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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2024
w24 luglio pp. 8-13

ARTICOLO DI STUDIO 28

CANTICO 123 Lealtà e sottomissione nella teocrazia

Riconosciamo la verità?

Rimanete saldi, con la cintura della verità stretta intorno alla vita (EFES. 6:14)

IN QUESTO ARTICOLO

Impariamo a riconoscere la differenza tra la verità che ci ha insegnato Geova e le falsità promosse da Satana e dagli oppositori.

1. Cosa provate nei confronti della verità?

NOI servitori di Geova amiamo la verità della Bibbia. Abbiamo costruito la nostra fede su questa verità (Rom. 10:17). Ci siamo convinti senza alcun dubbio che Geova ha istituito la congregazione cristiana affinché fosse “colonna e sostegno della verità” (1 Tim. 3:15). E ci sottomettiamo di buon grado a “quelli che [ci] guidano”, i quali ci spiegano le verità bibliche e ci danno istruzioni in armonia con la volontà di Dio (Ebr. 13:17).

2. In base a Giacomo 5:19, anche se conosciamo la verità quale rischio potremmo correre?

2 Tuttavia, anche se abbiamo accettato la verità e il ruolo che l’organizzazione di Dio ha nel provvedere una guida affidabile, potremmo lo stesso sviarci dalla verità. (Leggi Giacomo 5:19.) Satana non desidera altro che farci perdere la fiducia nella Bibbia o nella guida che riceviamo dall’organizzazione di Dio (Efes. 4:14).

3. Perché dobbiamo rimanere saldamente attaccati alla verità? (Efesini 6:13, 14).

3 Leggi Efesini 6:13, 14. Presto il Diavolo si servirà di una potente propaganda per sviare intere nazioni, spingendole a opporsi a Geova (Riv. 16:13, 14). Possiamo anche aspettarci che Satana intensifichi i suoi sforzi per sviare i servitori di Geova (Riv. 12:9). Quindi è molto importante che impariamo a riconoscere la differenza tra la verità e la falsità e a essere ubbidienti alla verità (Rom. 6:17; 1 Piet. 1:22). La nostra sopravvivenza durante la grande tribolazione dipenderà da questo.

4. Cosa vedremo in questo articolo?

4 In questo articolo parleremo di due qualità essenziali per riconoscere la verità che viene dalla Bibbia e per accettare le istruzioni dell’organizzazione di Dio. Poi prenderemo in esame tre suggerimenti per rimanere saldamente attaccati alla verità.

QUALITÀ ESSENZIALI PER RICONOSCERE LA VERITÀ

5. In che modo il timore di Geova ci aiuta a riconoscere la verità?

5 Il timore di Geova. Se abbiamo sviluppato il giusto timore di Geova, lo amiamo così tanto da non voler mai fare niente che possa dispiacergli. Vogliamo capire sempre meglio la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra la verità e la falsità, così da ottenere l’approvazione di Geova (Prov. 2:3-6; Ebr. 5:14). Non dobbiamo mai permettere che il timore degli uomini diventi più forte dell’amore per Geova, dato che ciò che è gradito all’uomo spesso non è gradito a Dio.

6. In che modo il timore degli uomini portò 10 capi israeliti a distorcere la verità?

6 Se dovessimo temere gli uomini più di quanto temiamo Dio, potremmo sviarci dalla verità. Pensiamo ai 12 capi che andarono a esplorare la terra che Geova aveva promesso di dare agli israeliti. Dieci di quegli esploratori temevano i cananei più di quanto amassero Geova. Dissero agli altri israeliti: “Non siamo in grado di salire contro quella gente, perché è più forte di noi” (Num. 13:27-31). Da un punto di vista umano, i cananei erano più forti degli israeliti. Questa parte del ragionamento era vera. Ma dire che gli israeliti non sarebbero riusciti a sconfiggere i loro nemici significava escludere Geova dai piani. Quei 10 esploratori avrebbero dovuto concentrarsi su quello che Geova voleva che gli israeliti facessero. Avrebbero dovuto anche riflettere su tutto quello che Geova aveva fatto per loro fino a poco tempo prima. Allora si sarebbero resi conto che la forza dei cananei era niente in confronto all’onnipotenza di Geova. A differenza di quegli esploratori, che non avevano fede, Giosuè e Caleb volevano avere l’approvazione di Geova. Dissero al popolo: “Se Geova è contento di noi, certamente ci farà entrare in questo paese e ce lo darà” (Num. 14:6-9).

7. Come possiamo rafforzare il nostro timore di Geova? (Vedi anche l’immagine.)

7 Per rafforzare il nostro timore di Geova, dobbiamo concentrarci su come avere la sua approvazione ogni volta che prendiamo una decisione (Sal. 16:8). Quando leggiamo un racconto della Bibbia, chiediamoci: “Se mi fossi trovato in questa situazione cosa avrei deciso di fare?” Ad esempio, se ci fossimo trovati ad ascoltare il rapporto negativo dei 10 capi israeliti, avremmo creduto a quel rapporto, cedendo al timore degli uomini? Oppure avrebbero prevalso il nostro amore per Geova e il nostro desiderio di piacergli? Un’intera generazione di israeliti non riconobbe la verità presentata da Giosuè e Caleb. Di conseguenza quegli israeliti persero l’opportunità di entrare nella Terra Promessa (Num. 14:10, 22, 23).

