“Continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta”
1 L’apostolo Paolo nutriva speciale affetto per la congregazione di Filippi, che aveva contribuito a formare. Era riconoscente per i loro generosi doni materiali e li additava come esempio. — 2 Cor. 8:1-6.
2 Paolo scrisse ai filippesi spinto dal profondo amore che aveva per loro. Il libro Perspicacia, volume 1, pagina 932, dice: “In tutta la lettera l’apostolo incoraggia la congregazione di Filippi a continuare l’eccellente opera intrapresa, ad avere maggiore discernimento, maggiore fede e speranza nel premio avvenire, e ad afferrare saldamente la Parola della vita”. La loro risposta fu calorosa, e questo rinsaldò il vincolo d’amore che li univa all’apostolo. Le parole di Paolo assumono uno speciale significato per noi oggi, e questo costituisce una valida ragione per riflettere seriamente sulla sua esortazione, in particolare su ciò che dice in Filippesi 3:15-17.
3 È essenziale avere un’attitudine mentale matura: Le parole di Paolo in Filippesi 3:15 testimoniano i suoi numerosi anni di esperienza. Egli riconobbe il progresso spirituale dei filippesi, e si rivolse loro come a cristiani maturi che avevano la giusta attitudine mentale. Finché la loro attitudine mentale avrebbe rispecchiato l’umiltà e l’apprezzamento dimostrati da Gesù, avrebbero continuato a essere “irriprovevoli e innocenti, figli di Dio senza macchia . . . mantenendo una salda presa sulla parola della vita”. (Filip. 2:15, 16) Nel leggere queste parole di Paolo, dovremmo considerarle come rivolte a noi. È quindi nostro vivo desiderio avere la stessa attitudine mentale che aveva Gesù e manifestare umile apprezzamento per i nostri privilegi. Ci rivolgiamo di continuo a Geova in preghiera chiedendo il suo aiuto in questa e in altre cose. — Filip. 4:6, 7.
4 Come indica Filippesi 3:16, tutti noi dovremmo sforzarci di fare progresso. Progredire significa “andare avanti, procedere”. Chi progredisce si interessa di nuove idee, scoperte, opportunità. Paolo voleva che i filippesi capissero che il cristianesimo non è mai stagnante e che chi lo professa deve andare avanti. Avrebbero dimostrato il loro desiderio di fare progresso essendo disposti ad esaminarsi, a riconoscere le proprie debolezze e a cercare le opportunità per fare di più o per migliorare la qualità di ciò che stavano già facendo. Oggi l’organizzazione terrena di Geova continua a progredire, ampliando sempre più la sua sfera di attività e il suo intendimento della Parola di Dio. Ognuno di noi deve stare al passo con essa, valendosi di tutto ciò che essa provvede e partecipando pienamente alla sua opera.
5 Per fare progresso occorre un programma ordinato: Paolo proseguì esortando i suoi fratelli a continuare a “camminare ordinatamente in questa stessa condotta”. (Filip. 3:16) Essere ordinati richiede che si mettano persone o cose al loro giusto posto le une rispetto alle altre e che ci si comporti dovutamente. I cristiani di Filippi occupavano il loro giusto posto, stando vicini all’organizzazione di Geova e gli uni agli altri. La loro vita era governata dalla legge dell’amore. (Giov. 15:17; Filip. 2:1, 2) Paolo li esortò a ‘comportarsi in maniera degna della buona notizia del Cristo’. (Filip. 1:27) I cristiani odierni hanno altrettanto bisogno di essere ordinati e di comportarsi in modo eccellente.
6 Le buone abitudini sono utili perché grazie ad esse non dobbiamo soffermarci tutte le volte a pensare prima di decidere il prossimo passo da compiere: abbiamo già un prestabilito modello di comportamento che seguiamo per abitudine.
7 Un’ordinata condotta teocratica è fatta di abitudini sane, utili e sante, che ci consentono di edificarci spiritualmente, di aiutare altri e, se possibile, di fare qualcosa di più nel servizio di Geova. Per raggiungere questi obiettivi occorre stabilire e rispettare un programma che includa lo studio personale, la regolare frequenza alle adunanze e la partecipazione all’opera di predicazione.
