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  • Sei invitato a fare il pioniere: Accetterai?
  • Ministero del Regno 1972
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  • Qualità necessarie: Le hai?
  • Le mie circostanze mi permettono di fare il pioniere?
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Altro
Ministero del Regno 1972
km 3/72 pp. 3-6

Sei invitato a fare il pioniere: Accetterai?

Qualsiasi parte abbiamo nel predicare la buona notizia del regno di Dio è fonte di gioia. Indipendentemente dall’accoglienza delle persone del nostro territorio, abbiamo la gioia di sapere che facciamo la volontà di Geova. E, se le nostre parole riguardo al regno di Dio spingono ad agire i cuori di quelli che hanno apprezzamento, abbiamo l’ulteriore gioia di vederli progredire nella via della giustizia. Conformemente, più tempo dedichiamo al ministero di campo maggiore sarà la nostra gioia. Questo è in armonia con il principio biblico: “Chi semina generosamente mieterà pure generosamente”. — 2 Cor. 9:6.

Quindi invitiamo il maggior numero possibile a intraprendere il servizio di pioniere regolare o temporaneo. Nel far questo, sappiamo che molti desidererebbero tanto fare i pionieri ma le loro presenti circostanze e responsabilità glielo impediscono. Questi fedeli servitori di Geova possono trarre incoraggiamento dal fatto che Geova Dio e suo Figlio Gesù Cristo conoscono le loro limitazioni. Ricordate che Gesù, in una sua illustrazione, indicò che il «terreno del cuore» può produrre varie quantità di frutto e tuttavia essere in ciascun caso «terreno eccellente». (Matt. 13:23) Questo avviene perché il frutto prodotto si riferisce al parlare del Regno ed è perciò in diretta relazione con la quantità di tempo dedicato a parlare ad altri della verità.

È dunque bene che tutti noi consideriamo le nostre circostanze e responsabilità. Potremmo portare più frutto, cioè parlare maggiormente del regno di Dio ad altri, anche ai nostri propri familiari? Siamo in grado di parlarne maggiormente facendo i pionieri? Sì, puoi tu personalmente modificare il tuo attuale modo di vivere per divenire pioniere?

Qualità necessarie: Le hai?

È bene ricordare che i pionieri sono nominati dalla Società Torre di Guardia, che opera sotto la guida del corpo direttivo dei testimoni di Geova. L’essere in grado di dedicare almeno cento ore al mese al ministero di campo è importante per la Società, ma non è la prima cosa da considerare. I pionieri dovrebbero essere persone il cui esempio di condotta cristiana sia degno di essere imitato. Altri dovrebbero poterli riconoscere come persone che manifestano il frutto dello spirito di Dio.

I fratelli che hanno la responsabilità di raccomandare i pionieri devono perciò stare molto attenti nell’adempimento del loro obbligo. Sanno che un pioniere rappresenterà la loro congregazione come evangelizzatore nominato. Chi veste in maniera immodesta e segue esagerate mode nell’acconciatura dei capelli potrebbe difficilmente rappresentare la congregazione in tale funzione. E, naturalmente, chi è ancora schiavo dell’impuro vizio del tabacco non potrebbe svolgere il servizio di pioniere.

Altri requisiti preliminari sono esposti nel libro «Lampada», pagine 192-199. Bisogna essere battezzati da almeno sei mesi e, dopo la nomina, si devono dedicare in media cento ore al mese al ministero di campo, un totale di 1.200 ore all’anno.

L’opera di pioniere temporaneo è una disposizione ideale per quelli che possono fare i pionieri solo in maniera limitata, diciamo per uno, due o più mesi dell’anno. Infatti, si può fare il pioniere temporaneo per sole due settimane, dedicando settantacinque ore al ministero di campo durante il mese. Chi desidera fare il pioniere temporaneo non deve aspettare sei mesi dopo essersi battezzato ma può fare la domanda subito dopo il battesimo, purché sia stato proclamatore regolare negli scorsi sei mesi.

Se pensi di accettare l’invito di fare il pioniere, prima rivolgiti alcune penetranti domande: Il mio cuore che cosa mi spinge realmente a fare? Sono mosso a parlare ad altri del Regno dall’amore verso Geova Dio? Provo pietà e compassione per quelli che si trovano in una preoccupante condizione spirituale? Questo amore e questa compassione mi spingono a dedicare dieci, venti, cento o più ore ogni mese al ministero di campo? O considero il servizio di pioniere come una specie di condizione sociale, qualche cosa che mi darà un certo grado di prestigio e onore? Intendo fare il pioniere perché i miei genitori o il mio coniuge mi hanno spinto? Penso al servizio di pioniere come a un modo di evitare qualche obbligatoria, indesiderabile occupazione? Considero l’opera di pioniere come una via di scampo, il minore di due mali?

I giusti motivi sono essenziali. La giusta veduta dell’opera di pioniere permetterà di continuare a provare vera gioia in questo servizio. “Ciò che mi ha spinto a fare il pioniere è che volevo piacere a Geova”, scrive uno che fa il pioniere dal 1956, “e volevo che altri conoscessero la verità come l’ho conosciuta io. Pensai che sarei potuto riuscire meglio in questo facendo il pioniere”.

Le mie circostanze mi permettono di fare il pioniere?

Avendo riflettuto sui tuoi motivi, considera le tue circostanze. Che dire, per esempio, della tua salute? Se non sei fisicamente in grado di dedicare cento ore al ministero di campo, naturalmente non faresti domanda per il servizio di pioniere regolare. Come dice un proclamatore: “Al presente la mia salute non mi consente di fare continuamente il servizio di pioniere. Comunque, cerco d’essere un buon proclamatore di congregazione, e a volte, quando posso, faccio il pioniere temporaneo, sempre pensando all’opera di pioniere e menzionandola in preghiera a Geova”.

Ma può darsi semplicemente che tu non sia sicuro di quello che puoi fare. In tal caso, puoi provare a dedicare cento ore al ministero di campo in un mese. Quindi saprai meglio se la tua salute ti permetterà di fare il pioniere temporaneo per un mese o due alla volta. Puoi anche avere delle sorprese! Come altri, puoi riscontrare che dedicando più ore nel campo in effetti migliorerai la tua salute. Una sorella, nonostante avesse avuto un collasso polmonare e soffrisse di disturbi renali, decise di fare la pioniera temporanea un mese sì e uno no. I risultati? Non solo si è accorta che la sua salute è migliorata, ma ha avuto anche la gioia di vedere una persona con la quale studiava battezzarsi e due altre esprimere il desiderio di divenire testimoni di Geova.

A una sorella deformata dall’artrite il medico disse di camminare molto. Cominciò dunque a fare la pioniera. Ella ha ancora l’artrite ma non le fa più tanto male. Questa sorella riesce anche a raggiungere le sue quote. Anche la sua attitudine verso la vita è cambiata, poiché dice: “Quando servi Geova dimentichi te stessa e pensi a Lui e a fare la sua volontà”. Un’altra scrive: “Benché sia stata un’attiva proclamatrice per 26 anni, faccio la pioniera regolare solo da un anno. Per molti anni sono stata curata per anemia perniciosa. Infine decisi di fare ugualmente la pioniera. Quindi accadde un apparente miracolo, cominciai realmente a sentirmi bene. Il mio conto del sangue cominciò a salire e ora ho bisogno di pochissime cure. Sento anche che c’è stato un grande miglioramento spirituale”.

Che dire dei tuoi obblighi scritturali? Le tue circostanze a questo riguardo ti permettono di fare il pioniere? Per esempio, sei sposato e hai figli? Una coppia dice: “Facciamo i pionieri con un bambino di due anni. Il nostro programma è piuttosto rigido, ma non così rigido da privarci della gioia dell’opera di pioniere”.

Hai un coniuge incredulo o contrario alla verità? “Molte pensano che sia difficile fare le pioniere se il marito non è nella verità”, dice una sorella, “ma non è così. Io vado nel ministero di campo quando mio marito lavora. Una cosa molto necessaria è un programma. Devo averlo per fare tutte le faccende di casa, lavare e stirare. Mio marito si alza alle quattro del mattino, così la mia giornata comincia allora”.

Sei una donna con figli? “Nell’autunno del 1968”, scrive una madre, “decisi di fare la pioniera, dopo avere calcolato la spesa. Ho tre bambine, di 10, 9 e 7 anni. Sono una vedova assistita dalla previdenza sociale e ho la macchina. Prima feci la pioniera temporanea per tre mesi, e in quel tempo predisposi un programma pratico. Quindi con la preghiera, lo studio e l’aiuto dello spirito di Geova ciò è stato possibile”. Un’altra: “Posso dire che è stato il tempo più gioioso, edificante e felice della mia vita. Chi ha figli [ella ne ha quattro, dai 4 ai 12 anni] e può fare l’opera di pioniere, dovrebbe provare la meravigliosa benedizione di questo servizio. È stata realmente la benedizione di Geova”.

Che dire degli obblighi pecuniari, come ipoteche o debiti da pagare? Queste circostanze possono non consentirti di fare il pioniere. Comunque, ascolta come uno risolse il problema: “Vendemmo la casa, che non avremmo pagata in questo sistema e comprammo una roulotte molto comoda che soddisfa perfettamente i nostri bisogni. Anni fa non avrei mai creduto di pensarla così. Ora, pare sia il solo modo”.

Queste, ovviamente, sono solo alcune esperienze personali di molti pionieri e del modo in cui hanno risolto i loro problemi. Ma il modo in cui li hanno risolti altri forse non si addice alle tue circostanze. Tu stesso devi valutare realisticamente la tua propria situazione. Devi affrontare i tuoi problemi. Se hai già certi obblighi scritturali, quelli che derivano dall’opera di pioniere possono sovraccaricarti troppo, per cui l’opera di pioniere sarebbe impossibile e sconsigliabile per te. D’altra parte, può darsi che per adempiere entrambe le responsabilità tu non debba fare altro che alcuni cambiamenti e modifiche nel tuo modo di vivere. Cerca di organizzare il tuo tempo e di acquistare più efficienti abitudini di lavoro.

Una sorella scrive: “Ho imparato a fare il mio lavoro ogni giorno. Ci alziamo alle sei, e quando i bambini escono per andare a scuola e io in servizio, la casa è pulita. E la cosa davvero sorprendente è che non è stato affatto difficile. Abbiamo più tempo per lo studio personale. Quindi anche le persone molto disorganizzate come me possono fare l’opera di pioniere e divenire più organizzate e utili, se vogliamo servire Geova. Nel primo anno in cui ho fatto la pioniera ho imparato molto e attendo di imparare dell’altro”.

Un’altra pioniera dice come dispone il suo tempo: “Quando i ragazzi sono a scuola dedico parecchie ore così che nei due mesi estivi ho più tempo per stare con loro. Inoltre, ogni estate il mio figlio dedicato ha fatto il pioniere temporaneo con me per un mese. Vorrei che ogni madre provasse la gioia di vedere che suo figlio segue il suo esempio di pioniera”. Di un’altra sorella è detto: “Ha un reddito limitato, è senza marito, deve provvedere a tre figli, non ha nessun personale mezzo di trasporto e abita a una certa distanza dalla Sala del Regno. Ad ogni modo, riesce a fare le ore quasi ogni mese. Come? Il segreto per continuare l’opera di pioniera è il suo programma”.

Perché alcuni smettono?

Se accetti questo invito di fare il pioniere, uno dei più seri problemi sarà probabilmente quello di rimanere in questo servizio continuo. È vero che ogni anno si perdono alcuni pionieri a causa di vecchiaia e morte, alcuni dopo che facevano questo servizio da venti, trenta o quarant’anni. Altri sono vittime del ‘tempo e dell’avvenimento imprevisto’: malattie, incidenti, salute cagionevole di genitori o figli a carico, difficoltà economiche, ecc. (Eccl. 9:11) Comunque, altri (un buon numero, in effetti) pare debbano incolpare solo se stessi, giacché le difficoltà che li fanno smettere si potevano spesso evitare. I futuri pionieri fanno bene a considerare in anticipo queste trappole evitabili; anche quelli che hanno smesso di fare i pionieri dovrebbero considerare in retrospettiva i seguenti punti.

Chi non sa organizzare la propria attività e ha poca iniziativa o capacità di risolvere i problemi può trovar difficile fare fronte al ritmo quotidiano della vita di pioniere. Se sei così di natura, faresti bene a lavorare per un po’ con qualche pioniere che ha successo, con un veterano del servizio, per così dire. In tal caso ha valore il proverbio: “Due sono meglio di uno . . . poiché se uno di loro dovesse cadere, l’altro può rialzare il suo compagno”. — Eccl. 4:9-12.

A questo riguardo una persona scrive: “Faccio l’opera di pioniere regolare da tre anni e, ripensandoci, so che è stato lavorando con altri pionieri che mi sono sentito incoraggiato. Ho fatto l’opera di pioniere temporaneo per tre mesi prima di divenire pioniere regolare, e in quei tre mesi ho lavorato strettamente con altri pionieri e ho potuto osservare la loro regolarità nel servizio. Anche la gioia che mostravano mentre svolgevano il loro ministero mi fece realmente impressione. Mi fecero sapere che era il servire Geova a pieno tempo che dava loro questa gioia”.

Per perseverare nell’opera di pioniere si deve avere la giusta attitudine mentale della vita. Non si può nutrire uno smodato desiderio per i raffinati lussi e le futili finezze della vita e nello stesso tempo provare contentezza nel servizio di pioniere. “Per esperienza so che per rimanere fedeli nel servizio di pioniere è più importante la propria attitudine mentale che tutte le parole di incoraggiamento dette da altri”, dichiarò una sorella pioniera.

