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  • Moralità sessuale: una cosa possibile?
    La Torre di Guardia 1982 | 1° luglio
    • Moralità sessuale: una cosa possibile?

      VIVIAMO in un mondo saturo di sesso, e questo ha influito sia sui giovani che sui meno giovani. Forse siete d’accordo con quel giovane che ha detto: “Tutto quello che ci circonda è orientato verso il sesso. È una cosa così comune come respirare e dormire. Ogni volta che si prende in mano una rivista o che si accende il televisore ve lo trovate davanti. Nei negozi, al volante della vostra auto, al lavoro, a scuola, lo trovate ovunque! Il modo di agire, di parlare e di vestire della gente richiama continuamente l’attenzione sul corpo umano e sul sesso. È l’argomento di conversazione numero uno”. Recenti statistiche mostrano che, in tutto il mondo, un numero senza precedenti di adolescenti — e perfino di alcuni che non sono ancora entrati nell’adolescenza — hanno relazioni sessuali preconiugali.

      GRAN BRETAGNA: “Solo una ragazza su sei è ancora vergine a vent’anni e una su quattro ha avuto rapporti sessuali prima dei sedici anni”, rivela un sondaggio del 1980.

      CANADA: Un rapporto governativo compilato nel 1979 parla di “un’ ‘epidemia’ di ragazze madri adolescenti”.

      STATI UNITI: ‘Quattro ragazzi su cinque e due ragazze su tre hanno avuto rapporti sessuali prima dei diciannove anni’, secondo uno studio del 1981.

      GIAPPONE: In alcune città, ‘fra il 1970 e il 1979 il numero delle ragazze madri non ancora ventenni e poco più che ventenni si è moltiplicato per sessanta volte’.

      FRANCIA: “Più di metà delle studentesse francesi affermano di avere regolarmente rapporti sessuali”, indica un sondaggio del 1980.

      “Gravidanze fra adolescenti: un crescente problema mondiale”: questo il titolo di un articolo pubblicato recentemente dal giornale Brazil Herald. L’articolo fornisce le prove di tali aumenti in Inghilterra, Galles, Germania Orientale e Russia. Niente meno che l’85 per cento di tutti i casi denunciati di malattie veneree riguardano giovani. Tali malattie hanno assunto proporzioni epidemiche in tutto il mondo.

      Non tutti i giovani però sono d’accordo che non valga la pena di mantenersi casti. Molti hanno deciso che avranno relazioni sessuali solo dopo il matrimonio. Ma non è facile per loro mantenere la castità e ‘astenersi dalla fornicazione’ come comanda la Bibbia. (I Tessalonicesi 4:3) Forse chiedono giustamente: ‘C’è qualche forza che possa aiutare l’individuo a resistere a questa spaventosa ondata di amore libero?’

      Sì, c’è. L’esistenza di questa forza fu dimostrata in modo sorprendente 2.000 anni fa durante uno dei periodi di peggiore degenerazione morale della storia.

      “La mostruosa morale di Roma”

      Lo statista romano Seneca fu testimone oculare delle condizioni del mondo romano all’epoca in cui si sviluppò il cristianesimo. Egli ammise: ‘Ogni giorno il desiderio di fare il male diventa più grande. La malvagità si è impadronita a tal punto dei cuori che non si può dire che l’innocenza sia rara: non esiste più’. Giovenale, vissuto anch’egli in quel periodo, parla della “mostruosa morale di Roma”.

      Descrivendo le persone del suo tempo uno scrittore biblico disse che ‘avevano superato ogni senso morale’. (Efesini 4:19) L’amore libero era considerato una cosa normale. L’antico storico Lampridio, parlando di quell’epoca, dice che uno scapolo doveva avere un’amante, “perché era impossibile che ne facesse a meno”. Ma cosa aveva favorito un’atmosfera così sordida?

      ‘Se un dio lo fa, perché io no?’

      Gli dèi dei romani, per la maggior parte imitazioni di quelli dei greci, erano considerati modelli di comportamento. Ma com’erano immorali! Venere e Flora erano sfacciate prostitute, Bacco era un ubriacone, Mercurio era un ladro e Apollo un seduttore di donne. Perfino Giove, il principale e il più saggio degli dèi, si diceva avesse commesso adulterio o incesto con cinquantanove donne!

      Che effetto avevano questi esempi sul popolo? In un dramma dell’epoca viene rappresentato un giovane che si chiede se debba o meno commettere fornicazione con una bella ragazza. Egli nota quindi una raffigurazione di Giove che seduce una donna. “Se un dio lo fa, perché io che sono un uomo no?” ragiona e “così decisi di farlo”. Questo dramma rispecchiava la vita reale poiché Seneca scrisse che l’immoralità sessuale non era più una cosa vergognosa per un uomo “poiché vedeva che gli dèi non erano meglio di lui”. Non c’è dubbio che le invisibili menti superiori che avevano formulato questo concetto della divinità erano i ‘figli di Dio’ che si erano ribellati ai giorni di Noè, scendendo sulla terra per avere relazioni immorali con le figlie degli uomini. Pur essendo tornati nel reame spirituale, questi pervertiti sessuali han continuato a permeare la società umana con uno spirito d’immoralità. — Genesi 6:1-4; Giuda 6, 7.

      “Un mercato per la fornicazione”

      Atenagora, scrittore del secondo secolo, afferma che a quel tempo alcuni avevano creato “un mercato per la fornicazione e aperto infami luoghi di ritrovo dove i giovani potevano trovare ogni sorta di ignobile piacere”. Questo “mercato” che “vendeva” pubblicamente rapporti sessuali illeciti includeva il teatro. I temi degli spettacoli erano le vicende amorose degli dèi. Gli attori indossavano spesso “abiti aderenti” che li facevano sembrare nudi. Inoltre, sulle pareti delle case e dei templi erano dipinte scene di “indescrivibile licenziosità”, che a volte rappresentavano addirittura rapporti sessuali, e in molti casi queste scene erano esposte alla vista dei cittadini. Le statue degli dèi immorali, che spesso venivano presentati nudi, erano esposte alla vista anche dei più giovani. E tra i giovani circolava liberamente una letteratura tra le più oscene in quanto a linguaggio e descrizioni. Dall’infanzia la loro mente era contaminata perché leggevano, o erano loro lette, le avventure degli dèi e delle dee.

      A ciò si aggiungano le popolarissime terme, frequentate dalle masse e considerate poco meno che “case di prostituzione con un nome rispettabile”; le palestre, dove giovani e vecchi si esercitavano nudi e che divennero covi di omosessuali; e le feste, che spesso erano nient’altro che orge sessuali in pubblico. La situazione divenne proprio come quella descritta dall’apostolo Paolo nella sua lettera ai cristiani di Roma. Riferendosi a coloro che ‘rendevano sacro servizio alla creazione anziché al Creatore’ e che seguivano la morale corrente dell’epoca, scrisse: “Dio li ha abbandonati a vergognosi appetiti sessuali, poiché le loro femmine hanno mutato il loro uso naturale in uno contro natura; e similmente anche i maschi hanno lasciato l’uso naturale della femmina e nella loro concupiscenza si sono infiammati violentemente gli uni verso gli altri, maschi con maschi, operando ciò che è osceno”. (Romani 1:24-27) La descrizione di Paolo era estremamente accurata, poiché la depravazione morale del mondo greco-romano portò a una delle pratiche più disgustose della storia: l’abuso sessuale di ragazzi giovanissimi da parte di uomini anziani. Questa sordida pratica era esaltata nei poemi e nei drammi e l’intera società ne era infettata.

      Se foste vissuti allora e aveste visto tutt’attorno a voi i segni della corruzione morale, come sarebbe stato difficile mantenere la purezza! Sì, il giovane uomo o la giovane donna che avesse voluto mantenere la virtù avrebbe veramente avuto bisogno di forza morale e devozione ai princìpi morali. Ma in mezzo a tutto questo, e come per miracolo, alcuni manifestarono tale virtù.

      Un miracolo di purezza morale

      Dopo aver elencato il genere di persone immorali di cui l’antica Corinto era piena — fornicatori, adulteri, omosessuali, ecc. — l’apostolo Paolo, nella sua lettera alla congregazione cristiana di quella città, scrisse: “Questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati”. (I Corinti 6:9-11) Gli insegnamenti del vero cristianesimo avevano dato ai suoi seguaci la forza morale per cambiare e stare lontani dall’immoralità sessuale.

      “Forse la caratteristica più spiccata della dottrina cristiana era il fatto che insisteva sulla castità”, conclude William Sanger nel suo libro The History of Prostitution, che considera estesamente la morale dell’antichità. Egli aggiunge: “Sin dal principio le comunità cristiane ebbero ragione di vantare la loro purezza morale”. Che cosa aveva fatto loro conquistare tale reputazione? Con l’aiuto di Dio erano in grado di imitare un’“immagine” migliore di quella degli dèi ossessionati dal sesso.

      L’“immagine” migliore

      “Rivestitevi della nuova personalità”, consigliò l’apostolo Paolo, “che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova secondo l’immagine di Colui che la creò”. (Colossesi 3:10) Mediante le informazioni ottenute dalle Scritture ispirate e mediante gli insegnamenti e l’esempio di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, i cristiani furono in grado di venire all’“accurata conoscenza” delle qualità del vero Dio, Geova. La Sua “immagine” era in netto contrasto con quella degli dèi romani.

      I veri cristiani consideravano il loro Creatore come loro Padre celeste che li amava e ne aveva cura. (I Pietro 5:6, 7) Avevano appreso che egli agiva sempre con giustizia, rettitudine e misericordia. Era puro e santo. (Deuteronomio 32:4; I Pietro 1:15, 16) Erano spronati dalle sue qualità e si sforzavano di seguire il consiglio ispirato: “Divenite perciò imitatori di Dio, come figli diletti”. (Efesini 5:1) Vedevano Dio come glielo aveva rivelato Cristo, cioè come un amico sempre presente. Potevano amarlo. Lo spirito dell’amore sincero riempiva il loro cuore e li spingeva a compiere opere cristiane.

      Dio aiutò quei primi cristiani per mezzo del suo spirito santo, che diede loro “potenza oltre ciò che è normale”. Inoltre, alle loro adunanze religiose veniva rammentata la necessità di mantenersi casti. Stando vicini ai loro fratelli cristiani riuscirono a essere fedeli. (II Corinti 4:7; Ebrei 10:24-26) “Noi che prima provavamo diletto nella fornicazione ora ci sforziamo d’essere puri”, dichiarò Giustino Martire, un cristiano professante del secondo secolo. Ma quella lotta per mantenere la purezza morale non era facile.

      Una lotta quotidiana

      Non dobbiamo dimenticare che i primi cristiani vivevano in un mondo depravato. Alcuni che divennero cristiani erano della “casa di Cesare”. (Filippesi 4:22) A quell’epoca il Cesare era Nerone, e i suoi vergognosi oltraggi alla morale sono ben noti. Egli organizzò i divertimenti più licenziosi. Arrivò al punto di “sposare” un giovane “con tutte le formalità del matrimonio regolare”.a Eppure quelli della sua “casa” che erano cristiani (forse funzionari governativi o servitori) si mantennero casti pur vivendo in quell’ambiente.

      I cristiani di Roma furono oggetto di molte pressioni e scherni. Per esempio, Seneca riflette l’opinione popolare quando scrive: “Chi non ha relazioni amorose è disprezzato”. “Se uno è casto è solo perché è brutto”. Altri si sarebbero lamentati: ‘Che donna era! Com’era sensuale, com’era allegra! Che uomo era! Com’era dissoluto, com’era lussurioso! Ora sono diventati cristiani: che peccato!’

      Ma quei primi discepoli non erano da commiserare. Potevano tenere dignitosamente la testa alta. Avevano la coscienza pulita. Come “figli di luce” divulgavano in lungo e in largo il loro messaggio puro senza alcun imbarazzo. (Efesini 5:8) Non avreste anche voi considerato un privilegio essere paragonati a una “roccia” morale in mezzo a quel mare di fango? Il loro modo di vivere veramente soddisfacente era in netto contrasto con quello delle persone delle nazioni ‘che non conoscevano Dio e si abbandonavano alla concupiscenza di appetito sessuale’ a loro danno. — I Tessalonicesi 4:5.

      Per esempio, nel primo secolo la vita aveva perso ogni significato per molti. Avevano bevuto l’inebriante calice del piacere sino alla feccia, esaurendo ogni possibilità di godimento. Non rimaneva più nessun incanto, nessuna raffinatezza e nemmeno soddisfazione. Giovenale scrisse di un omosessuale che, dopo essere stato respinto nella vecchiaia dall’amante, implorò: “Cosa farò ora dopo avere sprecato tutti questi anni e con le mie speranze deluse? Presto il fiore della vita appassirà; la nostra breve e misera esistenza sulla terra sta per finire: mentre beviamo, mentre chiediamo a gran voce ghirlande e profumi e ragazze, la vecchiaia si impadronisce lentamente di noi, negletti”. Mentre per quei fedeli cristiani non c’era nessuna delusione né infelicità.

      Anche se i veri seguaci di Gesù dovevano ingaggiare una lotta quotidiana per mantenersi moralmente puri, ne valeva la pena per avere pace mentale. La moralità sessuale era una cosa possibile.

      Esiste oggi una simile forza morale? Sì. Innumerevoli giovani, in ogni parte del mondo, diranno che la moralità sessuale è una cosa possibile. Questi giovani fanno parte delle congregazioni dei testimoni di Geova. Malgrado le corruttrici influenze morali esercitate dai divertimenti e dalla vita sociale della società odierna — che non ha nulla da invidiare a quella dell’antica Roma — questi giovani, come gruppo, si distinguono quali luminosi esempi di purezza.

      Tuttavia alcuni giovani che fanno parte di queste congregazioni cristiane hanno dei problemi al riguardo. Perfino alcuni che sono cresciuti in famiglie cristiane ogni tanto perdono di vista la morale biblica. Come possono i giovani cristiani mantenere la stessa purezza morale che fu così evidente tra i veri cristiani del primo secolo, nonostante gli enormi ostacoli? Come possono aiutarli i loro genitori? Due articoli che seguono forniranno consigli pratici. — Vedi pagina 8.

  • Significato delle notizie
    La Torre di Guardia 1982 | 1° luglio
    • Significato delle notizie

      Non rende il matrimonio più felice

      “Non dite più alla mamma che convivendo prima del matrimonio sarete più felici dopo”, dichiara “Psychology Today”. L’articolo riferisce i risultati di un nuovo studio indicanti che le coppie che hanno coabitato prima del matrimonio avevano le stesse probabilità di divorziare di quelle vissute separatamente. Questo studio condotto dall’Università della California a Los Angeles ha confermato i risultati simili ottenuti nel corso di uno studio condotto in precedenza dall’Agricultural and Mechanical University della Florida. Un altro dato interessante è che coloro che avevano coabitato prima del matrimonio avevano più problemi di adulterio, alcolismo e droga. Indipendentemente da tali risultati, comunque, coloro che desiderano coscienziosamente fare la volontà di Dio rispettano la norma scritturale di non avere relazioni sessuali prima del matrimonio, poiché la sua Parola dichiara: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. — Ebrei 13:4

      Un milione di madri adolescenti

      Ogni anno, solo negli Stati Uniti, più di un milione di studentesse rimangono incinte, dice l’Istituto Nazionale dell’Istruzione, e l’80 per cento di esse interrompono gli studi. L’Istituto comunica che circa metà di quelle che decidono d’avere il bambino se lo tengono, ma pochissime si sposano. Di conseguenza una grande percentuale di queste ragazze madri chiedono subito l’assistenza pubblica, poiché hanno poche speranze di riuscire mai a mantenersi da sole. Spesso anche i loro figli, una volta cresciuti, non finiscono le scuole, per cui anch’essi saranno a carico dell’assistenza pubblica.

      A questi risultati si aggiunga quanto segue: l’epidemia di malattie veneree tra giovani che praticano l’amore libero; i dispiaceri che la ragazza madre procura a se stessa e alla sua famiglia; in molti casi, l’omicidio connesso con l’aborto; il fatto che “i bambini nati a ragazze al di sotto dei quindici anni hanno il triplo dei disturbi cerebrali e del sistema nervoso” rispetto ai figli di donne di età superiore, secondo il Dipartimento della Sanità dell’Istruzione e del Benessere. Inoltre, considerate che questi bambini hanno il doppio delle probabilità di nascere prematuri, con un peso di soli due chili, col risultato che sono tre volte più soggetti a morire durante il primo anno di vita del figlio di una donna di 20-24 anni; e che la donna che ha un figlio quando è poco più che adolescente ha il doppio delle probabilità di subire un’isterectomia negli anni successivi rispetto alle donne che hanno figli quando sono più avanti con gli anni.

      Da questi fatti si vede che le relazioni sessuali illecite hanno pessimi frutti. Notate dunque la saggezza del consiglio contenuto nella Parola di Dio: “Fuggite la fornicazione”. (I Corinti 6:18) Oltre ai cattivi frutti delle relazioni sessuali immorali, c’è un’altra considerazione da fare che è anche più importante. Ed è che, “nessun fornicatore . . . ha alcuna eredità nel regno del Cristo e di Dio”. — Efesini 5:5.

      “Non credetegli”

      “Uccidono i loro simili, e pretendono d’essere cristiani. Non credetegli”, ha dichiarato Steve Whysall, redattore del “Sun” di Vancouver. Egli fa notare che le violenze perpetrate o appoggiate da persone che pretendono d’essere cristiane sono in diretto contrasto con gli insegnamenti di Gesù, che disse: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Giovanni 13:34, 35.

      Dopo aver commentato gli episodi di violenza fra cattolici e protestanti nell’Irlanda del Nord, l’appoggio delle religioni a dittatori, l’Inquisizione e altri atti di violenza commessi da persone che si dichiaravano cristiane, Whysall ha detto: “Solo perché vanno in chiesa tutte le domeniche, citano le scritture e sono circondati da persone che fanno la stessa cosa, non sono per forza cristiani. Gesù Cristo disse: ‘Giudicate un albero dai suoi frutti’”. Whysall ha pure osservato: “Chi ha mai detto che chi faceva quelle cose orribili era cristiano? Oh, dite, sono le religioni di stato a dirlo. Chi ha mai detto che le religioni di stato sono cristiane? Così il papa ha benedetto Mussolini, e ci sono le prove che altri papi hanno commesso azioni ignobili in passato. Allora chi ha detto che erano cristiani? . . . Nessun cristiano può far guerra a un altro cristiano: sarebbe come se un uomo combattesse contro se stesso. I veri cristiani sono fratelli e sorelle in Gesù Cristo. . . . e non farebbero mai, mai del male a un altro intenzionalmente”. Ha aggiunto che anche in tempo di lotta i “veri cristiani” “operano per l’amore e l’armonia e l’unità”.

  • Giovani, la moralità biblica è la via migliore?
    La Torre di Guardia 1982 | 1° luglio
    • Giovani, la moralità biblica è la via migliore?

      “Io, Geova, sono il tuo Dio, che ti insegno per il tuo beneficio, che ti faccio calcare la via per la quale dovresti camminare”. — Isaia 48:17.

      1. Perché la giovinezza è un bel periodo della vita, ma quale atteggiamento hanno alcuni?

      “I GIORNI della giovinezza sono i giorni della gloria”, ha scritto un poeta. Molti giovani sono d’accordo, poiché la giovinezza è un periodo in cui si è spensierati e liberi dalle gravose responsabilità dell’età adulta. Molti giovani però sono impazienti di provare tutti i piaceri che si offrono sia ai giovani che agli adulti. Il loro atteggiamento si può riassumere così: ‘Non vogliamo aspettare; vogliamo provare tutto e subito’.

      2. (a) Cosa indicano recenti statistiche riguardo ai giovani e alla morale? (b) Ritenete che queste tendenze influiscano sui giovani della congregazione cristiana?

      2 Il desiderio di provare ogni piacere nel “fiore della vita” ha indotto più giovani che in qualsiasi altro periodo della storia moderna ad avere relazioni sessuali preconiugali, in altre parole a commettere fornicazione.a Questa ondata di amore libero ha influenzato perfino alcuni giovani della congregazione cristiana. Se siete cristiani forse vi chiedete: ‘Perché è così difficile per un giovane mantenere la castità, specialmente in questi “ultimi giorni”?’ — Ecclesiaste 11:10; II Timoteo 3:1-5.

      Le pressioni

      3, 4. (a) Perché non è facile per un giovane rimanere casto? (b) In che modo le pressioni esercitate da altri ragazzi e il bisogno di comprensione creano problemi?

      3 Durante l’adolescenza il desiderio sessuale comincia a manifestarsi. In questo periodo, che la Bibbia chiama “fiore della giovinezza”, nasce di solito una forte attrazione per l’altro sesso. Non è dunque strano se voi giovani siete turbati da desideri sessuali. Questo desiderio normale, però, è intensificato dagli spettacoli e dalla pubblicità d’oggi, che esaltano il sesso. — I Corinti 7:36.

      4 Anche gli altri ragazzi possono esercitare forte pressione, come spiega una giovane studentessa cristiana che dice: “Oggi è molto difficile essere diversi. A scuola alcune ragazze mi hanno chiesto se avevo già avuto rapporti sessuali. Quando ho detto loro di no, si sono messe tutte a ridere. Avrei voluto mettermi a piangere e dire di sì”. I giovani inoltre hanno bisogno di amore e di comprensione e forse a casa non li ricevono. Hanno un ragazzo o una ragazza che li tratta in modo “speciale” e che li ascolta con comprensione. Tale comunione di sentimenti può portare a intimità sessuali. Alcuni ragazzi sono confusi da questa ondata di nuove emozioni. Forse si chiedono: ‘È possibile che una cosa così piacevole sia errata? La moralità della Bibbia è veramente la via migliore?’

      La via migliore

      5. (a) Cosa ci dice Isaia 48:17 riguardo a Dio? (b) In base a I Tessalonicesi 4:3-8, cosa richiede Dio da noi moralmente parlando?

      5 Il nostro Padre celeste rammentò al suo popolo eletto: “Io, Geova, sono il tuo Dio, che t’insegno per il tuo beneficio, che ti faccio calcare la via per la quale dovresti camminare”. (Isaia 48:17) Qual è la ‘via in cui dovremmo camminare’ moralmente parlando? “Questo è ciò che Dio vuole [o richiede] . . . che vi asteniate dalla fornicazione; che ciascuno di voi sappia possedere il proprio vaso [corpo] in santificazione e onore, non in concupiscenza di appetito sessuale . . . Poiché Dio ci chiamò, non mediante concessione a impurità”. — I Tessalonicesi 4:3-8.

      6. (a) Cosa comandò l’apostolo Paolo agli unti cristiani riguardo alla fornicazione, e perché? (b) Perché questo dovrebbe indurre i giovani a considerare la propria condotta?

      6 Ciò che Dio richiede riguardo alla morale è chiaro: ‘padroneggiate il vostro corpo’; astenetevi dalla fornicazione e dall’impurità. Giovani, dedicando la vostra vita a Dio avete stretto un’intima relazione con lui e siete entrati a far parte di un’organizzazione pura. Come si compiace Dio di tale condotta! Ma se aveste relazioni sessuali preconiugali sarebbe come se uno di quelli che formano le unte “membra del Cristo” e che è ‘unito al Signore’ ‘si unisse sessualmente ad una meretrice’. “Non sia mai!” esclamò l’apostolo Paolo. Sarebbe il più grave insulto verso tale preziosa relazione. Nessun altro peccato è come questo, poiché “chi pratica la fornicazione pecca contro il proprio corpo”. Certo tale peccato può distruggere la relazione spirituale che abbiamo con Dio. Non è dunque strano che Paolo ci esorti a ‘fuggire la fornicazione’. Sì, “fuggite”! Non vi soffermate a ragionare o discutere su di essa. Allontanatevene il più possibile, e in fretta! Ma che dire di chi non ‘fugge’ tale condotta? — I Corinti 6:15-18.

      ‘Recano su di sé il male’

      7-9. (a) Cosa dice II Pietro 2:9-13 riguardo a quelli che praticano l’immoralità? (b) In che modo alcuni che hanno praticato l’impurità ‘hanno recato su di sé il male’?

      7 L’apostolo Pietro dice che quei componenti della congregazione che parlavano ingiuriosamente dei “gloriosi” e commettevano immoralità avrebbero finito per ‘recare su di sé il male quale ricompensa del male che facevano’. (II Pietro 2:9-13) Queste ‘ricompense’ per le trasgressioni di natura sessuale hanno conseguenze molto più gravi delle malattie veneree o di una gravidanza illegittima. Distruggono l’amore, il rispetto e la pace di mente. Per esempio, alcuni giovani che “si sono spinti troppo in là”, commettendo fornicazione, hanno fatto queste penose ammissioni:

      “È stata una grande delusione. Non ho provato nessuna sensazione di benessere né di calore come supponevo. Ho invece capito tutta l’erroneità dell’atto”.

      “Ho pianto tutta la notte”.

      “Mi sono sentito un essere spregevole. Ho provato una sensazione di vuoto e di disgusto. Ho perso il rispetto per me stesso e per la ragazza. Anzi, mi sono accorto che incolpavo la ragazza per averlo permesso”.

      8 Il nostro Padre celeste ci dice di evitare non solo la fornicazione ma anche l’“impurità”. (I Tessalonicesi 4:7) Sebbene questo termine abbia un significato molto ampio, si riferisce alla condotta moralmente ripugnante. Per esempio la masturbazione (od onanismo) è una cosa ‘impura’ che molti giovani hanno praticato. Stuzzica indubbiamente l’“appetito sessuale” e può causare un forte senso di colpa. In alcuni casi in cui la persona non si è sforzata seriamente di vincere questa tendenza ci sono stati problemi dopo il matrimonio. Un giovane è rimasto sconvolto quando, una volta sposato, si è reso conto che la sua lunga pratica di masturbazione gli impediva di rendere il “debito” coniugale. Seguirono mesi di infelicità! — I Corinti 7:3.

      9 Alcune coppie si sono abbandonate ad appassionate carezze delle parti intime provocando eccitazione sessuale. Anche questa è “impurità” e può facilmente condurre a relazioni sessuali immorali, come accade spesso. Questa pratica può stimolare l’“appetito sessuale” fino al punto che l’individuo è preso da una vera e propria frenesia. Un giovane ha ammesso: “Ti vedi come un animale con desideri bestiali, il che è deleterio sul piano emotivo”. Tale condotta ha portato alla rottura di fidanzamentib e in molti casi ha creato problemi a quelli che poi si sono sposati. “Abbiamo fatto quasi tutto tranne che commettere fornicazione e ci siamo quasi arrivati prima del matrimonio”, ha confessato una giovane coppia. “Anche se gli anziani ci hanno aiutato, non è stato mai più come prima. È stato difficile riguadagnare il rispetto che avevamo un tempo l’uno per l’altro”.

      10. Perché l’“impurità” fra persone non sposate è dannosa?

      10 Quando una persona non sposata si abbandona a qualcuna delle ‘inebrianti’ pratiche sessuali riservate al letto matrimoniale, può essere indotta a sposare qualcuno che non ha le qualità necessarie per diventare un buon marito o una buona moglie. I rapporti sessuali tendono a nascondere le profonde differenze che dopo il matrimonio ricompaiono e causano problemi. Uno studio ha rivelato che su 265 matrimoni in cui la sposa era incinta, solo quindici coppie erano ancora insieme dopo cinque anni, e questo non sorprende! Altri studi indicano che l’uomo o la donna che ha relazioni preconiugali ha il doppio di probabilità di commettere adulterio rispetto a chi non ha relazioni preconiugali. Pertanto, voi giovani fratelli e sorelle non vi fate ingannare dalle “parole vuote” di persone che dicono che avere relazioni sessuali prima del matrimonio vi aiuterà ad avere un matrimonio più felice. (Efesini 5:6) Alcuni sostengono addirittura che ci si ammala se non si hanno rapporti sessuali una volta raggiunta la pubertà. Questo non è vero. I medici non hanno mai attribuito nessuna malattia alla castità! Purtroppo alcuni che hanno preferito la concupiscenza all’amore se ne sono rammaricati per il resto dei loro giorni!

      11, 12. (a) In che modo Geova esige la punizione per l’immoralità sessuale? (b) Cosa dice Giobbe di quelli che mostrano “caparbietà” verso Dio? (c) Quale domanda prenderemo ora in considerazione?

      11 Non dimenticate mai che “Geova è uno che esige la punizione per tutte queste cose [fornicazione e impurità]”. (I Tessalonicesi 4:6) Questa punizione può essere una coscienza che rimorde, la disciplina impartita dagli anziani della congregazione o il raccogliere i frutti di quello che si è seminato. Certo, se siamo pentiti Geova perdona liberalmente e copre del tutto i nostri peccati. Ma alcuni sono ostinati e si rifiutano di dare ascolto alle leggi di Dio. “Chi gli può mostrare caparbietà [a Dio] e uscirne incolume?” chiese Giobbe. (Giobbe 9:4) Nessuno! Fa male a Geova vedere tale “caparbietà”. Addolora gli anziani interessati che hanno visto tanti fra i nostri giovani subire i traumi menzionati in precedenza. Questi sorveglianti si rendono conto che nessuno può violare le leggi e i princìpi di Dio e uscirne “incolume”. Una giovane cristiana pentitasi dell’immoralità che aveva commessa disse agli anziani della sua congregazione: “Vorrei poter dire a tutti i giovani che sono nella verità: ‘Non fatelo!’ Geova può perdonare i vostri errori ma voi non ve li perdonerete mai. I cattivi ricordi vi tormenteranno. Non ne vale la pena”. Gli anziani si associano a Geova nell’implorare: “Oh effettivamente prestassi tu attenzione ai miei comandamenti!” — Isaia 48:18.

      12 Come può un giovane cristiano seguire i comandamenti di Geova ed evitare le molte trappole e i subdoli lacci dell’immoralità sessuale?

      Date il cuore ai genitori

      13. Come possono i giovani che hanno genitori devoti seguire Proverbi 23:26, e con quali risultati?

      13 “Figlio mio, dammi effettivamente il tuo cuore, e quei tuoi occhi provino piacere delle mie proprie vie”. (Proverbi 23:26) Questo invito richiede più che semplice ubbidienza meccanica. Il giovane deve aprirsi e confidarsi. Tuttavia, se siete giovani forse pensate che vostro padre o vostra madre, che sono cristiani, non capiscano i vostri sentimenti. Una ragazza cristiana che aveva il problema della masturbazione e aveva bisogno di aiuto si sentiva così. Era preoccupata al pensiero di parlarne con la madre. Come avrebbe reagito? Avrebbe capito? “Ebbene, quando gliene ho parlato, mi ha ascoltato senza rimproverarmi”, disse l’adolescente. “Mi mise un braccio attorno alle spalle, mi disse che mi amava e che mi avrebbe aiutato a sormontare il problema. Ne parlammo apertamente e alla fine mi tenne nelle sue braccia e pregammo insieme. Da allora mi sento libera di parlarle di tutto”.

      14. Come i giovani cristiani dovrebbero considerare le leggi dei loro devoti genitori?

      14 I ragazzi che si sono confidati con i loro genitori cristiani hanno subito ricevuto l’aiuto. Imparano a ‘provare piacere’ nelle vie dei loro genitori devoti e a considerare le loro regole e la loro disciplina come una preziosa “collana” anziché una dura ‘catena’ che impedisce loro di ‘spassarsela’. (Proverbi 1:8, 9) Siete veramente onesti con i vostri genitori? O siete come quel ragazzo che ammise: “Quando sto con i miei genitori sono quello che vogliono che sia, ma le altre volte sono quello che voglio essere”? Stando uniti ai genitori timorati di Dio, potete essere aiutati a risparmiarvi molti inutili dispiaceri. Chi non ha i genitori cristiani può parlare a maturi uomini e donne cristiani e agli anziani della congregazione. Chiedete loro aiuto poiché essi ve lo daranno di cuore. — Tito 2:3, 4; Giacomo 5:14, 15.

      Conducete il corpo come uno schiavo

      15. Come descrive l’apostolo Paolo il proprio modo d’agire in I Corinti 9:27, e come può un giovane comportarsi in modo analogo?

      15 L’apostolo Paolo disse: “Tratto con durezza [“tempesto”c] il mio corpo e lo conduco come uno schiavo [non: ‘mi conduce come uno schiavo’], affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. (I Corinti 9:27) Paolo ‘era duro’ con se stesso. Così, anziché farvi padroneggiare dai desideri fisici, prevedete le situazioni che vi ecciteranno sessualmente ed evitatele di proposito. Per esempio, sapete cosa succede ai vostri desideri fisici se leggete libri e vedete programmi televisivi e film che esaltano il sesso. Quindi evitateli come la peste! Gli appuntamenti con una persona dell’altro sesso (dove sono socialmente ammessi) quando non si è pronti per il matrimonio, certi balli, le feste dove non c’è nessuna guida morale e dove le coppie possono appartarsi, tutto contribuisce a stimolare l’“appetito sessuale”. Evitate dunque tutte queste cose e “fate morire perciò le membra del vostro corpo . . . rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale”. — Colossesi 3:5.

      16. Quali precauzioni dovrebbe prendere una coppia cristiana quando si frequenta e si prepara per il matrimonio?

      16 Specie quando due si frequentano e si preparano per il matrimonio hanno bisogno di stare attenti. Quando una coppia si trova sola in macchina, in un appartamento (forse la persona vive da sola lontana da casa), o in un luogo isolato all’aperto può spingersi a confidenze eccessive. Un diciassettenne disse francamente: “Chiunque può dire: ‘Sappiamo quando fermarci’. È vero, si può sapere quando fermarsi, ma quanti ci riescono? È meglio evitare la situazione. Essere in presenza di altri”. Sì, la presenza di un’altra persona può darvi la forza extra di cui avete bisogno per padroneggiare completamente i desideri sessuali quando state insieme. Inoltre, ‘stabilite dei limiti’ circa le espressioni di affetto. E rispettateli.

      17. È importante badare alle proprie compagnie? Perché?

      17 Quando il corpo desidera vivamente stare insieme a persone di dubbia moralità, ‘conducetelo’ lontano da tali compagnie. “Tieni la tua via lungi dal suo lato [di una donna immorale], e non t’avvicinare all’ingresso della sua casa”, raccomanda la Bibbia. (Proverbi 5:8) Naturalmente a scuola i giovani sono costretti a stare a contatto con molte persone immorali. Ma partecipate alle loro attività sociali? Una diciottenne espresse i sentimenti di molti quando disse: “Le compagnie hanno un notevole effetto sulla morale. Dopo aver ascoltato le loro conversazioni sul sesso, si diventa curiosi. Ci si chiede com’è veramente il sesso. È tanto meraviglioso come dicono? So che succede così, perché proprio a causa di questo sto allevando un figlio da sola”. — Proverbi 13:20.

      18. Quali domande dovrebbe prendere in considerazione un giovane cristiano quando viene schernito per la sua condotta casta?

      18 Le Scritture indicano che alcune persone immorali si sarebbero infiltrate nella congregazione cristiana. Perciò state attenti. Se pensate che ce ne sia qualcuna di questo genere, incoraggiatela a rivolgersi agli anziani per ricevere aiuto spirituale. In tal modo mostrerete loro amore sincero e forse proteggerete anche altri della congregazione. Può darsi che qualche persona immorale del mondo vi schernisca per la vostra condotta casta. Ma, pensate: Dovreste permettere a persone che sono ‘schiave di corruzione’ — sì, schiave delle loro passioni — di farvi sentire in imbarazzo? (II Pietro 2:19) Chi è più forte: la donna (o l’uomo) immorale e dissoluta che ‘insegue i suoi appassionati amanti’, o la casta vergine che può dire della sua forza morale: “Io sono un muro”? (Cantico di Salomone 8:10; confronta Osea 2:7). Chi è più probabile che perda il rispetto di sé e ‘dia ad altri la sua dignità’? — Proverbi 5:9; Giuda 4, 8-13.

      19. (a) Chi ‘condusse il corpo come uno schiavo’: la coppia descritta nel Cantico di Salomone o Amnon? (b) Quali furono i risultati?

      19 Padroneggiando il vostro corpo, dominandolo, potrete guardare indietro senza rimpianti. Pensate alla gioia della Sulammita e del suo amato pastore quando infine furono uniti in matrimonio. Con l’aiuto di altri, e con i loro stessi sforzi, vinsero il desiderio fisico e si mantennero casti. Pur essendosi detti parole affettuose, non avevano commesso immoralità prima di sposarsi, il che avrebbe diminuito il piacere che avrebbero provato dopo essersi adattati l’uno all’altro nel matrimonio. Ben diverso fu il passionale Amnon che non seppe aspettare e il cui ‘corpo lo condusse come uno schiavo’ a commettere immoralità! — Cantico di Salomone 2:16; 4:16; 5:1; II Samuele 13:1, 2, 10-16.

      Coltivate una relazione con Dio

      20. (a) Cosa può accadere quando non si ha una relazione personale con Dio? (b) Cosa mancava nelle persone immorali descritte da Paolo nel primo capitolo di Romani?

      20 “Non avevo mai coltivato una relazione personale con Dio”, ha confessato una ventiduenne cresciuta sin dall’infanzia in una casa cristiana. “Dio non era una persona reale per me. Suppongo sia stato per questo che non mi sono veramente preoccupata quando ho commesso immoralità”. La sua situazione era simile a quella delle persone immorali descritte da Paolo. Esse ‘conoscevano Dio’; ‘conoscevano molto bene il giusto decreto di Dio’, ma non avevano “accurata conoscenza”.d (Romani 1:21, 28, 32) Questa “più profonda e più intima conoscenza e familiarità”,e una conoscenza personale, che avrebbe dovuto essere sviluppata, mancava. Giovani, avete questa personale “accurata conoscenza”? Dovete studiare personalmente e regolarmente la Parola di Dio per apprezzare le qualità di Dio. Rammentate come tale “accurata conoscenza” rafforzò i primi cristiani. (Vedi pagina 5). Ma occorre più che una cultura libresca.

      21, 22. Cosa permetterà di coltivare una forte relazione personale con Dio?

      21 Le preghiere sincere avvicinano a Dio. Una ragazza cristiana, che era caduta nel laccio dell’immoralità ma che poi si riprese, disse:

      “L’unico modo per mantenere quella relazione personale è la preghiera, non le preghiere meccaniche ma quelle che sgorgano dal cuore. Quando dico a Geova quello che ho dentro e comunico regolarmente con lui, sento che è una Persona reale e che si interessa della mia vita. La mia relazione con lui è la cosa più importante del mondo”.

      22 Le vostre preghiere sono altrettanto fervide? Agite in armonia con esse? Divenendo “collaboratori di Dio”, impegnandovi nell’opera di predicazione, avrete gli stessi interessi e gli stessi obiettivi di Dio. L’intimità con Geova sarà pertanto una cosa naturale. Ricordate che solo voi potete coltivare questa personale relazione con Dio. — I Corinti 3:9.

      23. (a) La lotta contro l’immoralità durerà in eterno? (b) Perché dovreste essere disposti a fare qualsiasi sforzo per piacere a Geova?

      23 È vero, oggi i giovani sono oggetto di pressioni. Per essere fedeli bisogna ingaggiare una battaglia quotidiana. Tuttavia, una volta superato il “fiore della giovinezza”, la lotta può essere più facile. La battaglia comunque non durerà in eterno. Fra breve Satana, il principale promotore di questa ondata di immoralità, sarà distrutto. Nel nuovo ordine così imminente, Dio creerà un giusto ambiente che faciliterà molto la nostra condotta. Riflettete sulle benedizioni di quel nuovo ordine. Certo condividete i sentimenti di quella giovane donna che ha detto: “Penso a tutto ciò che Geova ha fatto per me e che mi ha promesso. Non mi ha abbandonato. Mi ha benedetto in tanti modi. So che vuole solo il meglio per me e io desidero piacergli. Per la vita eterna vale la pena di fare qualsiasi sforzo a favore di Geova”. — Romani 16:20; II Pietro 3: 13.

      [Note in calce]

      a Vedi l’articolo a pagina 3 con le sue sorprendenti statistiche.

      b Secondo alcuni esperti, le abituali, ardenti carezze sulle parti intime del corpo sono una delle cause principali della rottura di fidanzamenti. I sondaggi indicano che almeno un fidanzamento su tre non si conclude col matrimonio.

      c La Sacra Bibbia con note a cura del Pontificio Istituto Biblico.

      d Al versetto 21 Paolo usa il termine greco gnòsis, mentre al versetto 28 usa il termine epìgnosis, che è una forma rafforzativa. Indica una conoscenza più profonda e più completa.

      e Dott. Richard C. Trench, studioso di greco, in Synonyms of the New Testament.

      Sapete rispondere a queste domande di ripasso?

      ◼ Cosa richiede Dio dai cristiani riguardo alla morale sessuale?

      ◼ Perché l’“impurità” sessuale fra persone non sposate è dannosa?

      ◼ I giovani cristiani come devono considerare l’aiuto basato sulla Bibbia che i genitori devoti offrono loro?

      ◼ Quali precauzioni deve prendere una coppia cristiana mentre si prepara al matrimonio?

      ◼ Come si può coltivare una forte relazione personale con Geova Dio?

      [Immagini a pagina 10]

      L’immoralità nuoce perché rovina la coscienza e fa perdere il rispetto

      IMMORALITÀ

      PERDITA DEL RISPETTO

      [Immagine a pagina 12]

      Una relazione personale con Dio, coltivata attraverso la preghiera, è una protezione

  • Genitori, toccate il cuore dei vostri figli!
    La Torre di Guardia 1982 | 1° luglio
    • Genitori, toccate il cuore dei vostri figli!

