BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Felicità in un mondo instabile
    La Torre di Guardia 1953 | 1° maggio
    • quel grande dittatore cerca di tenere tutta l’umanità preoccupata dietro una cortina di ferro e lontano dal liberatore messaggio del Regno.

      Siate lieti di apprendere che il Diavolo fallirà! Anche ora l’annuncio del Regno penetra in ogni nazione e in ogni specie di governo. I suoi gioiosi portatori sono decisi di continuare, accrescendo la loro testimonianza al regno di Dio e alle sue benedizioni e stabilità. La loro felicità e le loro giuste opere sono come grandi luci in un mondo di tenebre. Quale gioia dire a uditori sempre più numerosi: “Giubilate, o nazioni, col suo popolo”. — Rom. 15:10, NW.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1953 | 1° maggio
    • Domande dai lettori

      ◆ I versetti 4 e 5 di Proverbi 26 pare che esprimano concetti contradditori. Quale ne è la spiegazione? — T. L., North Carolina.

      Secondo la versione di Moffatt questi due versetti dicono: “Non rispondere mai allo stolto secondo la sua stoltezza, perché non diventi come lui. Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza, perché non supponga di esser savio”. Oppure, secondo la traduzione di Fenton: “Non rispondere a nessuno stolto, conforme alla sua stoltezza, perché tu non ti faccia simile a lui. Rispondi a uno stolto come richiede la sua stoltezza, perché non appaia savio ai suoi propri occhi”. La chiave per stabilire la giusta relazione tra queste istruzioni che apparentemente contrastano si trova nell’avvertimento che risuona in ciascun caso. È la differenza degli avvertimenti che determina i significati da attribuire alle istruzioni relative alle risposte da dare agli stolti.

      Se rispondete a uno stolto secondo la sua stoltezza, nel senso di rispondere conforme alla sua stoltezza, voi vi mettete in accordo con lo stolto. I ragionamenti e le deduzioni dello stolto sono insane, e la vostra risposta non dovrebbe essere in accordo con le vedute dello stolto. Lo stolto potrebbe mostrare stoltezza nel modo poco dignitoso o contenzioso col quale ragiona, mostrando solo desiderio per infruttuosi dibattiti verbali, che i Cristiani hanno l’ordine di evitare. Perciò non dovreste rispondere secondo la stoltezza dello stolto sostenendo le sue stolte vedute o adottando i suoi stolti e degradanti modi di ragionare. Perché? “Perché non diventi come lui”. Ma voi potreste rispondere allo stolto senza rendervi come lui, ed è questo che il versetto 5 suggerisce, “perché non supponga d’esser savio”. Se non rispondeste alla stoltezza dello stolto e la lasciaste indisturbata e non confutata, lo stolto si considererebbe certamente savio secondo il suo proprio modo di vedere. Per evitare questo voi rispondereste secondo la sua stoltezza nel senso di rispondere in base alle sue stolte contestazioni, analizzandole, mostrando come siano ridicole e assurde e immeritevoli d’essere accettate quando si esaminano in modo razionale. Così potreste dimostrare che gli argomenti e i falsi princìpi dello stolto portano a conclusioni assai diverse da ciò ch’egli sostiene. La sua stessa stoltezza potrebbe essere impiegata contro di lui capovolgendo la situazione, se la sua stoltezza è saggiamente presa e analizzata e adoperata contro la falsa opinione dello stolto. Così facendo, voi ‘rispondete allo stolto come richiede la sua soltezza’ e impedite ch’egli diventi “savio ai suoi propri occhi”.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1953 | 1° maggio
    • Domande dai lettori

      ◆ In Numeri 30:6-8 è dichiarato che i voti d’una donna potrebbero essere scartati da suo marito. Si applica questo oggi? — T. P., Indiana.

      Se veniamo nella verità e facciamo voti a Geova Dio, dobbiamo mantenerli, specialmente il nostro voto di fare la sua volontà da ora in poi. Ciò che il suddetto testo descrive è la posizione inferiore delle mogli sotto la Legge mosaica e come il marito era responsabile delle obbligazioni alle quali si legava la moglie. Ma noi oggi non siamo sotto la Legge e questa sottomissione delle donne ai loro mariti in rapporto ai voti non ha vigore, perché se così fosse, nessuna moglie che avesse un marito non credente opposto alla verità potrebbe realmente fare un voto dedicandosi al Signore Dio per fare la sua volontà e seguire le orme di Gesù Cristo. Quindi Dio tratta ora con le donne individualmente in rapporto ai voti fatti, e il marito non influisce sulla cosa né ha alcun potere di annullarli o vietarli. Naturalmente, una moglie non dovrebbe fare dei voti irragionevoli che ostacolerebbero l’adempimento dei suoi propri doveri scritturali verso il marito. (Eccl. 5:1-6)

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1953 | 1° maggio
    • Domande dai lettori

      ◆ Il nuovo libro What Has Religion Done for Mankind? mostra che c’è una sola classe di angeli disubbidienti, non due classi. Si ribellarono essi nell’Eden o al tempo di Noè? Inoltre, chi erano gli spiriti in carcere ai quali il risorto Gesù predicò, possono essi pentirsi ed essere salvati, e se no perché predicar loro? — G. G., New York.

      Non c’è nessuna scrittura per dimostrare che qualche angelo si ribellasse col cherubino protettore nell’Eden. Un passo che una volta era usato per questo è Ezechiele 28:18, dove è detto di Satana ch’egli ha profanato i suoi santuari con la disonestà del suo commercio. Al massimo, questo si potrebbe ritenere che significhi ch’egli aveva una schiera sotto di lui e la corruppe, ma non indica che tale corruzione ebbe luogo nell’Eden. Poteva esser accaduto ai giorni di Noè, per il quale tempo Satana avrebbe ordito una ‘moltitudine di iniquità’ per adoperarle come argomenti, mentre nell’Eden difficilmente avrebbe avuto il tempo di accumulare tale moltitudine d’iniquità. Però, il testo potrebbe significare molto meno di questo, secondo alcune moderne traduzioni della Bibbia. La American Translation non impiega il termine “santuari” come se si riferisse a dimore per associati, ma dice: “Tu profanasti la tua santità”. Moffatt dice, “Tu hai profanato la tua sacra posizione”. Fenton dice che egli ‘ferì profondamente le sue virtù’.

      La prima evidenza biblica che abbiamo della ribellione angelica, eccetto il cherubino protettore, è il racconto di Genesi 6:1-4 concernente i giorni di Noè. Il 4º versetto della versione comune parla come se i giganti Nefilim fossero sulla terra prima che i figli di Dio coabitarono con donne, e alcuni potrebbero perciò argomentare che quelli erano demoni materializzati i quali si erano precedentemente ribellati con Satana. Però, traduzioni più accurate in lingua moderna indicano che questi giganti erano la progenie dei materializzati figli di Dio e delle donne: “In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche di poi, quando i figliuoli di Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, e queste fecero loro de’ figliuoli. Essi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi”. Perciò i figli di Dio furono i primi ribelli angelici sulla scena.

      Questo è sostenuto da 1 Pietro 3:19, 20, NW: “In questo stato inoltre egli se ne andò e predicò agli spiriti in prigione, i quali erano stati una volta disubbidienti quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè”. Questo sembra che indichi che il primo atto di disubbidienza da parte degli angeli avvenne ai giorni di Noè. Se essi si fossero ribellati prima di quel tempo, quel primo caso di ribellione sarebbe stato il punto decisivo degno di menzione. Giuda 6, NW, dichiara: “Gli angeli che non serbarono la loro posizione originaria ma abbandonarono la loro propria dimora li ha riservati con legami eterni sotto fitta oscurità per il giudizio del gran giorno”. La posizione originale degli angeli era il loro posto nell’organizzazione di Geova, nel quale posto erano stati collocati da lui e senza dubbio avevano determinati compiti, dato che Dio non li creò per l’ozio. Con la ribellione avrebbero abbandonato la loro posizione originale. Materializzandosi per vivere permanentemente con donne avrebbero lasciato la loro propria dimora del cielo come creature spirituali. Dato che Giuda 6 unisce questi due misfatti così strettamente, sembra che entrambi fossero commessi nello stesso tempo, che sarebbe ai giorni di Noè quando i “figli di Dio” si materializzarono. Allorché il diluvio li costrinse a smaterializzarsi, essi tornarono nei luoghi celesti come creature spirituali, ma non nella posizione originale entro l’organizzazione di Geova. Divennero i demoni di Satana.

      Ritenere che la ribellione degli angeli ebbe luogo al tempo di Noè anziché nell’Eden è più ragionevole. Nell’Eden Satana aveva appena cominciato la sua carriera ribelle. Dio aveva accettato la sfida, e aveva dato la promessa della Progenie. La contesa era nuova. Non era verosimile che gli angeli si sarebbero immediatamente associati con il non esperimentato ribelle Satana. Essi avrebbero aspettato per vedere come andavano le cose. Ai giorni di Noè eran passati quindici secoli e Satana aveva traviato tutti gli uomini eccetto tre, Abele, Enoch e Noè. Se egli poteva far questo da solo, quale successo completo avrebbe ottenuto con un esercito di angeli che lo avrebbe aiutato! E dov’era la Progenie promessa? Non erano trascorsi già quindici secoli, senza che se ne vedesse il segno? Così avrebbe potuto argomentare Satana, argomenti che non avrebbe avuti al principio nell’Eden. Poteva concludere che se i figli di Dio si fossero uniti a lui, materializzandosi per un certo tempo o permanentemente, una razza superiore di giganti avrebbe potuto essere prodotta per dominare e governare sopra l’uomo, e sotto di loro gli ultimi partigiani di Geova avrebbero potuto esser piegati oppure distrutti.

      Ma il diluvio rovinò il progetto e costrinse gli angeli materializzati a smaterializzarsi. Questi primitivi figli di Dio non potevano rientrare al servizio di Geova neanche se lo avessero voluto; rimasero col padrone che avevano scelto, Satana, e divennero le sue orde, demoniche. Furono ora imprigionati in fitte tenebre, alienati da Dio, all’oscuro in quanto ai suoi propositi, con un’oscura fine dinanzi a loro, le quali cose sono tutte ben raffigurate dal Tartaro. (Si veda 2 Pietro 2:4, NW, e nota relativa in appendice.) Fu a questi spiriti imprigionati nel Tartaro che Gesù predicò.

      Perché? Per dare ai demoni un’opportunità di pentirsi? No di certo. Nessun angelo morì come loro riscatto, anche se si fossero trovati in circostanze che avrebbero permesso una redenzione. Inoltre, è poco consistente dire che i perfetti Adamo ed Eva non avranno una seconda opportunità, e quindi volgersi e dire che gli angeli disubbidienti, i quali erano perfetti e assai più alti e intelligenti e più potenti dell’uomo, e che avevano persino veduto Geova Dio e s’erano associati con lui, poterono abbandonare i posti loro assegnati da Dio, unirsi a Satana e avere poi l’opportunità di pentirsi per la salvezza. Ma, allora, perché predicare ai demoni?

      Non sempre la predicazione viene fatta a scopo di pentimento e salvezza. Noi prendiamo la coppa del vino del furore di Geova per le nazioni, non per la loro conversione ma come un avvertimento della morte che li attende. È un annuncio di condanna e del finale trionfo di Geova. Noi continueremo a predicare dopo che Harmaghedon sarà cominciata, non perché altri ancora si pentano e siano salvati ma perché tutti conoscano che i propositi di vendetta di Geova si realizzano. (Vedere La Torre di Guardia del 11 dicembre 1952, a pagina 365, domanda e risposta.) Similmente Gesù predicò ai demoni. In tal modo sia la parte invisibile del mondo di Satana, che quella visibile, ricevono una testimonianza contro di loro, non soltanto per il fatto che i Cristiani sono uno spettacolo per gli uomini e per gli angeli (compresi quelli decaduti, i demoni), ma mediante la predicazione che Gesù stesso fa a loro della loro fine completa.

      Si vedano anche le pagine 69-73, 76, 81, 152, 153 in What Has Religion Done for Mankind?

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi