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Malta, un’isola ospitaleSvegliatevi! 1980 | 8 aprile
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fatti conosciuti ci fa pensare al diluvio noetico.
Sotto molti aspetti la vita che si conduce a Malta è simile a quella che si conduceva nell’antica Palestina. Si vedono greggi di pecore e capre insieme, come quelli menzionati da Gesù. (Matt. 25:32, 33) Il materiale usato per costruire le case è lo stesso tipo di pietra calcarea che si taglia facilmente e che fu usata per la costruzione del tempio di Salomone 3.000 anni fa. E verso aprile e settembre si vedono ancora gli uccellatori con reti camuffate per prendere uccelli migratori, come facevano quando fu scritto Salmo 91:3. Questo è anche uno dei modi in cui gli ornitologi hanno accresciuto il loro intendimento della migrazione degli uccelli. — Vedi anche Geremia 5:26.
L’apostolo Paolo a Malta
Fra coloro che sopravvissero al naufragio e si rifugiarono a Malta verso il 58-59 E.V. c’era lo zelante apostolo Paolo, notevole proclamatore della Parola di Dio. Durante il suo soggiorno di tre mesi sull’isola, indubbiamente lavorò sodo per far conoscere la buona notizia della Bibbia agli abitanti allora pagani di Malta. In effetti, Paolo dovette essere ben conosciuto in quanto compiva atti di guarigione, poiché ci è detto che quando partì fu coperto di doni. (Atti 28:9, 10) L’apostolo Paolo è ancor oggi tenuto in grande stima dai maltesi. Tuttavia solo di recente le Sacre Scritture, che Paolo predicò, sono state rese disponibili in maltese.
Felicemente, sotto l’attuale costituzione, è garantita la libertà di religione a Malta dove la cattolica è quella prevalente. Se visitate l’isola troverete una fiorente congregazione di testimoni di Geova che tengono adunanze regolari nella loro Sala del Regno. L’opera di predicare la “buona notizia del regno”, iniziata lì da Paolo diciannove secoli fa, continua a prosperare. — Matt. 24:14.
Nel primo secolo l’apostolo Paolo, il medico Luca e i loro compagni di viaggio ricevettero una calorosissima accoglienza non solo da uomini in vista come Publio, che è menzionato nel racconto di Atti, ma anche dalla gente comune. Oggi i maltesi danno il benvenuto ai visitatori come i loro antenati, poiché l’ospitalità è ancora una caratteristica di Malta.
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Vive nel ghiaccioSvegliatevi! 1980 | 8 aprile
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Vive nel ghiaccio
Immaginate di vivere nel ghiaccio e di starci bene! Sì, il ghiaccio è l’accogliente dimora di una creaturina detta verme del ghiaccio. Appartenente alla famiglia dei vermi segmentati, questa creatura sembra un lombrico in miniatura, misurando solo da 1 a 3 centimetri di lunghezza. Sembra che questo verme viva solo nei ghiacciai costieri del Nord America occidentale. Come vivono questi vermi?
Di giorno, il verme si ritira nella sua dimora ghiacciata, certe volte a ben due metri di profondità, spostandosi nel solido ghiaccio con sorprendente facilità. Al crepuscolo, questa creatura lascia la sua dimora ghiacciata e viene in superficie, alla ricerca di qualche bocconcino, forse alghe delle nevi, granelli di polline e anche pulci delle nevi. Ma il verme stesso delle nevi può essere avvistato e divorato da uccelli affamati che si posano sui ghiacciai, come zigoli delle nevi e pivieri palmati. In quanto al freddo del ghiaccio, non sembra dar fastidio al verme, ma il caldo è micidiale per lui; infatti, questo verme si disintegra a 20 gradi centigradi. Chi cammina su un ghiacciaio della costa occidentale del Nord America può pensare d’essere su ghiacci privi di vita; ma forse non lo sono affatto. Almeno per il verme del ghiaccio quella è una dimora accogliente.
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