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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
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  • Confessano la loro colpa di sangue
  • Mancano i sacerdoti
  • La vera soluzione
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
w90 15/9 p. 29

Significato delle notizie

Confessano la loro colpa di sangue

“Abbiamo detto che la guerra [la seconda guerra mondiale] era una guerra santa e abbiamo mandato la gente sui campi di battaglia”, ha ammesso Shingen Hosokawa, segretario generale dell’Ufficio del Tempio del culto giapponese noto come Vera Setta della Terra Pura (Setta Otani). “Non possiamo che essere sopraffatti dalla vergogna davanti al sacro Budda”. A 45 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, in occasione di una funzione religiosa che commemorava tutti i morti in guerra, la setta, che conta più di 5 milioni di aderenti, ha ammesso la propria responsabilità per aver “cooperato volontariamente [nello sforzo bellico] durante la seconda guerra mondiale”. “Non era mai accaduto che un gruppo buddista tradizionale dichiarasse apertamente la propria responsabilità nella guerra nel corso di una funzione religiosa”, osservava l’Asahi Shimbun.

Tuttavia, non dovrebbero essere molte di più le religioni ‘sopraffatte dalla vergogna’ per aver spinto tanti giovani ad andare in guerra? Secondo la Kodansha Encyclopedia of Japan, nel 1941 praticamente tutte le confessioni buddiste, “cristiane” e scintoiste del Giappone costituirono una Lega Religiosa “per provvedere alla nazione un baluardo spirituale in tempo di guerra”.

Non c’è da sorprendersi se la Bibbia, chiamando l’impero mondiale della falsa religione “Babilonia la Grande”, dice: “Sì, in lei fu trovato il sangue . . . di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. (Rivelazione 18:2, 24) Geova Dio, il Datore della vita umana, chiederà conto a questi esponenti della falsa religione del sangue che hanno sparso? Quello stesso capitolo di Rivelazione descrive in maniera molto vivida ciò che accadrà a Babilonia la Grande: “Un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata’”. — Rivelazione 18:21.

Mancano i sacerdoti

In Giappone le sette buddiste sono tormentate dal problema dei templi abbandonati. Coloro che abitano vicino a templi privi di sacerdote si lamentano dei vagabondi che gironzolano nelle zone dei templi come pure del rischio degli incendi. La setta Myoshinji del buddismo zen ha deciso di affrontare il problema disfandosi dei templi oppure fondendoli con quelli della zona. Oltre il 20 per cento dei 3.500 templi che la setta Myoshinji possiede in tutto il Giappone non ha un sacerdote oppure è servito da sacerdoti provenienti da templi vicini.

Come mai? “La setta ha difficoltà a trovare successori per i sacerdoti che vanno in pensione”, spiega il Daily Yomiuri, “e sacerdoti giovani non hanno voluto essere assegnati a templi situati in zone spopolate”. La setta ha tentato di addestrare come sacerdoti operai in pensione, ma ha già abbandonato il progetto. Anche se i Myoshinji sostengono che “la nostra non è un’epoca in cui il numero dei templi è una dimostrazione di potenza”, non si può negare che la loro autorità si sta indebolendo.

È interessante notare che il libro biblico di Rivelazione predice che le acque dell’Eufrate, sul quale siede il sistema religioso mondiale — “Babilonia la Grande” — ‘si prosciugheranno’. (Rivelazione 16:12; 18:2, 9, 11) Cosa rappresentano queste acque? “Le acque che hai visto . . . significano popoli e folle e nazioni e lingue”. (Rivelazione 17:15) È chiaro che nel reame orientale di Babilonia la Grande le “acque”, i sostenitori, stanno calando.

La vera soluzione

“I gravi pericoli che ora dobbiamo affrontare . . . hanno un tale impulso che, a meno che non cominciamo ora a fare marcia indietro, porteranno inevitabilmente a ripercussioni economiche dai costi paralizzanti e al crollo delle istituzioni sociali e politiche”, afferma il Worldwatch Institute, con sede a Washington. Lo scorso anno il rapporto annuale dell’istituto avvertiva che micidiali ondate di caldo, siccità e inondazioni non sono niente in paragone ai disastri anche più gravi che devono ancora abbattersi sul nostro pianeta già duramente provato. Tra i settori in cui il rapporto segnalava la necessità di un intervento immediato figurano il controllo demografico, lo sfruttamento razionale delle fonti energetiche, il rimboschimento e la prevenzione della carestia. Ad ogni modo, il rapporto afferma che per ottenere dei risultati sono necessari un ‘piano globale d’azione’ immediata e ‘profondi cambiamenti nel comportamento umano’.

Possiamo aspettarci di vedere realizzato nel nostro tempo un piano globale che porti profondi cambiamenti? Sì, ma non grazie agli sforzi di qualche uomo o gruppo di uomini. Perché no? Perché secoli fa il profeta Geremia scrisse: “Non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. La Bibbia promette invece che Geova Dio ‘ridurrà in rovina quelli che rovinano la terra’ e “metterà le cose a posto” a beneficio degli abitanti della terra. — Geremia 10:23; Rivelazione 11:18; Michea 4:3, 4.

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