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  • w93 1/12 pp. 28-31
  • Il Datore di “ogni dono buono”

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  • Il Datore di “ogni dono buono”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • L’esempio di Dio
  • Motivi per fare doni
  • Modi per partecipare
  • “Da dove vengono i soldi?”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
  • “Onora Geova con le tue cose di valore”: Come?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1997
  • Perché dare a Geova?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
  • Donare con gioia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2009
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
w93 1/12 pp. 28-31

Il Datore di “ogni dono buono”

“Una volta fui chiamato da un ministro della Chiesa Riformata. Voleva sapere come gestivo la mia chiesa. Gli dissi: . . . ‘Non paghiamo salari; non c’è nulla per cui le persone possano litigare. Non facciamo mai collette’. ‘Come reperite i soldi?’, chiese. Risposi: ‘Ebbene, dott.——, se le dicessi la verità pura e semplice stenterebbe a crederci. Quando le persone si interessano a questa via, non si trovano il piatto della colletta sotto il naso. Nondimeno si rendono conto che ci sono delle spese. Si domandano: “Questa sala costa. . . . Come posso contribuire per questa causa?”’ Mi guardò come se pensasse: ‘Ma per chi mi prende? Per un ingenuo?’ Gli dissi: ‘Ebbene, dott.——, quella che le dico è la pura verità. . . . Quando uno riceve una benedizione e ha delle risorse economiche, prova il desiderio di usarle per il Signore. Se non ha i mezzi, perché dovremmo pungolarlo affinché dia qualcosa?’”

— Charles T. Russell, primo presidente della Watch Tower Society, “La Torre di Guardia” inglese del 15 luglio 1915.

NOI diamo perché Geova Dio lo fece per primo. Cominciò a manifestare la sua generosità innumerevoli ere fa con la creazione, portando all’esistenza la sua prima creatura, il suo “unigenito Figlio”. (Giovanni 3:16) Per amore, Dio donò la vita ad altri.

Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, è il più grande dono che Geova ci ha fatto. Ma Dio non dimostrò la sua generosità solo donando suo Figlio. L’apostolo Paolo definisce la “sovrabbondante immeritata benignità di Dio” come l’“indescrivibile dono gratuito” di Geova. (2 Corinti 9:14, 15) Questo dono include evidentemente tutta la bontà e l’amorevole benignità che Dio mostra ai suoi servitori tramite Gesù. Questa immeritata benignità è così meravigliosa che sorpassa la capacità umana di descriverla o esprimerla. Eppure ci sono altri aspetti ancora della generosità di Dio.

Molto tempo fa un re riconobbe con saggezza e umiltà che qualunque cosa buona offrisse in dono apparteneva in realtà a Geova. Egli disse: “Ogni cosa nei cieli e sulla terra è tua. Tuo è il regno, o Geova, che pure ti innalzi come capo sopra tutto. . . . Eppure, chi sono io e chi è il mio popolo, che dovremmo ritenere il potere di fare offerte volontarie come questa? Poiché ogni cosa viene da te, e dalla tua propria mano ti abbiamo dato”. — 1 Cronache 29:11-14.

L’esempio di Dio

Giacomo, un discepolo di Gesù Cristo, sapeva che Geova Dio è la fonte di tutto ciò che è assolutamente buono sotto ogni aspetto. Da lui vengono solo regali perfetti. Giacomo scrisse: “Ogni dono buono e ogni regalo perfetto viene dall’alto, poiché scende dal Padre delle luci celestiali, e presso di lui non c’è variazione del volgimento d’ombra”. — Giacomo 1:17.

Anche per quanto riguarda il fare doni, Giacomo vide com’era diverso Dio dagli uomini. Gli uomini possono fare doni buoni, ma non sempre lo fanno. I doni possono essere fatti per un motivo egoistico o usati per istigare qualcuno a fare il male. Presso Geova non c’è variazione: egli non cambia. Pertanto la natura dei suoi doni non cambia. Sono sempre fatti per un motivo puro. Promuovono sempre il bene e la felicità del genere umano. Sono sempre benevoli e utili, mai deleteri.

Motivi per fare doni

Ai giorni di Giacomo i capi religiosi facevano doni solo per essere visti dagli uomini. Davano per un motivo errato. Pur di ricevere il plauso degli uomini scendevano a compromessi. I cristiani dovevano essere diversi. Gesù aveva dato loro questo consiglio: “Quando dunque fai doni di misericordia, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle vie, per essere glorificati dagli uomini. Veramente vi dico: Essi hanno appieno la loro ricompensa. Ma tu, quando fai doni di misericordia, non far sapere alla tua mano sinistra quello che fa la tua destra, affinché i tuoi doni di misericordia siano fatti in segreto; allora il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà”. — Matteo 6:2-4.

La ragione per cui il cristiano fa doni è quella di aiutare altri a soddisfare qualche bisogno o di renderli felici o di promuovere la vera adorazione. Non li fa per mettersi in mostra. Dopo tutto, gli occhi di Geova sono in grado di scrutare i più profondi recessi del nostro cuore. Egli può vedere i motivi più reconditi che ci spingono a fare doni di misericordia.

