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Sta per finire un conflitto che dura da secoliLa Torre di Guardia 1976 | 15 luglio
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(Dan. 11:40) Come abbiamo già detto, perfino in un’epoca così tarda come il diciannovesimo secolo gli studiosi della Bibbia riconobbero che questo periodo doveva ancora venire. L’evidenza costituita dalla profezia biblica e dalla cronologia biblica pone l’inizio del “tempo della fine” del mondo nell’anno in cui scoppiò la prima guerra mondiale, il 1914. Questo è proprio l’anno che secondo molti storici segnò una svolta decisiva nella storia. Pertanto, sorge la domanda: Ciò che il libro di Daniele dice sugli avvenimenti del “tempo della fine” corrisponde a quanto abbiamo visto nel ventesimo secolo, in particolare dal 1914?
Riguardo a ciò che doveva accadere, leggiamo: “Nel tempo della fine il re del sud s’impegnerà con lui in uno scontro, e contro di lui il re del nord si riverserà con carri e con cavalieri e con molte navi; e per certo entrerà nei paesi e inonderà e attraverserà. . . . Ed effettivamente dominerà sui tesori nascosti dell’oro e dell’argento”. — Dan. 11:40-43.
Facendo un esame della storia moderna, che cosa troviamo? Ci sono oggi delle potenze corrispondenti al “re del nord” e al “re del sud”? Ebbene, l’antico “re del nord” dominava sull’area a nord del paese di Daniele, una parte del quale è l’odierno stato d’Israele. Quale grande potenza domina al presente su una vasta area a nord di questo territorio? Non è forse il blocco di nazioni comuniste? Sì.
Per quanto riguarda il “re del sud”, quale grande potenza esercitava autorità in Egitto al principio del ventesimo secolo? Esaminando qualsiasi opera di consultazione che parli dell’Egitto apprenderete che era l’Inghilterra. Per esempio, The World Book Encyclopedia dichiara: “Durante la prima guerra mondiale l’Egitto avanzò forti richieste per rendersi indipendente dal dominio inglese. Nel 1919, l’anno successivo alla fine della guerra, ci fu una rivolta che fallì. Il movimento nazionalista continuò ad acquistare forza, e nel 1922 l’Inghilterra concesse l’indipendenza all’Egitto. L’Egitto divenne un regno, ma l’Inghilterra vi mantenne delle forze militari. Nel 1936, le truppe inglesi si ritirarono da tutto l’Egitto eccetto che dalla zona del canale di Suez, dove rimasero a sorvegliare la via d’acqua”.
Se si considera lo stretto legame esistente fra gli Stati Uniti d’America e l’Inghilterra, è evidente che la Potenza Mondiale Anglo-Americana ha occupato la posizione di “re del sud”. Com’era predetto nel libro di Daniele, non c’è forse stato uno “scontro” fra il “re del sud” e il “re del nord”? Questo “scontro” non ha significato una considerevole perdita per la Potenza Mondiale Anglo-Americana? Considerate questi fatti:
Alla fine della seconda guerra mondiale, il blocco di nazioni comuniste, il “re del nord”, dominava sul 18 per cento della terraferma, dove risiedeva il 7 per cento della popolazione del mondo. Ma qual è oggi la situazione? Il trentacinque per cento della popolazione del mondo, che occupa oltre un quarto della terraferma, è venuto a trovarsi sotto il dominio del comunista “re del nord”.
Come si concluderà infine questo conflitto? Il “re del nord” estenderà sempre più il suo dominio, fino a occupare il reame del “re del sud”? No. La profezia mostra che tanto il “re del nord” quanto il “re del sud” perverranno alla loro fine. Geova Dio, che preconobbe la continua lotta fra questi due re, ne decretò pure la fine. Essa avverrà non mediante una disastrosa guerra mondiale combattuta dalle nazioni, ma mediante l’eletto re di Dio, il principe Michele, il Signore Gesù Cristo. Daniele 12:1 ci dice: “Durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo. E per certo accadrà un tempo d’angustia tale come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo. E durante quel tempo il tuo popolo scamperà, chiunque si troverà scritto nel libro”.
Il “tempo d’angustia” a cui si fa riferimento qui sarà una “grande tribolazione” che porrà fine a ogni dominio umano, inclusi quello del “re del nord” e quello del “re del sud”. Questa “grande tribolazione” preparerà anche il terreno al giusto dominio del Signore Gesù Cristo. Chi teme Dio e si è schierato dalla parte del principe Michele sfuggirà alla distruzione avvenire. (Matt. 24:21, 22; Riv. 7:9, 14) Essi avranno dinanzi la prospettiva di vivere su una terra dove oppressione, ingiustizie e guerre non esisteranno più, e dove non esisteranno più neanche l’infermità e la morte. — Riv. 21:3, 4; Sal. 37:9-11, 29.
In considerazione di quanto ci attende, mostrate con il vostro modo di vivere che attendete la prossima fine di questo conflitto che dura da secoli? Avete agito in modo positivo per mettervi dalla parte di Gesù Cristo, il Re dei re? Se no, vi esortiamo a esaminare le Scritture e ad apprendere ciò che è necessario per ottenere una condizione approvata dinanzi a Dio. I testimoni di Geova del vostro quartiere saranno lieti di assistervi, facendovi conoscere ciò che essi hanno imparato dallo studio della Bibbia.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1976 | 15 luglio
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Domande dai lettori
● Perché Geova poté dire, com’è scritto in Deuteronomio 32:39: “Non c’è dio insieme a me”, quando Giovanni 1:1 dichiara che “la Parola era con il Dio, e la Parola era dio”?
Visti nel giusto contesto, questi versetti non si contraddicono in alcun modo. Parlano di cose interamente diverse.
In Deuteronomio 32:39, l’argomento è che i falsi dèi delle nazioni non partecipano in alcun modo agli atti di salvezza di Geova. Non sono in grado di liberare i propri adoratori dal disastro. Lo si vede dai precedenti due versetti, che dicono: “Dove sono i loro dèi, la roccia in cui cercarono rifugio, che mangiava il grasso dei loro sacrifici, beveva il vino delle loro offerte di bevanda? Si levino e vi aiutino. Divengano per voi un ricovero”.
Altre parti di questo cantico indicano similmente che questi falsi dèi non partecipavano in nessun modo alle espressioni della potenza salvifica di Geova. In riferimento alla nazione d’Israele rappresentata dal suo antenato Giacobbe, il versetto 12 dice: “Geova solo lo conduceva, e non c’era nessun dio straniero insieme a lui”. Tuttavia, ci fu l’apostasia fra gli Israeliti, come ci dicono i versetti 16, 17 e 21: “Lo incitavano a gelosia con dèi estranei; lo offendevano con cose detestabili. Sacrificavano ai demoni, non a Dio, dèi che non avevano conosciuti, nuovi, che eran venuti di recente, che i vostri antenati non conoscevano. Essi, da parte loro, mi hanno incitato a gelosia con ciò che non è dio”.
In base a questi fatti, possiamo capire che nessuno di tali falsi dèi era ‘insieme a Geova’ in qualunque cosa facesse. Egli solo è il vero Dio, mentre i falsi dèi sono un’irrealtà, sono inesistenti e impotenti ad aiutare i loro adoratori in tempo di calamità.
In quanto al riferimento alla Parola che “era dio”, esso non è in disaccordo con Deuteronomio 32:39. Perché no? Perché la “Parola” non è in opposizione a Geova né è suo rivale, come poteva dirsi dei falsi dèi. E poi nella frase resa “la Parola era dio”, il termine “dio” è una forma nominale del predicato che descrive “la Parola”. Il noto erudito Westcott, coproduttore del famoso testo greco di Westcott e Hort delle Scritture Cristiane, dice: “Descrive la natura della Parola e non ne identifica la Persona”. Data la natura descrittiva della forma nominale del predicato equivalente a “dio” nel greco originale, An American Translation rende Giovanni 1:1 in questo modo: “La Parola era divina”.a La Traduzione del Nuovo Mondo, tuttavia, conserva la forma nominale del predicato.
Essendo il Figlio primogenito, “la Parola” poté giustamente essere descritta come “dio” o potente, come anche nel caso degli altri angelici figli di Dio menzionati in Salmo 8:5. (Vedere Ebrei 2:6-8). Ma né il Figlio primogenito né gli altri fedeli figli angelici di Dio sono in opposizione al Creatore, o cercano di uguagliarlo o sostituirsi a lui, come fanno i falsi dèi. Riconoscono tutti che l’adorazione si deve giustamente rendere solo a Geova Dio. — Filip. 2:5, 6; Riv. 19:10.
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