Presentazione della buona notizia: Essendo versatili
1 Essere versatili significa sapersi volgere con facilità da una cosa all’altra, sapersi occupare con abilità e competenza di cose diverse. Come possiamo mostrare versatilità nel parlare del Regno e delle sue benedizioni?
2 Facciamo un esempio. Molti abili musicisti sono capaci di suonare diversi generi di musica, rallegrando gli ascoltatori. Come questi musicisti, dobbiamo divenire versatili nell’innalzare melodie al nostro Dio. Il salmista dichiarò nel Salmo 146:2: “Di sicuro loderò Geova durante il tempo della mia vita. Di sicuro INNALZERÒ MELODIE al mio Dio finché sarò”. Oggi Geova ci consente di innalzargli melodie con una musica che agli orecchi delle persone sincere è più bella di quella ottenibile con qualsiasi strumento musicale. Se impariamo a essere versatili nelle nostre presentazioni, possiamo toccare il cuore di quelli che cercano la verità, parlando con abilità della buona notizia. Maggiore sarà la nostra versatilità, maggiori saranno le probabilità di toccare il cuore di quelli simili a pecore.
3 Non possiamo aspettarci che chi ha appena cominciato a uscire in servizio abbia la stessa versatilità di uno con molti anni di esperienza. Il nuovo proclamatore è limitato e probabilmente timido nell’affrontare le molteplici situazioni che si possono incontrare. Con l’esperienza e l’amorevole assistenza dovrebbe imparare presto ad affrontare efficacemente le situazioni che si incontrano alle porte. In un anno o due molti sono diventati abili nell’opera di casa in casa, nelle visite ulteriori e negli studi biblici. Ci sono riusciti grazie al loro impegno e, in genere, anche all’aiuto di altri.
4 Un segreto per riuscire è quello di essere desti e pronti a cambiare argomento quando il padrone di casa non mostra interesse per quello che stiamo dicendo, o preferisce discutere di un altro argomento. Se stiamo parlando di un determinato soggetto, per esempio dell’Argomento di conversazione, ma sentiamo che la famiglia è in lutto per la recente scomparsa di una persona cara, difficilmente riusciremmo a farci ascoltare se insistessimo nel continuare a parlare di quel che ci eravamo prefissi. Per assolvere il nostro compito di confortare e incoraggiare chi ne ha bisogno (II Cor. 1:4; Mar. 13:10), dovremmo aprire la Bibbia e leggere ciò che Geova ha promesso in Giovanni 5:28, 29, Rivelazione 21:3, 4, Giovanni 11:25, o in altri versetti.
5 Dopo esserci presentati, sentiamo spesso obiezioni o punti di vista comuni, che, secondo il padrone di casa, dovrebbero servire a scoraggiarci. Queste espressioni possono essere sincere come possono non esserlo, ma, a prescindere da questo, generalmente se ne dovrebbe prendere atto. Se il padrone di casa dicesse: “Ho la mia religione”, direste: “Noi parliamo con persone di tutte le religioni”, e proseguireste con la normale presentazione? O direste, per esempio: “È un piacere trovare persone che s’interessano ancora di cose spirituali. Non siamo impegnati in una campagna di reclutamento né in una raccolta di fondi, ma siamo venuti a parlarle della promessa di Dio di portare qualcosa di nuovo, un mondo migliore in cui regnerà la giustizia. Noti come questo fu predetto in II Pietro 3:13”. Questo è solo un esempio di come si potrebbe superare una simile obiezione.
6 Poiché speriamo che un giorno tutta l’umanità innalzerà meravigliose melodie a Geova, lodandolo e adorandolo unitamente, ci sentiamo spinti a fare ora maggiori sforzi per divenire versatili e flessibili nel presentare la buona notizia. Geova potrà così servirsi di noi per aiutare ancora molti altri a lodare il suo glorioso nome.