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  • Siete desti al significato dei nostri tempi?

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  • Siete desti al significato dei nostri tempi?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
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  • Dar retta agli avvertimenti salva la vita
  • Sfuggiti a una catastrofe causata dall’uomo
  • Si salvarono perché diedero ascolto all’avvertimento
    Siate vigilanti!
  • Il giorno che piovve sabbia
    Svegliatevi! 1992
  • I lahar, conseguenza disastrosa dell’eruzione del Pinatubo
    Svegliatevi! 1996
  • È urgente essere desti!
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
w98 15/9 pp. 3-4

Siete desti al significato dei nostri tempi?

ESSERE desti per riconoscere un pericolo può fare la differenza fra la vita e la morte. Lo si può illustrare con ciò che accadde su due isole vulcaniche.

L’8 maggio 1902 l’eruzione della Montagne Pelée, il vulcano che ha fatto più vittime nel XX secolo, uccise quasi tutti i 30.000 abitanti di Saint-Pierre, una città ai piedi del vulcano, nell’isola caribica della Martinica.

Nel giugno 1991 il Pinatubo esplose in quella che fu probabilmente la più grande eruzione del secolo. Interessò una zona popolosa delle Filippine e provocò la morte di circa 900 persone. Questa volta però due fattori contribuirono a salvare migliaia di vite: (1) la consapevolezza del pericolo e (2) la prontezza ad agire in armonia con gli avvertimenti.

Dar retta agli avvertimenti salva la vita

Il Pinatubo era inattivo da centinaia d’anni quando nell’aprile del 1991 cominciò a dare segni di un’imminente eruzione. Dal cono vulcanico cominciarono a uscire vapori e anidride solforosa. Gli abitanti del luogo avvertirono una serie di scosse e sulla montagna si cominciò a vedere un’allarmante cupola di lava solidificata. Esperti dell’Istituto di vulcanologia e sismologia delle Filippine continuarono la loro vigile opera di monitoraggio e a un certo punto convinsero le autorità che conveniva disporre l’evacuazione di 35.000 persone dai centri abitati delle vicinanze.

La gente è comprensibilmente restia a lasciare la propria casa senza effettiva necessità, ma tale riluttanza fu superata grazie alla proiezione di una videocassetta che illustrava vividamente i pericoli di un’eruzione vulcanica. L’esodo in massa avvenne appena in tempo. Due giorni dopo, una violenta esplosione scagliò otto chilometri cubi di ceneri nell’atmosfera. Successivamente colate di fango, dette lahar, fecero centinaia di vittime. Probabilmente però migliaia di persone si salvarono perché erano state avvertite del pericolo e avevano agito in armonia con gli avvertimenti.

Sfuggiti a una catastrofe causata dall’uomo

Nel I secolo dell’era volgare anche i cristiani che vivevano a Gerusalemme dovettero decidere se abbandonare le loro case o no. Fuggendo da quella città nel 66 E.V. poterono salvarsi dalla distruzione che si abbatté sul resto degli abitanti e su migliaia di ebrei convenuti a Gerusalemme per la Pasqua del 70 E.V. Più di un milione di persone si trovavano in quella città cinta da mura in occasione della Pasqua quando gli eserciti romani bloccarono ogni possibilità di fuga. La carestia, le lotte intestine e i ripetuti attacchi dei romani provocarono la morte di oltre un milione di persone.

La catastrofe che stroncò la rivolta giudaica contro Roma non giunse senza preavviso. Diversi decenni prima, Gesù Cristo aveva predetto l’assedio di Gerusalemme con queste parole: “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, allora sappiate che la sua desolazione si è avvicinata. Quindi quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti, e quelli che sono in mezzo ad essa si ritirino, e quelli che sono nelle campagne non vi entrino”. (Luca 21:20, 21) Le istruzioni erano chiare e i seguaci di Gesù le presero seriamente.

Eusebio di Cesarea, storico del IV secolo, riferisce che in tutta la Giudea i cristiani agirono in armonia con l’avvertimento di Gesù. Quando nel 66 E.V. i romani tolsero il primo assedio a Gerusalemme, molti cristiani ebrei andarono a vivere nella città gentile di Pella, nella provincia romana della Perea. Essendo desti al significato dei tempi e agendo in armonia con l’avvertimento di Gesù, sfuggirono a quello che è stato definito “uno dei più terribili assedi di tutta la storia”.

Oggi occorre essere altrettanto vigilanti e pronti ad agire. Il prossimo articolo ne spiegherà la ragione.

[Fonte dell’immagine a pagina 3]

Godo-Foto, West Stock

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