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  • La migliore educazione
    La Torre di Guardia 1955 | 1° aprile
    • comportamento creano tale buona opinione che sono invitate a ritornare”. Il comportamento del cristiano è un credito o un discredito alla sua reputazione. Questo onora o disonora Dio e Cristo.

      DURANTE I PASTI

      Una prova sicura della buona educazione di una persona viene data quando mangia. Saprà essa quando cominciare? Come cominciare? Che cosa dire e come dirlo? Come mangiare conformemente al costume del paese, in modo che venga accettato e considerato educato? Quando fermarsi? L’ora del pasto è un tempo di gioia, un tempo di associazione per il cristiano; è un’occasione felice. Non è legata da un lungo elenco di regole inutili, né è disordinata. È un tempo di allegria in cui tutti sono soccorrevoli e gentili l’uno verso l’altro.

      Dopo la preghiera, il cibo viene consumato. Nessuno si precipita sul cibo. Educatamente ognuno si serve da se quando viene il proprio turno. La quantità di cibo da prendere non dipende dalla grandezza dell’appetito, ma dalla grandezza della famiglia e dalla quantità di cibo preparato. La persona ingorda e maleducata ne prenderà più di quanto potrà mangiare oppure prenderà una porzione esagerata lasciando agli altri poco o niente da mangiare. Mangiare in modo offensivo per gli altri, non tener conto delle regole sul giusto modo di mangiare conformemente all’usanza del paese in cui si vive, — tutte queste violazioni fatte in privato nella propria casa inducono la persona a commettere errori quando si trova in compagnia e suscitano osservazioni come questa: “Egli ha poca gentilezza per un cristiano”. Un cristiano non deve agire in modo biasimevole.

      L’ASPETTO E IL DISCORSO

      È buona educazione cercare sempre di presentarsi puliti e ordinati. Se siete accurati nel vestirvi e siete sempre puliti, manifestate di avere considerazione per voi stessi e per i vostri associati. Mostrate amore e gentilezza verso altri. Una persona che vi osserva potrebbe non avere alcuna opportunità di parlarvi, ma non dimenticherà che avevate un buon aspetto. Un saluto amichevole, sia una stretta di mano o un abbraccio o qualunque altro saluto consueto, e un sorriso, si addicono a qualsiasi vestito indossato.

      La bestemmia non accresce la maturità cristiana e neppure le espressioni volgari, che diventano sempre più comuni. Parole che una volta erano usate soltanto da degenerati ora vengono usate da persone di tutti i ceti sociali. I cristiani devono evitarle. Paolo consiglia: “La fornicazione e l’impurità d’ogni specie di avidità non siano neppure menzionate fra voi, come si addice a un popolo santo, né condotta vergognosa né discorsi insensati né scherzi osceni, le quali cose non sono convenevoli, ma piuttosto il rendimento di grazie”. — Efes. 5:3, 4, NW; Col. 3:8.

      NELLA CONGREGAZIONE

      Quando assistete ad un’adunanza della congregazione, è maleducazione venire in ritardo. Essendo cortesi avremo considerazione per l’oratore e per la congregazione. Le madri con bambini troveranno che è più conveniente sedersi in fondo alla sala e vicino il passaggio fra le file, in modo che quando sarà necessario per i bambini di alzarsi ciò non disturberà troppo l’oratore né l’uditorio. Non si dovrebbe mai mostrare favoritismo verso quelli che sono ricchi o influenti nel mondo. Non ci deve essere parzialità a causa di razza, colore o nazionalità. Sussurrare o ridere durante un discorso distoglie l’attenzione delle altre persone presenti. L’adunanza di congregazione è il posto dove le persone si radunano per imparare, per adorare e per servire. In questo luogo fra tutti si dovrebbe mettere in pratica la migliore educazione.

      In questo mondo affamato di affabilità, di cortesia e di gentilezza, i cristiani dovrebbero impegnarsi nel gettare generosamente le loro azioni di ospitalità e di buona educazione sulle acque, perché molte ne ritornano. E l’atto di gettare in se stesso è così piacevole, facile ed economico. È così facile sorridere ed essere affabile, e anche fare certe piccole cortesie, che non c’è scusa per non farle. Inoltre, sono queste piccole azioni che facciamo ogni giorno l’uno per l’altro che promuovono la bellezza della vita per ognuno.

      Si deve tener presente che in varie nazioni vi sono usanze diverse per il popolo e qualsiasi condotta cortese e garbata è sempre accettevole. Non vogliamo usare una mente ristretta nelle nostre osservazioni né dire che il modo di vivere in una nazione dev’essere seguito da tutti i cristiani in altre nazioni. Se tutti usano lo spirito di una mente sana saranno gentili verso tutte le persone in ogni loro azione.

  • La mentalità dell’africano
    La Torre di Guardia 1955 | 1° aprile
    • La mentalità dell’africano

      Da un missionario della Società Torre di Guardia nell’Unione Sud-Africana.

      FINO a un certo punto è vero che un europeo sia incapace di penetrare o comprendere la mentalità dell’africano. Nella Unione questo soggetto si complica ulteriormente per il fatto che i nativi si differenziano moltissimo per ambiente e grado di educazione civile. Le tre divisioni maggiori, ad eccezione delle tribù, si concentrano intorno al proprio ambiente, in primo luogo nelle città e nei paesi, poi nei poderi degli europei, e in terzo luogo nelle riserve dei nativi.

      Malgrado la colonizzazione europea dell’Unione Sud-Africana, iniziatasi nel 1652, è notevole come la mentalità e la cultura africana, anche negli “africani dei paesi”, abbiano resistito alla trasformazione ed all’accettazione della mentalità dell’uomo bianco. Alcuni fattori hanno impedito effettivi mutamenti: la politica di “segregazione” degli europei che ha isolato l’africano dai contatti sociali; superstizioni e costumi pagani profondamente radicati; lealtà alla loro società patriarcale; antipatia e sospetto verso i padroni bianchi quali conquistatori e sfruttatori; sviluppo del nazionalismo africano.

      Tutte le vie di Geova sono amore. L’amore nella sua interezza ha contrassegnato tutte le relazioni di Dio con le sue creature. L’amore fra i membri della società del Nuovo Mondo è quello che li unirà a Geova il Teocrata ed a tutti i loro simili che ottengono vita eterna. Veramente, allora, la visione mentale o “mente di Cristo” deve essere cercata e adottata. Questo richiede che tutti i condannati ed egoistici figli di Adamo ‘trasformino la loro mente’. Come gli Israeliti del tempo di Gesù avevano certi vantaggi sugli uomini delle altre nazioni, così pure oggi la cristianità ha avuto alcuni vantaggi sul paganesimo, in quanto essa ha avuto maggior accesso alla Parola scritta di Geova e di tempo in tempo è stata testimone di atti di fede e d’amore compiuti da uomini sinceramente timorati di Dio. Mentre l’africano può aver cominciato con svantaggi di questo genere, nella sua ingenua umiltà

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