Giosuè e Caleb parlano in modo sentito agli israeliti arrabbiati che vogliono lapidarli. Dietro si vede la colonna di nuvola.

A chi avresti creduto? (Vedi il paragrafo 7)


8. Quale qualità dobbiamo impegnarci a coltivare, e perché?

8 L’umiltà. Geova rivela la verità a chi è umile (Matt. 11:25). All’inizio abbiamo accettato umilmente che qualcuno ci insegnasse la verità (Atti 8:30, 31). Ma dobbiamo stare attenti a non diventare orgogliosi. Se siamo orgogliosi potremmo cominciare a pensare che le nostre opinioni abbiano esattamente lo stesso valore dei princìpi biblici e delle istruzioni dell’organizzazione di Geova.

9. Come possiamo rimanere umili?

9 Per rimanere umili dobbiamo ricordare quanto siamo piccoli in confronto alla grandezza di Geova (Sal. 8:3, 4). Possiamo anche pregare per sviluppare un atteggiamento umile e ricettivo. Geova ci aiuterà a mettere i suoi pensieri, che ci trasmette tramite la sua Parola e la sua organizzazione, al di sopra dei nostri. Quando leggiamo la Bibbia, sforziamoci di individuare i modi in cui Geova dimostra di amare l’umiltà e di odiare l’orgoglio, l’arroganza e la presunzione. E stiamo particolarmente attenti a rimanere umili se riceviamo un privilegio di servizio che ci dà una certa visibilità o autorità.

COME RIMANERE SALDAMENTE ATTACCATI ALLA VERITÀ

10. Di chi si è servito Geova per dare istruzioni e guida al suo popolo?

10 Continuiamo ad avere fiducia nelle istruzioni teocratiche. Al tempo dell’antico Israele, Geova si servì di Mosè e poi di Giosuè per trasmettere istruzioni al Suo popolo (Gios. 1:16, 17). Gli israeliti ricevevano molte benedizioni quando vedevano quegli uomini come dei rappresentanti di Geova Dio. Quando secoli dopo fu istituita la congregazione cristiana, erano i 12 apostoli a dare istruzioni (Atti 8:14, 15). Poi a quegli apostoli si aggiunsero anche altri anziani di Gerusalemme. Seguendo la guida che ricevevano da quegli uomini fedeli, “le congregazioni erano [...] rese ferme nella fede e crescevano di giorno in giorno” (Atti 16:4, 5). Anche oggi riceviamo molte benedizioni quando seguiamo le istruzioni teocratiche che arrivano dall’organizzazione di Geova. Ma come si sentirebbe Geova se ci rifiutassimo di riconoscere il ruolo di coloro che lui ha nominato? Per rispondere a questa domanda pensiamo a quello che accadde mentre gli israeliti venivano guidati verso la Terra Promessa.

11. Cosa accadde agli israeliti che misero in discussione il ruolo che Geova aveva deciso di dare a Mosè? (Vedi anche l’immagine.)

11 A un certo punto, durante il viaggio verso la Terra Promessa, uomini in vista sfidarono Mosè e misero in discussione il ruolo che Geova gli aveva dato. Dissero: “Tutta l’assemblea [non solo Mosè] è santa, tutti i suoi componenti, e Geova è in mezzo a loro” (Num. 16:1-3). Anche se era vero che agli occhi di Geova “tutta l’assemblea” era santa, Geova aveva deciso che fosse Mosè a guidare il Suo popolo (Num. 16:28). Criticando Mosè, quei ribelli in realtà stavano criticando Geova. Non si stavano concentrando su quello che voleva Geova; erano concentrati su quello che volevano loro: più potere e preminenza. Dio distrusse i leader di quella ribellione, e anche le migliaia di israeliti che dimostrarono di essere dalla loro parte (Num. 16:30-35, 41, 49). Possiamo essere sicuri che anche oggi Geova disapprova chi non rispetta le disposizioni della sua organizzazione.

Mosè e Aronne sono su una roccia mentre gli israeliti arrabbiati urlano e agitano i pugni verso di loro.

Chi avresti sostenuto? (Vedi il paragrafo 11)


12. Perché possiamo continuare a fidarci dell’organizzazione di Geova?

12 Possiamo continuare a fidarci dell’organizzazione di Geova. Quando diventa evidente che è necessario chiarire la spiegazione di una verità biblica o modificare il modo in cui è organizzata l’opera del Regno, coloro che ci guidano non esitano a fare i necessari cambiamenti, perché più di ogni altra cosa vogliono piacere a Geova (Prov. 4:18). Inoltre fanno tutto il possibile per basare sempre le loro decisioni sulla Parola di Dio, il modello al quale tutti i servitori di Geova devono attenersi.

13. Cos’è il “modello delle sane parole”, e cosa dobbiamo fare?

13 Continuiamo ad attenerci al “modello delle sane parole” (2 Tim. 1:13). Il “modello delle sane parole” si riferisce agli insegnamenti cristiani che si trovano nella Bibbia (Giov. 17:17). Questi insegnamenti costituiscono la base di tutto quello in cui crediamo. L’organizzazione di Geova ci ha insegnato ad aderire a questo modello. Se lo facciamo, riceviamo le benedizioni di Dio.

14. Cosa portò alcuni cristiani a smettere di aderire al “modello delle sane parole”?

14 Cosa potrebbe succedere se deviassimo dal “modello delle sane parole”? Pensiamo a quello che accadde nel I secolo. A quanto pare, tra alcuni cristiani girava voce che il giorno di Geova fosse arrivato. Forse c’era una lettera apparentemente scritta dall’apostolo Paolo che lo affermava. Senza prendersi il tempo per verificare i fatti, alcuni cristiani di Tessalonica credettero a quella voce e iniziarono perfino a diffonderla. Se si fossero ricordati le cose che Paolo aveva insegnato quando era ancora con loro, di sicuro non si sarebbero lasciati ingannare (2 Tess. 2:1-5). Paolo consigliò ai suoi fratelli di non credere a tutto quello che sentivano. E, per aiutarli a non farsi ingannare in futuro, concluse la sua seconda lettera ai Tessalonicesi con queste parole: “Questo è il saluto scritto di mio pugno, da me, Paolo. È un segno in ogni mia lettera; io scrivo così” (2 Tess. 3:17).

15. Come possiamo proteggerci da informazioni false che sembrano vere? Fate un esempio. (Vedi anche le immagini.)

15 Cosa possiamo imparare dalle parole che Paolo scrisse ai tessalonicesi? Quando sentiamo qualcosa che non è in armonia con quello che abbiamo imparato dalla Bibbia o sentiamo una notizia sensazionale, dobbiamo mostrare discernimento. Nell’ex Unione Sovietica i nostri nemici fecero circolare una lettera che apparentemente arrivava dalla sede mondiale. La lettera incoraggiava alcuni fratelli a formare un’organizzazione separata e indipendente. Quella lettera sembrava autentica, ma i fratelli fedeli non si lasciarono ingannare. Capirono che il contenuto della lettera non era in armonia con quello che era stato insegnato loro. Oggi i nemici della verità a volte si servono della tecnologia, ad esempio di Internet o dei social, con l’obiettivo di confonderci e dividerci. Anziché “[farci] confondere la mente [...] in fretta”, possiamo proteggerci cercando di capire se quello che sentiamo o leggiamo è in armonia con le verità che conosciamo già (2 Tess. 2:2; 1 Giov. 4:1).

Collage: 1. Si vede una scena ambientata qualche decennio fa: un fratello mostra una lettera in cui c’è l’intestazione “Torre di Guardia” ad altri fratelli riuniti in una casa. 2. Ai nostri giorni, durante una serata tra fratelli, un fratello mostra agli altri un video sui Testimoni di Geova che circola online.

Non farti ingannare da informazioni false che sembrano vere (Vedi il paragrafo 15)a


16. In base a Romani 16:17, 18, cosa dovremmo fare se qualcuno si discostasse dalla verità?

16 Rimaniamo uniti a chi è leale a Geova. Dio vuole che lo adoriamo uniti. Riusciremo a rimanere uniti se rimarremo attaccati alla verità. Quelli che si discostano dalla verità creano divisioni nella congregazione. Per questo Dio ci avverte di “[stare] lontani da loro”, altrimenti anche noi potremmo sviarci dalla verità. (Leggi Romani 16:17, 18.)

17. Di che beneficio è per noi riconoscere la verità e rimanervi saldamente attaccati?

17 Se riconosciamo la verità e vi rimaniamo saldamente attaccati, saremo al sicuro e in salute dal punto di vista spirituale (Efes. 4:15, 16). Saremo protetti dai falsi insegnamenti e dalla propaganda di Satana, e durante la grande tribolazione rimarremo al sicuro perché Geova si prenderà cura di noi. Rimaniamo saldamente attaccati a ciò che è vero, “e l’Iddio della pace sarà con [noi]” (Filip. 4:8, 9).

COME RISPONDERESTE?

  • Perché è importante riconoscere la verità?

  • In che modo il timore di Geova e l’umiltà ci aiutano a riconoscere la verità e a seguirne la guida?

  • Cosa ci aiuterà a rimanere saldamente attaccati alla verità?

CANTICO 122 Saldi, incrollabili

a DESCRIZIONE DELLE IMMAGINI: Qualche decennio fa, nell’ex Unione Sovietica, alcuni fratelli ricevettero una lettera che apparentemente arrivava dalla sede mondiale ma che in realtà veniva da nostri nemici (ricostruzione). Oggi i nostri nemici possono servirsi di Internet per diffondere informazioni fuorvianti riguardo all’organizzazione di Geova.

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