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  • Aiutiamo quelli che hanno particolari bisogni

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  • Aiutiamo quelli che hanno particolari bisogni
  • Il servizio del Regno, Il ministero del Regno 1982
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • COSA POSSIAMO FARE?
  • Mostriamo amorevole interesse per gli “orfani di padre”
    Il ministero del Regno 2002
  • Continuate ad assistervi reciprocamente
    Il ministero del Regno 1985
  • Assistiamo gli anziani e gli infermi
    Il ministero del Regno 1985
  • Interessiamoci degli altri a livello personale
    Il ministero del Regno 1991
Altro
Il servizio del Regno, Il ministero del Regno 1982
km 12/82 p. 7

Aiutiamo quelli che hanno particolari bisogni

1 I cristiani hanno il comando di ‘amarsi gli uni gli altri’, di interessarsi sinceramente l’uno dell’altro e di avere a cuore il reciproco benessere. (Giov. 13:34; Rom. 15:1, 2) Mentre ne abbiamo ancora il “tempo favorevole”, vogliamo fare il bene specialmente a quelli che hanno relazione con noi nella fede. (Gal. 6:10) Il consiglio ispirato dice di “non trattenere il bene da quelli cui è dovuto, quando è in potere della tua mano farlo”. — Prov. 3:27.

2 Nella congregazione cristiana ci sono ragazzi senza padre, persone anziane, vedove, malati, depressi, handicappati e altri che hanno particolari bisogni. Gli stretti familiari e altri parenti dovrebbero essere i primi ad assisterli. A imitazione di Geova e di suo Figlio Gesù Cristo, però, tutti dovremmo interessarci di loro. — I Tim. 5:4, 8; Ezec. 34:16; Matt. 9:36.

COSA POSSIAMO FARE?

3 Come possiamo aiutarli? In certi casi una visita e una conversazione cordiale serviranno a tirarli su di morale. O forse possiamo accompagnarli alle adunanze, invitarli a uscire con noi nel ministero di campo o ad accompagnarci a qualche studio biblico. Si potrebbe invitare una sorella anziana o un ragazzo senza padre al nostro studio familiare o a pranzo. Tutti i componenti della congregazione possono fare qualcosa per aiutare quelli che hanno particolari bisogni. Giovani e ragazzi possono rendersi utili facendo delle commissioni, sbrigando le faccende o facendo la spesa. I giovani che hanno un solo genitore nella verità possono cominciare a rendersi utili in questo modo a casa. Ci sono molti modi in cui possiamo e dobbiamo mostrare il nostro sincero amore cristiano. — Atti 9:39; I Piet. 4:8-10.

4 Non è insolito che fra i primi ad andare incontro ai bisogni altrui vi siano quelli che sono essi stessi nel bisogno. Molti trovano il modo di cavarsela da soli. Essere autosufficienti è un fattore essenziale per condurre una felice e produttiva vita cristiana. Ci sono centinaia di pionieri che sono fisicamente malati, ma si tengono attivi nell’opera di predicazione. Alcuni ministri a tempo pieno sono ciechi, sordi o costretti in una sedia a rotelle. Molti nuovi pionieri sono fratelli e sorelle d’età avanzata, alcuni dei quali sono anche malati e vivono soli. Anziché isolarsi e commiserarsi, diventando introversi, sono ottimisti ed estroversi. Si impegnano attivamente nel divulgare il messaggio del Regno. (Atti 18:5) Lo stesso può dirsi di molti ragazzi senza padre che hanno intrapreso il servizio di pioniere, il servizio alla Betel o quello missionario. Certo, molti di coloro che hanno particolari bisogni non sono in grado di intraprendere il servizio continuo. Nondimeno gli esempi citati sottolineano lo spirito che tutti noi dovremmo avere e gli ottimi risultati che si ottengono. — Mar. 10:28-30.

5 Ci sono molte cose che chiunque può fare per essere felice e ottimista. Possiamo leggere regolarmente la Bibbia, le riviste e le altre pubblicazioni della Società; ascoltare le cassette con le registrazioni bibliche e lasciare che la verità riempia il nostro cuore; telefonare ai malati e ai depressi per incoraggiarli. Possiamo scrivere lettere e prendere l’iniziativa per interessarci di altri; prefiggerci mete come iniziare uno studio biblico o fare i pionieri ausiliari; imparare a conoscere meglio i fratelli invitandoli a casa o andando a trovarli. Possiamo migliorare il nostro ministero e le nostre capacità di parlare e insegnare iscrivendoci alla Scuola di Ministero Teocratico. I fratelli possono aspirare al privilegio di essere servitori. (I Tim. 3:1) Più ci impegniamo per gli altri, e anche per noi, più saremo felici. — Atti 20:35.

6 Tutti noi, a prescindere dai bisogni personali, dovremmo rivestirci di amore e di umiltà. Se abbiamo particolari bisogni, dovremmo stare attenti a non pensare troppo a noi stessi e a non lasciare che l’orgoglio ci induca a rifiutare l’aiuto dei fratelli. Se diamo assistenza ad altri, dobbiamo usare buon giudizio e non metterli in imbarazzo ledendo il loro rispetto di sé o la loro dignità. Nessuno di noi dovrebbe rendersi colpevole di abusare della generosità altrui o di approfittare degli altri. Dovremmo essere positivi, ragionevoli, spirituali e rallegrarci della nostra speranza. (Filip. 4:4-9) TUTTI i cristiani devono seguire il consiglio di ‘amarsi di cuore gli uni gli altri intensamente’, perché questo è uno dei bisogni fondamentali che TUTTI abbiamo. — I Piet. 1:22.

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