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1 TimoteoIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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3:16 ad 1127; w85 1/12 10; uw 52; g80 22/4 16; w77 629; lp 72; w75 471; g72 8/9 7; g72 8/12 7; w70 253; w69 330-331; w57 383; w54 25; lg 102; w49 84; tf 249-250
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1 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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il sacro segreto di questa devozione a Dio Questo è l’unico punto nelle Scritture in cui le due espressioni “sacro segreto” e “devozione a Dio” compaiono insieme. (Vedi approfondimenti a Mt 13:11; 1Tm 4:7.) Paolo qui si concentra sul sacro segreto che ha a che fare con il seguente quesito: esiste un essere umano in grado di mostrare devozione a Dio in modo perfetto per tutta la vita? Quando egoisticamente si ribellò a Geova nell’Eden, Adamo dimostrò di non esserci riuscito. Perciò questa domanda risultò essere particolarmente significativa per i suoi discendenti. Per circa 4.000 anni la risposta continuò a essere un mistero, o un segreto. Essendo imperfetti, nessuno dei discendenti di Adamo ed Eva poteva essere perfettamente integro (Sl 51:5; Ec 7:20; Ro 3:23). Ma Gesù, un uomo perfetto come Adamo, fu devoto a Dio in ogni pensiero, parola e azione, perfino nelle prove più difficili (Eb 4:15; vedi approfondimento a 1Co 15:45). Il suo attaccamento per Geova si poggiava su un amore altruistico e sincero. Lasciando un esempio di perfetta devozione a Dio, Gesù diede la risposta definitiva a questo sacro segreto.
devozione a Dio Per una trattazione dell’espressione “devozione a Dio”, vedi approfondimento a 1Tm 4:7; vedi anche approfondimento a 1Tm 2:2.
‘Fu [...] nella gloria’ Basandosi sulla struttura, sul ritmo e sul parallelismo del testo greco originale, alcuni studiosi sono giunti alla conclusione che le frasi racchiuse dalle virgolette potrebbero essere tratte da un detto molto conosciuto o forse da un canto diffuso tra i cristiani del I secolo. (Confronta approfondimento a Ef 5:19.)
Fu reso manifesto nella carne Questa espressione si applica a Gesù, a quanto pare dal momento in cui fu battezzato nel Giordano. (Vedi approfondimento a Mt 3:17.) Fu allora che Gesù di Nazaret diventò l’Unto di Geova, o Messia. Pur essendo stato creato nei cieli, Gesù fu un essere umano perfetto, fatto di carne e ossa, e spesso parlò di sé come del “Figlio dell’uomo” (Mt 8:20; vedi Glossario, “Figlio dell’uomo”).
fu dichiarato giusto nello spirito Questa espressione si riferisce a quando Geova riportò in vita suo Figlio risuscitandolo come spirito (1Pt 3:18). Dopo averlo risuscitato, Geova concesse a Gesù la vita immortale (Ro 6:9; 1Tm 6:16). In questo modo confermò che Gesù aveva dimostrato di essere giusto sotto ogni aspetto. (Vedi approfondimento a Ro 1:4.)
apparve ad angeli Dopo essere stato risuscitato, Gesù apparve agli angeli infedeli, o demòni, e pronunciò il giudizio emesso da Dio nei loro confronti (1Pt 3:18-20). Questi angeli, che si ribellarono ai giorni di Noè, si trovano ora in legami simbolici e in una condizione di profonde tenebre spirituali, e a quanto pare non possono più materializzarsi (2Pt 2:4; Gda 6).
fu predicato fra le nazioni Dopo la Pentecoste del 33 i cristiani iniziarono a predicare a ebrei e proseliti circoncisi, compresi quelli che vivevano in altre nazioni (At 2:5-11). Successivamente il messaggio fu portato anche ai samaritani (At 8:5-17, 25). Poi, nel 36, Pietro predicò a Cornelio e ad altri non ebrei incirconcisi che si erano riuniti in casa di quest’ultimo (At 10:24, 34-43). Paolo, Timoteo e altri missionari in seguito dichiararono la buona notizia in Asia Minore e in Europa (At 16:10-12). Intorno al 60-61, parlando della buona notizia, Paolo poté scrivere: “È stata predicata in tutta la creazione che è sotto il cielo” (Col 1:23 e approfondimento; vedi anche At 17:6; Ro 1:8; 15:24, 28; Col 1:6; App. B13 e Galleria multimediale, “Pentecoste del 33 e diffusione della buona notizia”).
fu creduto nel mondo I cristiani del I secolo portarono la buona notizia su Gesù “fino ai confini del mondo”. (Vedi approfondimento ad At 1:8.) Di conseguenza in varie parti della terra molti diventarono cristiani. Per esempio, nel libro degli Atti, si legge di nuovi credenti ad Antiochia di Pisidia, a Listra e Iconio (At 13:48; 14:21, 23), Filippi (At 16:12, 33, 34), Tessalonica (At 17:1, 4), Berea (At 17:10-12), Atene (At 17:16, 34) ed Efeso (At 19:17-20).
fu ricevuto in cielo nella gloria Qui Paolo si riferisce all’ascensione di Gesù (At 1:9, 10). Geova mise Gesù alla propria destra, dandogli più gloria di qualunque altra creatura nell’universo (Mt 28:18; Gv 17:5; Flp 2:9; Eb 1:3, 4).
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