BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • ijwbq articolo 66
  • L’inferno esiste davvero? Cosa dice la Bibbia dell’inferno?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • L’inferno esiste davvero? Cosa dice la Bibbia dell’inferno?
  • Bibbia: domande e risposte
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • La risposta della Bibbia
  • L’inferno è un luogo di tormento eterno?
  • La parabola di Gesù del ricco e Lazzaro sostiene l’esistenza di un inferno di fuoco?
  • L’inferno rappresenta la separazione eterna da Dio?
  • Qualcuno è mai tornato dall’inferno?
  • Chi va all’inferno?
    Bibbia: domande e risposte
  • Un inferno freddo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1965
  • Che ne è stato dell’inferno di fuoco?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2002
  • Cos’è realmente l’inferno?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2002
Altro
Bibbia: domande e risposte
ijwbq articolo 66
Immagine che rappresenta persone che soffrono in un inferno di fuoco.

L’inferno esiste davvero? Cosa dice la Bibbia dell’inferno?

La risposta della Bibbia

Diverse edizioni meno recenti della Bibbia in italiano, come la Martini, in alcuni versetti usano la parola “inferno” (Salmo 16:10; Atti 2:27a). Come mostra l’immagine all’inizio dell’articolo, molte persone credono che l’inferno sia un luogo dove arde il fuoco eterno e dove vengono puniti i malvagi. Ma cosa insegna la Bibbia?

In questo articolo

  • L’inferno è un luogo di tormento eterno?

  • La parabola di Gesù del ricco e Lazzaro sostiene l’esistenza di un inferno di fuoco?

  • L’inferno rappresenta la separazione eterna da Dio?

  • Qualcuno è mai tornato dall’inferno?

  • Versetti biblici sull’inferno, o Tomba

  • Termini biblici nelle lingue originali

  • Breve storia dell’inferno di fuoco

L’inferno è un luogo di tormento eterno?

No. I termini originali che in alcune antiche traduzioni della Bibbia sono resi “inferno” (in ebraico “Sceol”; in greco “Ades”) si riferiscono fondamentalmente alla Tomba, cioè il luogo simbolico in cui si trovano i morti. La Bibbia mostra che chi è nella Tomba ha smesso di esistere.

  • Chi è morto non è cosciente e non prova dolore. “Non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi” (Qoèlet [Ecclesiaste] 9:10, CEI, 1988). L’inferno non è un luogo pieno di lamenti di persone che soffrono. Anzi, la Bibbia dice: “Siano i malvagi a provare vergogna; siano ridotti al silenzio nella Tomba [negli ìnferi]b” (Salmo 31:17; 115:17).

  • Dio ha stabilito come pena per il peccato la morte, non l’inferno di fuoco. Dio disse al primo uomo, Adamo, che la punizione per la disubbidienza ai Suoi comandi sarebbe stata la morte (Genesi 2:17). Non parlò di un inferno in cui sarebbe stato tormentato in eterno. Dopo che Adamo ebbe peccato, Dio disse: “Polvere sei e polvere tornerai” (Genesi 3:19). Quindi Adamo avrebbe smesso di esistere. Se Dio avesse voluto mandarlo in un inferno di fuoco, lo avrebbe sicuramente detto. Dio non ha cambiato la punizione per quelli che disubbidiscono alle sue leggi. Molto tempo dopo il peccato di Adamo, Dio fece scrivere nella Bibbia queste parole: “Il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23). Non c’è motivo di aggiungere altre punizioni: “chi è morto è stato assolto dal suo peccato” (Romani 6:7).

  • Dio detesta l’idea che qualcuno venga tormentato in eterno (Geremia 32:35). Un’idea del genere è contraria all’insegnamento biblico secondo cui “Dio è amore” (1 Giovanni 4:8). Lui vuole che lo adoriamo perché lo amiamo, non perché abbiamo paura di un tormento eterno (Matteo 22:36-38).

  • Nell’inferno ci sono andate anche persone buone. Le versioni della Bibbia che usano la parola “inferno” fanno capire che uomini fedeli come Giacobbe e Giobbe si aspettavano di andare all’inferno (Genesi 37:35; Giobbe 14:13). Anche di Gesù Cristo si legge che è stato all’inferno nel periodo fra la sua morte e la sua risurrezione (Atti 2:31, 32). Naturalmente nei punti in cui in queste Bibbie viene usato il termine “inferno” ci si riferisce alla Tomba.c

La parabola di Gesù del ricco e Lazzaro sostiene l’esistenza di un inferno di fuoco?

Questa parabola di Gesù, conosciuta anche come parabola di Lazzaro e del ricco epulone, si trova in Luca 16:19-31. Le parabole sono narrazioni da cui si ricava una morale o una verità spirituale. I fatti narrati nella parabola del ricco e Lazzaro non sono realmente accaduti (Matteo 13:34). Per saperne di più, vedi l’articolo “Chi erano l’uomo ricco e Lazzaro?”

L’inferno rappresenta la separazione eterna da Dio?

No. La dottrina secondo cui i morti sono consapevoli di essere separati da Dio è in contrasto con quello che dice la Bibbia. Infatti la Parola di Dio insegna che i morti non sono coscienti, non si rendono conto di nulla (Salmo 146:3, 4; Ecclesiaste 9:5).

Qualcuno è mai tornato dall’inferno?

Sì. La Bibbia dice nei dettagli in che modo nove persone che erano andate nella Tomba (o “inferno”, come dicono alcune Bibbie) furono risuscitate, cioè riportate in vita.d Se mentre si trovavano all’inferno fossero state coscienti, avrebbero poi parlato di quello che avevano vissuto lì. Comunque, nessuno di loro parlò di quello che aveva fatto lì, né tanto meno di un tormento. Come insegna chiaramente la Bibbia, loro non erano coscienti; era come se dormissero profondamente (Giovanni 11:11-14; 1 Corinti 15:3-6).

a Molte traduzioni moderne della Bibbia in italiano non usano la parola “inferno” in Atti 2:27. Alcune usano parole o espressioni come “inferi” (CEI) o “mondo dei morti” (Parola del Signore). Altre traslitterano semplicemente il termine greco originale e riportano “Ades” (La Nuova Diodati, 2003; Nuova Riveduta, 2006).

b Salmo 30:18, Nuovissima versione dai testi originali, e-book.

c Vedi il riquadro “Termini biblici nelle lingue originali”.

d Leggi 1 Re 17:17-24; 2 Re 4:32-37; 13:20, 21; Matteo 28:5, 6; Luca 7:11-17; 8:40-56; Giovanni 11:38-44; Atti 9:36-42; 20:7-12.

Versetti biblici sull’inferno, o Tomba

Giobbe 14:13: “Mi nascondessi tu nella Tomba [“inferno”, Sales], stabilissi per me un limite di tempo e ti ricordassi di me!”

Cosa significa: Il fedele Giobbe sapeva che l’inferno (la Tomba) avrebbe posto fine alle sue sofferenze. E sapeva anche che Dio avrebbe potuto farlo uscire da lì riportandolo in vita.

Salmo 145:20: “Geova protegge tutti quelli che lo amano, ma i malvagi li annienterà tutti”.

Cosa significa: Dio annienterà, o eliminerà completamente, le persone malvagie. Non le terrà in vita in un inferno di fuoco per tormentarle.

Ecclesiaste 9:10: “Nella Tomba [“negli inferi”, La Bibbia di Gerusalemme], il luogo in cui andrai, non si lavora né si fanno piani, e non ci sono né conoscenza né sapienza”.

Cosa significa: Chi è morto non è cosciente di nulla e non soffre. Tra l’altro chi scrisse queste parole si stava rivolgendo anche a persone buone.

Atti 2:31: “Profeticamente disse della risurrezione del Cristo, che egli non fu abbandonato nell’inferno, nè la carne di lui vide la corruzione” (Sales).

Cosa significa: Quando morì, Gesù Cristo andò all’inferno, cioè nella Tomba.

Romani 6:23: “Il salario del peccato è la morte”.

Cosa significa: La punizione per il peccato è la morte, non il tormento nell’inferno.

Apocalisse [Rivelazione] 20:13: “La morte e l’inferno rendettero i morti che avevano” (Sales).

Cosa significa: Chi è all’inferno non è vivo. Verrà riportato in vita grazie alla risurrezione.

Apocalisse [Rivelazione] 20:14: “L’inferno e la morte furono gettati nello stagno di fuoco” (Sales).

Cosa significa: Dopo che i morti saranno stati riportati in vita, l’inferno (la Tomba) sarà ormai vuoto e verrà distrutto per sempre, sarà per così dire gettato nel fuoco. A quel punto la morte dovuta al peccato di Adamo non ci sarà più (Romani 5:12).

Termini biblici nelle lingue originali

Come mostra l’elenco che segue, i traduttori della Bibbia hanno creato confusione usando la parola “inferno” a fronte di termini che nelle lingue originali hanno un significato diverso. In alcuni casi sembra che volessero sostenere l’idea che i malvagi non verranno distrutti, ma tormentati in eterno.

  • Sceol (ebraico שְׁאוֹל), Ades (greco ᾅδης)

    Significato: luogo simbolico in cui si trovano i morti (Salmo 16:10; Atti 2:31).

    Rese: Tomba (Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture); inferi (CEI); inferno (Edizioni Paoline, 1964); sepolcro (Diodati); dimora dei morti (Sales).

  • Geenna (greco γέεννα)

    Significato: distruzione eterna (Matteo 5:30).

    Rese: Geenna (Ricciotti); inferno (Sales).

  • Tartaro (greco ταρταρόω)

    Significato: condizione degradata dei demòni, che sono creature spirituali malvagie (2 Pietro 2:4).

    Rese: Tartaro (Tintori, Pontificio Istituto Biblico); inferno (Parola del Signore).

Breve storia dell’inferno di fuoco

Origini pagane: Gli antichi egizi credevano in un inferno di fuoco. Il Libro Am-Tuat (Amduat), che secondo gli storici risale al XVI secolo a.E.V. (ovvero a.C.), parla di quelli che “saranno gettati a testa in giù nelle voragini di fuoco; e [...] non potranno sfuggire alle fiamme” (The Egyptian Heaven and Hell).

Non era un insegnamento dei primi cristiani: “È degno di nota che nel NT [Nuovo Testamento] non troviamo l’inferno di fuoco fra i temi della predicazione primitiva” (A Dictionary of Christian Theology).

L’influenza della filosofia greca: “Dalla metà del II secolo i cristiani che avevano una certa dimestichezza con la filosofia greca cominciarono a sentire il bisogno di esprimere la loro fede in termini filosofici [...]. La corrente filosofica che trovavano più adatta era il platonismo” (Encyclopædia Britannica). Gli insegnamenti di Platone includevano l’idea di un luogo infuocato in cui dopo la morte si viene tormentati. “Di tutti i filosofi del periodo greco classico, quello che ha avuto l’influenza maggiore sull’idea tradizionale dell’inferno è Platone” (G. Minois, Histoire des enfers).

L’idea dell’inferno di fuoco è stata usata per giustificare la tortura: Durante il periodo dell’Inquisizione spagnola, a chi era dichiarato eretico e messo al rogo veniva detto che in questo modo avrebbe avuto “un assaggio del tormento eterno”, a quanto pare nella speranza che la persona si pentisse in punto di morte (J. Plaidy, The Spanish Inquisition). Inoltre la regina d’Inghilterra Maria I, che mandò al rogo quasi 300 protestanti, avrebbe detto: “Dato che le anime degli eretici dovranno bruciare nell’inferno per l’eternità, non potrebbe esserci nulla di più appropriato che imitare la vendetta divina bruciandoli sulla terra” (A. Tytler, Universal History).

Cambiamenti sull’insegnamento dell’inferno: Di recente alcune denominazioni religiose hanno ridimensionato l’insegnamento riguardo all’inferno, a quanto pare più per andare incontro ai fedeli che per smentire un falso insegnamento (2 Timoteo 4:3). “Le persone vogliono un Dio affettuoso e compassionevole”, dice Jackson Carroll, docente di scienze religiose e sociali. “Parlare di peccato e di colpa va contro la cultura di oggi”.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi