BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1967 | 15 ottobre
    • Giovanni ricevette la rivelazione sull’isola di Patmos verso la fine del primo secolo della nostra Èra Volgare, terminando di scriverla verso il 96 E.V. Questo avvenne molti anni dopo che Gesù aveva fatto la dichiarazione riportata in Luca 10:18.

      Un attento esame del 12º capitolo di Rivelazione indica che l’espulsione del Diavolo e dei suoi malvagi angeli dal cielo doveva aver luogo dopo la nascita del regno di Dio. (Riv. 12:5, 10) Com’è stato provato spesso scritturalmente nelle colonne de La Torre di Guardia, il regno celeste con Cristo come Re fu stabilito nel 1914 E.V. Non molto tempo dopo il suo insediamento, Gesù Cristo, o Michele, agì e “scoppiò la guerra in cielo”. Michele e gli angeli al suo comando guerreggiarono con Satana e i suoi angeli, cacciandoli dal cielo, giù sulla terra.

      È perciò evidente che Gesù aveva in mente la finale espulsione di Satana dal cielo quando disse: “Vedevo Satana già caduto dal cielo come un lampo”. Questa caduta era resa sicura dal fatto che i settanta evangelizzatori, benché fossero semplici uomini sulla terra, avevano cacciato demoni nel nome di Gesù. Per Gesù questo fu un segno che Satana sarebbe sicuramente caduto dal cielo al tempo fissato da Dio. Per Gesù fu come se avesse già visto Satana cacciato e caduto dal cielo. Anche allora egli poté dunque parlare di questo futuro avvenimento come di una cosa certa, come se l’avesse già visto accadere. Cristo stesso, morendo fedele ed essendo risuscitato come potente creatura spirituale, avrebbe ricevuto il potere di adempiere quella profezia cacciando dal cielo Satana e gli altri demoni. Infatti, in seguito l’esaltato Gesù Cristo avrebbe anche inabissato e infine distrutto queste malvage creature spirituali. — Riv. 20:1-3, 7-10; Ebr. 2:14; Rom. 16:20.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1967 | 15 ottobre
    • Domande dai lettori

      ● Isaia 52:14, profezia riguardo al Messia, sembra indicare che Gesù Cristo fosse una persona sfigurata. Come si deve intendere ciò? — J. B., U.S.A.

      Geova Dio ispirò il profeta Isaia a scrivere profeticamente riguardo al Messia: “Ecco, il mio servitore agirà con perspicacia. Sarà in alta posizione e per certo sarà innalzato ed esaltato assai. Nella misura in cui molti si sono stupiti di lui — tanto era sfigurato circa il suo aspetto più che quello di qualsiasi altro uomo e circa le sue maestose forme più che quelle dei figli del genere umano — egli similmente farà allarmare molte nazioni. Davanti a lui i re chiuderanno la bocca, perché effettivamente vedranno ciò che non era stato loro narrato, e ciò che non avevano udito dovranno prendere in considerazione”. — Isa. 52:13-15.

      Queste parole di Isaia si applicano a Gesù Cristo. Ma ciò che dice Isaia 52:14 non dovrebbe farci concludere che Gesù fosse una persona fisicamente sfigurata. Sebbene la Bibbia non descriva l’aspetto facciale o le forme fisiche di Cristo, la più antica evidenza archeologica non indica che Gesù avesse un volto sgradevole o fattezze strane. Per esempio, considerando gli antichi dipinti in cui Cristo è raffigurato, lo studioso americano Jack Finegan scrisse: “Il dipinto quasi distrutto di Cristo nella Catacomba di Priscilla a Roma [La Risurrezione di Lazzaro] appartiene probabilmente, come abbiamo visto, alla metà del secondo secolo. Il dipinto a Dura [la Guarigione del Paralitico] risale in maniera anche più definitiva alla prima parte del terzo secolo. In entrambi i dipinti Cristo è raffigurato come un giovane uomo senza barba e coi capelli corti che indossa il normale abito del giorno. Questi dipinti e altri simili sono il più antico tipo di Cristo per quello che ora si conosce dell’arte cristiana primitiva”. (Light from the Ancient Past, edizione del 1946, pagina 408) Per cui, i più antichi dipinti esistenti, che raffigurano Gesù Cristo, non indicano che fosse in alcun modo sfigurato.

      Che cosa significa dunque Isaia 52:14? Evidentemente queste parole si riferiscono all’umiliazione che Gesù Cristo subì. Molti lo considerarono un peccatore e lo ingiuriarono. (1 Piet. 2:22, 23) Come uomo sulla terra Gesù compì effettivamente giuste opere che altri non potevano fare, ma fu odiato senza causa malgrado le cose buone che fece. Ciò nondimeno, sopportò tale biasimo, provando la sua integrità a Dio. Per questo Gesù fu esaltato. — Giov. 15:17-25.

      Gesù fu un ardente sostenitore della verità e della giustizia. Egli smascherò con baldanza i capi religiosi del suo giorno indicando che erano persino bugiardi e assassini. (Matt. 23:1-39; Giov. 8:44) Per costoro che erano smascherati, Gesù non ebbe un aspetto piacevole. Essi lo odiarono. Per gli ipocriti capi religiosi del suo giorno il messaggio di Gesù fu ripugnante e il portatore di quel messaggio non ebbe un aspetto desiderabile.

      Benché le Scritture non ci facciano un’effettiva descrizione dell’aspetto facciale o fisico di Cristo, facciamo bene a ricordare che Gesù fu un uomo perfetto. (Ebr. 7:26) Dio gli preparò un corpo. (Ebr. 10:5) Senza dubbio, perciò, le forme fisiche e l’aspetto di Gesù erano molto piacevoli.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1967 | 15 ottobre
    • Domande dai lettori

      ● È appropriato che i dedicati cristiani, i quali dovrebbero essere esemplari nella morale, imitino le esagerate fogge nel vestire e nell’acconciarsi del mondo moralmente in declino? — W. R., U.S.A.

      Abbiamo tutti preferenze personali in quanto al modo di vestire e di acconciarci i capelli, ma non è la nostra opinione personale su queste cose a essere una luce sul cammino d’altri; è la Bibbia. Essa dice in 1 Timoteo 2:9, 10: “Desidero che le donne si adornino con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con forme d’intrecciature di capelli e oro o perle o abbigliamento molto costoso, ma come si conviene a donne che professano di riverire Dio, cioè per mezzo di opere buone”.

      Notate che l’apostolo Paolo non dà molti particolari. La Bibbia consente notevole varietà, quindi possiamo esprimere il nostro gusto personale nel vestire. Comunque, egli incoraggia effettivamente le donne cristiane a essere ordinate, ad avere “veste convenevole”, e la maggioranza delle donne che sono testimoni di Geova sono esemplari a tale riguardo. Egli dice pure che dovrebbero vestire “con modestia e sanità di mente”. L’abito modesto non è stravagante, né indecente; non mette in imbarazzo altri che osservano chi lo porta. Ma, come tutti sappiamo, molti abiti portati oggi dalle donne del mondo non sono modesti; sono fatti per mettere in mostra e far apparire la donna sessualmente attraente. Mettono in imbarazzo e suscitano disgusto negli osservatori di mente pura.

      Anche i ragazzi del mondo portano certi tipi d’abito che attirano su loro l’attenzione. Di solito sono fogge di vestire che nella mente del pubblico sono state associate a gruppi di bassa morale o che sfidano la legge. Ma poiché i veri cristiani non continuano “a correre con loro in questo corso allo stesso basso livello di dissolutezza”, sono saggi se evitano qualsiasi cosa nel loro modo di vestire che li farebbe apparire ancora come parte di quei gruppi ribelli. — 1 Piet. 4:4.

      Naturalmente, quando le persone cominciano ad associarsi ai testimoni di Geova ci vuole tempo prima che i princìpi biblici governino realmente il loro modo di pensare in tutte le cose della vita. Anche alcuni che sono associati all’organizzazione da molti anni possono essere negligenti a questo riguardo. Ciò è evidente dal fatto che quasi ogni settimana la Società Torre di Guardia riceve lettere da persone che sono disgustate dagli abiti attillati, troppo succinti o stimolanti indossati da alcuni che frequentano le adunanze di congregazione. Di solito quelli che si offendono sono piuttosto nuovi nella verità, anche se non sempre. Ma, sia che si tratti di persone nuove o no, non vogliamo che la nostra personale condotta le faccia inciampare, non è vero? Ci sentiamo come l’apostolo Paolo, quando scrisse, in 1 Corinti 10:23, 24: “Tutte le cose son lecite; ma non tutte le cose sono vantaggiose. Tutte le cose son lecite; ma non tutte le cose edificano. Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. Generalmente parlando, i testimoni di Geova sono esemplari nella loro modestia, ma non è bene divenire incuranti riguardo ad essa.

      La Società Torre di Guardia non stabilirà regole su queste cose. I gusti personali variano, e la Bibbia non limita la persona così che non possa mostrare individualità nella scelta dell’abito. Inoltre, i modi di vestire e di acconciarsi i capelli variano grandemente da una parte all’altra del mondo. Ciò che potrebbe essere accettevole in alcuni luoghi manderebbe in prigione la persona in un altro. Dobbiamo dunque considerare l’usanza locale, e nello stesso tempo badare di non seguire gli esempi di quelli il cui modo di vestire è realmente un riflesso dei loro pensieri immorali.

      Come il discepolo Timoteo ricevette il suindicato consiglio da dare quando era necessario per aiutare la congregazione a Efeso, così oggi a volte il sorvegliante di una congregazione può ritenere che sarebbe una cosa amorevole attirare l’attenzione di certuni su ciò che la Bibbia ha da dire sul soggetto. In tal caso, dovrebbe far questo in maniera gentile. Ma nella maggioranza dei casi, questi problemi si possono risolvere in ogni casa. Anziché criticare indebitamente ciò che altri fanno a questo riguardo, sia la nostra determinazione quella di incoraggiarli nella via giusta dando noi stessi un eccellente esempio. — Rom. 14:13.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi