BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1955 | 1° agosto
    • operare. Gesù sapeva che la morte che lo attendeva non gli avrebbe permesso di adempiere alcun lavoro, come Ecclesiaste 9:10 mostra: “Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno de’ morti dove vai, non v’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né sapienza”.

      Nel caso di Gesù la notte senza opere non poteva certamente riferirsi ad Harmaghedon, perché in quel tempo egli eseguirà la sua opera più potente, distruggendo le creature malvage sulla terra, legando nello stato d’inattività Satana e i suoi demoni, e rivendicando completamente il nome di Geova. Nemmeno possiamo dire definitivamente che i seguaci di Cristo sulla terra saranno completamente inattivi. Essi non parteciperanno all’opera di distruzione, ma potranno continuare a compiere l’opera che fanno ora, che è quella di cantare le lodi di Geova e di avvertire i malvagi della loro distruzione. Dalle parole di Isaia 6:11 sembra che essi dichiareranno la vendetta di Geova finché la distruzione dei visibili malfattori sia completata. “‘Fino a quando, Signore?’ Ed egli rispose: ‘Finché le città siano devastate e senza abitanti e non vi sia più alcuno nelle case e il paese sia ridotto in desolazione’”.

      Perciò in questa scrittura Gesù usò la parola “notte” per indicare il tempo del suo giudizio, della sua uccisione e della sua morte, durante il quale non avrebbe potuto lavorare.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1955 | 1° agosto
    • Domande dai lettori

      ◆ Che cosa significano “gli alti luoghi d’Isacco” menzionati in Amos 7:9, e non si contraddice la Bibbia nell’affermare che certi re rimossero gli alti luoghi, mentre più tardi dice che essi mancarono di abolirli? — A. M., Turchia.

      Gli “alti luoghi” si riferiscono ai luoghi sacri del regno delle dieci tribù d’Israele, la cui capitale era Samaria, e il re era Geroboamo II. Le dieci tribù discendevano da Isacco come pure da Giacobbe o Israele. Quindi l’espressione “gli alti luoghi d’Isacco” corrisponde ai “santuari d’Israele” menzionati nello stesso versetto (9). Perciò gli alti luoghi “d’Isacco” (equivalente a Israele) si riferiscono ai sacri alti luoghi dell’adorazione del vitello d’oro a Bethel e a Dan, i quali erano frequentati da queste dieci tribù apostate, discendenti d’Isacco tramite Giacobbe o Israele. — 1 Re 12:28-33.

      Circa il re Asa del regno di Giuda è scritto: “Tolse via gli altari degli dèi stranieri, e gli alti luoghi; spezzò le statue, abbatté gli idoli d’Astarte; e ordinò a Giuda di cercare l’Eterno, l’Iddio de’ suoi padri, e di mettere ad effetto la sua legge e i suoi comandamenti. Tolse anche via da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e le colonne solari; e, sotto di lui, il regno ebbe requie”. Tuttavia più tardi circa il suo regno è riportato: “Nondimeno gli alti luoghi non furono eliminati da Israele; quantunque il cuor di Asa fosse integro, durante l’intera sua vita”. E del suo successore Giosafat leggiamo: “Il suo coraggio crebbe, seguendo le vie dell’Eterno; e fece anche sparire da Giuda gli alti luoghi e gl’idoli d’Astarte”. Ma del suo regno si legge pure più tardi: “Nondimeno gli alti luoghi non scomparvero”. — 2 Cron. 14:3-5; 15:17; 17:6; 20:33.

      Come possono esser spiegate queste apparenti contraddizioni? Sembra evidente che in Giuda gli alti luoghi si dividessero in due classi, una dove erano adorati gli dèi pagani e l’altra dove era adorato Geova. Non si dovevano affatto tollerare gli alti luoghi dove i Cananei praticavano la loro idolatria: “Caccerete d’innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di getto e demolirete tutti i loro alti luoghi”. Ma anche dopo la costruzione del tabernacolo e più tardi del tempio, si faceva qualche sacrificio accettevole a Geova sugli alti luoghi, ad esempio, i sacrifici offerti da Samuele, Davide ed Elia. Erano pure compiuti nel nome di Geova alcuni modi d’adorazione non appropriati negli alti luoghi, che per questa ragione potrebbero aver persistito più a lungo degli alti luoghi dedicati agli dei pagani. Anche l’idolatra adorazione del vitello al Sinai fu chiamata “una festa in onore dell’Eterno”. — Num. 33:52; Eso. 32:5; 1 Sam. 9:11-19; 1 Cron. 21:26; 1 Re 18:30-39.

      Quindi potrebbe darsi che questi re avessero rimosso tutti gli alti luoghi dedicati agli dèi pagani lasciando rimanere quelli dove veniva adorato Geova. Se è così, la loro opera di purificazione non fu accurata e completa, perché in genere il luogo appropriato per sacrificare a Geova era nel tabernacolo o nel tempio, e che venisse fatto accettevolmente in un altro luogo era un caso speciale. (Deut. 12:2-14; Gios. 22:29) Perciò tenendo a mente le due classi degli alti luoghi si potrebbe dire che i re rimossero tutti quelli d’una classe mentre quelli dell’altra classe rimasero.

      Oppure è possibile che Asa rimuovesse tutti gli alti luoghi delle due classi ma che essi persistessero segretamente o che apparissero ancora verso la fine del suo regno, e fossero presenti perché il suo successore Giosafat li frantumasse ancora, solo per vederli persistere clandestinamente e manifestarsi più tardi. Sia che consideriamo la spiegazione sulla base delle due classi degli alti luoghi o sulla base della loro ricomparsa dopo essere stati una volta demoliti dobbiamo tuttavia riconoscere il restauro degli alti luoghi, perché se non fossero ricomparsi dopo che Asa li ebbe demoliti non ce ne sarebbero stati più da frantumare per il suo successore. Certamente il popolo era persistente e tenace nel seguire e nel riprendere l’adorazione dei demoni.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1955 | 1° agosto
    • Domande dai lettori

      ◆ L’articolo principale de La Torre di Guardia del 1º marzo 1955 raccontò di un testimone di Geova che non parlava ad un altro testimone nella stessa congregazione, e che questo era continuato per alcuni anni a causa di un risentimento personale; tutto ciò era messo in risalto per dimostrare che significava mancanza di vero amore per il prossimo. Tuttavia, non potrebbe essere questo un caso in cui venga applicato giustamente il consiglio dato in Matteo 18:15-17? — A. M., Canada.

      No! Non possiamo considerare questa scrittura motivo per consigliare un così lungo procedimento, a rischio di avere per risultato una tale disunione tra due membri della congregazione da non parlarsi ed evitarsi a causa di qualche piccola divergenza o malinteso personale. Ciò sarebbe contrario ai requisiti richiesti all’amore.

      Matteo 18:15-17 (NM) dice: “Inoltre, se il tuo fratello commette un peccato, va’ e metti a nudo il suo fallo fra te e lui solo. Se ti ascolta, hai guadagnato il tuo fratello. Ma se non ascolta, prendi con te uno o due altri, affinché per bocca di due o tre testimoni ogni questione sia stabilita. Se egli non li ascolta, parla alla congregazione. Se non ascolta neanche la congregazione, ti sia come un uomo delle nazioni e un esattore di tasse”.

      Come possiamo pensare che questa scrittura significhi che dovremmo serbar rancore e non parlare per giorni, settimane o anni, quando è detto specificatamente: “Il sole non tramonti sulla vostra ira”, ma piuttosto “perdonatevi liberamente a vicenda”? L’amore “non tiene conto dell’offesa”. “Abbiate intenso amore gli uni per gli altri, perché l’amore copre una moltitudine di peccati”. E Gesù disse: “Felici i misericordiosi, dato che a loro sarà mostrata misericordia. Ma, io vi dico che chiunque mantiene la collera verso il fratello dovrà rendere conto alla corte di giustizia”. La Parola di Geova certamente non ci darebbe tale consiglio, che permetterebbe a molte disunioni ed a rancori personali di guastare l’unità della congregazione riempiendola di contese. — Efes. 4:26, 32; 1 Cor. 13:5; 1 Piet. 4:8; Matt. 5:7, 22-24, NM.

      Geova preserverà l’unità e lo spirito amorevole della sua congregazione, e provvederà a che sia espulso chiunque continui a distruggere l’unità ed a causare disunione. Vi sono casi in cui dei membri d’una congregazione devono cessar di parlare ed associarsi con altri, ma le cause devono essere molto serie, molto più serie che non semplici divergenze personali di nessuna conseguenza sulla congregazione. I fratelli dovevano separarsi dai disordinati, che creavano contese e si ribellavano contro la verità. La congregazione doveva espellere gli impuri in mezzo ad essa, avendo ricevuto l’ordine di “cessar di mischiarvi con chi si chiama fratello ed è fornicatore, o avido, o idolatra, od oltraggiatore, o ubriacone, o ricattatore”. (1 Cor. 5:11; Atti 19:9; 2 Tess. 3:6, NM) Per tali serie offese i fratelli avrebbero disassociato e trattato come “un uomo delle nazioni” i colpevoli, ma non per insignificanti offese personali. Tali piccole cose dovevano essere perdonate, coperte dall’amore, misericordiosamente dimenticate, non tenendone conto o serbandone rancore fin dopo il tramonto.

      Quindi dobbiamo considerare il peccato menzionato in Matteo 18:15-17 come un peccato serio che deve essere troncato e, se ciò non è possibile, colui che pecca in tal modo dev’essere disassociato dalla congregazione. Se i fratelli maturi della congregazione non possono convincere colui che pecca del suo grave errore ed a desistere dalla sua condotta sbagliata, la questione è così importante che deve essere portata dinanzi al comitato della congregazione onde possa agire in merito. Se il comitato non può indurre il peccatore a pentirsi ed a cambiare condotta, questi dev’essere disassociato dalla congregazione affinché siano preservate la purezza e l’unità della congregazione cristiana. Se il malfattore è così malvagio da essere evitato da un fratello, merita tale trattamento anche dall’intera congregazione. Se la questione non fosse così seria, dovrebbe essere chiarita e tutti dovrebbero essere uniti nell’amore e nel servizio, senza permettere che insensati rancori persistano nella congregazione. Se la scrittura trattasse semplicemente una questione personale senza nessun grave

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi