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Colui che dice la verità interviene con un giuramentoLa Torre di Guardia 1966 | 1° giugno
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Dio. Di conseguenza questa “grande folla” interraziale, internazionale, intertribale, d’ogni lingua dà credito per la sua salvezza a Geova Dio sul suo celeste trono e al suo Agnello Gesù Cristo, il principale Seme di Abraamo.
33. Perché anche questa “grande folla” dov’essere incoraggiata, e perciò che cosa deve pure essa tenere presente?
33 La distruzione di Babilonia la Grande, e la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” e l’azione di legare e imprigionare Satana il Diavolo e i suoi demoni non hanno ancora avuto luogo per rimuovere tutti i nemici e persecutori, visibili e invisibili. Per cui questa “grande folla” con speranze di un Paradiso terrestre sotto il regno di Dio dev’essere incoraggiata ad evitare la pigrizia e ad esser fedele e a perseverare, proprio come fa il rimanente spirituale. Per questa ragione la “grande folla” ha bisogno di tenere presente il giuramento di Dio per Se stesso di confermare la sua inviolabile promessa per la loro benedizione eterna.
34. (a) Mediante quali due cose è stato reso immutabile il consiglio di Geova? (b) Come che specie di Dio si è Geova già rivendicato, e, insieme a Paolo, quale atteggiamento dichiariamo di avere verso Dio?
34 La parola di Dio è immutabile. Il giuramento di Dio è immutabile. Poiché queste due cose, la Sua parola e il Suo giuramento, furono dati in relazione col suo consiglio che ha ritenuto bene rivelarci, questo rende il suo consiglio pure immutabile. Sin da ora per ciò che l’Altissimo Dio Geova ha già fatto riguardo al suo rivelato consiglio Egli è rivendicato, giustificato, dinanzi a tutto il cielo e la terra. Neghino i diavoli, tutti gli uomini sotto il controllo dei diavoli neghino e non lo credano, tuttavia Geova l’Iddio Altissimo si rivela e dà prova d’essere il “Dio di verità”. Che ci importa se la stragrande maggioranza di questo mondo sono increduli? Noi crediamo e accettiamo la Parola di Dio per la sua propria veracità. Inoltre rispettiamo la inviolabile potenza vincolante del giuramento di Dio che egli giurò per il più grande e il più alto in tutta l’esistenza. Perciò dichiariamo inequivocabilmente che il nostro atteggiamento è uguale a quello che assunse il cristiano apostolo Paolo quando scrisse: “Sia Dio trovato verace, benché ogni uomo sia trovato bugiardo”. — Rom. 3:4.
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La condotta cristiana porta fruttoLa Torre di Guardia 1966 | 1° giugno
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La condotta cristiana porta frutto
Una sorella teneva uno studio biblico con una giovane donna che era una fedele cattolica. Questa persona interessata comprese subito di essere stata falsamente istruita dalla chiesa e accettò ansiosamente la verità. Giacché abitava in un piccolo villaggio i vicini notarono subito che non andava più in chiesa e, naturalmente, scoprirono perché. Cominciarono quindi le difficoltà. Il marito non era contrario fino a quel momento, ma quindi cominciò a fare pressione sulla moglie perché smettesse di associarsi ai testimoni di Geova. Ella era disperata sul da farsi. La sorella le diede consigli sul modo in cui deve condursi una moglie credente verso un marito incredulo. Poiché di solito si agitava facilmente su tutto ed era nervosissima quando sorgevano divergenze, fece un grande sforzo per padroneggiarsi. Lo studio continuò e la donna cominciò a frequentare le adunanze coi suoi bambini senza che il marito lo sapesse. Dopo qualche tempo il marito le disse: “Non devi tacere il fatto che ti associ ai testimoni di Geova. Sei così cambiata nel tuo modo di fare e sei così calma e felice, mentre io sono fuori di me per l’ira e l’agitazione”. Questa giovane donna fu naturalmente assai felice di questo commento del marito, che le permise di andare alle adunanze quando glielo chiese. Nel frattempo ha cominciato ad andare di casa in casa, tiene uno studio biblico coi suoi figli ed è stata battezzata all’ultima assemblea di circoscrizione. Dopo che hanno lasciato la chiesa, il marito ha chiesto alla moglie e ai figli: “Che cosa siete ora se non siete più cattolici? Forse protestanti?” I bambini, che hanno tre e cinque anni, hanno detto: “Papà, ora siamo testimoni di Geova”.
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