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AsinoAusiliario per capire la Bibbia
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l’asino selvatico non senta bene; è estremamente guardingo a motivo di un acuto senso dell’udito, della vista e dell’odorato. Se un uomo cercasse di sorprendere quest’animale, esso sfreccerebbe via con la massima rapidità. Gli asini selvatici migrano senza sosta in cerca di verde, spingendosi fin sui monti per trovare pascoli. Si nutrono di piante d’ogni tipo, rosicchiandole fino alle radici. Anche il sale fa parte della loro dieta. (Giob. 39:5-8) La preferenza dell’asino selvatico per la vita libera e senza vincoli, lontano dall’abitato, dà maggior significato al fatto che Nabucodonosor dimorò con questi animali durante i sette anni di pazzia. — Dan. 5:21.
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AspideAusiliario per capire la Bibbia
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Aspide
(àspide) [gr. aspìs].
Nome usato per diversi serpenti velenosi come la vipera comune europea, la vipera cornuta del deserto e il cobra egiziano. Quest’ultimo è un serpente lungo da m 1,2 a 1,8, bruno con o senza macchie poco distinte.
Il termine “aspide” ricorre una sola volta nella Sacra Bibbia, in Romani 3:13, dove l’apostolo Paolo dice dei peccatori: “Veleno di aspidi è dietro le loro labbra”. Qui l’apostolo citava dal Salmo 140:3: “Il veleno della vipera cornuta è sotto le loro labbra”. Il Third New International Dictionary (ed. 1961) di Webster dice a proposito dell’“aspide” nell’antichità: “Variamente identificato con la vipera cornuta o con un piccolo cobra africano”.
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AssembleaAusiliario per capire la Bibbia
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Assemblea
Vedi FESTA.
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AssenzioAusiliario per capire la Bibbia
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Assenzio
Nome volgare di molte piante erbacee dal fusto legnoso, il sapore amarissimo e molto aromatiche. Diverse varietà di assenzio crescono in Palestina, specie nelle zone desertiche. Nelle Scritture l’assenzio viene paragonato alle conseguenze dell’immoralità (Prov. 5:4) e all’amara esperienza che Giuda e Gerusalemme avrebbero avuta ed effettivamente ebbero per mano dei babilonesi. (Ger. 9:15; 23:15; Lam. 3:15, 19) Rappresenta anche l’ingiustizia (Amos 5:7; 6:12) ed è menzionato a proposito degli apostati. (Deut. 29:18) In Rivelazione 8:11 assenzio sta a indicare una sostanza amara e velenosa.
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Asse, signori dell’Ausiliario per capire la Bibbia
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Asse, signori dell’
Il termine ebraico seranìm (sing. sèren), evidentemente parola presa a prestito dalla lingua filistea e resa variamente “prìncipi” (VR); “sàtrapi” (Ri); “signori dell’asse” (NM); e “capi” (LXX), si scrive in modo identico alla parola ebraica per “assi” di I Re 7:30. È un titolo attribuito ai cinque signori che governavano le città filistee di Gaza, Ascalon, Asdod, Ecron e Gat, evidentemente perché la loro era una coalizione o alleanza. Dato che secondo Amos 9:7 i filistei giunsero sulla costa di Canaan da Creta, isola non lontana dal Mar Egeo, alcuni hanno ritenuto che sèren fosse una parola egea.
I signori dell’asse dominavano la Filistea come sovrani di singole città–stato e come consiglio di pari per risolvere questioni di mutuo interesse. Achis è chiamato re di Gat. (I Sam. 21:10; 27:2) Evidentemente non era un re nel vero senso della parola ma piuttosto un principe. Quindi il titolo di “principe” (ebr. sar) è a volte attribuito a questi governanti. — I Sam. 18:30; 29:2-4.
Per tutta la storia d’Israele, specialmente finché non furono sottomessi da Davide, erano nemici acerrimi del popolo di Geova, e molte volte si allearono con altre nazioni contro Israele, spesso assoggettandolo a oppressiva dominazione. Davide ridusse il loro potere tanto che non costituirono più una rilevante minaccia. Dopo l’epoca di Davide, il termine “signori dell’asse” non è più usato, ma a questi sovrani è attribuito il titolo di “re”. — Ger. 25:20; Zacc. 9:5; vedi FILISTEA, FILISTEI.
