Aspetti salienti dell’anno passato
NELLO scorso anno di servizio l’organizzazione di Geova sulla terra ha continuato a prosperare. La benedizione di Dio è evidente dal fatto che in 235 paesi più di sei milioni di testimoni di Geova dimostrano lealtà a lui e fede nella sua promessa di portare un nuovo mondo di giustizia. Questi milioni di Testimoni non sono semplicemente persone che asseriscono di servire Dio, ma proclamano attivamente la buona notizia del suo Regno, come fu predetto da Gesù secondo Matteo 24:14. In armonia con la scrittura dell’anno 2001, continuano a ‘essere compiuti e fermamente convinti in tutta la volontà di Dio’. — Col. 4:12.
Nel corso dell’anno ci sono stati molti entusiasmanti sviluppi fra il popolo di Dio. Consideriamo alcuni aspetti salienti.
Assemblee per addestrare gli insegnanti della Parola di Dio
Fra gli eventi memorabili dell’anno ci sono state le assemblee di distretto dei testimoni di Geova “Insegnanti della Parola di Dio”, tenute in centinaia di luoghi in tutto il mondo dalla metà del 2001 fino agli inizi del 2002. Vi hanno assistito milioni di persone. Il tema dell’assemblea di tre giorni è stato spiegato il primo giorno da un oratore che ha detto: “Gesù non aveva intenzione di dare la chiave della conoscenza solo a un gruppo elitario di studiosi delle Scritture. Disse ai suoi discepoli: ‘Ciò che vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e ciò che udite sussurrare, predicatelo dalle terrazze’. Gesù desiderava ardentemente trasmettere la conoscenza di Dio a quante più persone era possibile. Considerava la conoscenza delle Scritture una cosa da condividere, non da nascondere”.
Il programma dell’assemblea ha incluso discorsi incentrati sul significato delle profezie bibliche come pure sull’applicazione dei princìpi scritturali nella vita del cristiano. La domenica c’è stato un dramma in costume intitolato Rispettiamo l’autorità di Geova. Era basato sul racconto biblico della ribellione di Cora nel deserto, in contrasto con la condotta fedele dei suoi figli.
All’assemblea sono state presentate due pubblicazioni. La prima è stata il libro Le profezie di Isaia: Luce per tutta l’umanità, volume II. L’altra è stata l’opuscolo intitolato Come avere una vita soddisfacente. È stato anche presentato un nuovo volantino, non disponibile in italiano, dal titolo: Avete uno spirito immortale?
Nel mese di agosto, in Francia e in Italia, si sono tenute delle assemblee speciali. In Francia sono state tenute a Parigi, Lione e Bordeaux, e hanno raggiunto un massimo di 160.045 presenti. Queste assemblee hanno incoraggiato molto i fratelli francesi, che erano stati oggetto di campagne discriminatorie da parte della stampa. Un fratello ha detto: “A volte ci sentiamo molto soli nella nostra lotta, ma la visita di migliaia di fratelli cristiani ci ha dato la forza di andare avanti”.
In Italia le assemblee speciali si sono tenute a Roma, Milano, Torino e Bari. Altre cinque città erano collegate telefonicamente per certe parti del programma. In totale i presenti a queste nove assemblee sono stati 289.133. A ciascuna delle assemblee tenute in Francia e in Italia è stata presentata all’uditorio un’entusiasmante risoluzione. I delegati provenienti da numerosi paesi l’hanno approvata con un tonante “Sì”! La dichiarazione è stata seguita da un prolungato applauso.
Testimonianza mondiale con Notizie del Regno N. 36
Nei mesi di ottobre e novembre del 2000, sono state distribuite in tutto il mondo quasi mezzo miliardo di copie di Notizie del Regno N. 36, in 189 lingue. Il messaggio scritturale riguardante il Regno millenario di Cristo Gesù e le illustrazioni a colori di queste Notizie del Regno hanno attratto molti. Se sei un testimone di Geova, probabilmente hai partecipato alla diffusione di questo volantino. Ecco alcuni rapporti sulla campagna inviati da diversi paesi del mondo.
Nonostante le temperature sotto zero, in Alaska i Testimoni non si sono scoraggiati. Il sorvegliante che presiede della congregazione di North Pole ha detto: “Benché sia inverno, alcuni padroni di casa si sono messi a leggere Notizie del Regno N. 36 all’aperto davanti a casa. Il messaggio semplice, che fa un contrasto fra le cose che accadono oggi e le benedizioni che l’umanità riceverà in futuro, è molto bello”.
In Albania, 15 congregazioni di alcune città sono state invitate a predicare in piccoli paesi fuori mano. I fratelli e le sorelle hanno accolto l’invito con grande gioia ed entusiasmo. Per la prima volta sono stati raggiunti 56 paesini con una popolazione complessiva di circa 50.000 persone.
La filiale dell’Angola riferisce: “Grazie allo zelo e all’entusiasmo dei proclamatori, nel nostro territorio la campagna con Notizie del Regno N. 36 ha avuto uno straordinario successo, e questo nonostante i gravi problemi economici e la guerra, che influiscono negativamente sulle congregazioni in tutto il paese. Quando sono state distribuite le Notizie del Regno, molti le hanno accettate subito. Come risultato, in novembre l’Angola ha fatto rapporto di un massimo storico di 94.026 studi biblici a domicilio, quasi 10.000 in più rispetto al mese precedente”.
