli evangelizzatori del I secolo raccolsero una grande messe.

È interessante quanto dice il Theological Word Book of the Bible: “Nel NT [Nuovo Testamento] il predicare non ha niente a che fare col pronunciare sermoni ai convertiti, come in genere lo si concepisce oggi, ma riguarda sempre la proclamazione della ‘lieta novella di Dio’ al mondo non cristiano”. Tutti i cristiani, perciò, sono evangelizzatori e la loro evangelizzazione non è rivolta esclusivamente ai propri compagni di fede.

Ma qual è il tema dell’odierna opera di evangelizzazione? Parlando del nostro giorno, Gesù predisse che ‘questa buona notizia del regno sarebbe stata predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora sarebbe venuta la fine’. (Matteo 24:14) E Gesù comandò non solo a quelli che assisterono alla sua ascensione, ma anche ai suoi futuri seguaci di essergli “testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più distante parte della terra”. — Atti 1:8; vedi anche Matteo 28:19, 20.

Il nucleo centrale del messaggio di un evangelizzatore, pertanto, è la buona notizia relativa al Regno di Geova Dio retto dal Governante da lui nominato, Gesù Cristo, il Principe della pace. (Isaia 9:6) E in questo messaggio sono incluse tutte le verità enunciate da Gesù Cristo e messe per iscritto dai suoi discepoli. Oggi i veri evangelizzatori si attengono fedelmente a quest’unico tema.

Chi sostiene la vera evangelizzazione?

I veri evangelizzatori adorano Geova come loro Dio. È lui il grande Evangelizzatore; è lui che sostiene e promuove la predicazione della buona notizia. (Galati 3:8; Rivelazione 10:7) Ed egli desidera che tutte le persone, ovunque esse vivano, odano il suo messaggio e ubbidiscano ad esso. “Per certo comprendo che Dio non è parziale”, dichiarò l’apostolo Pietro davanti a una piccola folla a Cesarea, porto sul Mediterraneo. “Ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto. Egli ha mandato la parola ai figli d’Israele per dichiarare loro la buona notizia della pace per mezzo di Gesù Cristo: Questi è Signore di tutti gli altri”. — Atti 10:34-36.

La Bibbia prediceva che nei nostri giorni gli evangelizzatori avrebbero ancora una volta raccolto una grande messe. (Rivelazione 14:15, 16) Nell’articolo che segue potrete leggere alcune vicende capitate ai testimoni di Geova nel prendere parte a questa opera di mietitura. Esaminate i dati relativi alla loro attività di predicazione pubblicati alle pagine 12-15 di questa rivista. Poi, la prossima volta che i testimoni di Geova verranno a trovarvi, parlate con loro e vedete se non siete d’accordo che essi sono i veri evangelizzatori di oggi.

[Nota in calce]

a Il verbo greco reso “portare una buona notizia” o “evangelizzare” (euaggelìzomai) finì per equivalere al termine ebraico tradotto ‘portare buone notizie’ (bissàr) in Isaia 52:7. In questo passo il verbo bissàr esprime “la proclamazione della vittoria di Jahvé su tutto il mondo, della sua signoria regale”, e dell’inizio di una nuova epoca, spiega il Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento (EDB, 1980, p. 1933). — Confronta Naum 1:15, Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti, nota.

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