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  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1954 | 15 febbraio
    • cura del padre fino all’ultimo per riceverne la benedizione e per soddisfare il suo religioso desiderio di avere il proprio figlio presso il letto di morte che gli chiudesse gli occhi. Ciò avrebbe fatto indugiare quell’uomo indefinitamente prima di seguire Gesù e perciò Gesù disse di lasciare che i morti seppelliscano i loro morti. Evidentemente i parenti dell’uomo non seguivano Gesù sulla via della vita ed erano spiritualmente morti e poteva essere lasciato a loro il compito di seppellire il padre quando fosse morto. Ma oggi quando dei Cristiani dedicati che sono sulla via della vita e sono sfuggiti alla condanna del mondo hanno un morto in famiglia ed ha luogo il funerale, potreste voi giustamente affermare che sia questo il caso di “morti” (spiritualmente) che seppelliscano i morti? No. L’uomo nel caso biblico voleva andare a casa per seppellire suo padre non per dare una testimonianza con un discorso funebre.

      Ma i Cristiani dedicati si preparano per dare una testimonianza della verità all’occasione dei funerali. In tal modo traggono vantaggio di una opportunità. Gesù si recò alla casa di Iairo dove aveva luogo la cerimonia funebre della figlia morta, e la fece alzare. Egli si avvicinò pure alla processione funebre del morto figlio della vedova di Nain e svegliò il ragazzo dalla morte. Pietro si recò al funerale di Dorcas di Ioppe, ed ivi la svegliò dalla morte. (Marco 5:22-24, 35-42; Luca 7:11-15; 8:41, 42, 49-55; Atti 9:36-41) Queste circostanze funebri offrivano grandi opportunità per una testimonianza concernente il Regno e il Messia, ed è per questo motivo che in questi giorni molti testimoni di Geova si servono dei funerali, e ampie testimonianze sono date sia dagli oratori funebri che dagli altri fratelli che assistono ai funerali.

      E quanto ad assistere a un funerale celebrato da un ecclesiastico di una delle numerose false religioni? Noi non la raccomandiamo come pratica generale, poiché tale pratica sarebbe poco saggia. Tuttavia, vi sono circostanze in cui quelli che sono nella verità potrebbero assistere a tale funerale, e farlo senza essere per questo criticati. Stretti parenti, i quali per motivi non sotto il loro controllo si sentono obbligati di entrare nell’edificio di una chiesa di qualche religione falsa per vedere il loro caro seppellito, ci vanno per assistere al funerale o per confortare altri che sono presenti. Non vanno per praticare la falsa adorazione, se sono nella verità. È come al tempo dell’apostolo Paolo quando un uomo entrò nel tempio di un idolo per mangiare qualche cosa. Vi andò per ricevere un pasto, non per adorare. (1 Cor. 8:7-10) La coscienza di qualche altro fratello potrebbe non essere forte abbastanza da consentirgli di far questo, e la sua debole coscienza potrebbe adombrarsi scorgendo il suo fratello cristiano in tale luogo soltanto per un pasto. Perciò mentre noi non suggeriamo di assistere ai funerali tenuti dal clero, non abbiamo il diritto di criticare o condannare, ma lasceremo a Dio di giudicare il nostro fratello il quale secondo la sua coscienza può sentirsi obbligato di assistere a funzioni celebrate dal clero.

  • Domande dai lettori (4)
    La Torre di Guardia 1954 | 15 febbraio
    • Domande dai lettori

      ◆ Alcuni eruditi asseriscono che la lettera agli Efesini non fosse mandata a quelli di Efeso ma fosse la lettera inviata ai Laodicesi menzionata in Colossesi 4:16, e una certa ragione, essi dicono, sono le parole “che sono in Efeso” che si trovano nella Versione Riveduta di Efesini 1:1 le quali sono un’aggiunta al testo. Sono essi nel giusto facendo tale affermazione? — H. J., Cile.

      Che una volta esisté realmente una lettera indirizzata ai Laodicesi sembra accertato da Colossesi 4:16. L’abbiamo noi oggi? O ne abbiamo una copia? Forse sì, forse no. Potrebbe essere stata ispirata; potrebbe non essere stata ispirata. Ma se non fu ispirata non vuol dire che fosse falsa, come dichiarazioni che possiamo fare oggi non sono false semplicemente perché non sono ispirate. Una dichiarazione può essere assolutamente vera, benché non sia ispirata. Perciò se la lettera ai Laodicesi non era ispirata, questo fatto non la rende falsa. Solo perché non fu preservata nel canone della Bibbia non vuol dire che fosse falsa. Essa non fu inclusa perché senza dubbio non era necessario per noi oggi; altre lettere che sono incluse possono contenere per noi gli stessi argomenti. Includerla potrebbe significare un inutile duplicato.

