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Miglioriamo le nostre capacità di insegnare: dando risalto ai punti principaliMinistero del Regno 1983 | Dicembre
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Miglioriamo le nostre capacità di insegnare: dando risalto ai punti principali
1 “Dovreste essere maestri”, scrisse Paolo agli ebrei. (Ebr. 5:12) Questo non è meno necessario oggi, quando il grande incarico di insegnare dato da Gesù sta per raggiungere il culmine. Una cosa che ci aiuterà a essere insegnanti più efficaci è discernere il senso generale delle informazioni che leggiamo e insegniamo ad altri. Questo può dirsi con riferimento sia alla pubblicazione che studiamo nel suo insieme, sia ai singoli capitoli e paragrafi che contiene.
2 Il titolo di un libro indica il tema principale che esso sviluppa. Se si usa quel libro per insegnare, l’insegnante dovrebbe imparare a mettere in relazione il titolo di ciascun capitolo col titolo del libro. Aiutate lo studente a vedere la relazione che c’è fra le due cose. Di solito l’argomento trattato in un particolare capitolo specifica o svolge un aspetto particolare del soggetto generale. Per esempio, nel libro Vivere per sempre, i capitoli “Andiamo d’accordo, con amore” e “Come avere successo nella vita familiare” aiutano lo studente a capire cosa è necessario fare prima di poter vivere per sempre su una terra paradisiaca.
3 I sottotitoli di un articolo o di un capitolo sono utili per isolare i punti principali. In un capitolo, ogni paragrafo ha qualche attinenza col titolo del capitolo. Imparate a cercare in ogni paragrafo il punto specifico che è più attinente al tema del capitolo. Questo sarà il punto principale che cercherete di imprimere nella mente dello studente quando insegnate. Nel libro Vivere per sempre notate ad esempio il sottotitolo a pagina 120 e i successivi paragrafi 4 e 5.
4 Quando nell’insegnare usate una pubblicazione che riporta le domande stampate, troverete di solito che la risposta è contenuta in una semplice frase, e a volte in una sola parola. Insegnate allo studente a limitare le sottolineature a quella sola parola o frase. Questo ha diversi vantaggi. Gli permetterà di individuare immediatamente la risposta senza dover rileggere gran parte del paragrafo. Incoraggiatelo a dare la risposta con le proprie parole anziché leggere lunghi brani sottolineati. Guardando le poche parole sottolineate, potrà farsi rapidamente uno schema mentale delle informazioni trattate.
5 Di particolare utilità sia per l’insegnante che per lo studente sono le parole in corsivo, che danno risalto alle parole e alle frasi principali di un paragrafo o dei versetti citati. Accertatevi che lo studente capisca l’applicazione dei brani in corsivo. Questo lo aiuterà quando dovrà spiegare le sue credenze ad altri.
6 Questi criteri fondamentali relativi ai punti principali valgono sia che si debba insegnare in qualità di conduttore dello studio Torre di Guardia, di conduttore dello studio di libro di congregazione o a uno studio biblico a domicilio, come pure quando si insegna ai figli. Gesù disse che dovremmo ‘fare discepoli, insegnando loro’. (Matt. 28:19, 20) Imparando a mettere in risalto i punti principali saremo facilitati nell’assolvere questo compito.
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Proviamo gioia nello studio personaleMinistero del Regno 1983 | Dicembre
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Proviamo gioia nello studio personale
1 Il salmista dichiarò “felice” colui ‘il cui diletto è nella legge di Geova’ e che vi legge ‘sottovoce giorno e notte’. (Sal. 1:1, 2) Provate regolarmente nel cuore questa gioia, questa vera felicità, derivante dall’acquistare accurata conoscenza del nostro amorevole Dio Geova? Molti la provano. Ma com’è che per alcuni lo studio e la meditazione sono faticosi, un compito davvero arduo che reca sì grandi benefici, ma non necessariamente gioia mentre lo si esegue? Cosa si può fare per trasformare questo compito apparentemente tedioso in qualcosa di piacevole?
COME POSSIAMO PROVARE PIÙ GIOIA?
2 Innanzi tutto dobbiamo tener presente che acquistare questa conoscenza significa realmente vita per noi. (Giov. 17:3) Questo è così importante che una volta La Torre di Guardia disse: “Se ‘non riuscite a trovare il tempo’ di studiare la Bibbia, in effetti state dicendo che non volete la vita”. Ma ricevere la vita eterna dovrebbe essere l’unico motivo per cui studiamo la Bibbia? Notate cosa rispose Gesù ai capi giudei che cercavano di ucciderlo: “Voi scrutate le Scritture, perché pensate d’avere per mezzo d’esse vita eterna; . . . ma so bene che non avete in voi l’amore di Dio”. (Giov. 5:39, 42) Il nostro studio personale dev’essere dunque motivato dall’amore verso Dio e dal desiderio di aiutare altri. — Atti 20:35; I Cor. 8:1.
3 Per esempio, preparandoci bene per tutte le adunanze di congregazione, saremo più inclini a prendervi parte, e i nostri commenti saranno più significativi. In questo modo potremo incoraggiare altri e incitarli all’amore e alle opere eccellenti. (Ebr. 10:24, 25) E come si rifletterà questo nel nostro ministero di campo? La preparazione anticipata per le adunanze imprimerà più profondamente in noi le verità spirituali imparate alla Sala del Regno, facilitandoci quindi nel ricordarle quando diamo testimonianza. Saremo meglio preparati in ogni fase del servizio a spiegare ad altri ‘la ragione della nostra speranza’, e il nostro ministero sarà molto più efficace. — I Piet. 3:15.
COME TROVARE IL TEMPO
4 Trovare il tempo per studiare è un problema? Se comprendiamo che lo studio della Bibbia significa realmente la vita per noi, e se desideriamo davvero usare le informazioni che impariamo per aiutare altri, saremo incentivati a ‘riscattare il tempo’ dalle attività meno importanti. (Efes. 5:15, 16) Ciò può voler dire limitare il tempo che dedichiamo a guardare la televisione o a leggere libri e riviste non essenziali. Forse potremmo sfruttare meglio il tempo prima di andare a letto la sera, o potremmo alzarci un po’ prima al mattino. Anche 15 o 20 minuti al giorno usati in questo modo sono utili, specialmente se lo si fa con regolarità. Solo 15 minuti di studio personale ogni giorno ammontano a più di 91 ore all’anno!
5 Ma per provare la massima gioia quando ci dedichiamo allo studio, dobbiamo usare bene il tempo. Dovremmo evitare di sognare ad occhi aperti o lasciar vagare la mente, e concentrarci invece su un argomento specifico. Prefiggendoci un obiettivo e allontanandoci da distrazioni come la televisione o una stanza rumorosa, otterremo risultati migliori. Il vero studio personale richiede profonda meditazione sul valore pratico di ciò che si studia. Seguendo il consiglio di Paolo di ‘ponderare queste cose ed essere assorti in esse’, proveremo soddisfazione per ciò che saremo stati in grado di fare, e lo studio personale sarà per noi vero motivo di gioia. — I Tim. 4:15.
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Studio di libro di congregazioneMinistero del Regno 1983 | Dicembre
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Studio di libro di congregazione
Programma degli studi di libro di congregazione sull’opuscolo I Testimoni di Geova nel ventesimo secolo:
2 gennaio pagine da 3 a 8*
9 gennaio pagine da 8* a 16 (saltare p. 13)
16 gennaio pagine da 17 a 22
23 gennaio pagine da 23 a 27
30 gennaio pagine da 28 a 31
6 febbraio pagina 13
* Dal o al sottotitolo.
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Argomento di conversazioneMinistero del Regno 1983 | Dicembre
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Argomento di conversazione
Viviamo negli ultimi giorni?
Luca 21:10, 11 — Ciò che disse Gesù.
Luca 21:28 — Si può sopravvivere.
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