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  • Come le donne possono realmente ottenere la liberazione
    La Torre di Guardia 1974 | 15 dicembre
    • di loro se entrambi i genitori rifiutano di fare i genitori perché tale compito ostacola la loro personale ricerca della felicità?

      Ero confusa e disillusa. Il movimento per la liberazione della donna non aveva le soluzioni. Ma ciò che mi rattristò particolarmente fu il fatto di avere lottato così arduamente per coinvolgere altre donne in un movimento che aveva effetti così cattivi sulla loro relazione sia con gli uomini che con la loro famiglia.

      Tuttavia, era chiaro che la liberazione era necessaria. Noi donne avevamo correttamente individuato i problemi reali che contribuiscono a rendere misera la vita di milioni di persone. Quali erano dunque le soluzioni? Non smisi di cercare.

      UNA FONTE INASPETTATA

      Una persona amica mi suggerì che la Bibbia conteneva le risposte. Ero estremamente scettica. Per una femminista la Bibbia è solo un libro scritto da un gruppo di uomini, che riflette le negative attitudini degli uomini verso le donne. Ma decisi almeno di investigare. Sapevo quanti avevano presentato sotto falsa luce il movimento per la liberazione della donna. Perciò compresi che non era giusto dare un giudizio sulla Bibbia senza prima averla studiata.

      Non avevo mai letto prima la Bibbia. Un giorno ne presi dunque in mano una copia e l’aprii per caso in Isaia capitolo cinquantaquattro, dove cominciai a leggere: “‘Poiché il tuo grande Fattore è il tuo proprietario maritale, essendo il suo nome Geova degli eserciti . . . Poiché Geova ti chiamò come se tu fossi una moglie lasciata interamente e afflitta di spirito, e come una moglie del tempo della giovinezza che fu quindi rigettata’, ha detto il tuo Dio”. Come poteva questo Dio Geova conoscere tali sentimenti femminili? mi chiesi. La delicatezza dell’immagine mi spinse a voler sapere di più intorno a questo Dio.

      La persona che mi aveva indirizzato alla Bibbia, benché non fosse testimone di Geova, disse che erano gli unici a insegnare realmente la Bibbia. Così nel maggio del 1971 visitai una locale Sala del Regno dei Testimoni di Geova e disposi che un Testimone studiasse con me. Le risposte che ricevetti cominciarono gradualmente ad apparirmi logiche.

      L’importanza che la Bibbia dà all’amore e al bisogno di considerare il merito dei propri simili mi fece realmente impressione. Per esempio, queste scritture sono solo un esempio delle molte che mi meravigliarono:

      “Siate benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli, perdonandovi liberamente gli uni gli altri come anche Dio vi ha liberamente perdonati mediante Cristo”. “Non [fate] nulla per contenzione o egoismo, ma con modestia di mente, considerando che gli altri siano superiori a voi”. “Nel mostrare onore gli uni agli altri prevenitevi”. — Efes. 4:32; Filip. 2:3; Rom. 12:10.

      Non è detto nulla circa il fatto che questo consiglio si applichi solo alle donne; no, è così che le persone, maschi e femmine, dovrebbero considerarsi e trattarsi. Ero del tutto favorevole a questo!

      Ero disgustata della veduta mondana che gli uomini “dovevano” volare di fiore in fiore come calabroni, essendo l’immoralità considerata una cosa naturale per loro. Ora avevo scoperto che la Bibbia dice: ‘No! Non farlo! Si deve mantenere onorevole il matrimonio!’ Inoltre, Romani capitolo uno condanna il comportamento omosessuale, definendolo “osceno”. Che sollievo!

      MARITI E MOGLI

      “Ma”, chiederanno sicuramente molte donne, “che dire della scrittura che dichiara: ‘Le mogli siano sottoposte ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della moglie’”? (Efes. 5:22, 23) La prima volta che lo lessi, ne fui disgustata anch’io. Mi chiesi: Se il marito è il suo capo, come fa la moglie a non essere schiava? Comunque, la persona con cui studiavo mi esortò a considerare il quadro completo e a non giudicare il principio dichiarato in questa scrittura da quello che avevo visto fra gli uomini nel mondo.

      Mi fu mostrato che anche i mariti cristiani hanno un capo a cui sono sottoposti ed essi hanno l’ordine di trattare la moglie come Gesù aveva trattato i suoi seguaci terreni. (1 Cor. 11:3) Efesini capitolo 5 dice a questo riguardo: “Mariti, continuate ad amare le vostre mogli, come anche il Cristo amò la congregazione e si consegnò per essa”. Pensai fra me: Se i mariti avessero realmente fatto questo, se avessero amato tanto le mogli da essere disposti a morire per esse, non ci sarebbe mai stato un movimento per la liberazione della donna!

      Mi fu anche mostrato nella Bibbia il comando dato ai mariti di assegnare onore alle loro mogli. (1 Piet. 3:7) Ora questa idea dell’autorità cominciò a diventare un po’ più accettevole.

      Ma mi chiedevo ancora: Se Dio, che ideò il matrimonio, voleva che i mariti fossero così, come mai è sorta tutta questa confusione? Dal mio studio appresi che quando l’uomo peccò nel giardino d’Eden, attirò su di sé una gran quantità di problemi, malattia e morte incluse. Ma, leggendo il racconto biblico, mi sgomentai notando la punizione ricevuta da Eva: “La tua brama si volgerà verso tuo marito, ed egli ti dominerà”. — Gen. 3:16.

      Che pensiero ripugnante! Voleva dire forse che per accettare la Bibbia avrei dovuto accettare la sorte della donna d’essere dominata? No, mentre approfondivo lo studio appresi che Dio intende cominciare prestissimo a riportare l’uomo e la donna al loro originale stato di perfezione. Peccato, infermità e morte saranno eliminati per sempre. (Riv. 21:3, 4) Significava questo, dunque, che anche il dominio degli uomini sarebbe finito?

      Sì. Con gioia appresi che mentre il principio dell’amorevole autorità rimarrà, gli uomini cesseranno di esercitare egoisticamente il dominio. Se si guardano le cose sotto questo aspetto, non sarebbe piacevole avere un capo maritale così amorevole come Cristo?

      Non solo, ma appresi che non dovevo aspettare finché Geova Dio trasformasse la terra in Paradiso. Gli uomini cristiani, i veri cristiani, devono sforzarsi sin da ora di vivere secondo le giuste norme di Dio. Lo facevano?

      SOLO TEORIA?

      Fui esortata a frequentare regolarmente le adunanze dei testimoni di Geova e a frequentarli insieme alle loro famiglie, per accertarmi personalmente. Fui sbalordita. Mettono realmente in pratica quello che insegna la Bibbia. Cominciai quindi a capirne il perché.

      Ognuno di loro crede che la Bibbia è verace, che il Creatore dell’universo ispirò effettivamente degli uomini a scriverla. I Testimoni si sforzano dunque sinceramente, meglio che possono, di vivere secondo la Parola di Dio. Come risultato trattano effettivamente gli altri con benignità e compassione, e i mariti si sforzano effettivamente di amare e onorare le loro mogli.

      Inoltre, vidi che quando pregano Dio: ‘Padre nostro che sei nei cieli, venga il tuo regno’, credono realmente che il governo di Dio dominerà la terra. Credono realmente alla Bibbia quando dice: “L’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. . . . Stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. — Dan. 2:44.

      UNA LIBERAZIONE PER CUI VALE LA PENA DI LOTTARE

      Vidi che i testimoni di Geova credono che questo sistema sarà prossimamente stritolato da Dio e che presto il meritevole genere umano sarà preservato in un giusto nuovo ordine. Mentre ci pensavo, mi resi conto anch’io che era ragionevole. Poiché il Creatore dev’essere sicuramente sgomento di fronte al grande egoismo e all’immoralità che permeano ogni parte di questo mondo! E mi convinsi che gli uomini non possono da soli correggere questa situazione.

      Mentre continuavo lo studio della Bibbia, mi convinsi ancor di più che quanto Dio farà supera di gran lunga ciò che noi del movimento per la liberazione della donna potevamo mai sperare di ottenere. Poiché sotto il regno di Dio non saranno risolti solo i problemi delle donne, ma il Creatore farà in modo che tutto il genere umano sia liberato da ogni forma di oppressione, incluse perfino l’infermità e la morte. Questo è ciò che ha promesso nella sua Parola, e vi è ogni ragione di credere che manterrà la sua promessa.

      Pertanto lotto ancora per la liberazione sia della donna che dell’uomo, ma in modo diverso. Invece di dedicare molte ore la settimana a fare discussioni con altre donne o a combattere legalmente per migliorare i diritti delle donne, uso il mio tempo per far vedere alle persone che la loro unica vera speranza per vivere felici è di mettere in pratica nella loro vita gli eccellenti princìpi della Parola di Dio. Questo è il solo modo che condurrà alla vera liberazione nella paradisiaca “nuova terra” sotto il giusto dominio del Regno di Dio. (2 Piet. 3:13) — Da una collaboratrice.

  • Significato delle notizie
    La Torre di Guardia 1974 | 15 dicembre
    • Significato delle notizie

      Una terza malattia venerea e pratiche erotiche orali

      ● Le infezioni prodotte dal virus erpetico non sono nuove. Esse causano, fra l’altro, la comune “febbre” nella o attorno alla bocca. Ma dal 1960 le infezioni erpetiche sono drammaticamente comparse sotto forma di una malattia venerea assai contagiosa. In questo campo, il virus dell’erpete genitale viene subito dopo quello della gonorrea (che è una trentina di volte più diffusa della sifilide).

      Le infezioni erpetiche dei genitali maschili o femminili causano dolorose lesioni. Benché temporanee, queste possono avere serie conseguenze. Attraversando il canale del parto materno i neonati possono prendere l’infezione, e circa in un caso su quattro è letale. I bambini che sopravvivono riportano spesso lesioni al cervello. Oltre a ciò, vi sono prove secondo cui c’è relazione fra l’erpete genitale e il cancro dell’utero nella donna e forse della prostata nell’uomo. Gli studi mostrano pure che c’è una maggiore possibilità di aborto durante la gravidanza.

      La rivista “Time” dice che l’erpete genitale tende a colpire “primariamente chi è sessualmente promiscuo”, particolarmente i giovani. Scrivendo in “Medical World News” (26 aprile 1974), il dott. Elmar G. Lutz riferisce di avere per anni menzionato ai pazienti che lo consultavano in merito alle pratiche sessuali orali la possibilità che questo virus sia “trasmesso dalla cavità orale ai genitali e viceversa”. Egli avverte che l’emancipazione da più rigorosi

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