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  • w90 15/11 p. 26
  • Mantenete la fede in Dio e in Cristo

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  • Mantenete la fede in Dio e in Cristo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
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  • Apprezzamento per la posizione di Cristo
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  • Laodicea
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Laodicea
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  • Laodicea, una città ricca
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
w90 15/11 p. 26

Mantenete la fede in Dio e in Cristo

Punti notevoli di Colossesi

PER essere salvati è essenziale avere fede in Geova Dio e in Gesù Cristo. Ma mantenere questa fede è una sfida. Lo era anche per i cristiani di Colosse, città dell’Asia Minore situata a est di Efeso. Perché? Perché lì falsi insegnanti sostenevano erroneamente che la salvezza dipendesse dalla circoncisione, da ciò che si mangiava e dall’osservare alcuni precetti.

È quindi comprensibile che l’apostolo Paolo fosse preoccupato per il benessere spirituale dei cristiani di Colosse; egli desiderava senz’altro che essi mantenessero la loro fede in Dio e in Cristo. Perciò, verso la fine della sua prima prigionia a Roma (verso il 60-61 E.V.), l’apostolo scrisse una lettera ai colossesi allo scopo di confutare idee errate ed edificare la loro fede. Vediamo in che modo le sue amorevoli parole possono essere di beneficio anche per noi.

Apprezzamento per la posizione di Cristo

All’inizio della lettera Paolo espresse apprezzamento per la posizione di Gesù. (1:1–2:12) Egli lodò i colossesi per la loro fede riguardo a Cristo e per l’amore che avevano per i compagni di fede. Paolo menzionò la posizione preminente di Cristo: egli è Colui mediante il quale sono state create tutte le altre cose, è il Capo della congregazione e il primogenito dai morti. La riconciliazione con Dio ha luogo per mezzo di Cristo, in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. In considerazione di tutto questo, i cristiani dovrebbero continuare a camminare uniti a Cristo e non permettere che alcuno li porti via come sua preda per mezzo della filosofia umana.

Mediante Cristo, Dio ha tolto di mezzo la Legge. (2:13-23) Essa è stata simbolicamente inchiodata al palo su cui è morto Gesù. Le esigenze della Legge erano solo “un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo”. Attenendosi saldamente a Cristo, i colossesi non avrebbero permesso a nessuno di privarli del premio della vita immortale nei cieli.

Apprezzamento per Dio e per Cristo

Paolo esortò poi i colossesi a rivestire la nuova personalità e a sottomettersi all’autorità di Gesù Cristo. (3:1-17) Tenendo la mente rivolta alle cose di sopra, avrebbero dato la precedenza agli interessi spirituali. Questo richiedeva che eliminassero modi di pensare e di parlare sbagliati. Quali benedizioni li attendevano se si rivestivano di qualità come compassione, modestia di mente e amore! La pace di Cristo avrebbe regnato nel loro cuore se avessero fatto ogni cosa nel nome di Gesù, ringraziando Dio per mezzo di lui.

L’apprezzamento per Geova Dio e per Cristo dovrebbe anche influire sui rapporti che il cristiano ha con altri. (3:18–4:18) Mogli, mariti, figli, schiavi e signori devono assolvere le proprie responsabilità nel timore di Dio e riconoscendo Cristo. E com’è essenziale perseverare nella preghiera e camminare con sapienza!

La lettera di Paolo ai Colossesi ci può aiutare a evitare falsi insegnamenti che ci priverebbero del premio della vita. L’importanza che l’apostolo dà al riconoscere l’autorità di Geova e il suo Figlio può avere un ottimo effetto sui nostri rapporti con gli altri. E se manteniamo la nostra fede in Dio e in Cristo ci vengono promesse ricche benedizioni.

[Riquadro/Immagine a pagina 26]

La lettera a Laodicea: “Quando questa lettera sarà stata letta fra voi”, scrisse Paolo ai colossesi, “disponete che sia letta anche nella congregazione dei laodicesi e che anche voi leggiate quella da Laodicea”. (Colossesi 4:16) Laodicea era una ricca città situata nella parte occidentale dell’Asia Minore, collegata da strade a città come Filadelfia ed Efeso. È probabile che l’opera che Paolo compì a Efeso fosse divenuta nota fino a Laodicea, anche se egli non servì in quella città. Paolo mandò una lettera ai cristiani laodicesi, anche se alcuni eruditi ritengono che si trattasse di una copia di quella che scrisse agli efesini. La lettera a Laodicea non compare nella Bibbia, forse perché non conteneva informazioni di cui abbiamo bisogno oggi, o forse perché ripeteva punti trattati in maniera sufficiente in altre lettere canoniche.

[Immagine]

Rovine presso Laodicea

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