      L’accenno a un duplicato c’induce a fare una considerazione sulla lettera agli Efesini. L’introduzione dice: “Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso ed ai fedeli in Cristo Gesù”. (Efes. 1:1) Però, numerosi manoscritti omettono “in Efeso” e nel greco dice semplicemente “ai santi che sono”, senza menzionare alcun luogo. La New World Translation rende questo versetto: “Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono anche fedeli in unione con Cristo Gesù”. Essa omette “in Efeso”, mentre la nota in calce dice “che sono” è conforme ai manoscritti Sinaitico, Vaticano 1209 e Papiro Chester Beatty N. 2, simbolizzati rispettivamente dalle lettere א, B, P46. Però, l’espressione “che sono in Efeso” si trova nei manoscritti noti come Alessandrino, Bezae, Vulgata, e Versione Siriaca Pescitta.

      In considerazione di questi fatti è stata data la spiegazione che la lettera agli Efesini fosse una lettera circolare e che Paolo ne avesse fatto molte copie lasciando uno spazio dopo le parole “che sono —”, e che lo spazio dovesse essere riempito secondo l’indirizzo al quale una particolare copia della lettera dovesse essere inviata. Noi sappiamo che oggi molte organizzazioni, compresa la Watch Tower Bible and Tract Society, usano lettere circolari che hanno qualche omissione o uno spazio in bianco che dev’essere riempito secondo la sua destinazione. Può darsi che una di queste lettere circolari fosse inviata ad Efeso ed un’altra a Laodicea, e che essendo la lettera ai Laodicesi un esatto duplicato di quella inviata agli Efesini non fosse preservata come una parte del canone della Bibbia. Quella indirizzata agli Efesini fu la lettera preservata.

      Quanto precede è una spiegazione abbastanza ingegnosa, e vale per certe cose. Possiamo considerarla una interessante possibilità. Ad ogni modo, noi crediamo che la lettera agli Efesini sia proprio quella, e che non sia la lettera ai Laodicesi menzionata in Colossesi 4:16. La lettera ai Laodicesi potrebbe essere stata il duplicato di una lettera circolare, o una ripetizione dei punti già adeguatamente trattati in altre lettere canoniche, oppure non ispirata o riguardante informazioni non necessarie per noi oggi; e per qualcuna di queste ragioni potrebbe essere stata esclusa dal canone della Bibbia.

  • Annunzi
    La Torre di Guardia 1954 | 15 febbraio
    • Annunzi

      SIATE AMMAESTRATI DA GEOVA

      “A costo di quanto possiedi, acquista l’intendimento”, dice il saggio consiglio di Geova. (Prov. 4:7, Riv. e AS) Un gran numero di libri e riviste è pubblicato su ogni soggetto sotto il sole e si può imparare molto da tanti di loro. Ma, per avere effettivo intendimento delle contese che sono vitali e per comprendere gli attuali avvenimenti mondiali e il loro significato è necessario essere studiosi della Bibbia. Solo qui si può trovare il pensiero di Dio su una certa questione e accertarsene, poiché Gesù disse: “Ed essi saranno tutti ammaestrati da Geova’. Chiunque ha udito gli insegnamenti del Padre ed ha imparato viene a me”. (Giov. 6:45, NW; Isa. 54:13) Avendo imparato quali siano i propositi di Dio con lo studio della Bibbia mediante l’aiuto della rivista Torre di Guardia, i testimoni di Geova incoraggeranno tutti quelli che incontreranno in marzo a ricevere ammaestramento da Geova per mezzo dello studio de La Torre di Guardia con la loro Bibbia. Sin dal 1879 essa ha aiutato i Cristiani che attendono il nuovo mondo di Dio. La contribuzione per l’abbonamento annuo è solo $1 o Lit. 650, e tre opuscoli che trattano soggetti d’attualità saranno dati gratuitamente con ogni nuovo abbonamento.

      DOPO HARMAGHEDON — IL NUOVO MONDO DI DIO

      Un uditorio di 165.829 persone di novantasei nazioni e isole del mare udirono lo stimolante discorso “Dopo Harmaghedon — Il Nuovo Mondo di Dio” all’Assemblea della Società del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova, nello Yankee Stadium di New York, il 26 luglio 1953. Di questo numero 117.000 erano dentro e presso lo stadio, mentre circa 49.000 udirono il discorso alla Città di Trailers nel New Jersey mediante una diretta linea telefonica. Questa conferenza rivelò che tutte le condizioni del mondo indicano la prossima battaglia di Harmaghedon e quelli che la sentirono si rallegrarono apprendendo la meravigliosa speranza di sopravvivere su una terra perfetta e giusta sotto i “nuovi cieli”. Voi potete ottenere questo splendido e gioioso messaggio, solo in lingua inglese, nella forma di un opuscolo con un’attraente copertina illustrata per 5c soli la copia, o sette copie per 25c. Non solo vi diletterete voi nella lettura di questo discorso, ma tutti i vostri amici che desiderano buone notizie si diletteranno con voi. Quindi perché non richiedereste oggi sette o più copie per aiutare i vostri amici e vicini ad acquistare la speranza di un nuovo mondo?

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