8 Elementi essenziali di un programma ordinato: Un elemento essenziale sono ‘l’accurata conoscenza e il pieno discernimento’. (Filip. 1:9) Lo studio personale accresce la nostra fede, rafforza il nostro apprezzamento per la verità e ci stimola a compiere opere eccellenti. Alcuni però trovano difficile seguire con costanza un buon programma di studio. Una delle principali ragioni addotte è la mancanza di tempo.
9 I benefìci della lettura quotidiana della Bibbia non saranno mai ribaditi abbastanza. È “utile” in ogni cosa. (2 Tim. 3:16, 17) Come possiamo trovare il tempo per studiare la Bibbia nel nostro programma quotidiano? Alcuni si alzano pochi minuti prima ogni mattina, quando hanno la mente ben desta. Altri preferiscono leggere per alcuni minuti prima di andare a letto la sera. Le donne che durante il giorno sono in casa possono riservare un po’ di tempo nel pomeriggio prima che gli altri familiari tornino a casa dal lavoro o da scuola. Oltre alla regolare lettura biblica, alcuni includono nel loro settimanale programma di studio la lettura del libro Proclamatori.
10 Quando si prendono nuove abitudini, c’è la concreta possibilità che esse si scontrino con le abitudini precedenti. Forse prima avevamo la tendenza a perdere molto tempo in attività non essenziali. Non è facile liberarsi di tale abitudine. Nessuno ci impone specifiche abitudini di studio, né dobbiamo rendere conto ad altri di ciò che facciamo a questo riguardo. La regolarità delle nostre abitudini di studio dipende in gran parte dalla misura in cui ci rendiamo conto delle “cose più importanti” e dalla nostra disponibilità a riscattare “il tempo opportuno” per trarre beneficio da esse. — Filip. 1:10; Efes. 5:16.
11 Le adunanze cristiane hanno un ruolo essenziale nel nostro progresso spirituale, in quanto ci provvedono l’istruzione e l’incoraggiamento necessari. Perciò assistere alle adunanze è un altro aspetto essenziale della nostra condotta ordinata. Paolo ne sottolineò l’importanza. Frequentare le adunanze cristiane non è facoltativo. — Ebr. 10:24, 25.
12 Come possiamo organizzare ordinatamente il nostro programma settimanale? Alcuni riservano determinati giorni e orari per le loro attività personali e poi cercano di infilare le adunanze negli spazi liberi, ma dovrebbe avvenire il contrario. Si dovrebbe dare la precedenza alle adunanze settimanali, e le altre attività andrebbero programmate nei giorni e negli orari in cui non ci sono adunanze.
13 La regolare frequenza alle adunanze richiede buona programmazione e collaborazione in famiglia. Nei giorni feriali la maggioranza di noi ha un programma denso di impegni che spesso ci tiene sotto pressione. Ciò significa che ci si dovrebbe organizzare affinché, nei limiti del possibile, la famiglia abbia il tempo di prepararsi e arrivare all’adunanza prima che inizi. A questo fine i familiari possono cooperare in vari modi.
14 Per continuare a camminare ordinatamente e fare progresso è indispensabile partecipare regolarmente al servizio di campo. Tutti noi siamo ben consapevoli della seria responsabilità che abbiamo di predicare il messaggio del Regno. È questo che ci rende testimoni di Geova. (Isa. 43:10) Poiché questa è l’opera più urgente e utile che si compia oggi, non possiamo proprio considerarla un aspetto secondario del nostro programma. Paolo esortò: “Offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome”. — Ebr. 13:15.
15 Quando predisponiamo le nostre attività settimanali, dovremmo riservare specifici giorni e orari per il servizio di campo. Probabilmente la congregazione ha disposto diverse adunanze per il servizio di campo durante la settimana, e si tratta solo di decidere quali possiamo sostenere. Sarebbe bene sforzarsi di prendere parte a tutte le fasi del servizio, svolgendo l’opera di casa in casa con le riviste e altra letteratura, facendo visite ulteriori e conducendo studi biblici. Possiamo anche prepararci per dare testimonianza informale portando con noi delle pubblicazioni ed essendo desti a cogliere le opportunità per iniziare conversazioni. Dato che di solito usciamo in servizio con altri, è necessario informarci sul loro programma in modo da prendere accordi che vadano bene sia per noi che per loro.
16 Dovremmo continuare a predicare com’è nostra abitudine nonostante l’indifferenza nel territorio. Sappiamo in partenza che soltanto pochi accetteranno il messaggio. (Matt. 13:15; 24:9) Ezechiele ricevette l’incarico di predicare a un popolo ‘ribelle, insolente e di cuore duro’. Geova promise di aiutare Ezechiele rendendo ‘dura la sua fronte esattamente come le loro fronti’, affinché fosse come il “diamante, più dura della selce”. (Ezec. 2:3, 4; 3:7-9) Ci vuole quindi perseveranza per mantenere regolari abitudini di servizio.
17 Esempi da imitare: La maggioranza di noi riesce meglio nel servizio di campo quando c’è qualcuno che prende la direttiva. Paolo e i suoi compagni diedero l’esempio, ed egli esortò altri a imitarlo. (Filip. 3:17) Nel suo programma di attività c’erano tutti gli elementi necessari perché potesse mantenersi spiritualmente forte.
18 Anche oggi abbiamo eccellenti esempi. In Ebrei 13:7 Paolo esortò: “Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi, . . . e mentre contemplate come va a finire la loro condotta imitate la loro fede”. Naturalmente il principale Esempio è Cristo, ma possiamo imitare la fede manifestata da coloro che prendono la direttiva. Come Paolo, gli anziani devono essere coscienti del bisogno di dare il buon esempio. Benché le circostanze personali varino, ciascuno dovrebbe poter dimostrare che segue una condotta ordinata in quanto a mettere al primo posto gli interessi del Regno. Anche se hanno obblighi secolari e familiari, gli anziani dovrebbero avere buone e consolidate abitudini per quel che riguarda lo studio personale, la frequenza alle adunanze e il prendere la direttiva nel servizio di campo. Se gli anziani dimostrano di saper ‘dirigere la propria casa in maniera eccellente’, tutti i membri della congregazione saranno incoraggiati a continuare a camminare ordinatamente. — 1 Tim. 3:4, 5.
19 Mete per il nuovo anno di servizio: L’inizio di un nuovo anno di servizio è l’occasione adatta per riflettere sul nostro programma personale. Cosa rivela un’analisi delle attività che abbiamo svolto nell’anno appena trascorso? Siamo riusciti a mantenere, o anche a migliorare, il livello delle nostre attività? Forse ora il nostro studio personale è più accurato. Forse siamo stati più regolari nel frequentare le adunanze o abbiamo accresciuto il nostro servizio di campo facendo i pionieri ausiliari. Può darsi che possiamo additare specifici atti di benignità cristiana che abbiamo compiuto a beneficio di altri componenti della nostra congregazione o della nostra famiglia. In tal caso abbiamo motivo di rallegrarci per aver camminato in modo da piacere a Dio e abbiamo valide ragioni per ‘continuare a farlo ancor più pienamente’. — 1 Tess. 4:1.
20 Che dire invece se il nostro programma è piuttosto inconsistente o sporadico? Come ha influito su di noi spiritualmente? Il nostro progresso è stato in qualche modo ostacolato? Il miglioramento comincia col chiedere aiuto a Geova. (Filip. 4:6, 13) Parlate dei vostri bisogni col resto della famiglia, chiedendo il loro aiuto per modificare certi aspetti del vostro programma o certe vostre abitudini. Se avete problemi, rivolgetevi agli anziani. Se ci sforziamo sinceramente e seguiamo la guida di Geova, possiamo essere certi che non saremo “inattivi o infruttuosi”. — 2 Piet. 1:5-8.
21 Camminando ordinatamente in questa condotta si ottengono benedizioni tali da compensare qualsiasi sforzo. Avendo determinato di camminare in questo modo e di fare progresso, “non siate indolenti nelle vostre faccende. Siate ferventi nello spirito. Siate schiavi di Geova”. (Rom. 12:11) — Per una trattazione più approfondita dell’argomento, vedi La Torre di Guardia del 1º maggio 1985, pagine 13-17.