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1A Il nome divino nelle Scritture EbraicheTraduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
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1A Il nome divino nelle Scritture Ebraiche
Ebr. יהוה (YHWH)
“Geova” (ebr. יהוה, YHWH), il nome personale di Dio, ricorre la prima volta in Ge 2:4. Il nome divino è un verbo: la forma causativa, all’imperfetto, del verbo ebraico הוה (hawàh, “divenire”). Perciò il nome divino significa “Egli fa divenire”. Geova si rivela così come Colui che, agendo progressivamente, adempie le promesse, Colui che realizza sempre i suoi propositi. Vedi nt. a Ge 2:4, “Geova”; App. 3C. Cfr. nt. a Eso 3:14.
L’azione più indegna che i traduttori moderni compiono nei confronti del divino Autore delle Sacre Scritture è quella di togliere o nascondere il suo caratteristico nome personale. In realtà il suo nome ricorre nel testo ebraico 6.828 volte nella forma יהוה (YHWH o JHVH), a cui in genere si fa riferimento come al Tetragramma (che letteralmente significa “di quattro lettere”). Usando il nome “Geova”, ci siamo strettamente attenuti ai testi nelle lingue originali e non abbiamo seguito la pratica di sostituire il nome divino, il Tetragramma, con titoli come “Signore”, “il Signore”, “Adonai” o “Dio”.
Oggi, a parte alcuni frammenti della primitiva Settanta greca in cui il nome sacro è conservato in ebraico, solo il testo ebraico ha ritenuto questo importantissimo nome nella sua forma originale di quattro lettere, יהוה (YHWH), la cui esatta pronuncia non è stata preservata. I testi attualmente in circolazione della Settanta greca (LXX), della Pescitta siriaca (Sy) e della Vulgata latina (Vg) sostituiscono l’incomparabile nome di Dio col semplice titolo “Signore”. — Vedi App. 1C.
Il codice di Leningrado B 19A, che si trova nell’URSS e il cui testo è stato usato per la Biblia Hebraica Stuttgartensia (BHS), vocalizza il Tetragramma in modo da leggere Yehwàh, Yehwìh e un certo numero di volte Yehowàh, come in Ge 3:14. L’edizione del testo ebraico di Ginsburg (Gins.) vocalizza YHWH in modo da leggere Yehowàh. Benché molti traduttori preferiscano la pronuncia “Yahweh”, la Traduzione del Nuovo Mondo continua a usare la forma “Geova” perché è conosciuta da secoli. — Vedi ad alla voce “Geova”.
La consuetudine invalsa fra gli ebrei di sostituire il nome divino con titoli fu seguita nelle copie posteriori della Settanta greca, nella Vulgata latina e in molte altre traduzioni, antiche e moderne. Perciò, A Greek-English Lexicon, di Liddell e Scott (LSJ), p. 1013, dichiara: “ὁ Κύριος, = ebr. Yahweh, Lxx Ge. 11.5, al.”. Inoltre, il Greek Lexicon of the Roman and Byzantine Periods, di E. A. Sophocles, Cambridge (USA) e Lipsia, 1914, p. 699, alla voce κύριος (Kỳrios) dice: “Signore, che sta per יהוה. Sett. passim [sparso qua e là in vari punti del testo]”. Oltre a ciò, il Dictionnaire de la Bible, di F. Vigouroux, Parigi, 1926, vol. 1, col. 223, dice che “i Settanta e la Vulgata hanno Κύριος e Dominus, ‘Signore’, dove l’originale ha Geova”. Anche Giuseppe Ricciotti, in una nota a Eso 3:14 nella versione da lui annotata (La Sacra Bibbia, Salani, 1955), afferma: “Il nome Jahvè è tradotto nella Vulgata con Dominus”. Riguardo al nome divino, A Compendious Syriac Dictionary, a cura di J. Payne Smith, Oxford, ristampa del 1979, p. 298, dice che Maryaʼ “nella Pescitta [siriaca] del V. T. rappresenta il Tetragramma”.
Una delle prime Bibbie in italiano ad usare il nome di Geova fu la traduzione di Antonio Brucioli. Nell’edizione stampata a Venezia nel 1551 egli usò in Eso 6:3 la forma “Ieova”. Commentando questo stesso versetto, il Brucioli aveva detto: “IEOVA è il sacratissimo nome di Iddio . . . intendendosi sempre pel Signore”. (Commento in tutti i Sacrosanti libri del Vecchio, & Nuovo Testamento, Venezia, 1546) In una revisione della versione del Brucioli, stampata dall’editore Francesco Durone nel 1562, il nome di Dio, nelle forme “Iehova” e “Iehovah”, ricorre decine di volte (es. Ge 28:13; Eso 6:2, 3, 6, 8, 29; Sl 83:18 83:19; Isa 45:5; Os 12:5; Am 5:8). In una nota a Ge 28:13 si legge: “Questo nome IEHOVA s’attribuisce solo e propriamente a Dio”. Invalse comunque fra i traduttori l’abitudine di usare il nome Geova in pochi versetti soltanto e di scrivere “Signore” o “Dio” nella maggior parte degli altri casi in cui nel testo ebraico ricorre il Tetragramma. Questa abitudine fu seguita dai traduttori della “Bibbia del re Giacomo” (inglese) del 1611, dove il nome di Geova ricorre solo quattro volte, cioè in Eso 6:3; Sl 83:18; Isa 12:2; 26:4.
Inoltre il Theological Wordbook of the Old Testament, vol. 1, Chicago (1980), p. 13, dice: “Per non correre il rischio di nominare il nome di Dio (YHWH) invano, giudei devoti cominciarono a sostituire il nome proprio stesso con la parola ʼădōnā(y). Pur lasciando nel testo le quattro consonanti originali, i masoreti vi aggiunsero le vocali ē (in luogo di ă per altre ragioni) e ā per ricordare al lettore di pronunciare ʼădōnā(y) senza tener conto delle consonanti. Questo si ripete più di seimila volte nella Bibbia Ebraica. La maggioranza delle traduzioni [in inglese] usano scrivere il titolo ‘SIGNORE’ in tutte maiuscole. Fanno eccezione l’ASV [American Standard Version] e la Traduzione del Nuovo Mondo che usano ‘Geova’, l’Amplified che usa ‘Signore’ e JB [La Bibbia di Gerusalemme, ed. inglese] che usa ‘Yahweh’. . . . Nei luoghi in cui ricorre ʼădōnā(y) yhwh, quest’ultima parola ha i punti vocalici di ʼēlōhim e così nacquero le versioni . . . come ‘Signore DIO’ (es. Amos 7:1)”.
IL NOME DIVINO NELLE SCRITTURE EBRAICHE (NM)
La frequenza stessa con cui questo nome ricorre dimostra quanto esso sia importante per l’autore della Bibbia, del quale è il nome. Il Tetragramma ricorre 6.828 volte nel testo ebraico (BHK e BHS). Lo conferma il Dizionario Teologico dell’Antico Testamento, di E. Jenni e C. Westermann, Marietti ed., Torino, 1978, vol. I, coll. 609, 610. La Traduzione del Nuovo Mondo rende il Tetragramma “Geova” tutte le volte che ricorre, fuorché in Gdc 19:18 (vedi la relativa nt.).
In base alle lezioni dei LXX, abbiamo ripristinato il Tetragramma in tre luoghi e lo abbiamo reso “Geova”, cioè in De 30:16; 2Sa 15:20 e 2Cr 3:1, dove in BHK le note in calce danno יהוה.
Secondo le note in calce di BHK e BHS, in Isa 34:16 e Zac 6:8 si dovrebbe leggere il nome divino invece del pronome di prima persona singolare ‘mio’. Abbiamo ripristinato il nome divino in questi due luoghi e lo abbiamo reso “Geova”.
Per una spiegazione degli altri 141 casi di ripristino del nome divino, vedi App. 1B.
Il nome “Geova” ricorre 6.973 volte nel testo delle Scritture Ebraiche della Traduzione del Nuovo Mondo, di cui tre in nomi composti (Ge 22:14; Eso 17:15; Gdc 6:24) e sei nelle soprascritte dei Salmi (7; 18 [3 volte]; 36; 102). Questi nove casi sono inclusi nelle 6.828 volte di BHK e BHS.
“Geova” nelle Scr. Ebr. della NM
6.827 YHWH reso “Geova”
146 Ulteriori ripristini
Totale 6.973 “Geova” (da Ge a Mal)
FORMA ABBREVIATA DEL NOME DIVINO
La forma abbreviata del nome divino, Yah (reso “Iah”), ricorre 50 volte nel testo masoretico. Segue un elenco dei luoghi in cui ricorre: Eso 15:2; 17:16; Sl 68:4, 18; 77:11; 89:8; 94:7, 12; 102:18; 104:35; 105:45; 106:1, 48; 111:1; 112:1; 113:1, 9; 115:17, 18, 18; 116:19; 117:2; 118:5, 5, 14, 17, 18, 19; 122:4; 130:3; 135:1, 3, 4, 21; 146:1, 10; 147:1, 20; 148:1, 14; 149:1, 9; 150:1, 6, 6; Ca 8:6; Isa 12:2; 26:4; 38:11, 11.
Per una trattazione dei 237 casi in cui il nome “Geova” è usato nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, vedi App. 1D.
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1B Cambiamenti relativi al nome divino fatti dagli scribiTraduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
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1B Cambiamenti relativi al nome divino fatti dagli scribi
I 134 cambiamenti
In 134 luoghi i soferim (scribi) ebrei cambiarono il testo ebraico originale da YHWH in ʼAdhonài. Gins.Mas, vol. IV, p. 28, § 115, dice: “Abbiamo visto che in molti di questi centotrentaquattro casi in cui il testo oggi accettato legge Adonaī conforme a questa masora, alcuni dei migliori MSS. ed edizioni antiche hanno il Tetragramma, e ci si chiede come si sia pervenuti a questa variazione. La spiegazione non è da cercare lontano. Da tempo immemorabile i canoni giudaici decretavano che il nome ineffabile si dovesse leggere Adonaī, come se fosse scritto אדני [ʼAdhonài] anziché יהוה [YHWH]. Nulla era dunque più naturale per i copisti che sostituire il Tetragramma che era loro proibito pronunciare con l’espressione che ne indicava la pronuncia”.
Segue un elenco di questi 134 luoghi, secondo Gins.Mas, vol. I, pp. 25, 26, § 115:
Ge 18:3, 27, 30, 31, 32; 19:18; 20:4; Eso 4:10, 13; 5:22; 15:17; 34:9, 9; Nu 14:17; Gsè 7:8; Gdc 6:15; 13:8; 1Re 3:10, 15; 22:6; 2Re 7:6; 19:23; Esd 10:3; Ne 1:11; 4:14; Gb 28:28; Sl 2:4; 16:2; 22:30; 30:8; 35:17, 22, 23; 37:13; 38:9, 15, 22; 39:7; 40:17; 44:23; 51:15; 54:4; 55:9; 57:9; 59:11; 62:12; 66:18; 68:11, 17, 19, 22, 26, 32; 73:20; 77:2, 7; 78:65; 79:12; 86:3, 4, 5, 8, 9, 12, 15; 89:49, 50; 90:1, 17; 110:5; 130:2, 3, 6; Isa 3:17, 18; 4:4; 6:1, 8, 11; 7:14, 20; 8:7; 9:8, 17; 10:12; 11:11; 21:6, 8, 16; 28:2; 29:13; 30:20; 37:24; 38:14, 16; 49:14; La 1:14, 15, 15; 2:1, 2, 5, 7, 18, 19, 20; 3:31, 36, 37, 58; Ez 18:25, 29; 21:9; 33:17, 20; Da 1:2; 9:3, 4, 7, 9, 15, 16, 17, 19, 19, 19; Am 5:16; 7:7, 8; 9:1; Mic 1:2; Zac 9:4; Mal 1:12, 14.
Abbiamo ripristinato la lezione originale in 133 luoghi e l’abbiamo resa “Geova”. L’unica eccezione è Sl 68:26, dove BHK e BHS hanno già il Tetragramma. — Vedi nt. a Sl 68:26, “Geova”.
Altri otto cambiamenti
Secondo Gins.Int, pp. 368, 369, in alcuni casi i soferim ebrei sostituirono il Tetragramma con ʼElohìm. Noi abbiamo ripristinato la lezione originale in otto luoghi, cioè in Sl 14:1, 2, 5; 53:1, 2, 4, 5, 6, rendendola “Geova”.
Abbiamo così ripristinato il Tetragramma nei suddetti 141 luoghi e lo abbiamo reso “Geova”.
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1C Il nome divino in antiche versioni grecheTraduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
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1C Il nome divino in antiche versioni greche
Negli scorsi decenni sono stati rinvenuti molti frammenti di antiche versioni greche delle Scritture Ebraiche nei quali è stato trovato il nome divino, scritto di solito in lettere ebraiche. Questo indica che il nome divino fu usato nelle versioni greche fin dopo l’inizio del IX secolo E.V. Presentiamo di seguito dieci manoscritti che contengono il nome divino, insieme con informazioni pertinenti.
(1) LXXP. Fouad Inv. 266 rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici quadrati nei seguenti luoghi: De 18:5, 5, 7, 15, 16; 19:8, 14; 20:4, 13, 18; 21:1, 8; 23:5; 24:4, 9; 25:15, 16; De 26:2, 7, 8, 14; 27:2, 3, 7, 10, 15; 28:1, 1, 7, 8, 9, 13, 61, 62, 64, 65; 29:4, 10, 20, 29; 30:9, 20; 31:3, 26, 27, 29; 32:3, 6, 19. Perciò in questa collezione il Tetragramma ricorre 49 volte in luoghi identificati di Deuteronomio. Inoltre, in questa collezione il Tetragramma ricorre tre volte in frammenti non identificati, cioè nei frammenti 116, 117 e 123. Questo papiro, trovato in Egitto, fu datato al I secolo a.E.V.
Nel 1944 fu pubblicato un frammento di questo papiro da W. G. Waddell in JTS, vol. 45, pp. 158-161. Nel 1948, al Cairo, in Egitto, due missionari della Scuola di Galaad della Watch Tower Bible and Tract Society ottennero fotografie di 18 frammenti di questo papiro e il permesso di pubblicarle. In seguito, 12 di questi frammenti furono pubblicati nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, 1950, ed. inglese, pp. 13, 14. Sulla base delle fotografie di questa pubblicazione, furono fatti i tre studi che seguono: (1) A. Vaccari, “Papiro Fuad, Inv. 266. Analisi critica dei Frammenti pubblicati in: ‘New World Translation of the Christian Greek Scriptures’ [Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane]. Brooklyn (N. Y.) 1950 p. 13s.”, pubblicato in Studia Patristica, vol. I, parte I, a cura di Kurt Aland e F. L. Cross, Berlino, 1957, pp. 339-342; (2) W. Baars, “Papiro Fouad Inv. N. 266”, pubblicato nel Nederlands Theologisch Tijdschrift, vol. XIII, Wageningen, 1959, pp. 442-446; (3) George Howard, “The Oldest Greek Text of Deuteronomy”, pubblicato nell’Hebrew Union College Annual, vol. XLII, Cincinnati, 1971, pp. 125-131.
Commentando questo papiro, Paul Kahle scrisse in Studia Evangelica, a cura di Kurt Aland, F. L. Cross, Jean Danielou, Harald Riesenfeld e W. C. van Unnik, Berlino, 1959, p. 614: “Altre parti dello stesso papiro sono state riprodotte da una fotografia del papiro appartenente alla Watch Tower Bible and Tract Society e che compare nell’introduzione di una traduzione inglese del Nuovo Testamento, Brooklyn, New York, 1950. Una caratteristica del papiro è il fatto che il nome di Dio è reso col Tetragramma in lettere ebraiche quadrate. Un esame dei frammenti del papiro pubblicati, intrapreso su mia richiesta da padre Vaccari, lo ha portato alla conclusione che il papiro, che dovette essere scritto circa 400 anni prima del Codice B, contiene forse il più perfetto testo di Deuteronomio dei Settanta che ci sia pervenuto”.
Un totale di 117 frammenti di LXXP. Fouad Inv. 266 furono pubblicati in Études de Papyrologie, vol. 9, Il Cairo, 1971, pp. 81-150, 227, 228. Un’edizione fotografica di tutti i frammenti di questo papiro fu pubblicata da Zaki Aly e Ludwig Koenen col titolo Three Rolls of the Early Septuagint: Genesis and Deuteronomy, nella serie “Papyrologische Texte und Abhandlungen”, vol. 27, Bonn, 1980.
(2) LXXVTS 10a rende il nome divino col tetragramma scritto in caratteri ebraici antichi nei seguenti luoghi: Gna 4:2; Mic 1:1, 3; 4:4, 5, 7; 5:4, 4; Aba 2:14, 16, 20; 3:9; Sof 1:3, 14; 2:10; Zac 1:3, 3, 4; 3:5, 6, 7. Questo rotolo di pelle, trovato in una caverna del deserto della Giudea presso Naḥal Ḥever, è stato datato alla fine del I secolo E.V. I frammenti di questo rotolo furono pubblicati in Supplements to Vetus Testamentum, vol. X, Leida, 1963, pp. 170-178.
(3) LXXIEJ 12 rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici antichi in Gna 3:3. Questo frammento di pergamena, trovato in una caverna del deserto della Giudea presso Naḥal Ḥever, è stato datato alla fine del I secolo E.V. Fu pubblicato nell’Israel Exploration Journal, vol. 12, 1962, p. 203.
(4) LXXVTS 10b rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici antichi nei seguenti luoghi: Zac 8:20; 9:1, 1, 4. Questo rotolo di pergamena, trovato in una caverna del deserto della Giudea presso Naḥal Ḥever, è stato datato alla metà del I secolo E.V. Fu pubblicato in Supplements to Vetus Testamentum, vol. X, 1963, p. 178.
(5) 4Q LXX Levb rende il nome divino in lettere greche (IAO) in Le 3:12; 4:27. Questo manoscritto papiraceo, trovato nella Caverna n. 4 di Qumran, è stato datato al I secolo a.E.V. Un resoconto preliminare su questo manoscritto fu presentato in Supplements to Vetus Testamentum, vol. IV, 1957, p. 157.
(6) LXXP. Oxy. VII.1007 rende il nome divino con una doppia yohdh in Ge 2:8, 18. Questo foglio di pergamena, datato al III secolo E.V., fu pubblicato in The Oxyrhynchus Papyri, parte VII, con traduzioni e note a cura di Arthur S. Hunt, Londra, 1910, pp. 1, 2.
(7) AqBurkitt rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici antichi nei seguenti luoghi: 1Re 20:13, 13, 14; 2Re 23:12, 16, 21, 23, 25, 26, 27. Questi frammenti del testo greco della versione di Aquila furono pubblicati da F. Crawford Burkitt nella sua opera Fragments of the Books of Kings According to the Translation of Aquila, Cambridge, 1898, pp. 3-8. Questi frammenti di palinsesto dei libri dei Re furono trovati nella genizah della sinagoga del Cairo, in Egitto. Sono stati datati alla fine del V secolo o al principio del VI secolo E.V.
(8) AqTaylor rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici antichi nei seguenti luoghi: Sl 91:2, 9; 92:1, 4, 5, 8, 9; 96:7, 7, 8, 9, 10, 13; 97:1, 5, 9, 10, 12; 102:15, 16, 19, 21; 103:1, 2, 6, 8. Questi frammenti del testo greco della versione di Aquila furono pubblicati da C. Taylor nella sua opera Hebrew-Greek Cairo Genizah Palimpsests, Cambridge, 1900, pp. 54-65. Sono stati datati alla seconda metà del V secolo E.V. o al massimo al principio del VI secolo E.V.
(9) SymP. Vindob. G. 39777 rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici arcaici nei seguenti luoghi: Sl 69:13, 30, 31. Questo frammento (di cui vedete sotto una riproduzione) di un rotolo di pergamena con parte del Sl 69 nella versione di Simmaco (Sl 68 nei LXX), conservato nella Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, è stato datato al III o IV secolo E.V. Fu pubblicato dal dott. Carl Wessely in Studien zur Palaeographie und Papyruskunde, vol. XI, Lipsia, 1911, p. 171.
(10) L’Ambrosiano O 39 sup. rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici quadrati in tutt’e cinque le colonne nei seguenti luoghi: Sl 18:30, 31, 41, 46; 28:6, 7, 8; 29:1, 1, 2, 2, 3, 3; 30:1, 2, 4, 7, 8, 10, 10, 12; 31:1, 5, 6, 9, 21, 23, 23, 24; 32:10, 11; 35:1, 22, 24, 27; 36:sopr, 5; 46:7, 8, 11; 89:49 (nelle colonne 1, 2 e 4), 51, 52. Questo codice, datato alla fine del IX secolo E.V., ha cinque colonne. La prima contiene una traslitterazione del testo ebraico in greco, la seconda la versione greca di Aquila, la terza la versione greca di Simmaco, la quarta quella dei LXX e la quinta la versione greca Quinta. Un’edizione in facsimile di questo palinsesto, insieme con una trascrizione del testo, a cura di Giovanni Mercati, fu pubblicata a Roma nel 1958 col titolo Psalterii Hexapli reliquiae . . . Pars prima. Codex rescriptus Bybliothecae Ambrosianae O 39 sup. phototypice expressus et transcriptus.
Questi dieci frammenti di manoscritti indicano che i traduttori del testo ebraico in greco usarono il nome divino dove esso ricorreva nel testo ebraico. Inoltre, il fatto che il Tetragramma compaia in Zac 9:4 avvalora la tesi secondo cui i soferim ebrei sostituirono il Tetragramma con ʼAdhonài (Sovrano Signore) in 134 luoghi del testo ebraico. — Vedi App. 1B.
[Illustrazioni a pagina 1565]
LXXP. Fouad Inv. 266, del I secolo a.E.V., conserva il nome divino (יהוה) nella traduzione greca di De 32:3, 6.
Il Codice Alessandrino (A), del V secolo E.V., sostituisce il nome divino (יהוה) con abbreviazioni di Kỳrios nella traduzione greca di De 32:3, 6.
Il Codice di Aleppo (Al), del X secolo E.V., in ebraico, conserva il nome divino (יהוה) che compariva nel testo ebraico antico di De 32:3, 6.a
a Da The Aleppo Codex, a cura di Moshe H. Goshen-Gottstein (Magnes Press, Gerusalemme, 1976). Copyright © Hebrew University Bible Project, riprodotto col loro permesso.
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1D Il nome divino nelle Scritture Greche CristianeTraduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
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1D Il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane
“Geova”. Ebr. יהוה (YHWH o JHVH)
Dalle App. 1A e 1C si comprende chiaramente che il Tetragramma in caratteri ebraici (יהוה) fu usato sia nel testo ebraico che in quello greco dei Settanta. Perciò, sia che Gesù e i suoi discepoli leggessero le Scritture in ebraico o in greco, avrebbero incontrato il nome divino. Quando nella sinagoga di Nazaret Gesù si alzò e, ricevuto il libro di Isaia, lesse Isaia 61:1, 2 dove c’è il Tetragramma, pronunciò il nome divino. Questo era in armonia con la sua determinazione di far conoscere il nome di Geova, come si può notare dalla preghiera che rivolse al Padre suo: “Ho reso manifesto il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. . . . ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere”. — Gv 17:6, 26.
C’è la prova che i discepoli di Gesù usarono il Tetragramma nei loro scritti. Nella sua opera De viris inlustribus (Sugli uomini illustri), capitolo III, Girolamo, nel IV secolo, scrisse quanto segue: “Matteo, che è anche Levi, e che da pubblicano divenne apostolo, per primo compose un Vangelo di Cristo in Giudea nella lingua e nei caratteri ebraici, a beneficio di quelli della circoncisione che avevano creduto. Non si sa con sufficiente certezza chi l’abbia poi tradotto in greco. Inoltre l’ebraico stesso è conservato fino a questo giorno nella biblioteca di Cesarea, che il martire Panfilo collezionò così diligentemente. Mi è stato anche permesso dai nazareni che usano questo volume nella città sira di Berea di copiarlo”. (Dal testo latino a cura di E. C. Richardson, pubblicato nella serie “Texte und Untersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur”, vol. 14, Lipsia, 1896, pp. 8, 9.).
Matteo fece di più di cento citazioni dalle ispirate Scritture Ebraiche. Dove queste citazioni includevano il nome divino sarebbe stato obbligato a includere fedelmente il Tetragramma nel suo Vangelo in ebraico. Quando il Vangelo fu tradotto in greco, il Tetragramma fu lasciato non tradotto secondo la consuetudine di quel tempo.
Non solo Matteo, ma tutti gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane citarono versetti dal testo ebraico o dai Settanta dove compare il nome divino. Per esempio, nel discorso di Pietro in At 3:22 viene fatta una citazione di De 18:15 dove il Tetragramma compare in un frammento papiraceo dei Settanta datato al I secolo a.E.V. [Vedi App. 1C (1)]. Come seguace di Cristo, Pietro usò il nome di Dio, Geova. Quando il discorso di Pietro fu messo per iscritto, qui fu usato il Tetragramma secondo la consuetudine del I secolo a.E.V. e del I secolo E.V.
In qualche tempo durante il II o il III secolo E.V. gli scribi tolsero il Tetragramma sia dai Settanta che dalle Scritture Greche Cristiane e lo sostituirono con Kỳrios, “Signore” o Theòs, “Dio”.
Circa l’uso del Tetragramma nelle Scritture Greche Cristiane, ecco ciò che scrive George Howard, dell’Università della Georgia, nel Journal of Biblical Literature, vol. 96, 1977, p. 63: “Recenti scoperte in Egitto e nel deserto della Giudea ci consentono di vedere con i nostri occhi l’uso del nome di Dio nei tempi precristiani. Queste scoperte sono significative per gli studi nel NT [Nuovo Testamento] in quanto costituiscono un’analogia letteraria con i più antichi documenti cristiani e possono spiegare in che modo gli autori del NT usarono il nome divino. Nelle pagine che seguono esporremo una teoria secondo cui il nome divino, יהוה (e possibili sue abbreviazioni), fu scritto in origine nel NT nelle citazioni e nelle parafrasi del VT [Vecchio Testamento] e secondo cui nel corso del tempo fu sostituito principalmente col surrogato κς [abbreviazione di Kỳrios, “Signore”]. Questa eliminazione del Tetragramma, a nostro avviso, creò una confusione nella mente dei primi cristiani gentili riguardo alla relazione fra il ‘Signore Dio’ e il ‘Signore Cristo’ che si riflette nella tradizione dei mss. del testo stesso del NT”.
Siamo d’accordo con quanto sopra, con una sola eccezione: non la consideriamo una “teoria”, bensì un’esposizione dei fatti storici su come furono trasmessi i manoscritti della Bibbia.
