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La Quinta Assemblea Generale LuteranaSvegliatevi! 1971 | 8 maggio
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dialogo fosse esteso da includere le Chiese Riformate (Calviniste), la Chiesa Cattolica Romana, la Comunione Anglicana e le Chiese Ortodosse. Furono proposti scambi più attivi con il Concilio Mondiale delle Chiese. Infine, la relazione insisteva sulla necessità di aumentare i contatti con i Metodisti, i Battisti, i Pentecostali e perfino con gli atei, in vista di una migliore comprensione reciproca!
“Ci darà la storia tempo abbastanza?”
Parlando a Évian della necessità di cercare la riconciliazione entro la Cristianità, e in particolar modo fra le Chiese Cattolica Romana e Luterana, il dott. Kent S. Knutson, presidente del Seminario Teologico Wartburg di Dubuque, nell’Iowa, chiese: “Ci darà la storia tempo abbastanza?”
Evidentemente Knutson sente che il tempo sta per scadere alla cristianità. Egli ha ragione. La storia contemporanea in paragone con la profezia biblica mostra che le cose stanno così. Le chiese della cristianità dovranno muoversi rapidamente se vogliono sperar di unirsi prima che la storia — la storia diretta da Dio — le raggiunga. Ma ci sono pochi segni di qualche reale volontà di superare le barriere che dividono le chiese l’una dall’altra e fra loro.
Parlando alla Quinta Assemblea Generale Luterana, il cardinale Willebrands elencò gli ostacoli che intralciano l’unità fra le Chiese Luterana e Cattolica Romana, menzionando il sacerdozio, l’autorità papale, l’infallibilità del papa, il posto della Vergine Maria, ecc. Egli ammise che su alcune di queste questioni “le vedute contrarie sono divenute ancor più notevoli”.
In quanto alla speranza di unità fra le chiese protestanti, il dott. Tödt, professore di teologia presso l’università di Heidelberg, in Germania, dichiarò a Évian: “Fra i membri del Concilio Mondiale delle Chiese si può anche sentire un movimento retrogrado. Delusi dei risultati conseguiti durante i primi dieci anni, molte di queste chiese stanno tornando al loro isolamento locale o regionale”.
La Chiesa Luterana è essa stessa profondamente divisa. Come mostrò questa Quinta Assemblea Generale le chiese raggruppate entro la Federazione Mondiale Luterana sono lungi dall’essere unite. Per giunta, circa venti milioni di luterani appartengono a chiese luterane che si rifiutano di unirsi alla Federazione Mondiale. Si riferisce che “in Svezia c’è perfino una Chiesa Luterana che pratica l’intercomunione con la Chiesa d’Inghilterra ma si rifiuta di far questo con le altre Chiese Luterane”. — Le Monde, 26/21 luglio 1970.
“È Cristo diviso?” (1 Cor. 1:13, Versione Autorizzata inglese) Certamente no! Se appartenete quindi a una chiesa divisa che fa parte della divisa cristianità, non è ormai tempo che cerchiate la vera congregazione di Cristo altrove? ‘Vi darà la storia tempo abbastanza’ per fare questo?
Appello ai luterani sinceri
Sì! Ma non c’è tempo da perdere! Che dovreste dunque fare? Cercate il vero cristianesimo “basato su . . . un insieme di Sacre Scritture”. Abbastanza paradossalmente, il cardinale Willebrands in Évian rese a Lutero il seguente tributo: “Lutero fece qualche cosa di rimarchevole per il suo giorno facendo della Bibbia il punto di partenza della teologia e della vita cristiana”. E nel suo articolo sul luteranesimo, l’Encyclopædia Britannica (1965, Vol. 14, pag. 447) dichiara: “Il principio formale della teologia luterana è la sua insistenza che le Scritture canoniche sono la sola fonte e norma di fede e pratica cristiana”.
Tuttavia nel luglio 1965, quando eruditi cattolici romani e luterani si riunirono a Baltimora, dissero in una dichiarazione congiunta: “Confessiamo in comune la Fede Nicena”. Ma il Credo Niceno espone l’enigmatico dogma della trinità, che non si trova in nessun luogo della Bibbia. Anche un teologo luterano, il prof. N. Leroy Norquist, ammise: “La dottrina della Trinità non può essere ‘districata’. . . . Gli uomini che la idearono ne fecero uno strumento da usare contro gli eretici . . . in modo tale che potessero infine dire: ‘A meno che tu non creda a ciò non sei un vero credente’”. (The Lutheran, 15 giugno 1960, pagine 11, 12) Quindi a che cosa credete, al Credo Niceno o alla Bibbia? La scelta è inevitabile.
Un’altra credenza basilare delle chiese luterane è la Confessione Asburgica. Questa professione di fede asserisce che “Egli [Cristo] condannerà gli uomini empi e i diavoli a essere tormentati senza fine”. Tuttavia le Scritture canoniche affermano: “Il salario del peccato è la morte”. (Rom. 6:23, Versione Riveduta) Credete alla Confessione Asburgica o alla Bibbia? Dovete scegliere, e il tempo sta per scadere!
L’anno 1970 è stato il 450º anniversario della pubblicazione del primo saggio di Lutero sulla riforma intitolato “Allocuzione alla nobiltà tedesca, la babilonica cattività della Chiesa”, che significa la Chiesa Cattolica Romana. Per sfortuna, avendo abbandonato “la sua insistenza che le Scritture canoniche sono la sola fonte e norma di fede e pratica cristiana”, le chiese luterane mostrano di far parte dell’impero mondiale delle religioni babiloniche, profeticamente chiamate “Babilonia la Grande”. Gli avvenimenti correnti e la profezia biblica mostrano che questo impero mondiale di falsa religione s’avvicina rapidamente alla sua fine. La storia non gli darà il tempo di unirsi per sopravvivere. Babilonia deve scomparire! Ma voi non dovete esser distrutto con lei. La Bibbia dice: “Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi dei suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe”. — Riv. (o, Apoc.) 17:1-5; 18:1-5, AV; VR.
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Effetto dell’uso di marijuanaSvegliatevi! 1971 | 8 maggio
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Effetto dell’uso di marijuana
● Scrivendo al direttore di Times Magazine di New York del 20 settembre 1970, il dott. Franz E. Winkler dice quanto segue riguardo a quelli che fanno uso di marijuana: “Un primo effetto della marijuana e dell’hascisc è la progressiva perdita della forza di volontà, che l’osservatore esercitato può già notare dopo circa sei settimane di moderato uso. Questa perdita della forza di volontà indebolisce la capacità di resistere alla coercizione, così che molto spesso chi fa uso di marijuana cade vittima di spacciatori di droghe forti, di ricattatori e di anormali. Presto ogni capacità di provare vera gioia sparisce, per essere sostituita dalla rumorosa pretesa di divertimento. Mentre gli adolescenti sani parteciperanno ardentemente a ogni specie di attività, come sport, passeggiate a piedi, imprese artistiche, ecc., chi fa uso di marijuana mostrerà la crescente tendenza a parlare continuamente di grandi mète, mentre non ne farà nulla. Le doti atletiche diminuiscono continuamente con l’uso di marijuana. Le imprese artistiche diventano prive di significato e perdono ogni originalità. Invece di nutrire forti sentimenti verso gli altri, chi fa uso di marijuana è incline a cullarsi nelle emozioni romantiche. Giacché la droga elimina le inibizioni, la vita sessuale può essere stimolata per un breve periodo ma declina invariabilmente nel giro di pochi anni, lasciando gli uomini impotenti e le donne frigide”. Il dott. Winkler concluse menzionando il subdolo, ma “profondamente tragico deterioramento della personalità di chi usa marijuana”.
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