Nel Camerun, mentre si recava in un villaggio, un gruppo di Testimoni ha perso un pacco di Notizie del Regno N. 36. Un uomo che li aveva visti distribuire i volantini e che era diretto al suo podere ha notato il pacco lungo la strada. Lo ha preso e si è messo a distribuire Notizie del Regno N. 36! Alla fine gliene erano rimaste solo quattro. Quando alcuni padroni di casa gliele hanno chieste, ha rifiutato dicendo: “Non mi sono mica messo a lavorare per niente: queste me le tengo per la mia famiglia. Quando verranno i Testimoni, fatevele dare da loro”.
In Colombia i Testimoni hanno fatto una visita ulteriore a una donna che aveva accettato una copia di Notizie del Regno N. 36. La donna ha detto che fino a quel momento non aveva mai voluto parlare con i testimoni di Geova. Tuttavia, dopo aver letto Notizie del Regno N. 36 si è resa conto di essersi privata di qualcosa di buono. Così si è inginocchiata e ha chiesto perdono a Dio. In seguito si è messa in contatto con i Testimoni e adesso studia la Bibbia.
In un villaggio del Congo (Kinshasa), un poliziotto in divisa ha letto Notizie del Regno N. 36 con molto interesse. Qualche tempo dopo ha trovato i Testimoni e ha detto loro che il messaggio era poderoso e confortante. Quindi è andato via ed è tornato in abiti civili e con la Bibbia in mano. Ha detto: “Voglio venire con voi a distribuire questo messaggio così importante e urgente!” I Testimoni gli hanno gentilmente spiegato che prima doveva studiare la Bibbia. L’uomo ha accettato e ora sta facendo un buon progresso.
In Grecia una ragazza di nome Joy ha trovato una copia di Notizie del Regno N. 36 sotto la porta di casa. Dopo averla letta ha telefonato subito alla zia, che è testimone di Geova. Le ha detto che il messaggio l’aveva colpita e che voleva parlare con i testimoni di Geova. La zia si è messa in contatto con una pioniera speciale di quella zona, la quale si è incontrata con la ragazza. Con loro grande sorpresa, si conoscevano già. Joy ha detto alla pioniera che sebbene avesse una Bibbia non riusciva a trovare le scritture attinenti ai suoi problemi. Ha accettato subito uno studio biblico a domicilio.
In Corea una Testimone offrì Notizie del Regno N. 36 a una donna che si opponeva al figlio testimone di Geova. Tre giorni dopo la Testimone tornò a visitarla e le spiegò ciò che dice la Bibbia riguardo al Paradiso. La reazione della donna fu favorevole e venne iniziato uno studio biblico. Il figlio, con le lacrime agli occhi, disse: “Non riesco a credere che mia madre abbia iniziato a studiare la Bibbia”. La madre sta facendo un buon progresso.
Nell’interno della Liberia alcuni Testimoni stavano andando a piedi di villaggio in villaggio per distribuire le Notizie del Regno quando smarrirono la strada e finirono in un podere isolato nella boscaglia. Quando i Testimoni dissero ai contadini che si erano persi, un giovane esclamò: “È stato lo spirito di Dio a portarvi qui affinché anche noi ricevessimo il volantino!”
Nei Paesi Bassi la gente ha accettato volentieri Notizie del Regno N. 36. In men che non si dica ne sono state distribuite più di due milioni di copie. La filiale di Selters, in Germania, ne ha stampate altre 100.000, ma le congregazioni ne volevano altre. Nella città di Helmond, un Testimone disse a un padrone di casa che il volantino veniva distribuito in tutto il mondo. L’uomo rispose: “Aspetti un momento”. Entrò in casa e telefonò a un amico in Francia per vedere se ciò che il proclamatore aveva detto era vero. Disse all’amico: “Qui alla porta c’è un testimone di Geova che ha un volantino e sostiene che viene distribuito in tutto il mondo. Tu l’hai avuto?” L’amico rispose: “Sì, dieci minuti fa”. L’uomo riagganciò, tornò alla porta e prese il volantino.
La filiale della Russia ha ricevuto un’interessante lettera da un ragazzino che fa la seconda media. Dice: “Salve. Mi è piaciuto moltissimo il volantino sul nuovo millennio che ho trovato nella cassetta della posta. La cosa più bella che ci è capitata durante l’anno è stata il vostro volantino! Vorremmo avere altre informazioni”.
Oltre ad aiutare il pubblico, la campagna con Notizie del Regno N. 36 è stata utile agli stessi Testimoni. Un Testimone di Saipan ha detto: “Mi è proprio piaciuto distribuire le Notizie del Regno. Mi sono battezzato nel 1998, per cui era la prima volta che partecipavo a questa fase del ministero. Mi ha incoraggiato a provare la testimonianza serale, che mi ha permesso di parlare con più persone. Grazie a quest’opera la mia fede si è rafforzata e mi sento più vicino a Geova”.
I Testimoni si recarono in una zona remota di Malaita, nelle Isole Salomone, per distribuire Notizie del Regno N. 36. Dopo più di cinque ore di cammino giunsero in un villaggio dove furono bene accolti dal pastore locale, che mostrò grande interesse. Disse che erano oltre nove anni che nessun rappresentante della sua chiesa si recava sull’isola per visitarli né si interessava di loro. Ecco invece un gruppo di forestieri che si era preso la briga di superare i monti per aiutarli a capire il messaggio della Bibbia. Furono iniziati studi biblici con tutte le famiglie del villaggio. I fratelli tornarono ogni due settimane e presto dieci studi facevano un buon progresso. Il pastore disse che, se qualcuno fosse rimasto lì con loro per formare un gruppo, si sarebbero potute tenere le adunanze nella chiesa del villaggio. Ora un pioniere speciale visita regolarmente il gruppo. L’ultima notizia è che un rappresentante della chiesa si è recato nel villaggio e ha detto agli abitanti che avrebbe dato loro generi alimentari se avessero smesso di studiare con i testimoni di Geova. Tutti però hanno risposto che continueranno a studiare la Bibbia.
Mentre erano in vacanza in una zona sperduta del Venezuela, alcuni Testimoni diedero una copia di Notizie del Regno N. 36 alla guida, un indiano pemón. Felice di avere la sua copia, l’indiano la lesse e la rilesse. Quando il volantino si bagnò per la pioggia, lo mise con cura ad asciugare. Ne chiese altre copie da portare alla sua tribù.
Sviluppi legali nell’anno di servizio
In Bulgaria, per motivi di coscienza, Ivailo Stefanov rifiutò di fare il servizio militare. Di conseguenza fu condannato a un anno e mezzo di reclusione. Il fratello Stefanov fece ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, sostenendo che la condanna costituiva una violazione della libertà religiosa. Quando la corte annunciò che avrebbe considerato il caso, le autorità bulgare proposero un accordo amichevole, in base al quale il fratello Stefanov e altri Testimoni nelle stesse condizioni venivano completamente prosciolti. Il 3 maggio 2001, la corte ha accettato tale accordo. Nell’ambito di questa soluzione, le autorità bulgare hanno anche acconsentito a ridurre la durata del servizio civile alternativo, che prima durava il doppio del servizio militare obbligatorio.
Nel Quebec, in Canada, il comune di Blainville aveva emesso un’ordinanza secondo cui chi andava di casa in casa per motivi religiosi doveva prima ottenere un permesso a pagamento. E questo permesso autorizzava le visite di porta in porta soltanto dal lunedì al venerdì; inoltre valeva solo due mesi e non poteva essere rinnovato se prima non era passato un anno. Il 17 aprile 2001 il giudice di una corte superiore del Quebec ha stabilito che tale ordinanza non si applica al ministero pubblico dei testimoni di Geova. Ha dichiarato che i testimoni di Geova sono esentati dall’obbligo di richiedere il permesso e che nelle loro attività religiose di porta in porta non sono soggetti a limitazioni di orari, giorni, mesi o anni. Ha definito il ministero dei testimoni di Geova “un servizio cristiano alla collettività” e ha detto che le loro pubblicazioni sono “letteratura seria, che tratta argomenti quali religione, Bibbia, droga, alcolismo, educazione dei giovani, problemi coniugali e divorzio”. Equiparare i Testimoni a venditori ambulanti, ha detto il giudice, equivale a “insultarli, degradarli, ferirli e diffamarli”.
Il 22 febbraio 2001 la Corte Suprema di Tbilisi, in Georgia, ha revocato il riconoscimento ai due enti giuridici usati dai testimoni di Geova locali: l’Unione dei Testimoni di Geova della Georgia e la Rappresentanza della Watch Tower Society in Georgia. La corte ha detto chiaramente che la sentenza non metteva al bando i testimoni di Geova. Anzi, ha ribadito che i testimoni di Geova potevano svolgere le loro attività religiose, compreso il tenere adunanze, importare letteratura e affittare o possedere beni immobili. Tuttavia, non tenendo conto di quanto detto dalla corte, estremisti religiosi hanno compiuto una serie di gravi aggressioni, istituendo quello che un’organizzazione per i diritti umani ha definito un “regno del terrore”. Il 29 giugno 2001 i testimoni di Geova hanno presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo lamentando l’atteggiamento passivo del governo di fronte al dilagare delle violenze, e il 2 luglio la corte ha disposto che il ricorso venga esaminato con procedura d’urgenza. Fatto positivo, il 30 maggio 2001 il Dipartimento delle Dogane della Georgia ha ordinato il dissequestro di circa 20 tonnellate di pubblicazioni bibliche che erano state illegalmente confiscate il 14 marzo 2001. La letteratura è stata immediatamente distribuita alle congregazioni della Georgia.
Nel 1997 il Tribunale Amministrativo Federale di Berlino, in Germania, rifiutò di concedere ai testimoni di Geova il riconoscimento come ente dotato di personalità giuridica. Il rifiuto fu motivato sostenendo che i testimoni di Geova non erano sufficientemente leali allo Stato a motivo della loro neutralità nelle elezioni politiche. I testimoni di Geova ricorsero in appello. Il 19 dicembre 2000 la Corte Costituzionale Federale della Germania ha stabilito che una lealtà di questo tipo non è richiesta dalla legge. Il caso è stato però rinviato ai tribunali amministrativi perché riconsiderino la richiesta di riconoscimento, questa volta valutando se i testimoni di Geova rispettano i diritti degli individui. Gli elementi su cui ora verte la causa sono le nostre credenze e la nostra posizione in merito al sangue, l’educazione dei figli, la disassociazione e i rapporti familiari.
Fino a poco tempo fa in Grecia più di 3.500 Testimoni avevano la fedina penale sporca perché erano stati in prigione per aver mantenuto la neutralità. Questo significava che non potevano lavorare nella pubblica amministrazione, presso enti assistenziali e in istituti bancari. Ad alcuni era stato rifiutato il permesso di svolgere certe professioni. Adesso, grazie a una nuova legge, i Testimoni in Grecia non vengono più considerati ex criminali. Sicuramente la sentenza favorevole emanata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Thlimmenos contro Grecia, sulla questione del diritto soggettivo all’obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio, ha posto le basi per la nuova legge.
Il 30 marzo 2001 la Corte Distrettuale di Kobe, in Giappone, si è espressa favorevolmente su un caso riguardante una testimone di Geova. Una sorella era stata rapita e segregata per 17 giorni, durante i quali era stata sottoposta a “deprogrammazione” per costringerla a rinunciare alle sue convinzioni religiose. La corte ha stabilito che l’imputato, un ministro battista, l’aveva trattenuta contro la sua volontà con la complicità dell’ex marito e dei familiari di lui. L’imputato è stato condannato a versarle un risarcimento di 400.000 yen (circa 3.679 euro).
Con due sentenze, la Corte Suprema della Romania ha stabilito inequivocabilmente che l’Organizzazione Religiosa dei Testimoni di Geova è una religione legalmente riconosciuta che dovrebbe godere di tutti i diritti che la legge riconosce alle altre confessioni. Il Segretariato di Stato per i Culti ha cercato di far annullare queste sentenze, ma invano. Il 2 aprile 2001 la Corte Suprema ha riconfermato le precedenti decisioni. Finora, nonostante le disposizioni impartite dalla Corte Suprema, il Segretariato di Stato per i Culti non ha riconosciuto pienamente lo status giuridico dei testimoni di Geova.
Il 23 febbraio 2001, dopo quasi sei anni dall’inizio del procedimento e tre anni di dibattimento, un giudice ha infine respinto il tentativo di mettere al bando i testimoni di Geova di Mosca, in Russia. Il sollievo dei fratelli è stato però di breve durata, perché il 30 maggio 2001 il Tribunale della Città di Mosca ha annullato la sentenza della corte inferiore e ha ordinato un nuovo processo. Sarà la sesta volta dal 1996 che i testimoni di Geova dovranno difendersi dalle stesse identiche accuse infondate.
Una sentenza emessa il 21 febbraio 2001 dalla Corte Superiore della Pennsylvania, negli Stati Uniti, ha sostenuto fermamente il diritto del paziente all’autodeterminazione e la validità del nostro documento sanitario. La sentenza riguardava il caso di Maria Duran, che aveva coerentemente reso noto il suo categorico rifiuto di ricevere emotrasfusioni. Nonostante le sue precauzioni, come quella di autorizzare un compagno di fede a rappresentarla nelle questioni sanitarie, il marito (che non è Testimone), con l’appoggio dei medici e dell’ospedale in cui era ricoverata, ottenne dalla magistratura un’ordinanza che lo nominava suo tutore in caso di emergenza. La corte superiore ha revocato l’ordinanza di emergenza e ha stabilito che anche in presenza dell’opposizione del coniuge, dei familiari e dei medici, bisognava rispettare le esplicite disposizioni di Maria in relazione alle cure mediche, come pure la sua scelta di un rappresentante legale.
Occorrono più Sale del Regno
In molti paesi era assai difficile costruire Sale del Regno e ci voleva molto tempo. I lavori andavano avanti per mesi o anche anni, durante i quali alcune congregazioni dovevano radunarsi in locali presi in affitto. In una Sala del Regno non ancora completata in un paese africano, un pappagallo selvatico aveva fatto il nido fra le travi del soffitto. Ben presto il pennuto fischiettava durante i cantici del Regno, senza che nessuno a quanto pare se ne desse pensiero. I lavori andavano così a rilento che il pappagallo imparò a imitare la voce del conduttore dello studio Torre di Guardia, chiamando addirittura per nome i fratelli e le sorelle! Alla fine la Sala del Regno fu ultimata e il pappagallo dovette cercarsi un’altra dimora.
Oggi, grazie a un entusiasmante nuovo programma di costruzione, le Sale del Regno vengono costruite a ritmo serrato. Ora nella maggioranza dei paesi in via di sviluppo le Sale del Regno vengono costruite e dedicate in sole tre o quattro settimane! Nella sola Africa, durante lo scorso anno di servizio, sono state edificate 1.074 nuove Sale del Regno, cioè quasi 4 per ogni giorno lavorativo!
Gli obiettivi del nuovo programma di costruzione delle Sale del Regno sono in realtà due. Primo, soddisfare l’attuale bisogno di luoghi di culto. La filiale del Sudafrica scrive: “È una novità elettrizzante, che siamo certi permetterà di costruire molte Sale del Regno in paesi in cui ce n’è urgente bisogno”. Secondo, prepararsi per il futuro addestrando Testimoni locali capaci nei lavori di costruzione. Nel Benin, ad esempio, il programma di costruzione è ora interamente gestito da fratelli locali e può far fronte ai bisogni futuri di Sale del Regno.
Insieme all’Ufficio Progetti/Costruzioni di Brooklyn, cinque Uffici Regionali per le Sale del Regno assistono a livello organizzativo le filiali nell’Europa orientale, in Africa, Asia, Oceania, America Centrale e Meridionale e nelle isole caribiche. Questi uffici collaborano strettamente con i Comitati di Filiale per aiutarli a valersi pienamente delle istruzioni e dei provvedimenti che ora sono disponibili. Per esempio, in ogni filiale è stato istituito un Reparto Costruzione Sale del Regno che coordina i lavori nel settore. Questo reparto aiuta anche le congregazioni nella ricerca di terreni adatti su cui costruire e ha messo a punto progetti standard che tengono conto dei materiali e dei metodi di costruzione usati localmente.
In 92 paesi in cui un tempo la notevole carenza di fondi e di manodopera specializzata ostacolava la realizzazione di strutture idonee, adesso più di 4.000 volontari a lungo e a breve termine prestano servizio in 352 squadre per la costruzione di Sale del Regno. Fondamentale per il successo di queste squadre è stata la nomina di servitori addetti alla costruzione di Sale del Regno, un nuovo tipo di servizio speciale a tempo pieno che viene svolto in determinati paesi da fratelli locali qualificati. Oltre a ciò, 152 servitori internazionali addestrano fratelli locali nei ruoli chiave dei programmi di costruzione. Ovviamente la costruzione di una Sala del Regno è un progetto che riguarda la congregazione, i cui componenti sono quindi felici di costituire il grosso dei volontari impegnati nei lavori.
Che effetto ha sui singoli individui questo nuovo programma di costruzione? Di recente a Sara Linda, nello stato di Trujillo, in Venezuela, è stata costruita la prima Sala del Regno. Con le lacrime agli occhi un proclamatore ha detto: “È commovente vedere che Geova si è ricordato di noi. La nostra cittadina non compare nemmeno sulla carta geografica!”
Una sorella di Rio de Janeiro, in Brasile, ha scritto: “Per dieci anni ho fatto quattro chilometri a piedi per andare alle adunanze, attraversando un cavalcavia pedonale anche quando ero incinta. Alla fine il mio sogno è divenuto realtà. Una Sala del Regno nella nostra zona! Molte persone che studiano la Bibbia hanno già cominciato a frequentare le adunanze. Da quando la sala è stata dedicata, mio padre, che in passato aveva studiato ma poi era divenuto un oppositore, non ha perso un’adunanza. Questa settimana ha ricominciato lo studio”. Un uomo che non è Testimone ha ammesso: “Ho 60 anni e non ho mai visto nulla di simile! I Testimoni lavorano in fretta, felici e uniti. Faccio il muratore per il comune e ogni volta che un lavoro va per le lunghe qualcuno dice: ‘Dovremmo chiedere aiuto ai testimoni di Geova!’”
In Ucraina un anziano ha detto: “Siamo riusciti a costruire una Sala del Regno standard in un mese soltanto. Così non siamo stati distolti a lungo dagli impegni familiari e di congregazione”. Una sorella del posto ha aggiunto: “Proviamo una grande gioia. Abbiamo visto con i nostri occhi come Geova aiuta il suo popolo. Prima, a causa della situazione economica, non avevamo nessuna speranza di avere la nostra Sala del Regno”.
Nel Malawi gli interessati vengono molto volentieri alle nostre adunanze quando c’è un locale idoneo. La congregazione di Nafisi riferisce: “Ora abbiamo una bella Sala del Regno che contribuisce a dare un’ottima testimonianza. Perciò in predicazione è facile iniziare studi biblici. Dappertutto la gente esprime meraviglia: a scuola, al lavoro o nelle case la nostra Sala del Regno è ormai diventata il principale argomento di conversazione”.
In Mozambico anche le autorità locali rimangono favorevolmente colpite dal programma di costruzione delle Sale del Regno. A un capo locale fu chiesto un terreno per costruirvi una Sala del Regno. Nel concederlo, rispose: “Ho sentito parlare della costruzione di Sale del Regno in altre zone e cominciavo a preoccuparmi, dato che nella mia zona non ce ne sono. Grazie, testimoni di Geova, per aver disposto di costruire la nostra Sala del Regno!”
Come influiscono i progetti ben organizzati sullo spirito volenteroso dei membri della congregazione? Un componente di una squadra di costruzione dello Zimbabwe narra: “Dopo aver viaggiato per ore sotto la pioggia, siamo arrivati nella zona rurale dove sorgerà la Sala del Regno. Ad attenderci abbiamo trovato fratelli e sorelle radunati sotto un albero davanti a un fuocherello. Nonostante la pioggia, ci hanno accolto con tanti sorrisi. In vista del nostro arrivo 60 componenti della congregazione avevano fatto lo scavo delle fondamenta. Avevano iniziato alle quattro del mattino precedente e avevano finito quella sera alle sei”.
Nello stesso paese la congregazione di Zongoro non aveva una Sala del Regno. Nathan Muchinguri vi presta servizio fin dal 1924, l’anno in cui si battezzò. Per molti anni ha tradotto pubblicazioni bibliche in shona. Dato che viveva fuori della Betel, la filiale si era offerta di dargli un aiuto economico per coprire le spese, ma lui non lo aveva accettato. Aveva però espresso il desiderio di potersi radunare in una Sala del Regno prima di finire la sua vita terrena. L’8 aprile 2001 il fratello Muchinguri, all’età di 93 anni, ha visto realizzarsi il suo desiderio. La congregazione di Zongoro ha tenuto la sua prima adunanza nella nuova Sala del Regno, proprio in occasione della celebrazione del Pasto Serale del Signore.
Dal novembre 1999, quando iniziò questo programma di costruzione, sono state costruite 2.097 nuove Sale del Regno in 92 paesi, una media di 22 sale alla settimana! Le amorevoli contribuzioni dei fratelli di tutto il mondo hanno reso possibile questa “uguaglianza”, così che la congregazione che “aveva molto non ebbe di più, e [quella che] aveva poco non ebbe di meno”. (2 Cor. 8:14, 15) Geova sta benedicendo quest’opera di costruzione a livello mondiale? Pensate: In molti di questi luoghi, entro un mese dalla costruzione di una Sala del Regno adatta, il numero dei presenti alle adunanze spesso raddoppia.
Tre videocassette sulla medicina e la chirurgia senza sangue
Negli Stati Uniti il Reparto Registrazioni audio/video, con la collaborazione di fratelli della Germania e di altri paesi, ha realizzato una serie di tre videocassette che illustrano la ragionevolezza e l’efficacia della medicina e della chirurgia senza sangue. In tutte e tre le videocassette chirurghi affermati mettono a confronto l’efficacia delle strategie alternative alle emotrasfusioni con quella delle tecniche che fanno uso di sangue. La prima videocassetta ha per titolo Strategie alternative alle emotrasfusioni: semplici, sicure, efficaci. È destinata in particolar modo ai medici e agli studenti di medicina. La funzione dei componenti del sangue è spiegata con l’ausilio di animazioni al computer.
Questa prima videocassetta è stata realizzata in tempo per partecipare al 34º Festival internazionale video-cinematografico tenuto negli Stati Uniti. Venivano presentati 1.500 titoli provenienti da 33 paesi. La videocassetta Strategie alternative era in concorso in tre categorie, in due delle quali — Documentazione (Research Documentation) e Professionale-Educativo (Professional-Educational) — è arrivata seconda, vincendo lo Schermo d’Argento (Silver Screen Award). Nella terza — Attualità (Current Issues) — si è classificata prima, vincendo la Telecamera d’Oro (Gold Camera Award). I premi indicano che gli esperti nel campo cinematografico riconoscono la qualità, l’accuratezza e la professionalità della videocassetta, cosa che accresce la credibilità del suo messaggio.
La seconda videocassetta si intitola Alternative alle emotrasfusioni: Come curare il paziente nel rispetto dei suoi diritti. È stata preparata specialmente per giornalisti che trattano argomenti medici, operatori socio-sanitari e magistrati. Come indica il titolo, la videocassetta mostra come curare il paziente nel rispetto dei suoi diritti. Vengono anche illustrati i vantaggi economici delle tecniche chirurgiche che non fanno uso di sangue.
La terza videocassetta della serie è intitolata Medicina senza sangue: I medici raccolgono la sfida. Destinata in primo luogo al pubblico, questa videocassetta è già stata mandata in onda da network televisivi statunitensi. Sicuramente i commenti positivi di professionisti non Testimoni intervistati nella videocassetta saranno molto utili per far comprendere al pubblico i vantaggi della chirurgia senza sangue e per combattere i pregiudizi di chi non è informato.
Nuovi edifici delle filiali recano lode a Dio
Seguono i rapporti sulla dedicazione di cinque filiali nel corso del passato anno di servizio. Viaggiando con l’immaginazione, ci recheremo prima in Sudamerica, dove sono stati dedicati i nuovi edifici delle filiali del Venezuela e dell’Uruguay. Poi andremo in Ucraina, nell’Europa orientale, dove per oltre 50 anni l’opera dei testimoni di Geova è stata al bando. Successivamente rivolgeremo l’attenzione al Malawi, nell’Africa meridionale, dove i Testimoni hanno sopportato per molti anni bando e persecuzione. Infine approderemo a Barbados, splendida isola delle Antille.
VENEZUELA: Il 3 marzo 2001, circa 1.600 visitatori provenienti da 22 paesi si sono radunati in una proprietà molto curata dal punto di vista paesaggistico, situata un’ottantina di chilometri a ovest della capitale, Caracas, per la dedicazione del nuovo complesso di edifici della filiale. Marzo è la stagione asciutta, e i monti dell’Aragua erano brulli e di colore bruno, ma grazie al sistema di irrigazione che attinge l’acqua da pozzi all’interno della proprietà, i prati e le palme intorno agli edifici della filiale erano verdi e lussureggianti. I delegati — che indossavano i loro abiti migliori e andavano in giro con macchine fotografiche e videocamere — entravano e uscivano dagli edifici esprimendo ammirazione e gioia.
La prima filiale del Venezuela fu aperta nel settembre 1946, quando nel paese c’erano solo 19 proclamatori. Nei successivi 50 anni vari edifici della filiale divennero troppo piccoli a motivo dell’espansione dell’opera. Attualmente la nuova filiale cura i bisogni degli 88.541 proclamatori della buona notizia che operano in Venezuela.
Molti dei presenti alla dedicazione avevano preso parte ai lavori di costruzione durati sei anni. Un servitore internazionale ha osservato: “È stato molto incoraggiante vedere fratelli disposti a fare ore e ore di viaggio per partecipare alla costruzione. Per esempio, un gruppo di una congregazione noleggiò un pullman e partì alle 11 di sera. Viaggiò tutta la notte e arrivò la mattina alle 6 in tempo per fare colazione, dopo di che lavorò con noi tutto il giorno per poi risalire sul pullman e farsi altre sette ore di viaggio fino a casa”. Durante la costruzione i fratelli hanno goduto della reciproca compagnia, lavorando insieme in unità. — Sal. 133:1.
Il discorso della dedicazione, intitolato “Espansione che reca lode a Geova”, è stato pronunciato da Gerrit Lösch, del Corpo Direttivo. Il giorno seguente ben 113.260 Testimoni e interessati provenienti da ogni parte del paese si sono dati appuntamento a Valencia per ascoltare altre informazioni elettrizzanti, compreso un riassunto del programma della dedicazione.a
URUGUAY: “Che gente meravigliosa! È veramente bello vedere così tante persone, uomini e donne, che lavorano sodo e sono felici. Ciò è possibile solo se si ha la giusta motivazione e non si cerca un guadagno materiale. Congratulazioni! Continuate così!” Questo è solo uno dei tanti commenti fatti da vari osservatori che hanno visitato il cantiere della filiale in Uruguay.
Durante i lavori di costruzione, i testimoni di Geova hanno manifestato lo stesso spirito zelante e di cooperazione che è stato evidente nel corso degli anni nella loro opera di istruzione biblica. Sessant’anni fa in Uruguay c’erano pochi Testimoni, fra cui sei pionieri tedeschi che girarono tutto il paese in bicicletta. Ora i testimoni di Geova dell’Uruguay hanno un’organizzazione solida, ben conosciuta e rispettata, con una proporzione di un proclamatore ogni 287 abitanti e una media di cinque anziani per congregazione. Naturalmente l’espansione richiede locali più ampi per la filiale.
Durante il programma della dedicazione, svoltosi il 31 marzo 2001, è stata espressa gratitudine per i numerosi Testimoni che hanno messo a disposizione la loro esperienza e le loro capacità per realizzare questo progetto. Sono anche stati intervistati molti ex missionari che hanno prestato servizio in Uruguay. Erano venuti da paesi lontani per assistere alla dedicazione, il cui discorso è stato pronunciato dal fratello Lösch. Egli ha sottolineato che lo scopo principale dell’opera di predicazione è quello di recare lode e gloria a Geova.b
UCRAINA: La buona notizia viene predicata in Ucraina da oltre 110 anni. Nello scorso decennio, però, la crescita è stata particolarmente rapida. Negli anni ’90 i proclamatori sono aumentati del 530 per cento, e questo ha reso urgente costruire nuovi edifici per la filiale. A tal fine fu scelto un bel terreno cinque chilometri a nord di Leopoli. Il complesso consiste in un edificio residenziale con 104 stanze, uffici moderni, cucina, lavanderia, garage e deposito della letteratura.
Due anni e tre mesi dopo aver ricevuto la licenza edilizia, i fratelli avevano trasformato un ex campo della gioventù in un attraente complesso di edifici della filiale. È situato in un bosco dove i fratelli erano soliti tenere le adunanze negli anni in cui l’opera era al bando.
Le autorità locali avevano richiesto che la strada che porta alla filiale venisse asfaltata. Per questo lavoro i fratelli si erano rivolti a una ditta locale, chiedendo che la strada, lunga 1,2 chilometri, venisse completata entro la fine di ottobre del 2000. Questo perché di solito in novembre comincia a nevicare. La ditta non è riuscita a finire il lavoro entro il termine stabilito. Dato però che le condizioni atmosferiche permettevano ancora di lavorare all’aperto, i fratelli hanno deciso di dare una mano per finire la strada. Tutti hanno lavorato di buona lena e finalmente il sabato 16 dicembre 2000 la strada è stata completata. Quella notte è nevicato in tutta la zona. Se chiedete alla gente del posto perché l’autunno del 2000 è stato così insolitamente mite e lungo, vi risponderà: “Perché i testimoni di Geova dovevano finire la strada”.
La dedicazione si è tenuta il 19 maggio 2001. Erano presenti fratelli e sorelle di 35 paesi. Il programma ha incluso discorsi pronunciati da Theodore Jaracz e Gerrit Lösch, del Corpo Direttivo. Il giorno seguente una folla di 72.023 persone ha seguito un programma speciale nei più grandi stadi di Leopoli e di Kiev. Erano presenti molti che per decenni avevano prestato servizio mentre l’opera era al bando. Erano entusiasti di avere una filiale così bella, che recherà grande onore e lode a Geova.c
MALAWI: Nel tardo pomeriggio di sabato 19 maggio 2001, più di 2.200 Testimoni del Malawi si sono radunati insieme a 200 visitatori provenienti da 21 paesi all’ombra di una tettoia fatta di paglia e lunghi pali di eucalipto e bambù. Al momento del cantico conclusivo, la scarsa luce non permetteva più di leggere le parole del libretto dei cantici. Dall’attraente palco, il fratello che dirigeva il cantico ha guidato l’uditorio nel cantare il Cantico 56 nel caratteristico stile africano: senza musica e a quattro voci. L’uditorio non aveva bisogno del libretto dei cantici: conosceva le parole a memoria. Gli ospiti stranieri sono stati sopraffatti dall’emozione nell’ascoltare quei fedeli servitori di Geova, la maggioranza dei quali era battezzata da 40 anni o più e aveva sofferto molto per la propria fede.
