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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2008
w08 1/10 p. 11

Lo sapevate?

Perché gli ebrei cominciavano a osservare il sabato la sera?

Quando diede al suo popolo la legge riguardante il giorno di espiazione, Geova disse: “In questo stesso giorno non dovete fare nessuna sorta di lavoro . . . È un sabato di completo riposo per voi . . . Da sera a sera dovete osservare il vostro sabato”. (Levitico 23:28, 32) Questo comando rispecchiava l’idea che il giorno iniziasse la sera, dopo il tramonto, e terminasse l’indomani al tramonto. Quindi per gli ebrei il giorno andava da una sera all’altra.

Questo sistema per calcolare i giorni seguiva il modello stabilito da Dio stesso. A proposito del primo “giorno” creativo la Bibbia dice: “Si faceva sera e si faceva mattina, un primo giorno”. Anche i “giorni” successivi vengono calcolati nello stesso modo, a partire dalla “sera”. — Genesi 1:5, 8, 13, 19, 23, 31.

Gli ebrei non erano i soli che calcolavano i giorni in questo modo. Gli ateniesi, i numidi e i fenici facevano lo stesso. I babilonesi, invece, calcolavano il giorno da un’alba all’altra, mentre per gli egizi e i romani il giorno andava da una mezzanotte all’altra, come avviene comunemente nei nostri giorni. Ancora oggi, però, gli ebrei iniziano e terminano l’osservanza del sabato al tramonto.

Cos’era “il cammino di un sabato”?

Dopo aver visto Gesù ascendere al cielo dal Monte degli Ulivi, i discepoli tornarono a Gerusalemme, “distante il cammino di un sabato”. (Atti 1:12) In un giorno si potevano percorrere una trentina di chilometri. Il Monte degli Ulivi, però, è vicino a Gerusalemme. Quindi cosa significa l’espressione “il cammino di un sabato”?

Il sabato era il giorno in cui gli israeliti dovevano astenersi dal compiere le loro normali attività. Quel giorno non dovevano nemmeno accendere il fuoco nelle loro abitazioni. (Esodo 20:10; 35:2, 3) “Continuate a sedere ciascuno nel suo proprio luogo”, era il comando di Geova. “Il settimo giorno nessuno esca dalla sua località”. (Esodo 16:29) Questa legge dava agli israeliti la possibilità di riposarsi e di concentrarsi sugli aspetti spirituali della vita.

Insoddisfatti dei princìpi contenuti nella legge di Geova, i rabbini, che avevano una mentalità legalistica, fissarono con esattezza, e in modo alquanto arbitrario, la distanza che si poteva percorrere di sabato, ad esempio per le attività legate all’adorazione. A questo riguardo, un’enciclopedia dice: “In seguito alle rigorose leggi sull’osservanza del sabato . . . , fu disposto che nessun israelita superasse di sabato una certa distanza, chiamata cammino di un sabato”. (Cyclopedia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature) La distanza prestabilita era di 2.000 cubiti, che vanno all’incirca dagli 800 ai 1.100 metri.

[Immagine a pagina 11]

Gerusalemme vista dal Monte degli Ulivi

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