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  • Gesù denuncia i suoi oppositori

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  • Gesù denuncia i suoi oppositori
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
w90 15/2 pp. 8-9

La vita e il ministero di Gesù

Gesù denuncia i suoi oppositori

GESÙ ha confuso a tal punto i suoi oppositori religiosi che essi temono di fargli altre domande. Perciò egli prende l’iniziativa per smascherare la loro ignoranza. “Che ne pensate del Cristo?”, chiede. “Di chi è figlio?”

“Di Davide”, rispondono i farisei.

Pur non negando che Davide è un antenato terreno del Cristo, o Messia, Gesù chiede: “Com’è dunque che Davide per ispirazione [in Salmo 110] lo chiama ‘Signore’, dicendo: ‘Geova ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra finché io abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”’? Se, perciò, Davide lo chiama ‘Signore’, com’è egli suo figlio?”

I farisei rimangono in silenzio, poiché non conoscono la vera identità del Cristo, cioè dell’unto. Il Messia non è solo un discendente umano di Davide, come sembrano credere i farisei, ma esisteva in cielo ed era superiore a Davide, essendone il Signore.

Rivolgendosi ora alle folle e ai suoi discepoli, Gesù mette in guardia contro gli scribi e i farisei. Visto che costoro insegnano la Legge di Dio, ‘essendosi seduti sul seggio di Mosè’, Gesù esorta: “Fate e osservate tutte le cose che vi dicono”. Ma aggiunge: “Non fate secondo le loro opere, poiché dicono ma non fanno”.

Essi sono ipocriti, e Gesù li denuncia con un tono molto simile a quello che aveva usato mesi prima, quando era a cena a casa di un fariseo. “Tutte le opere che fanno”, dice, “le fanno per essere visti dagli uomini”. E fa degli esempi, osservando:

“Allargano gli astucci contenenti le scritture che portano come salvaguardia”. Questi astucci relativamente piccoli, che si portano sulla fronte o sul braccio, contengono quattro brani della Legge: Esodo 13:1-10, 11-16 e Deuteronomio 6:4-9; 11:13-21. Ma i farisei aumentano le dimensioni di questi astucci per dare l’impressione di essere zelanti riguardo alla Legge.

Gesù continua dicendo che essi “allungano le frange delle loro vesti”. In Numeri 15:38-40 agli israeliti viene comandato di ornare le vesti con frange, ma i farisei le fanno più lunghe di qualsiasi altro. Tutto ciò che fanno lo fanno per ostentazione! ‘A loro piace il luogo più eminente’, dice Gesù in tono di condanna.

Triste a dirsi, anche i suoi discepoli sono stati contagiati da questo desiderio di preminenza. Perciò egli consiglia: “Ma voi, non siate chiamati Rabbi, perché uno solo è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli. Inoltre, non chiamate nessuno padre vostro sulla terra, poiché uno solo è il Padre vostro, il Celeste. Né siate chiamati ‘condottieri’, perché uno solo è il vostro Condottiero, il Cristo”. I discepoli devono accantonare il desiderio di essere i primi! “Il più grande fra voi dev’essere vostro ministro”, ammonisce Gesù.

Dopo ciò egli dichiara una serie di guai sugli scribi e i farisei, chiamandoli più volte ipocriti. Essi ‘chiudono il regno dei cieli davanti agli uomini’, dice Gesù, e “sono quelli che divorano le case delle vedove e che per pretesto fanno lunghe preghiere”.

“Guai a voi, guide cieche”, dice Gesù. Egli condanna i farisei per la loro mancanza di valori spirituali, evidente dalle distinzioni arbitrarie che fanno. Ad esempio, essi dicono: ‘Se qualcuno giura per il tempio, non è nulla; ma se giura per l’oro del tempio, è obbligato’. Dando più importanza all’oro del tempio che al valore spirituale di quel luogo di adorazione, si dimostrano moralmente ciechi.

Poi, come fece in precedenza, Gesù condanna i farisei per aver trascurato “le cose più importanti della Legge, cioè la giustizia e la misericordia e la fedeltà” mentre sono molto scrupolosi nel pagare la decima di erbe insignificanti.

Gesù chiama i farisei ‘guide cieche che scolano il moscerino ma inghiottono il cammello!’ Essi scolano i moscerini dal vino, non solo perché sono insetti, ma perché sono cerimonialmente impuri. Tuttavia, trascurando le cose più importanti della Legge è come se inghiottissero un cammello, anch’esso un animale cerimonialmente impuro. Matteo 22:41–23:24; Marco 12:35-40; Luca 20:41-47; Levitico 11:4, 21-24.

◆ Perché i farisei rimangono in silenzio quando Gesù li interroga riguardo a ciò che Davide disse in Salmo 110?

◆ Perché i farisei allargano gli astucci contenenti le Scritture e allungano le frange delle loro vesti?

◆ Quale consiglio dà Gesù ai suoi discepoli?

◆ Quali distinzioni arbitrarie fanno i farisei, e in che modo Gesù li condanna per aver trascurato le cose più importanti?

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