RIPRISTINO DEL NOME DIVINO
Nel corso dei secoli sono state fatte molte traduzioni in ebraico delle Scritture Greche Cristiane o di parti d’esse. Tali traduzioni, contrassegnate in quest’opera dalla lettera “J” seguita da un esponente numerico, hanno ripristinato in vari luoghi il nome divino nelle ispirate Scritture Greche Cristiane. Hanno ripristinato il nome divino non solo nelle citazioni dalle Scritture Ebraiche, ma anche in altri luoghi dove i brani richiedevano tale ripristino.
Per sapere dove il nome divino fu sostituito con le parole greche Κύριος e Θεός, abbiamo determinato dove gli scrittori cristiani ispirati citarono versetti, passi ed espressioni delle Scritture Ebraiche e quindi abbiamo consultato il testo ebraico per appurare se vi compare il nome divino. In questo modo abbiamo determinato quale identità dare a Kỳrios e Theòs e quale personalità attribuire loro.
Per non oltrepassare i limiti del traduttore sconfinando nel campo dell’esegesi, abbiamo cercato di essere estremamente cauti nel rendere il nome divino esaminando sempre attentamente le Scritture Ebraiche come base. A conferma della nostra versione abbiamo cercato sostegno nelle molte versioni ebraiche che abbiamo consultato. È interessante notare che per ognuno dei 237 luoghi in cui il nome Geova è stato ripristinato nella nostra traduzione, abbiamo il sostegno di una o più di tali versioni ebraiche.
Segue un elenco dei 237 luoghi dove il nome “Geova” ricorre nel testo principale della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane. A sostegno sono citate varie fonti, elencate con i rispettivi simboli. Per una spiegazione dei simboli (i riferimenti “J”), vedi l’Introduzione, sotto “Simboli testuali”.
L’elenco seguente indica anche la parola greca che si trova in questi luoghi nel testo greco di Westcott e Hort. Kỳrios, “Signore”, e le sue varie forme sono indicati da Ky, mentre Theòs, “Dio”, e le sue varie forme sono indicati da Th. Un asterisco (*) che precede l’uno o l’altro di questi simboli indica che la parola greca è accompagnata nel testo greco dall’articolo determinativo. Un più (+) dopo il riferimento al versetto indica che ci sono ulteriori informazioni in una nota in calce a quel versetto.
MATTEO
1:20+ Ky; J3,4,7-14,16-18,22-24,28
1:22 Ky; J1-4,7-14,16-18,22-24,26,28
1:24 Ky; J1-4,7-14,16-18,22-24,28
2:13 Ky; J1-4,6-14,16-18,22-24,28
2:15 Ky; J1,3,4,6-14,16-18,22-24,28
2:19 Ky; J1-4,6-14,16-18,22-24,28
3:3 Ky; J1-4,7-14,16-18,20,22-24,26,28
4:4 Th; J1-14,17,18,20,22,23
4:7 Ky; J1-14,16-18,20,22-24,28
4:10 Ky; J1-14,16-18,20,22-24,28
5:33 *Ky; J1-4,7-14,16-18,22,23,28
21:9 Ky; J1-14,16-18,20-24,28
21:42 Ky; J1-4,7-14,16-18,20-24,28
22:37 Ky; J1-14,16-18,20-24,28
22:44 Ky; J1,3-14,16-18,20-24,28
23:39 Ky; J1-14,16-18,21-24,28
27:10 Ky; J1,3,4,7-14,16,17,22-24,28
28:2 Ky; J1-4,7-13,16-18,22-24,28
MARCO
1:3 Ky; J7-14,16-18,22-24,28
5:19 *Ky; J7-10,17,18,22,28
11:9 Ky; J7,8,10-14,16-18,21-24,28
12:11 Ky; J7-14,16-18,21-24,28
12:29 Ky; J7-14, 16-18,20-24,27,28
12:29 Ky; J7-14,16-18,20-24,28
12:30 Ky; J7-14,16-18,21-24,28
12:36 Ky; J7-14,16-18,21-24,28
13:20 Ky; J7,8,10,13,16-18,22-24,28
LUCA
1:6 *Ky; J7-17,23,28
1:9 *Ky; J7-18,22,23,28
1:11 Ky; J7-13,16-18,22-24,28
1:15 Ky; J7,8,10-18,22,23,28
1:16 Ky; J7-18,22-24,28
1:17 Ky; J7-18,22-24,28
1:25 Ky; J7-18,22,23,28
1:28 *Ky; J5,7-18,22,23
1:32 Ky; J5-18,22-24,28
1:38 Ky; J5,7-18,22-24,28
1:45 Ky; J5-18,22-24,28
1:46 *Ky; J5-18,22,23,28
1:58 Ky; J5-18,22-24
1:66 Ky; J5-18,22-24,28
1:68 Ky; J5-18,22-24,28
1:76 Ky; J5-18,22-24,28
2:9 Ky; J5,7-13,16,17,22-24
2:9 Ky; J5,7,8,10-18,22-24,28
2:15 *Ky; J5,7,8,10-18,22,23,28
2:22 *Ky; J5-18,22,23,28
2:23 Ky; J5-18,22-24,28
2:23 *Ky; J5-18,22,23,28
2:24 Ky; J5-18,22-24,28
2:26 Ky; J5-18,22-24,28
2:39 Ky; J5-18,22-24,28
3:4 Ky; J7-15,17,18,22-24,28
4:8 Ky; J7-18,22-24,28
4:12 Ky; J7-18,22-24,28
4:18 Ky; J7-15,20,23,24
4:19 Ky; J7-18,20,22-24,28
5:17 Ky; J7-18,22-24,28
10:27 Ky; J5-18,21-24,28
13:35 Ky; J7-18,21-24,28
19:38 Ky; J7-18,21-24,28
20:37 Ky; J9,11-18,21-24,27,28
20:42 Ky; J7-18,21-24,28
GIOVANNI
1:23 Ky; J5-14,16-19,22-24,28
6:45 Th; J7,8,10,14,17,19,20,22,23
12:13 Ky; J7-14,16-19,21-24,28
12:38 Ky; J12-14,16-18,22,23
12:38 Ky; J7-14,16-20,22-24,28
ATTI
1:24 Ky; J7,8,10,22,23
2:20 Ky; J7,8,10-18,20,22-24,28
2:21 Ky; J7,8,10-18,20,22-24,28
2:25 *Ky; J7,8,10-18,20,22,23,28
2:34 Ky; J7,8,10-18,21-24,28
2:39 Ky; J7,8,10,17,18,22-24
2:47 *Ky; J7,8,10
3:19 *Ky; J13-18,22,23,28
3:22+ Ky; J7,8,10-18,20,22-24,28
4:26 *Ky; J7,8,10-18,20,22,23,28
4:29 Ky; J7,8,10
5:9 Ky; J7,8,10,13,15-18,22-24
5:19 Ky; J7,8,10,13,15-18,22-24,28
7:31 Ky; J11-18,22-24,28
7:33 *Ky; J11-18,22,23,28
7:49 Ky; J11-18,20,22-24,28
7:60 Ky; J17,18,22,23
8:22+ *Ky; J18,22,23
8:24+ *Ky; J7,8,10,13,15-18,22,23
8:25+ *Ky; J7,8,10,17,18
8:26 Ky; J7,8,10,13,15-18,22-24,28
8:39 Ky; J13,15-18,22-24,28
9:31 *Ky; J7,8,10,13,15,16,18,22
10:33+ *Ky; J17,18,23
11:21 Ky; J7,8,10,13,15-18,22,23,28
12:7 Ky; J7,8,10,13,15-18,22-24,28
12:11 *Ky; J7,8,10,13,15,16,18,23,28
12:17 *Ky; J7,8,10,28
12:23 Ky; J7,8,10,13,15-18,22-24,28
12:24+ *Ky; J7,8,10,23
13:2 *Ky; J7,8,10,13,15-18,22,23
13:10 *Ky; J7,8,10,13,15-18,22,23,28
13:11 Ky; J7,8,10,15-18,22-24,28
13:12 *Ky; J7,8,10
13:44+ *Th; J17,22
13:47 *Ky; J7,8,10,22,23
13:48+ *Th; J7,8,10,13,15-17,22,23
13:49 *Ky; J7,8,10,13,15-18,22,23,28
14:3 *Ky; J7,8,10,15-18,23
14:23 *Ky; J7,8,10,13,15,16
15:17 *Ky; J11-18,22,23,28
15:17 Ky; J7,8,10-18,20,22-24,28
15:35+ *Ky; J17,18,22,23
15:36+ *Ky; J7,8,10,17,18,22,23
15:40+ *Ky; J17,18,22
16:14 *Ky; J7,8,10,17,18,23
16:15+ *Ky; J7,8,10
16:32+ *Th; J7,8,10,17,18,22,23,28
18:21 *Th; J17
18:25 *Ky; J7,8,10,13,15,16,24
19:20+ *Ky; J7,8,10,13,15-18,23
21:14 *Ky; J7,8,10,17,18,23
ROMANI
4:3 *Th; J7,8,10,17,20,22
4:8 Ky; J7,8,10-18,20, 22-25
9:28 Ky; J7,8,10,13,16,20,25
9:29 Ky; J7,8,10-18,20,22-24,28
10:13 Ky; J7,8,10,13,18,22-24,28
10:16 Ky; J7,8,10,13,18,23
11:3 Ky; J7,8,10-18,23,25
11:34 Ky; J7,8,10,13-18,20,22-25,28
12:11 *Ky; J7,8,10,13,16,18
12:19 Ky; J7,8,10-18,22-24
14:4+ *Ky; J18,23
14:6 Ky; J7,8,10,13,16,18,22,24
14:6 Ky; J7,8,10,13,16,18,22,24
14:6 Ky; J7,8,10,13,16,22,24
14:8 *Ky; J7,8,10,13-16,18
14:8 *Ky; J7,8,10,13-16,18
14:8 *Ky; J7,8,10,13-16,18
14:11 Ky; J7,8,10-18,22-25,28
15:11 *Ky; J7,8,10-18,20,22,23,25,28
1 CORINTI
1:31 Ky; J7,8,10-14,16-18,22-24,28
2:16 Ky; J13,14,16-18,22-24,28
3:20 Ky; J7,8,10-14,16-18,20,22-24,28
4:4 Ky; J7,8,10,17,18,23,24,28
4:19 *Ky; J7,8,10,22,23,28
7:17+ *Ky; J28
10:9+ *Ky; J18,22,23
10:21 Ky; J7,8,10,24
10:21 Ky; J7,8,10,24
10:22 *Ky; J7,8,10,14
10:26 *Ky; J7,8,10,11,13,14,16-18,20,22,23,28
11:32 *Ky; J13,16,18
14:21 Ky; J7,8,10-14,16-18,22-24,28
16:7 *Ky; J7,8,10,13,14,16-18,22,23
16:10 Ky; J7,8,10,13,14,16-18,24,28
2 CORINTI
3:16 Ky; J7,8,13,14,16,22,24,28
3:17 *Ky; J7,8,13,14,16,28
3:17 Ky; J7,8,13,14,16,22,24,28
3:18 Ky; J7,8,13,14,16,22,24,28
3:18 Ky; J7,8,13,14,16,22,24,28
6:17 Ky; J7,8,11-14,16-18,22-24,28
6:18 Ky; J7,8,11-14,16-18,22-24,28
8:21+ Ky; J7,8,24
10:17 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
10:18 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
GALATI
3:6 *Th; J7,8
EFESINI
2:21 Ky; J7,8,13,16-18,22-24,28
5:17+ *Ky; J7,8,
5:19 *Ky; J7,8,13,16,23,28
6:4 Ky; J7,8,22,24
6:7 *Ky; J7,8,
6:8 Ky; J22,24
COLOSSESI
1:10+ *Ky; J7,8
3:13+ *Ky; J23
3:16+ *Th; J7,8,13,14,16,17
3:22+ *Ky; J18,22,28
3:23 *Ky; J7,8,17,18,22,23
3:24 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24
1 TESSALONICESI
1:8+ *Ky; J7,8,17,18,22,23
4:6 Ky; J7,8,17,18,22-24
4:15 Ky; J7,8,17,18,24
5:2 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24
2 TESSALONICESI
2:2 *Ky; J18,22,23
2:13+ Ky; J13,16,24
3:1 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23
2 TIMOTEO
1:18 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24
2:19 Ky; J7,8,13,14,16-18,20,22-24,28
2:19 Ky; J18,22-24,28
4:14 *Ky; J7,8,13,16-18,22,23
EBREI
2:13 *Th; J3,7,8,17,20,22
7:21 Ky; J3,7,8,11-18,20,22-24,28
8:2 *Ky; J7,8,13-16,18,22,23
8:8 Ky; J3,7,8,11-18,20,22-24,28
8:9 Ky; J3,7,8,11-18,20,22-24,28
8:10 Ky; J3,7,8,11-18,20,22,24,28
8:11 *Ky; J3,7,8,11-18,20,22,23,28
10:16 Ky; J3,7,8,11-18,22-24,28
10:30 Ky; J3,7,8,11-18,20,22-24,28
12:5 Ky; J7,8,11-18,20,22-24,28
12:6 Ky; J3,7,8,11-18,20,22-24,28
13:6 Ky; J3,7,8,11-18,20,22-24
GIACOMO
1:7 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
1:12+ J7,8,13,16,17
2:23 *Th; J14,17,20,22
2:23 Th; J17
3:9+ *Ky; J18,23,28
4:10 Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
4:15 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
5:4 Ky; J7,8,11-14,16-18,22-24,28
5:10 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
5:11 Ky; J7,8,13,14,16,18,22-24,28
5:11 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
5:14 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22
5:15 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23
1 PIETRO
1:25+ Ky; J7,8,13,14,16-18,20,22,23
3:12 Ky; J7,8,11-14,16-18,20,22-24,28
3:12 Ky; J7,8,11-14,16-18,20,22,24,28
2 PIETRO
2:9 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
2:11+ Ky; J7,8,13,16-18,22-24
3:8 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
3:9 Ky; J7,8,13,16-18,22-24,28
3:10 Ky; J7,8,13,16-18,22-24,28
3:12+ *Th; J7,8,17
GIUDA
5+ Ky; J7,8,11-14,16-18,22,23
9+ Ky; J7,8,11-14,16-18,22-24,28
14 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
RIVELAZIONE
1:8 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
4:8 Ky; J7,8,11-14,16-18,22,24,28
4:11 *Ky; J7,8,13,14,16,18,28
11:17 Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
15:3 Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
15:4 Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
16:7 Ky; J13,14,16-18,22,23,28
18:8+ Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
19:6 Ky; J7,8,13,14,16-18,22-24,28
21:22 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22,23,28
22:5 Ky; J7,8,11-14,16-18,22-24,28
22:6 *Ky; J7,8,13,14,16-18,22,24,28
Segue un elenco dei 72 luoghi dove il nome “Geova” non ricorre nel testo principale della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, ma solo nelle note in calce.
Mt 22:32; Mr 11:10; Lu 1:2; 2:11, 29, 38; 4:4, 18; Gv 5:4; At 2:30; 7:30, 37; 10:22; 13:43, 50; 14:25; 19:23; 20:25; 22:17; 26:7; Ro 7:6; 10:17; 11:8; 1Co 7:17; 10:28; 11:23; Gal 2:6; 3:20; 5:10, 12; Flp 4:1, 4, 5, 10, 18; Col 3:15; 1Ts 4:9, 16, 17, 17; 5:27; 1Tm 2:2, 10; 3:16; 4:7, 8; 5:4, 8; 6:2, 3, 6, 11; 2Tm 1:16, 18; 2:14, 22, 24; Tit 2:12; Eb 4:3; 9:20; 10:30; 1Pt 2:13; 3:1, 15; 5:3; 2Pt 1:3; 2Gv 11; Ri 11:1, 19; 16:5; 19:1, 2.
“Iah”, la forma abbreviata del nome divino, ricorre nell’espressione greca hallelouià, traslitterazione dell’ebraico halelu-Yàh, “Lodate Iah!” Ri (4 volte) 19:1, 3, 4, 6. — Vedi nt. a Sl 104:35.
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