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  • g81 22/1 pp. 5-6
  • Ci sarà abbastanza cibo per tutti?

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  • Ci sarà abbastanza cibo per tutti?
  • Svegliatevi! 1981
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  • Quanti soffrono la fame?
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Altro
Svegliatevi! 1981
g81 22/1 pp. 5-6

Ci sarà abbastanza cibo per tutti?

I FRANCESI lo chiamano nourriture. Per i greci è trophé. Per i giapponesi shokuji. E per gli italiani? Cibo!

Comunque lo chiamiate nella vostra lingua, il pensiero del buon cibo vi fa venire l’acquolina in bocca quando avete fame? Sì, il buon cibo è una cosa molto gradevole, è una delizia per il palato e nutriente per il corpo.

D’altra parte, il pensiero della fame spaventa. Le sue conseguenze sono deleterie. Essa arresta la crescita fisica e mentale e priva milioni di persone della possibilità di condurre una vita normale. Ma fa di più: Uccide.

Se abitate in Europa o nell’America del Nord, forse il pensiero della fame non vi sfiora neppure. Certo, forse avete il problema dell’alto costo dei generi alimentari, ma pochi in queste zone soffrono veramente la fame.

Altrove le cose stanno diversamente.

Quanti soffrono la fame?

Forse vi sorprenderà sapere che oggi circa un miliardo di persone soffrono la fame. Questa cifra proviene dal Consiglio Mondiale per l’Alimentazione, un organo delle Nazioni Unite. Equivale a circa un quarto della popolazione mondiale! Quindi molti esperti considerano la lotta per procurarsi da mangiare il problema più grave che si presenti all’umanità.

Ma il problema non si va almeno alleggerendo? No. “Il problema della fame nel mondo si sta aggravando anziché alleggerirsi”, ha dichiarato Sol Lonowitz, capo di una commissione presidenziale degli Stati Uniti sulla fame nel mondo. Ed ha aggiunto: “A meno che non si faccia uno sforzo concertato per evitarla ci attende una grave crisi”.

Allo stesso modo, U.S. News & World Report ha detto: “Una crisi alimentare più seria dell’attuale crisi energetica minaccia la pace mondiale nei prossimi vent’anni a meno che gli U.S.A e altre nazioni non prendano coraggiosi provvedimenti”.

Perché la fame è una minaccia per la pace nel mondo? Perché il desiderio insoddisfatto dei poveri di raggiungere un decoroso tenore di vita è la forza potenzialmente più esplosiva del mondo d’oggi. Un miliardo di persone arrabbiate e disperate rappresentano una vera minaccia per l’ordine internazionale.

La minaccia può essere anche più grande. La Royal Bank del Canada stima che “fino al 40 per cento della popolazione mondiale soffra di denutrizione”. Vale a dire oltre un miliardo e seicento milioni di persone! Per citare un esempio, si dice che in un paese africano il 45 per cento dei bambini muoiano prima di compiere i cinque anni.

Perché si aggrava?

Perché la situazione si aggrava? Non si ha notizia ad esempio che in alcuni paesi le colture producono di più? Sì, ci sono stati alcuni aumenti. Ma la popolazione mondiale è aumentata più in fretta.

Pertanto, in media, c’è stato un netto calo nella quantità di cibo a disposizione di ognuno. Per esempio, uno studio del World-Watch Institute mostra quanto segue:

Qual è ora l’aumento demografico mondiale? Circa 70-80 milioni di persone all’anno, l’equivalente di un nuovo Pakistan ogni anno. Inoltre, tale aumento demografico causa un impiego sempre maggiore di terreno agrario per scopi non agricoli. In quello che era terreno agricolo vengono ora costruite più case, negozi, fabbriche, strade, aeroporti, scuole e altri edifici!

Ogni giorno, nel mondo, migliaia di ettari di terreno sono sottratti alla produzione alimentare per essere utilizzati come sopra. Prima o poi, l’umanità sentirà l’effetto di ciò. Negli Stati Uniti si calcola che la perdita di terreno agrario effettivo o potenziale sia in media di dieci chilometri quadrati al giorno, l’equivalente di una striscia di terra larga ottocento metri che andasse da New York a San Francisco, tutti gli anni!

L’eccessivo sfruttamento a pascolo di terreni agrari poco produttivi ne sta trasformando alcuni in deserti. Un funzionario delle Nazioni Unite calcola che il deserto del Sahara stia già avanzando alla velocità di sei chilometri all’anno, soprattutto a causa dell’eccessivo sfruttamento dei pascoli. Pure altri deserti, incluso quello arabico, quello del Kalahari nell’Africa del Sud-Ovest, quello di Sonora nel Messico e negli Stati Uniti meridionali, si espandono.

La rivista To the Point scriveva in merito a questi deserti: “Invadono 60.000 chilometri quadrati di terreno arativo e in alcune zone avanzano a ben undici chilometri all’anno”. E aggiungeva: “Gli scienziati lo chiamano ‘cancro della superficie terrestre’ e dicono che si estenda come un tumore maligno. Calcolano che fino all’uno per cento dei terreni arativi del mondo diventa ogni anno deserto. . . . Quasi tutti gli esperti sono del parere che la colpa sia primariamente dell’uomo. Un’agricoltura rovinosa e un eccessivo sfruttamento del suolo . . . sono la causa fondamentale”.

Un altro problema è l’alto prezzo del combustibile, uno dei costi principali nella produzione alimentare. Fertilizzanti, trattori, autocarri e altri macchinari hanno bisogno del petrolio. Il perito agrario Lester Brown ha detto: “Anche gli aumentati costi energetici uniti al diminuito rendimento dei fertilizzanti chimici contribuiscono al livellamento della produzione cerealicola”.

Un altro elemento negativo si aggiunge alla già critica situazione delle provviste alimentari; sempre più cereali vengono trasformati in alcool da utilizzare come carburante per automobili e autocarri. Poiché i paesi usano più cereali per produrre carburante, necessariamente ne restano meno per l’alimentazione.

Tuttavia i nuovi metodi di produzione alimentare non stanno capovolgendo la situazione? Per esempio, che dire della “rivoluzione verde”?

[Prospetto a pagina 6]

PRODUZIONE ALIMENTARE ANNUALE PER PERSONA NEL MONDO

Massimo 1970-76 1979

Pesce kg. 19 kg. 16

Manzo “ 12 “ 11

Montone “ 1,9 “ 1,8

Cereali “ 342 “ 318

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