Quando quella mattina avevano visitato il nuovo complesso della filiale, i fratelli e le sorelle si erano messi spontaneamente a cantare cantici del Regno e a salutare tutti quelli che incontravano. Prima di questa occasione, per dare il benvenuto ai visitatori internazionali i funzionari dell’aeroporto avevano acconsentito a trasmettere dagli altoparlanti dell’aeroporto le Melodie del Regno, Volume 1. Era stato davvero un benvenuto caloroso e teocratico! All’aeroporto trasmettono ancora quella musica.
“Vi mostrate grati nel servizio di Geova?” Questa è la domanda che è stata posta da Sébastien Johnson, in visita nel Malawi come sorvegliante di zona. Prendendo in esame Michea 6:6-8, il fratello Johnson ha spiegato che Geova non richiede troppo da noi. Ha incoraggiato i presenti a leggere la Bibbia ogni giorno e a metterne in pratica i sani princìpi. Guy Pierce, del Corpo Direttivo, ha imperniato il discorso della dedicazione sul tema “Esultate e rallegratevi in ciò che Geova crea”. Il fratello Pierce ha detto: “La vostra attività e la vostra lunga storia di fedele servizio hanno posto le basi per l’aumento che vediamo oggi. Continuate a fare tutto il possibile per rendere sacro servizio all’Iddio Altissimo, Geova”.
La domenica 20 maggio, in uno stadio di Lilongwe, è stato ricordato ai 17.378 presenti che nel 1993, quando fu revocato il bando, nel Malawi c’erano circa 30.000 proclamatori. Oggi nel paese ci sono quasi 50.000 Testimoni! Sì, la dedicazione del nuovo complesso della Betel è stata davvero una circostanza memorabile, un giorno di vittoria per Geova!d
BARBADOS: La nuova filiale di Barbados e l’adiacente Sala del Regno si trovano in una zona di prati e piante fiorite, che si estende su una superficie di circa un ettaro su un’altura da cui si gode una splendida vista del vicino Mar delle Antille. Questa bella struttura, costruita in 18 mesi, sorge in una zona tranquilla di Prospect (St. James), a circa 4 chilometri da Bridgetown, la capitale di Barbados.
Il nuovo edificio della filiale ospita una famiglia Betel di dieci persone. Ha otto stanze, uffici e una sala da pranzo. C’è anche una Sala del Regno con 275 posti a sedere. Questa struttura ha sostituito il vecchio complesso della filiale situato a dieci minuti di macchina nel cuore di Bridgetown. Nel 1969, quando si cominciarono a usare i vecchi locali, situati in un quartiere della capitale relativamente tranquillo, nelle sei isole principali e nelle varie isolette che formano il territorio della filiale c’erano in tutto circa 1.200 proclamatori. Nel 2000 i proclamatori erano diventati 2.390, con 25 congregazioni e un gruppo isolato. Ormai quei locali erano troppo piccoli per far fronte al crescente numero di congregazioni e quello che un tempo era un quartiere tranquillo era diventato una rumorosa zona commerciale.
Sabato 2 giugno 2001, i 676 ospiti provenienti dalle isole sotto la filiale di Barbados e da 15 altri paesi hanno seguito con piacere il programma della dedicazione, in cui è stata anche illustrata la storia dell’opera a Barbados. Il clou del programma è stato il discorso “Rallegriamo il cuore di Geova”, pronunciato con entusiasmo contagioso da John E. Barr, del Corpo Direttivo. Il giorno seguente si è tenuta un’adunanza speciale a beneficio di quelli che per ragioni di spazio non avevano potuto assistere alla dedicazione. I presenti sono stati 3.332.e
Il personale di queste filiali a livello mondiale è costituito da 20.133 ministri ordinati, che fanno tutti parte di un ordine religioso dedicato esclusivamente al ministero.
[Note in calce]
a La storia teocratica del Venezuela è stata pubblicata nell’Annuario dei testimoni di Geova del 1996, alle pagine 187-252.
b La storia teocratica dell’Uruguay è stata pubblicata nell’Annuario del 1999, alle pagine 225-55.
c La storia dei Testimoni di Geova in Ucraina compare in questo Annuario, alle pagine 119-255.
d Troverete la storia teocratica del Malawi nell’Annuario del 1999, alle pagine 149-222.
e La storia teocratica di Barbados è stata pubblicata nell’Annuario del 1989, alle pagine 149-97.
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Fra gli aspetti salienti delle assemblee di distretto “Insegnanti della Parola di Dio”, c’è stata la presentazione a Hong Kong della “Traduzione del Nuovo Mondo” in cinese tradizionale e semplificato
[Immagini a pagina 11]
In tutto il mondo sono state distribuite quasi mezzo miliardo di copie di “Notizie del Regno” N. 36
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La Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo, in Francia
[Immagine a pagina 21]
Il fratello e la sorella Muchinguri di fronte alla nuova Sala del Regno
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I tre premi assegnati alla videocassetta “Strategie alternative alle emotrasfusioni: semplici, sicure, efficaci”
[Immagini alle pagine 28 e 29]
Edifici delle filiali dedicati di recente
(1) Malawi
(2) Barbados
(3) Uruguay
(4) Venezuela
(5) Ucraina