BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w90 15/2 p. 24
  • Il Codice di Beza: un manoscritto unico

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Il Codice di Beza: un manoscritto unico
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
  • Vedi anche
  • Il codice Vaticano: Perché è un tesoro?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2009
  • Manoscritti della Bibbia
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Manoscritti della Bibbia
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Codice
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
w90 15/2 p. 24

Il Codice di Beza: un manoscritto unico

THÉODORE DE BÈZE, famoso studioso francese delle Scritture Greche Cristiane, fu stretto collaboratore e successore del riformatore protestante Giovanni Calvino. Nel 1562 Beza, com’è più comunemente chiamato, portò alla luce un singolare manoscritto antico. Disse di averlo ottenuto dal monastero di “Sant’”Ireneo a Lione, in Francia, dopo che la città era stata saccheggiata dagli ugonotti. Il luogo di origine del manoscritto è incerto, ma l’ipotesi più attendibile è che provenga dall’Africa settentrionale o dall’Egitto.

Il codice misura cm 26 × 21,5 e generalmente lo si fa risalire al V secolo E.V.; è dunque di poco posteriore ai manoscritti Sinaitico, Vaticano e Alessandrino. Consiste di 406 fogli e contiene solo i quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli, con alcune lacune. Forse, però, in origine il Codice di Beza includeva altre lettere, poiché c’è un frammento della terza lettera di Giovanni. I Vangeli di Matteo e Giovanni precedono quelli di Luca e Marco.

Il manoscritto è un antico esempio di testo bilingue, con il greco sulla pagina sinistra e il latino sulla destra. Probabilmente è la copia di un manoscritto papiraceo che conteneva un testo antico, simile ad alcuni altri papiri del III o IV secolo noti come P29, P38 e P48.

Il Codice di Beza è scritto in caratteri onciali (maiuscoli) chiari ed eleganti, ma non in maniera continua. È disposto su righe di lunghezza diversa, così che la fine di ciascuna riga rappresenta una pausa nella lettura. Curiosamente, il testo latino è scritto con lo stile dei caratteri greci, ed è stato uniformato in molti luoghi a lezioni greche. Il testo greco, d’altra parte, è piuttosto particolare ed è stato corretto da varie mani, comprese quelle dello scriba originale.

Il Codice di Beza è ufficialmente designato con la lettera “D”. È molto diverso e indipendente da tutti gli altri manoscritti principali. Come indicano le note in calce nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, a volte esso concorda con i codici Sinaitico (א), Vaticano (B) e Alessandrino (A) e a volte no. Il grande valore di questo codice sta nel fatto che conferma altri manoscritti importanti, anziché nelle sue particolari omissioni e aggiunte. — Vedi nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti le note in calce a Matteo 23:14; 24:36; 27:49; Marco 7:16; 9:44, 46; 11:26; Luca 15:21; Giovanni 5:4.

Nonostante alcune lezioni e varianti insolite, il Codice di Beza è un’altra eccellente prova di com’è stata preservata la Bibbia fino al nostro tempo.

[Fonti delle immagini a pagina 24]

Sopra: Col permesso dei curatori della Cambridge University Library

A sinistra: Per gentile concessione degli Amministratori del British Museum

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi