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AccoAusiliario per capire la Bibbia
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porti fenici più a N e offriva solo un misero riparo dai venti marini. Aveva però una posizione strategica vicino all’imboccatura della ricca pianura di Esdrelon, e diverse strade carovaniere collegavano il porto con la Galilea, la valle del Giordano, e altre località più a E. Legname, oggetti artistici e grano venivano esportati da Acco.
Acco apparteneva alla divisione territoriale assegnata ad Aser nella Terra Promessa, ma Aser non scacciò i cananei che vi abitavano. (Giud. 1:31, 32) Menzionato solo una volta nelle Scritture Ebraiche, il nome della città ricorre più spesso in documenti non biblici. Il nome si trova parecchie volte nelle Lettere di el-Amarna. Altri documenti ne ricordano la conquista da parte dei re assiri Salmaneser, Sennacherib e Assurbanipal. La città è menzionata negli Apocrifi come centro dell’opposizione durante il governo dei Maccabei. (I Maccabei 5:15, 22,55; 12:45-48; 13:12) A quell’epoca il suo nome era stato cambiato in Tolemaide da uno dei Tolomei che governavano l’Egitto.
Sotto l’imperatore Claudio la città di Tolemaide (Acco) divenne colonia romana, e al tempo degli apostoli vi si trovava un gruppo di cristiani. Di ritorno dal suo terzo viaggio missionario, Paolo fece scalo ad Acco e passò la giornata coi fratelli locali prima di proseguire per Cesarea e Gerusalemme. — Atti 21:7.
Attualmente l’importanza di Acco è eclissata dalla moderna città di Haifa, situata dalla parte opposta della baia.
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AcconciaturaAusiliario per capire la Bibbia
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Acconciatura
Vedi COPRICAPO.
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AcetoAusiliario per capire la Bibbia
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Aceto
Liquido aspro prodotto dalla fermentazione del vino o di altre sostanze alcoliche. Ai nazirei era vietato bere “l’aceto di vino o l’aceto di bevanda inebriante”, per cui si desume che a volte l’aceto (probabilmente diluito) veniva consumato come bevanda. (Num. 6:2, 3) I mietitori intingevano il pane nell’aceto, forse trovandolo rinfrescante nella calura. — Rut 2:14.
L’acido acetico contenuto nell’aceto ha un sapore aspro e allega i denti. (Prov. 10:26) Il contenuto acido è evidente dall’abbondante schiuma prodotta quando l’aceto è mischiato con leggeri alcali come il carbonato di sodio, reazione a cui evidentemente si allude in Proverbi 25:20.
Quando Gesù Cristo era sulla terra i soldati romani bevevano un leggero vinello aspro detto in latino acetum, o posca quando era diluito con acqua. Questa fu probabilmente la bevanda offerta a Gesù Cristo sul palo di tortura. Gesù rifiutò quel vino aspro drogato con mirra (o fiele) che gli veniva offerto per alleviargli le sofferenze. (Mar. 15:23; Matt. 27:34; confronta Salmo 69:21). Comunque, poco prima che spirasse, gli bagnarono la bocca con una spugna imbevuta d’aceto puro. — Giov. 19:28-30; Luca 23:36, 37.
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AcetosellaAusiliario per capire la Bibbia
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Acetosella
Nome volgare di alcune piante dal sapore asprigno, dovuto alla presenza di acido ossalico nelle foglie e nel gambo acquoso. Le foglie dell’acetosella comune (Rumex acetosella) crescono a ciuffi, hanno forma ovale, sagittata alla base, e sono lunghe 10 cm circa. Lo stelo del fiore può raggiungere un’altezza di 60 cm o più. Nell’antichità gli israeliti mescolavano acetosella al foraggio per i bovini e gli asini. — Isa. 30:24.
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AchisAusiliario per capire la Bibbia
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Achis
(Àchis) [forse, ira].
Re filisteo di Gat che regnava al tempo di Davide e Salomone. Era figlio di Maoc o Maaca, e nella soprascritta del Salmo 34 è chiamato Abimelec, forse un titolo simile a Faraone o Cesare. (I Sam. 27:2; I Re 2:39) Due volte, mentre fuggiva da Saul, Davide trovò rifugio nel dominio del re Achis. La prima volta, sospettato di essere un nemico, Davide si finse pazzo, e Achis lo lasciò andare come un innocuo idiota. (I Sam. 21:10-15; Salmi 34, 56, soprascritte) La seconda volta Davide era accompagnato da 600 guerrieri con le loro famiglie, e quindi Achis permise loro di vivere a Ziclag a S di Gat. Durante la loro permanenza di un anno e quattro mesi, Achis credeva che la compagnia di Davide facesse scorrerie contro le città di Giuda, mentre Davide in effetti saccheggiava i ghesuriti, i ghirziti e gli amalechiti. (I Sam. 27:1-12) L’inganno riuscì così bene che quando i filistei organizzarono un attacco contro il re Saul, Achis nominò Davide sua personale guardia del corpo, e solo all’ultimo momento, per l’insistenza degli altri “signori dell’asse” dei filistei, Davide e i suoi uomini furono rimandati a Ziclag. (I Sam. 28:2; 29:1-11) Quando Davide salì al trono e fece guerra a Gat, Achis evidentemente non fu ucciso, ed era ancora in vita durante il regno di Salomone. — I Re 2:39-41.
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AcorAusiliario per capire la Bibbia
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Acor
(Àcor) [ostracismo; afflizione].
Valle o pianura che segnava il confine NE del territorio della tribù di Giuda. (Gios. 15:7) Il nome della valle, che significa “afflizione”, deriva dal fatto che vi ebbe luogo la lapidazione di Acan e della sua famiglia. Acan, rubando e nascondendo parte del bottino della conquista di Gerico, aveva portato afflizione sulla nazione d’Israele, inclusa la sconfitta al primo attacco contro Ai. — Gios. 7:5-26.
Alcuni hanno identificato la valle di Acor col Wadi el Qelt, valle simile a un burrone che passa presso Gerico. Ma secondo la descrizione di Giosuè 15:7 sembra si trovasse più a S, e la dichiarazione di Isaia 65:10 indicherebbe una zona più ampia e spaziosa. In considerazione di ciò si tende a identificarla col “Baca” (el-Buqeiʽah), bassopiano o bacino arido che si stende da N a S attraverso il Wadi Qumran presso l’estremità nordoccidentale del Mar Morto. Scavi archeologici hanno rivelato i resti di antichi villaggi o fortini e anche un sistema di dighe.
In Osea 2:15 Geova ricorda la giovinezza di Israele al tempo dell’esodo e, in una profezia sul ritorno dalla futura cattività, promette che il “bassopiano di Acor”, un tempo luogo di ostracismo e afflizione, diventerà un “ingresso alla speranza”. E benché la zona sia desertica, in una profezia simile Dio predice che il bassopiano di Acor diventerà “un luogo di riposo per i bovini”. — Isa. 65:10
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AcquaAusiliario per capire la Bibbia
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Acqua
Geova è il Creatore di questo elemento (Riv. 14:7) così importante per la vita dell’uomo, degli animali e della vegetazione della terra. (Eso. 17:2, 3; Giob. 8:11; 14:7-9; Sal. 105:29; Isa. 1:30) Dio provvede l’acqua e la può controllare. (Eso. 14:21-29; Giob. 5:10; 26:8; 28:25; 37:10; Sal. 107:35) Diede l’acqua agli israeliti, anche miracolosamente se necessario (Eso. 17:1-7; Nee. 9:15, 20; Sal. 78:16, 20; Isa. 35:6, 7; 43:20; 48:21), diede loro un paese in cui l’acqua abbondava (Deut. 8:7) e promise che, finché gli ubbidivano, avrebbe benedetto la loro riserva idrica. — Eso. 23:25.
Geova in origine faceva bagnare il terreno da un vapore che saliva dalla terra, e stabilì le leggi che regolano l’evaporazione dell’acqua e le precipitazioni atmosferiche. (Gen. 2:5, 6; Giob. 36:27; Amos 5:8) Nel secondo giorno creativo Dio formò una distesa lasciando parte dell’acqua sulla terra, ma alzandone una gran quantità come una volta al di sopra del globo, volta che senza dubbio fornì l’acqua che in seguito distrusse i malvagi nel diluvio noetico. — Gen. 1:6-8; 7:11, 17-24; Isa. 54:9.
USO ILLUSTRATIVO E SIMBOLICO
Nelle Scritture l’acqua viene menzionata molte volte in senso illustrativo e simbolico. L’umanità, e specialmente le masse irrequiete alienate da Dio, sono simboleggiate da acque. Di Babilonia la Grande, in quanto domina la terra, si dice che siede “su molte acque”. Nella visione che Giovanni ebbe della grande meretrice, viene spiegato che queste acque “significano popoli e folle e nazioni e lingue”. — Riv. 17:1, 15; confronta Isaia 57:20.
A motivo della sua potenza distruttiva (che può provocare alluvioni, inondazioni, ecc.), l’acqua è spesso simbolo di forza distruttiva. (Sal. 69:1, 2, 14, 15; 144:7, 8) In Geremia 47:2 rappresenta un esercito che avanza.
Acqua vivificante
Geova è la “fonte d’acqua viva”. Solo da Lui e per mezzo di suo Figlio, Gesù Cristo, il principale Agente della vita, gli uomini possono ricevere la vita eterna. (Ger. 2:13; Giov. 17:1, 3) Presso un pozzo nelle vicinanze di Sichar Gesù disse a una samaritana che l’acqua che avrebbe dato lui sarebbe diventata in chi la prendeva “una fonte d’acqua zampillante per impartire vita eterna”. — Giov. 4:7-15.
L’apostolo Giovanni descrive la visione di “un nuovo cielo e una nuova terra” in cui vide uscire dal trono di Dio “un fiume d’acqua di vita”. Su entrambe le rive del fiume c’erano alberi fruttiferi, le cui foglie servivano per la guarigione delle nazioni. (Riv. 21:1; 22:1, 2) Una volta completato quest’aspetto della visione, Gesù disse a Giovanni per quale scopo aveva mandato un angelo a portare la visione. Poi Giovanni sentì proclamare: “E lo spirito e la sposa continuano a dire: ‘Vieni!’ E chi ode dica: ‘Vieni!’ E chi ha sete venga; chi lo desidera prenda l’acqua della vita gratuitamente”. Evidentemente quest’invito sarebbe stato esteso dai servitori di Dio affinché coloro che hanno sete comincino a bere l’acqua dei provvedimenti di Dio per avere vita eterna mediante l’Agnello di Dio. (Giov. 1:29) Avrebbero potuto prendere l’acqua di vita ora disponibile. L’invito dev’essere esteso a tutti quelli che si possono raggiungere, non per vendere acqua a scopo di guadagno, ma per darla gratuitamente a chiunque la desidera. — Riv. 22:17.
Prima della sua morte e risurrezione Gesù parlò dei suoi seguaci, che avrebbero ricevuto spirito santo dalla Pentecoste del 33 E.V., dicendo che dalle loro parti più intime sarebbero sgorgati “torrenti d’acqua viva”. (Giov. 7:37-39) Le Scritture Greche Cristiane forniscono abbondanti prove che, spinti dalla forza attiva dello spirito di Dio, gli apostoli e i discepoli fecero meraviglie nel portare ad altri le acque vivificanti, cominciando da Gerusalemme e raggiungendo tutto il mondo allora conosciuto.
La verace parola di Dio
La verace parola di Dio è paragonata ad acqua che purifica. La congregazione cristiana è pura agli occhi di Dio, come casta sposa di Cristo, avendola egli purificata “col bagno dell’acqua per mezzo della parola”. (Efes. 5:25-27) Paolo parla in modo simile agli altri cristiani che come lui hanno la speranza di essere sottosacerdoti di Cristo nei cieli. Riferendosi all’antico tabernacolo, dove i sacerdoti dovevano lavarsi con acqua prima di entrare nel santuario per prestare servizio, egli dice: “Giacché abbiamo un grande sacerdote [Gesù Cristo] sulla casa di Dio, accostiamoci con vero cuore nella piena certezza della fede, avendo ... il corpo lavato con acqua pura”. (Ebr. 10:21, 22) Questa purificazione non richiede solo che si conosca la parola di Dio ma anche che la si metta in pratica nella vita d’ogni giorno.
L’acqua del battesimo
Gesù spiegò a Nicodemo: “A meno che uno non nasca d’acqua e di spirito, non può entrare nel regno di Dio”. (Giov. 3:5) Gesù evidentemente parlava dell’acqua del battesimo, di quando uno, pentitosi dei propri peccati e convertitosi dal suo precedente modo di vivere, si presenta a Dio nel battesimo in nome di Gesù Cristo. (Confronta Efesini 4:4, 5, dove si parla di “un solo battesimo”). In seguito l’apostolo Giovanni scrisse: “Questi è colui che venne per mezzo dell’acqua e del sangue, Gesù Cristo . . . Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza, lo spirito e l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi”. (I Giov. 5:5-8) Quando Gesù venne “nel mondo”, cioè quando iniziò il ministero e la vita di sacrificio come Messia di Dio, andò da Giovanni il Battezzatore per essere immerso in acqua (non in segno di pentimento, ma presentandosi a Dio, per adempiere la Sua volontà). (Ebr. 10:5-7) Dopo di ciò lo spirito di Dio scese su di lui, a dimostrazione che era il Figlio di Dio e il Messia. (Luca 3:21, 22) L’acqua del suo battesimo è in armonia col sangue del suo sacrificio e con lo spirito di Dio, e tutti e tre concordano nell’attestare questa grande verità messianica.
Altri usi figurativi
A proposito dei malvagi, Davide disse: “Si dissolvano come nelle acque che se ne vanno via”. (Sal. 58:7) Davide poteva avere in mente le valli della Palestina, molte delle quali durante la stagione delle piogge sono percorse da torrenti impetuosi e minacciosi, le cui acque defluiscono rapidamente e scompaiono, lasciando il letto del torrente asciutto.
Quando gli israeliti furono respinti durante
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