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AssiriaAusiliario per capire la Bibbia
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Assiria
Nome della nazione che anticamente occupava la parte settentrionale della Mesopotamia, cioè l’estrema regione settentrionale dell’odierno Iraq. Grosso modo era compresa nel triangolo formato dal Tigri e dal Piccolo Zab, fiumi che ne costituivano il confine occidentale e meridionale, mentre i monti dell’antica Armenia formavano il confine settentrionale, e i monti Zagros e la Media il confine orientale. Si noti però che questi confini erano piuttosto instabili, infatti quando Babilonia si indebolì l’Assiria si estese a S del Piccolo Zab, per ritirarsi quando le vicende politiche assire non erano floride e quelle di Babilonia erano in ascesa. Tale instabilità si verificava anche per gli altri confini e particolarmente per quello del Tigri, dato che l’Assiria estese ben presto la sua influenza a O del fiume. L’impero assiro naturalmente includeva una zona molto più estesa.
Per tutta la loro storia, fra Assiria e Babilonia ci furono sempre rapporti molto stretti. Erano stati confinanti che occupavano insieme una regione priva di veri confini naturali che servissero a delimitarne i territori. Comunque la regione dell’Assiria propriamente detta era prevalentemente montuosa, con terreno in genere accidentato e un clima più corroborante di quello della Babilonia. Pare che la popolazione fosse più energica e aggressiva di quella babilonese. Nei bassorilievi gli assiri sono rappresentati con fisico robusto, carnagione scura, barba e sopraccigli folti e naso prominente.
Assur, l’unica città dell’Assiria a O del Tigri, si pensa sia stata in origine la capitale della regione. In seguito però Ninive divenne la capitale più importante, mentre sia Cala che Khorsabad furono saltuariamente la capitale di alcuni monarchi assiri. Una strada carovaniera che portava al Mediterraneo e in Asia Minore attraversava la parte settentrionale dell’Assiria, e altre strade si diramavano verso l’Armenia e la regione del lago di Urmia. L’Assiria combatté molte delle sue guerre per conquistare o mantenere il controllo di tali strade carovaniere.
MILITARISMO
L’Assiria era essenzialmente una potenza militare e il quadro storico delle sue imprese è pieno di crudeltà e avidità. Assurnasirpal II, uno dei suoi monarchi guerrieri, descrive così la punizione da lui inflitta a una città ribelle:
“Innalzai una colonna presso la porta della città e flagellai tutti i capi della rivolta, e con la loro pelle rivestii la colonna. Alcuni murai all’interno della colonna, alcuni infilzai sui pali sopra la colonna, . . . E tagliai gli arti degli ufficiali, degli ufficiali reali che si erano ribellati. . . .
“Molti prigionieri fra loro arsi nel fuoco, e molti presi vivi. Ad alcuni tagliai il naso, gli orecchi e le dita, a molti cavai gli occhi. Feci una colonna coi viventi e un’altra con le teste, e legai le loro teste al tronco degli alberi tutt’attorno alla città. Bruciai nel fuoco i loro giovani e le loro ragazze.
“Venti uomini presi vivi e murai nelle mura del palazzo . . .
“Il resto dei loro guerrieri feci morire di sete nel deserto dell’Eufrate . . . ”.
Bassorilievi spesso raffigurano prigionieri trascinati da corde attaccate a uncini che ne trapassavano il naso o le labbra, o ai quali si cavavano gli occhi con la punta di una lancia. Quindi sadiche torture caratterizzarono spesso le guerre assire, ed essi se ne vantarono spudoratamente e le documentarono con cura. La fama della loro crudeltà accrebbe indubbiamente il loro prestigio militare, spargendo il terrore tra i loro avversari e facendo spesso crollare la resistenza. L’Assiria fu ben descritta dal profeta Naum come un ‘covo di leoni’ e la loro capitale, Ninive, come la “città di spargimento di sangue”. — Naum 2:11, 12; 3:1.
RELIGIONE
La religione dell’Assiria era in gran parte di derivazione babilonese e, anche se gli assiri riconoscevano come supremo il dio nazionale Assur, Babilonia continuò a essere il principale centro religioso. Il re d’Assiria era sommo sacerdote di Assur. Un sigillo, scoperto da A. H. Layard fra le rovine di un palazzo assiro e ora conservato nel British Museum, rappresenta il dio Assur con tre teste. Il culto di triadi di dèi era rilevante nell’adorazione assira, come pure quello di una pentade, cioè cinque dèi. La triade principale era formata da Aner, che rappresentava il cielo, Bel, che rappresentava la regione abitata da uomini, animali e uccelli, ed Ea, che rappresentava le acque sopra e sotto la superficie della terra. Una seconda triade era composta da Sin, la luna, Shamash, il sole, e Ramman, dio della tempesta, anche se il suo posto era spesso preso da Ishtar, regina delle stelle, simboleggiata dalla mezzaluna. (Confronta II Re 23:5, 11). Seguivano poi i cinque dèi che rappresentavano cinque pianeti. A proposito degli dèi che formavano gruppi trinitari, Unger’s Bible Dictionary (p. 102) afferma: “Questi dèi sono invocati a volte insieme in frasi che sembrano elevare ciascuno a turno a una posizione di supremazia sugli altri”. Il loro pantheon però includeva innumerevoli altre divinità minori, molte delle quali erano patrone di città. Sennacherib stava adorando Nisroc quando venne assassinato. — Isa. 37:37, 38.
La religione praticata in relazione a tali dèi era animistica, vale a dire, gli assiri credevano che ogni oggetto e fenomeno naturale fosse animato da uno spirito. Era un po’ diversa dall’adorazione della natura prevalente in altre nazioni vicine in quanto la guerra era la più vera espressione della religione nazionale. Infatti Tiglat-Pileser I diceva delle sue battaglie: “Il mio signore, Assur, mi ha sospinto”. E, nei suoi annali, Assurbanipal dice: “Per comando di Assur, Sin, Shamash, Ramman, Bel, Nabu, Ishtar di Ninive, Ninib, Nergal e Nusku, entrai nel paese dei mannei e lo attraversai in marcia vittoriosa”. Sargon invocava regolarmente l’aiuto di Ishtar prima di andare alla guerra. Gli eserciti in marcia seguivano gli stendardi degli dèi, evidentemente simboli di legno o metallo affissi su pali. Grande importanza era attribuita ai presagi, tratti esaminando il fegato di animali sacrificati, il volo di uccelli o la posizione dei pianeti. W. B. Wright, nel libro Ancient Cities (p. 25), afferma: “Era dovere della nazione combattere, e i sacerdoti fomentavano incessantemente la guerra. Essi vivevano in gran parte del bottino della vittoria, di cui una percentuale fissa era sempre attribuita loro prima che gli altri se la dividessero, perché quella razza di predoni era estremamente religiosa”.
CULTURA, LETTERATURA E LEGGI
Gli assiri però non erano barbari. Costruirono imponenti palazzi, le cui pareti erano rivestite di bassorilievi che rappresentavano con realismo assai vigoroso scene di guerra e di pace. Tori alati con testa umana, scolpiti in un unico blocco di arenaria dal peso di oltre 36 tonnellate, adornavano i portali. I loro sigilli cilindrici rivelano incisioni complesse. I lavori in metallo denotano considerevole conoscenza di metallurgia. I loro re costruirono acquedotti e svilupparono sistemi d’irrigazione, istituirono zoo e giardini botanici che contenevano piante, alberi e animali di molti paesi. I loro palazzi erano spesso dotati di una rete fognaria ben progettata e di ottimi impianti igienici.
Di particolare interesse sono le grandi biblioteche costruite da alcuni monarchi assiri, che contenevano decine di migliaia di tavolette, prismi e cilindri con iscrizioni cuneiformi che descrivono importanti avvenimenti storici, dati religiosi, e questioni legali e commerciali. Certe leggi che risalgono a un periodo della storia assira rivelano però di nuovo la durezza che caratterizzò così spesso la nazione. La mutilazione era prevista come punizione per vari delitti. Infatti una schiava non poteva uscire velata in pubblico, e se violava tale ordine le venivano tagliati gli orecchi. L’assenza di protezione legale per la donna sposata è evidente nella seguente legge: “A parte le sanzioni previste per una donna sposata che sono incise sulla tavoletta, un uomo può frustare la moglie, strapparle i capelli, spaccarle e danneggiarle gli orecchi. Legalmente questo non costituisce reato”.
STORIA BIBLICA E SECOLARE
Il primo riferimento biblico all’Assiria è quello di Genesi 2:14, dove il fiume Iddechel (il Tigri), in origine uno dei quattro capi del fiume “che usciva dall’Eden”, viene descritto da Mosè com’era nei suoi giorni: “Quello che va ad oriente dell’Assiria”. — Gen. 2:10, 14.
Il paese prese nome da Assur figlio di Sem. (Gen. 10:22) Sembra dunque che sia stato popolato in un primo tempo da semiti poco dopo il Diluvio. Tuttavia fu ben presto soggetto a infiltrazioni, infatti Nimrod nipote di Cam venne in Assiria e costruì “Ninive e Reobot-Ir e Cala e Resen fra Ninive e Cala: questa è la gran città”. (Gen. 10:11, 12; confronta Michea 5:6). In epoca successiva le tribù nomadi discendenti da Ismaele figlio di Abraamo raggiunsero nei loro spostamenti l’Assiria. — Gen. 25:18.
Grazie alla scoperta di migliaia di tavolette d’argilla di provenienza assira si conoscono i nomi di numerosi monarchi assiri, e gli storici sono giunti a qualche conclusione riguardo alla storia generale del paese. Si ritiene che il periodo compreso fra il 1100 e il 900 a.E.V. (successivo al regno di Tiglat-Pileser I) sia stato un periodo di declino per l’Assiria, e questa è spesso considerata una circostanza favorevole all’espansione dei confini della nazione d’Israele sotto il governo di Davide (1077–1037 a.E.V.) e all’ulteriore espansione della sua influenza sotto il regno di Salomone (1037–997 a.E.V.). Tale successo era dovuto principalmente all’aiuto di Dio e quindi non dipese dal declino dell’Assiria. — II Sam. capp. 8, 10; I Re 4:21-24.
Considerando la storia assira in relazione al racconto biblico non viene fatto qui alcun tentativo per stabilire le date dell’inizio e della fine del regno dei monarchi assiri; è invece menzionato che relazione ebbero coi vari re di Giuda e Israele, le date dei cui regni sono indicate fra parentesi dopo i rispettivi nomi.
Assurnasirpal II e Salmaneser III
L’avanzata assira cominciò a minacciare Israele durante il regno di Assurnasirpal, noto per la crudeltà e le spietate operazioni di guerra già menzionate. Iscrizioni spiegano che attraversò l’Eufrate, invase la Siria settentrionale e richiese un tributo dalle città della Fenicia. Il suo successore, Salmaneser III, è il primo re che documenta i contatti diretti col regno settentrionale d’Israele. Documenti assiri descrivono l’avanzata di Salmaneser fino a Qarqar sul fiume Oronte, dove si dice che abbia combattuto contro una coalizione di re, fra cui le forze di Adad-Ezer re di Damasco. Molti ritengono che Acab re d’Israele sia menzionato fra i re che formavano la coalizione; ma in proposito si veda la voce SALMANESER. L’esito della battaglia fu incerto. L’obelisco nero di Salmaneser a Nimrud menziona Ieu (ca. 905–876 a.E.V.) come un successivo re che gli pagava il tributo e contiene un bassorilievo che evidentemente raffigura un messo di Ieu che consegna il tributo al monarca assiro.
Dopo Samsi-Adad V, successore di Salmaneser III, salì al trono d’Assiria Adad-Nirari III. Iscrizioni riferiscono che attaccò Damasco durante il regno di Azael, successore di Ben-Adad (I Re 19:15; II Re 8:12-15), che governò durante e forse anche dopo i regni di Ieu (905–876 a.E.V.) e Ioacaz (876–860 a.E.V.) d’Israele. (II Re 10:31-34; 13:1-3) Egli include inoltre il ‘paese di Omri’ (il regno settentrionale d’Israele) fra quelli che gli pagavano un tributo; il nome di Omri era usato in così tarda data evidentemente perché si ricordava ancora il valore di quel potente re d’Israele, il costruttore di Samaria. — I Re 16:23-27.
Missione di Giona in Assiria
Verso la metà del IX secolo a.E.V. (ca. 844 a.E.V.), il profeta Giona fu mandato in missione a Ninive capitale dell’Assiria, e, in seguito all’avvertimento da lui dato della prossima distruzione, l’intera città, incluso il re, si pentì. La storia ricorda tre re dopo Adad-Nirari III: Salmaneser IV, Assur-Dan III e Assur-Nirari V. Ma non si sa con certezza quale di questi, se mai, sia il re menzionato nel libro di Giona. È interessante però notare che questo periodo corrisponde a un declino dell’aggressività assira.
Tiglat-Pileser III
Il primo re assiro menzionato per nome nella Bibbia è Tiglat-Pileser (III) (II Re 15:29; 16:7, 10), chiamato anche “Pul” in II Re 15:19. In I Cronache 5:26 ricorrono entrambi i nomi e questo in passato ha indotto alcuni a considerarli due re separati. Ma iscrizioni babilonesi si riferiscono a “Pulu” e indicano che entrambi i nomi si applicano allo stesso individuo. Qualcuno ha suggerito che questo re si chiamasse in origine Pul e avesse assunto il nome di Tiglat-Pileser quando salì al trono d’Assiria.
Durante il regno di Menaem re d’Israele (791–780 a.E.V.) Tiglat-Pileser III entrò nel territorio del regno settentrionale. Menaem gli pagò mille talenti d’argento e ottenne così il ritiro degli assiri. (II Re 15:19, 20) Ma più tardi, Peca re d’Israele (778–758 a.E.V.) si alleò a Rezin re di Siria contro Acaz re di Giuda (761–745 a.E.V.). Nonostante la profezia di Isaia che prediceva la sicura eliminazione della minaccia siro–israelita grazie all’intervento del re d’Assiria (Isa. 7:1-9, 16, 17; 8:3, 4), Acaz preferì poco saggiamente corrompere Tiglat-Pileser per indurlo ad attaccare la lega e così allentare la pressione contro Giuda. Il monarca assiro rispose catturando diverse città nella parte settentrionale del regno d’Israele, e anche le regioni di Galaad, Galilea e Neftali. Tiglat-Pileser III aveva già adottato la politica di trapiantare le popolazioni dei paesi conquistati, riducendo così la possibilità di future insurrezioni, e procedette quindi a deportare parte degli israeliti. (I Cron. 5:6, 26) Inoltre Giuda si trovava ora asservita all’Assiria, e Acaz re di Giuda si recò a Damasco, che era stata pure conquistata dagli assiri, evidentemente per rendere omaggio a Tiglat-Pileser. — II Re 15:29; 16:5-10, 18; II Cron. 28:16, 20, 21; confronta Isaia 7:17-20.
Salmaneser V
Salmaneser V successe a Tiglat-Pileser III. Oshea (758–740 a.E.V.), che usurpò il trono d’Israele, dapprima si assoggettò a pagare un tributo all’Assiria. Poi cospirò con l’Egitto per liberare Israele dal giogo assiro e Salmaneser cinse d’assedio per tre anni la città di Samaria, che alla fine capitolò (740 a.E.V.), e mandò Israele in esilio. (II Re 17:1-6; 18:9-11; Osea 7:11; 8:7-10) Quasi tutte le opere di consultazione affermano che Salmaneser morì prima di completare la conquista di Samaria e che Sargon II era re quando alla fine la città capitolò. — Vedi però SARGON; SALMANESER n. 2.
Sargon II
Documenti di Sargon parlano della deportazione di 27.290 israeliti in località dell’Alto Eufrate e della Media. Viene descritta anche la sua campagna in Filistea durante la quale conquistò Gat, Asdod e Asdudimmu. Fu durante questa campagna che il profeta Isaia ebbe istruzione di avvertire della futilità di confidare nell’Egitto o nell’Etiopia per avere protezione contro l’aggressore assiro. (Isa. 20:1-6) Evidentemente durante il regno di Sargon i primi gruppi provenienti da Babilonia e dalla Siria furono portati a Samaria per ripopolarla, e il re assiro rimpatriò poi dall’esilio un sacerdote israelita per insegnar loro “la religione del Dio del paese”. — II Re 17:24-28.
Sennacherib
Sennacherib, figlio di Sargon, attaccò Giuda nel quattordicesimo anno del regno di Ezechia (732–731 a.E.V.). (II Re 18:13; Isa. 36:1) Ezechia si era ribellato contro il giogo assiro imposto in seguito all’azione di suo padre Acaz. (II Re 18:7) Sennacherib rispose con una rapida avanzata in Giuda, conquistando, si dice, quarantasei città (confronta Isaia 36:1, 2), e poi, dopo essersi accampato a Lachis, chiese a Ezechia un tributo di trenta talenti d’oro e trecento talenti d’argento. (II Re 18:14-16; II Cron. 32:1; confronta Isaia 8:5-8). Benché questa somma venisse pagata, Sennacherib mandò i suoi portavoce a chiedere la resa incondizionata di Gerusalemme. (II Re 18:17–19:34; II Cron. 32:2-20) Il successivo sterminio, provocato da Geova, di 185.000 suoi soldati in una sola notte costrinse il vanaglorioso assiro a ritirarsi e fare ritorno a Ninive. (II Re 19:35, 36) Lì fu poi assassinato da due suoi figli e un altro figlio, Esar-Addon, gli successe al trono. (II Re 19:37; II Cron. 32:21, 22; Isa. 37:36-38) Questi avvenimenti, a eccezione dell’eccidio delle truppe assire, sono ricordati anche nel prisma di Sennacherib e nel prisma di Esar-Addon.
Esar-Addon
Durante il regno di Manasse (716–661 a.E.V.), Geova permise che questo re di Giuda fosse portato prigioniero a Babilonia (allora sotto il dominio assiro) dai capi dell’esercito assiro. (II Cron. 33:11) Secondo alcuni ciò poté avvenire al temo della vittoriosa campagna di Esar-Addon contro l’Egitto. Ad ogni modo, Menasi (Manasse) di Giuda è menzionato in alcune iscrizioni fra coloro che pagavano un tributo a Esar-Addon. Più tardi Manasse fu riportato a Gerusalemme. (II Cron. 33:10-13) Come risulta da Esdra 4:2, l’avvicendamento della popolazione nel regno settentrionale d’Israele continuava ancora all’epoca di Esar-Addon, il che può spiegare il periodo di “sessantacinque anni” della profezia di Isaia 7:8. — Vedi ACAZ; ESAR-ADDON.
Assurbanipal e la caduta dell’impero
Assurbanipal, figlio di Esar-Addon, fu l’ultimo grande re d’Assiria e sotto di lui l’impero raggiunse la massima espansione. Egli represse un’insurrezione in Egitto e saccheggiò la città di Tebe (No-Amon; confronta Naum 3:7, 8). I confini dell’impero assiro giunsero a includere le regioni dell’Elam, parte della Media fino all’Ararat, spingendosi a O fino alla Cilicia in Asia Minore, e attraverso la Siria e la Palestina, fino in Egitto, in Arabia e nella Babilonia. Pare che sia il “grande e onorevole Asenappar” menzionato in Esdra 4:10. — Vedi ASENAPPAR.
Prima di morire Esar-Addon aveva nominato il figlio Assurbanipal ‘re del reame’ e un altro figlio, Samassumukin, re di Babilonia. Samassumukin si ribellò poi contro il fratello Assurbanipal che ebbe la meglio e saccheggiò la città di Babilonia. Gli ultimi anni del regno di Assurbanipal, e, anzi, dell’impero assiro, sono avvolti nell’oscurità. The Interpreter’s Dictionary of the Bible (Vol. 1, p. 274) dice in merito: “Sia per questa lotta che mise a troppo dura prova la potenza dell’Assiria, sia per altri motivi sconosciuti, uno strano periodo di silenzio oscura l’ultimo ventennio del regno di Assurbanipal. . . . il paese sembra esser caduto nelle tenebre con spaventosa repentinità”.
Le Cronache Babilonesi (B. M. [British Museum] 21901) narrano la caduta di Ninive capitale dell’Assiria assediata dagli eserciti riuniti di Nabopolassar, re di Babilonia (“re di Accad”), e di Ciassare il Medo. È descritto come la città fu ridotta “in un cumulo di rovine e in mucchi di detriti . . .”. (D. J. Wiseman, Chronicles of Chaldaean Kings, p. 61) Così il feroce impero assiro giunse a un’ignominiosa fine, anche se Assur-Uballit tentò, per breve tempo e senza successo, di prolungare la dominazione assira da Haran, sua capitale. — Isa. 10:12, 24-26; 23:13; 30:30-33; 31:8, 9; Naum 3:1-19; Sof. 2:13.
Le Cronache Babilonesi (B. M. 21901) menzionano a questo punto un’alleanza di truppe assire ed egiziane contro Babilonia, e questo è in armonia con quanto viene detto circa l’attività del faraone Neco in II Re 23:29 (vedi NW, ed. 1955, nota in calce), che provocò la morte di Giosia re di Giuda (629–628 a.E.V.). In questo versetto si legge che “Faraone Neco re d’Egitto salì contro il re d’Assiria presso il fiume Eufrate”, ma il “re d’Assiria” contro cui combatté Neco era senza dubbio Nabopolassar, conquistatore babilonese dell’Assiria, che, in virtù della sua conquista, ora poteva giustamente esser considerato il vero “re d’Assiria”. Alcuni anni dopo (625 a.E.V.), Neco fu completamente sconfitto dai babilonesi nella battaglia di Carchemis. — Ger. 46:2.
Il titolo “re d’Assiria” fu similmente applicato al re di Persia (Dario I [figlio di Istaspe] che dominava l’Assiria all’epoca della ricostruzione del tempio di Gerusalemme (ultimato nel 515 a.E.V.). — Esd. 6:22.
L’ASSIRIA NELLE PROFEZIE
L’Assiria figurava nella profezia pronunciata da Balaam verso il 1473 a.E.V. (Num. 24:24) Numerosi riferimenti all’Assiria si trovano nelle profezie di Isaia, Geremia, Ezechiele, Michea, Naum, Sofonia e Zaccaria, e l’avvertimento della devastazione del regno settentrionale d’Israele da parte dell’Assiria pervade l’intera profezia di Osea. Frequenti condanne furono pronunciate contro la fiducia riposta in tali nazioni pagane dalle apostate Israele e Giuda, che vacillarono spesso tra Egitto e Assiria, come “una colomba sempliciotta senza cuore”. (Ger. 2:18, 36; Lam. 5:6; Ezec. 16:26, 28; 23:5-12; Osea 7:11) I disastrosi risultati di tale comportamento sono descritti con grande chiarezza. — Ezec. 23:22-27.
[Cartina a pagina 122]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
IMPERO ASSIRO
ARABIA
MAR NERO
ASIA MINORE
MAR CASPIO
ARMENIA (URARTU [ARARAT])
LAGO DI VAN
LAGO DI URMIA
MANNAIA
MEDIA
ASSIRIA
CILICIA
Carchemis
Haran
Khorsabad
Ninive
Cala
Assur
Piccolo Zab
MONTI ZAGROS
MARE MEDITERRANEO
Menfi
EGITTO
Asdod
GIUDA
Gerusalemme
Samaria
ISRAELE
FENICIA
Damasco
SIRIA
Qarqar
Oronte
Eufrate
Tigri
MESOPOTAMIA
BABILONIA
Babilonia
ACCAD
SUMER
CALDEA
Ur
GOLFO PERSICO
ELAM
Antica costa?
[Figure a pagina 119]
Crudele trattamento riservato ai prigionieri dagli assiri, da un bassorilievo scoperto a Khorsabad
Toro alato con testa di re, che forse apparteneva alla sala del trono di Sargon II
[Figura a pagina 120]
Obelisco nero di Salmaneser, dove lo si vede ricevere il tributo di Ieu, forse portato da un messo
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AssoAusiliario per capire la Bibbia
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Asso
Città portuale della Misia sulla sponda N del golfo di Adramitta, quindi nella provincia romana dell’Asia. Nel terzo viaggio missionario l’apostolo Paolo, diretto a Gerusalemme, si era fermato a Troas. Di là, per mare, mandò Luca e altri ad Asso, dove si proponeva di raggiungerli. La nave dovette circumnavigare il promontorio per giungere ad Asso (dal lato opposto rispetto a Troas) e ciò permise a Paolo di percorrere a piedi la distanza più breve (una trentina di chilometri) e arrivare ad Asso in tempo per imbarcarsi sulla nave, che era diretta a Mitilene sull’isola di Lesbo, a S di Asso. — Atti 20:6, 13, 14.
Asso era costruita sui pendii a terrazze di una formazione vulcanica alta 213 m, a circa 800 m dal mare. Vi si godeva una splendida veduta della zona circostante. Nell’antichità la strada da Asso a Troas era ben pavimentata. Attualmente vi sorge il villaggio di Behram.
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AssueroAusiliario per capire la Bibbia
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Assuero
(Assuèro) [il capo dei sovrani].
Nome o titolo attribuito nelle Scritture Ebraiche a tre sovrani diversi.
1. Il padre di Dario il Medo menzionato in Daniele 9:1. Alcuni, sulla base degli scritti dello storico greco Senofonte, lo vorrebbero identificare con Astiage, l’ultimo re dell’impero medo. Tale identificazione però non trova alcun altro sostegno. La Bibbia non dice se il padre di Dario fosse re o di stirpe reale. Secondo Erodoto e Ctesia (del V secolo a.E.V.), Astiage morì senza eredi maschi. Quindi attualmente non è possibile identificare con certezza l’Assuero, padre di Dario il Medo, con qualche personaggio della storia secolare.
2. L’Assuero di Esdra 4:6, all’inizio del cui regno i nemici scrissero un’accusa contro gli ebrei, poteva essere Cambise, successore di Ciro il conquistatore di Babilonia e liberatore degli ebrei. Cambise regnò dal 529 al 522 a.E.V.
3. L’Assuero del libro di Ester si ritiene fosse Serse I, figlio del persiano Dario [figlio di Istaspe] e di Atossa, figlia di Ciro. La città di Susan (o Susa) fu la capitale durante gran parte del suo regno. Secondo i più autorevoli storici dell’epoca, incluso Tucidide, regnò dal 486 al 474 a.E.V. — Vedi ARTASERSE n. 2.
Nel libro di Ester è spiegato che Assuero (Serse I) regnava su 127 distretti giurisdizionali, dall’India all’Etiopia. (Est. 1:1, 2) Nel terzo anno del suo regno, durante un sontuoso banchetto, egli ordinò alla bella regina Vasti di presentarsi e mostrare la sua bellezza al popolo e ai principi. Il rifiuto di lei lo fece andare su tutte le furie e lo indusse a ripudiarla come moglie. (Est. 1:3, 10-12, 19-21) In seguito Assuero scelse l’ebrea Ester fra le molte vergini presentategli per sostituire Vasti. (Est. 2:1-4, 16, 17) Il fatto che la scelta di Ester come regina avvenne solo nel settimo anno del suo regno (quattro anni più tardi) è indubbiamente dovuto alla sua assenza durante la guerra contro la Grecia. Nel 490 a.E.V. il padre di Serse, Dario, era stato sconfitto a Maratona e ora Serse voleva vendicarlo. Egli radunò un immenso esercito da tutto l’impero e nella primavera del 480 a.E.V. mosse contro la Grecia. Dopo una vittoria ottenuta a caro prezzo alle Termopili e la distruzione di Atene, i suoi eserciti furono sconfitti a Salamina e poi a Platea, e Serse fu costretto a tornare in Persia. Allora a quanto pare si accinse a sostituire Vasti. Nel dodicesimo anno del suo regno permise al primo ministro Aman di usare l’anello col sigillo regale per firmare un decreto che avrebbe provocato il
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AssassinoAusiliario per capire la Bibbia
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Assassino
Vedi CITTÀ DI RIFUGIO; OMICIDIO.
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