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  • L’Apocalisse: Da temere o da agognare?

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  • L’Apocalisse: Da temere o da agognare?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1999
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  • La Chiesa antica e l’Apocalisse
  • Perché la speranza dell’Apocalisse fu abbandonata
  • “La chiesa ha perso il suo messaggio di speranza”
  • La meravigliosa speranza dell’Apocalisse è ancora viva!
  • Nascosta ai cattolici la speranza del millennio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
  • L’apocalisse: che cos’è?
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Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1999
w99 1/12 pp. 5-8

L’Apocalisse: Da temere o da agognare?

“Oggi l’Apocalisse non è solo una visione biblica ma una possibilità molto reale”.

Javier Pérez de Cuéllar, ex segretario generale delle Nazioni Unite.

QUESTO uso della parola “apocalisse” da parte di un personaggio autorevole a livello internazionale rispecchia il modo in cui la maggioranza delle persone la intende e la vede usare nei film, nei titoli di libri e in articoli di periodici e di giornali. Evoca visioni di cataclismi cosmici. Ma cosa significa realmente la parola “apocalisse”? Quel che più conta, qual è il messaggio contenuto nel libro biblico dell’Apocalisse, o Rivelazione?

La parola “apocalisse” viene da un termine greco che significa “scoprimento” o “svelamento”. Cosa viene svelato, o rivelato, nel libro biblico di Rivelazione? Si tratta solo di un messaggio di sventura, dell’annuncio di un annientamento totale, senza superstiti? Alla domanda cosa pensasse dell’Apocalisse, lo storico Jean Delumeau, membro dell’Institut de France, ha risposto: “È un libro di consolazione e speranza. Si è data una lettura drammatica di esso, focalizzando l’attenzione sugli episodi catastrofici”.a

La Chiesa antica e l’Apocalisse

Come consideravano i primi “cristiani” l’Apocalisse e la speranza in essa contenuta del Regno millenario di Cristo (il Millennio) sulla terra? Lo stesso storico dice: “Mi sembra che i cristiani dei primi secoli avessero aderito massicciamente al millenarismo . . . Fra questi cristiani millenaristi dei primi secoli si segnala in particolare Papias [o Papia], vescovo di Hierapolis, in Asia Minore, . . . San Giustino (un palestinese martirizzato a Roma verso il 165), Sant’Ireneo (vescovo di Lione, morto nel 202), Tertulliano (morto nel 222) e . . . il grande scrittore Lattanzio”. — Ibid, p. 90.

A proposito di Papia, che si dice sia stato martirizzato a Pergamo nel 161 o nel 165 E.V., un’enciclopedia cattolica afferma: “Un sostenitore del ‘millenarismo’ fu Papia, vescovo di Gerapoli e discepolo di San Giovanni. Disse di aver ricevuto la sua dottrina da contemporanei degli apostoli, e Ireneo narra che altri ‘Presbiteri’ che avevano visto e udito il discepolo Giovanni avevano appreso da lui la credenza nel millenarismo come parte della dottrina del Signore. Secondo Eusebio . . .  , Papia asserì nel suo libro che la risurrezione dei morti sarebbe stata seguita da mille anni di un visibile, glorioso regno terrestre di Cristo”. — The Catholic Encyclopedia.

Cosa ci dice questo sull’effetto che il libro dell’Apocalisse, o Rivelazione, ebbe sui primi credenti? Incuteva timore o infondeva speranza? È degno di nota che gli storici chiamano i primi cristiani chiliasti, dal greco chìlia ète (mille anni). Molti di loro infatti erano noti per la credenza nel Regno millenario di Cristo, che avrebbe portato condizioni paradisiache sulla terra. L’unico libro della Bibbia in cui viene specificamente menzionata la speranza del Millennio è l’Apocalisse, o Rivelazione. (20:1-7) Perciò, lungi dal terrorizzare i credenti, l’Apocalisse offriva loro una meravigliosa speranza. Cecil Cadoux, docente di storia ecclesiastica a Oxford, scrisse: “Le posizioni chiliastiche, benché successivamente condannate, furono molto diffuse nella Chiesa e per lungo tempo, essendo insegnate da alcuni fra gli autori più rispettati”. — The Early Church and the World.

Perché la speranza dell’Apocalisse fu abbandonata

Essendo storicamente inconfutabile che molti primi cristiani, se non tutti, speravano nel Regno millenario di Cristo su una terra paradisiaca, come mai queste “posizioni chiliastiche” vennero “successivamente condannate”? Come sottolinea lo studioso Robert Mounce, alcune critiche erano giustificate, perché, “purtroppo, molti chiliasti avevano una fantasia irrefrenabile e leggevano nel millennio ogni sorta di eccessi materialistici e sensuali”. Ma queste posizioni estremiste si sarebbero potute correggere senza abbandonare la vera speranza del Millennio.

Davvero sorprendente fu il mezzo usato dagli avversari per sconfiggere il millenarismo. Un dizionario teologico dice che il presbitero romano Caio (fine del II secolo-inizio del III) “pur di sconfiggere il millenarismo negò senza mezzi termini l’autenticità dell’Apocalisse [Rivelazione] e del Vangelo di San Giovanni”. (Dictionnaire de Théologie Catholique) Lo stesso dizionario afferma che Dionigi, vescovo di Alessandria nel III secolo, scrisse un trattato contro il millenarismo e “pur di impedire ai sostenitori d’esso di basare la loro credenza sull’Apocalisse di San Giovanni, non esitò a negare l’autenticità di quest’ultima”. Tale pervicace opposizione alla speranza di benedizioni terrene durante il Millennio rivela che fra i teologi dell’epoca era all’opera una subdola influenza.

Il prof. Norman Cohn scrive: “Il III secolo vide il primo tentativo di screditare il chiliasmo, quando Origene, forse il più influente di tutti i teologi della Chiesa antica, cominciò a presentare il Regno come un evento che si sarebbe verificato non nello spazio o nel tempo, bensì soltanto nelle anime dei credenti”.b Basandosi più sulla filosofia greca che sulla Bibbia, Origene annacquò la meravigliosa speranza di benedizioni terrene sotto il Regno messianico trasformandolo in “un evento che si sarebbe verificato . . . nelle anime dei credenti”. Léon Gry scrisse: “La predominante influenza della filosofia greca . . . portò alla graduale scomparsa delle credenze millenariste”.

“La chiesa ha perso il suo messaggio di speranza”

Agostino fu indubbiamente il padre della Chiesa che più di tutti si adoperò per fondere la filosofia greca con quella che era ormai una parvenza di cristianesimo. Dapprima fervente sostenitore del millenarismo, Agostino respinse poi qualunque idea di un futuro Regno millenario di Cristo sulla terra. Diede al capitolo 20 di Rivelazione un’interpretazione allegorica.

La già citata enciclopedia cattolica dice: “Infine S. Agostino si convinse che non ci sarebbe stato nessun millennio. . . . La prima risurrezione, di cui si parla in questo capitolo, si riferisce secondo lui alla rigenerazione spirituale che ha luogo al battesimo; il sabato di mille anni dopo i seimila anni di storia rappresenta tutta la vita eterna nel suo insieme”. (The Catholic Encyclopedia) La New Encyclopædia Britannica afferma: “Il millenarismo allegorico di Agostino divenne la dottrina ufficiale della chiesa . . . I riformatori protestanti luterani, calvinisti e anglicani . . . rimasero saldamente legati alle idee di Agostino”. Così gli aderenti alle chiese della cristianità vennero privati della speranza del Millennio.

Per di più, secondo il teologo svizzero Frédéric de Rougemont, ‘ripudiando la sua fede iniziale nel Regno millenario, Agostino arrecò alla Chiesa un danno incalcolabile. Con l’enorme autorità del suo nome sancì un errore che privò la chiesa del suo ideale terreno’. Il teologo tedesco Adolf Harnack convenne che, eliminando la credenza nel Millennio, il popolo fu privato della religione che gli era familiare e “l’antica fede e le antiche speranze” furono sostituite da “una fede che non comprendevano”.c Le chiese vuote che si vedono oggi in molti paesi provano in maniera eloquente che la gente ha bisogno di una fede e di una speranza che può comprendere.

In un suo libro sull’Apocalisse, il biblista George Beasley-Murray scrive: “Principalmente a motivo dell’enorme influenza di Agostino da un lato e dell’adozione del millenarismo da parte delle sette dall’altro, cattolici e protestanti si sono uniti nel rifiutarlo. Quando si chiede loro quale speranza alternativa abbiano per l’uomo in questo mondo, la risposta ufficiale è: Nessuna. Il mondo verrà distrutto all’avvento di Cristo e lascerà il posto a un cielo e a un inferno eterni in cui la storia sarà dimenticata. . . . La chiesa ha perso il suo messaggio di speranza”. — Highlights of the Book of Revelation.

La meravigliosa speranza dell’Apocalisse è ancora viva!

Da parte loro i testimoni di Geova sono convinti che le meravigliose promesse relative al Millennio si adempiranno. Intervistato nel corso di un programma televisivo francese dal tema “L’anno 2000: La paura dell’Apocalisse”, lo storico francese Jean Delumeau ha detto: “I Testimoni di Geova si pongono esattamente nel filone millenarista, perché dicono che presto . . . entreremo, anche se attraverso cataclismi, in un periodo di 1.000 anni di felicità”.

Questo è proprio ciò che l’apostolo Giovanni vide in una visione descritta nel libro dell’Apocalisse, o Rivelazione. Egli scrisse: “Vidi un nuovo cielo e una nuova terra . . . Allora udii un’alta voce dal trono dire: ‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate’”. — Rivelazione 21:1, 3, 4.

I testimoni di Geova sono impegnati in un’opera mondiale di istruzione biblica per aiutare quante più persone è possibile ad abbracciare questa speranza. Saranno felici di aiutarvi a saperne di più.

[Note in calce]

a Pensieri sulla fine dei tempi, a cura di C. David, F. Lenoir e J. P. de Tonnac, trad. di A. M. Lorusso, Bompiani, Milano, 1999, p. 87.

b I fanatici dell’Apocalisse, trad. di A. Guadagnin, Edizioni di Comunità, Milano, 1976, p. 34.

c Manuale di Storia del Dogma, Casa Editrice Cultura Moderna, Mendrisio, 1912, p. 303.

[Immagine a pagina 6]

Papia sosteneva di aver ricevuto la dottrina del Millennio direttamente da contemporanei degli apostoli

[Immagine a pagina 7]

Tertulliano credeva nel Regno millenario di Cristo

[Fonte]

© Cliché Bibliothèque Nationale de France, Parigi

[Immagine a pagina 7]

‘Ripudiando la sua fede iniziale nel Regno millenario, Agostino arrecò alla Chiesa un danno incalcolabile’

[Immagine a pagina 8]

La terra paradisiaca promessa nell’Apocalisse è qualcosa in cui sperare vivamente

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