Per quanto riguarda il fare doni, i testimoni di Geova cercano di seguire l’esempio di Geova e di suo Figlio. Danno quello che hanno. Hanno la buona notizia del Regno e la divulgano per il bene altrui. Sanno che Proverbi 3:9 dice: “Onora Geova con le tue cose di valore e con le primizie di tutti i tuoi prodotti”. Poiché ogni filiale, congregazione e singolo individuo cerca ardentemente di contribuire al benessere di tutti, l’intera fratellanza è resa spiritualmente forte e prospera. Mentre la prosperità materiale non produce prosperità spirituale, la prosperità spirituale genera prosperità materiale in misura sufficiente a soddisfare le necessità dell’opera di Geova.

Modi per partecipare

Ci sono molti modi in cui ciascuno può contribuire personalmente per sostenere la buona notizia. Uno riguarda le Sale del Regno. Tutti i componenti della congregazione usano la Sala del Regno. Qualcuno ha provveduto i fondi per costruirla o affittarla, per l’illuminazione, per l’impianto termico e per la manutenzione. Dato che la congregazione ha bisogno del sostegno di tutti, nella Sala del Regno ci sono cassette per le contribuzioni, e le offerte volontarie che vi si trovano sono usate per pagare le spese della congregazione. Da quello che avanza si possono inviare contribuzioni alla filiale locale della Società (Watch Tower), secondo ciò che decide la congregazione.

Si possono anche inviare contribuzioni alla filiale della Società perché vengano usate per addestrare e sostenere missionari e pionieri speciali in quelle parti del mondo in cui la buona notizia non ha ancora raggiunto l’intera popolazione. Altre spese relative alla divulgazione della buona notizia hanno a che fare con l’opera dei sorveglianti viaggianti. L’apostolo Paolo, che diede l’esempio come sorvegliante viaggiante nel I secolo, lodò la congregazione di Filippi dicendo: “Una prima e una seconda volta mi mandaste qualcosa per la mia necessità”. (Filippesi 4:14-16) Oltre alle spese relative a questi aspetti del servizio a tempo pieno, che tutte le filiali affrontano, ci sono quelle per il mantenimento di ciascuna casa Betel e di coloro che vivono e lavorano lì. Scrivere e stampare le pubblicazioni che contengono lo splendido messaggio della buona notizia sono senz’altro privilegi concessi da Dio, ma le pubblicazioni devono anche essere distribuite, e ciò comporta delle spese. Ci vuole denaro anche per organizzare le assemblee di circoscrizione e di distretto, per non menzionare le cause che sono state dibattute per “difendere e stabilire legalmente la buona notizia”. — Filippesi 1:7.

Ciascun servitore di Geova dedica volontariamente del tempo alla predicazione della buona notizia e lo stesso principio vale per le contribuzioni in denaro. L’apostolo Paolo raccomandò di mettere regolarmente da parte del denaro da usare per promuovere l’espansione della vera adorazione: “Ora circa la colletta per i santi, . . . ogni primo giorno della settimana, ciascuno di voi, nella propria casa, metta da parte qualcosa secondo che abbia prosperità”. — 1 Corinti 16:1, 2.

Quando qualcuno fa una contribuzione volontaria, non sempre sa esattamente come verrà impiegata, ma ne vede i risultati osservando l’espansione della predicazione del Regno. I rapporti pubblicati nell’Annuario dei testimoni di Geova del 1993 mostrano che la buona notizia del Regno è predicata in più di 200 paesi e isole del mare da oltre 4.500.000 ministri cristiani. Questi rapporti sono incoraggianti. Qualunque dono, quindi, a prescindere dall’entità, aiuta a diffondere la buona notizia in tutto il mondo.

Quest’opera è sostenuta dalla generosità di tutti messa insieme. C’è chi può dare di più, e questo agevola l’opera di predicazione in misura maggiore. Altri danno di meno. Ma questi non devono vergognarsi né pensare che il loro contributo sia troppo insignificante. Geova di sicuro non la pensa così. Gesù lo illustrò molto chiaramente quando spiegò quanto Geova apprezzasse la piccola offerta della vedova. “Quindi vide una vedova bisognosa gettare due monetine di minimo valore, e disse: ‘Veramente vi dico: Questa vedova, benché povera, ha gettato più di tutti. Poiché tutti questi hanno gettato doni del loro avanzo, ma questa donna nella sua indigenza ha gettato tutti i suoi mezzi di sostentamento’”. — Luca 21:2-4.

Qualunque sia la nostra situazione finanziaria, possiamo dare in modi che sono graditi a Geova. Il salmista riassume molto bene come possiamo dar gloria al nostro Re e Giudice. Egli dice: “Ascrivete a Geova la gloria che appartiene al suo nome; portate un dono ed entrate nei suoi cortili”. (Salmo 96:8) Imitiamo quindi l’amorevole esempio del nostro Padre celeste essendo donatori allegri, perché per primo egli è stato generoso con noi.

[Riquadro a pagina 30]

Si possono inviare offerte volontarie in denaro o chiedere consigli riguardo a eventuali donazioni volontarie alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Via della Bufalotta 1281, 00138 Roma RM, oppure alla più vicina filiale della Watch Tower Society.

[Immagini a pagina 31]

Come vengono usate le contribuzioni

1. Volontari della Betel

2. Costruzione di filiali

3. Aiuti umanitari

4. Sale del Regno

5. Missionari

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