L’opera di pioniere non è per i pigri e per quelli che non vogliono faticare. Né è per quelli che si scoraggiano facilmente e smettono quando i mari dell’avversità sono in burrasca. Un esperto pioniere dice: “Da quando feci dell’opera di pioniere la carriera della mia vita ho riscontrato che non è per i pigri. È necessario fare un grande sforzo e impegnarsi a fondo per adempiere l’incarico. In vent’anni di pioniere, sono sorte circostanze per cui ho dovuto sforzarmi per perseverare in questo servizio. Un anno, a causa di una caviglia rotta, dovetti fare realmente un grande sforzo per continuare”.

Molti che una volta erano pionieri, dopo avere considerato perché smisero, possono ora voler accettare di nuovo l’invito di fare i pionieri. Quando uno di essi fu incoraggiato a considerare la possibilità di riprendere l’opera di pioniere, rispose: “Ho ricevuto la vostra lettera riguardo al mio precedente servizio di pioniere e al considerare la possibilità di riprenderlo. Posso certo convenire con voi che si prova molta gioia servendo Geova come pioniere e lo raccomando sentitamente a tutto il popolo di Geova. L’opera di pioniere fa apprezzare più pienamente l’organizzazione. Spero soltanto, come lo spera anche mia moglie, che possiamo riprendere l’opera di pioniere, e presto. Stiamo facendo i necessari cambiamenti per riuscirci”.

Calcola la spesa

Considera non solo i tuoi sentiti desideri e motivi ma anche le tue circostanze: salute, situazione economica e responsabilità scritturali. Devi considerare tutti questi fattori e altri per decidere ciò che farai personalmente riguardo all’opera di pioniere.

Questo è ciò che fece una sorella. Ella disse: “Decisi di fare la pioniera temporanea di mese in mese per esser sicura di riuscirci e avere sempre buona cura della mia famiglia. Dopo parecchi mesi mi resi conto di non avere nessuna ragione che mi trattenesse dall’inviare la domanda per fare la pioniera regolare”.

Bisogna essere disposti a rinunce, economie e a sopportare disagi e penurie. Zelo, determinazione, tenacia, fede, pazienza e profondo amore verso Geova e verso il prossimo sono necessari per avere successo nel servizio di pioniere. Sono qualità che permisero anche all’apostolo Paolo di perseverare nella sua speciale assegnazione. — 2 Cor. 6:3-10; 11:23-27.

Se devi migliorare un po’ su alcuni di questi punti, l’opera di pioniere può aiutarti ad acquistarli. Non c’è niente di meglio della pratica per migliorare. Nota ciò che dicono due pionieri a questo riguardo: “Penso realmente che l’opera di pioniere mi abbia aiutato in maniera notevole. Essa ha enormemente accresciuto il mio desiderio di rivendicare il nome di Geova e aiutare altri a incamminarsi sulla via della salvezza”. “L’opera di pioniere mi ha aiutato ad acquistare la stabilità necessaria per perseverare. Mi ha fatto apprezzare che qualunque cosa si perda o si guadagni abbiamo una parte nella rivendicazione del nome di Geova”.

Tutto considerato, se realmente non sei in grado di fare il pioniere, allora continua a seguire il consiglio di Gesù di «sforzarti con vigore» nei privilegi di servizio che ora hai. (Luca 13:23, 24) Ma se sei in grado di adempiere giustamente gli altri tuoi obblighi scritturali pur facendo nello stesso tempo il pioniere, regolare o «temporaneo», lascia dunque immancabilmente che il tuo cuore ti spinga a farlo! Accetta questo invito, e ne sarai felice.

La raccomandazione e l’incoraggiamento migliori vengono dai pionieri stessi, come mostrano le espressioni di una rappresentanza d’essi: “Ho fatto il pioniere regolare negli scorsi quattro mesi e sono ora più felice che mai”. “Mentre inizio il mio terzo anno di pioniere attendo molte altre ricche benedizioni nel servizio di Geova”. “Dopo avere dedicato cinque anni a questo ministero continuo, lasciatemi dire che un giovane perde realmente la più grande opportunità se non fa il pioniere”. “Mentre mi avvicino rapidamente ai 69 anni, non ho parole per esprimere quanto apprezzo questi 23 anni di privilegi di pioniere”. “La profonda felicità che reca il servizio di pioniere è qualche cosa che si deve provare per apprezzarla”.

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