      “Figlio mio, se il tuo cuore è divenuto saggio, il mio cuore si rallegrerà, pure il mio”. — Proverbi 23:15.

      1, 2. (a) Qual è il desiderio dei genitori cristiani, e come si sentiva un padre? (b) Nell’educare i figli, cosa bisogna toccare e perché?

      I GENITORI cristiani desiderano proteggere i propri figli dalle deleterie trappole morali. Senza dubbio, se siete genitori condividete le apprensioni di un padre cristiano con quattro figli adolescenti che ha scritto: “La morale con cui sono a contatto i nostri ragazzi è sempre più bassa, e a volte è difficile essere a conoscenza di ogni nuovo sistema che il mondo adotta. Prego continuamente d’essere in grado di aiutarli. Li amo moltissimo”.

      2 Ma perché a volte, anche dopo che ha frequentato adunanze religiose e che gli è stata insegnata la moralità biblica, un figlio può ugualmente commettere immoralità? Sebbene sia importante mettere le informazioni nella testa, il cuore ha una funzione essenziale, specie riguardo alla morale. Cosa può fare un genitore per toccare il cuore di suo figlio affinché ‘divenga saggio’? — Proverbi 4:23; 23:15.

      Attingete il consiglio dal cuore

      3. Cosa significa Proverbi 20:5 e quale azione richiede questo dai genitori?

      3 Prima di poter toccare il cuore bisogna scoprire, in qualche misura, cosa c’è dentro. “Il consiglio [il vero scopo o le intenzioni profondamente radicatea] nel cuore dell’uomo è come acque profonde, ma l’uomo di discernimento è quello che l’attingerà”. (Proverbi 20:5) I veri sentimenti nel cuore di un ragazzo sono come acque in un profondo pozzo. Nei tempi biblici le aperture dei pozzi in certi casi erano a oltre trenta metri di profondità, e si dovevano scendere le scale per “attingere” l’acqua. Era una vera e propria impresa! Può essere altrettanto difficile ‘attingere’ le intenzioni dei vostri figli. Per riuscirci ci vogliono empatia e acuta osservazione. Può essere necessario fare un abile uso di domande, avere pazienza, e a volte essere preparati a parlare per ore con un figlio prima che i suoi veri sentimenti vengano a galla. Rammentandogli che avete attraversato lo stesso periodo, e che anche voi siete imperfetti, e creando le occasioni affinché ogni tanto il figlio si trovi solo con voi, lo aiuterete ad aprirsi. — Giobbe 33:5-7.

      4. Secondo Proverbi 12:18, quale modo di parlare può nuocere al dialogo?

      4 Badate però che una parola o una dichiarazione ‘spensierata’ può rovinare tutto. Alcuni parlano spensieratamente, “come coi colpi di una spada”. Le loro parole feriscono e dividono. Sforzatevi dunque di essere ‘freddi di spirito’ mentre ascoltate sul serio. Forse rammentate quando qualcuno vi ha “messo a tacere” alzando la voce o facendosi beffe dei vostri sentimenti. Forse ha detto: ‘Dovresti avere più criterio!’ Avete sentito il desiderio di confidarvi di nuovo con quella persona? — Proverbi 12:18; 17:27.

      5. (a) Di quale tipo di istruzione ha bisogno l’adolescente? (b) La maggioranza dei genitori fornisce forse tale istruzione?

      5 Quando un figlio entra nell’adolescenza i suoi desideri sessuali sono molto forti. Il ragazzo ha bisogno di parlare con qualcuno che gli sappia spiegare cosa avviene nel suo corpo e sappia rispondere a un’interminabile serie di domande molto delicate e personali. Tuttavia in un sondaggio effettuato tra 1.400 genitori con figli adolescenti, il 92 per cento non aveva mai parlato del comportamento sessuale con i propri figli. A volte l’educazione dei genitori, le usanze del paese o l’idea che tali conversazioni non siano necessarie impediscono perfino ai genitori cristiani di mostrare interesse e discernimento in questo campo. Quanto sono importanti queste conversazioni?

      6, 7. Quanto è importante che i genitori parlino con i figli del comportamento sessuale?

      6 Dopo avere intervistato alcune famiglie, un anziano cristiano ha terminato dicendo: “È interessante notare un elemento costante. Nel caso dei genitori che avevano cominciato presto a trattare l’argomento del sesso e che si erano impegnati per mantenere aperto il dialogo con i figli, i risultati sono stati buoni. Nel caso dei genitori che, per qualsiasi ragione, non hanno cominciato presto ad affrontare il problema, i risultati di solito sono stati cattivi”.

      7 I benefici di tali conversazioni sono molteplici. Primo, possono mettere la mente del figlio al riparo dalle errate, sordide informazioni che in seguito udrà. Secondo, possono suscitare rispetto per i genitori e fiducia in loro e porre una base comune per il dialogo che continuerà anche nella pubertà. E terzo, sarà più facile per vostro figlio parlare con voi delle cose più intime. Molti genitori, però, si chiedono come fare a considerare questo soggetto piuttosto imbarazzante.

      Educate il cuore

      8. Quando si dovrebbero cominciare coi figli le conversazioni sul sesso?

      8 Non si metterà mai troppo in risalto l’importanza di cominciare ad ammaestrare i figli in tenera età. Ragazzine di appena 10 e 11 anni sono rimaste incinte. Alcuni ricercatori esortano a cominciare a parlare seriamente sul sesso prima che i figli compiano i sei anni. Spesso è sufficiente rispondere con franchezza e senza vergogna alle domande del bambino in proposito.b L’adolescente però ha bisogno di sapere come padroneggiare tali desideri. Per toccare il cuore l’ammaestramento deve essere un amorevole aiuto, non un’accusa.

      9. Il genitore cosa dovrebbe sforzarsi di mettere nel cuore del figlio, e perché?

      9 Gesù disse: “L’uomo buono trae il bene dal buon tesoro del suo cuore”. (Luca 6:45) Quindi per toccare il cuore dei vostri figli dovete mettere in quei giovani cuori cose preziose, cose che influiranno sui loro sentimenti e che terranno care. A quale scopo? Affinché da quei cuori escano “cose buone”. — Matteo 12:34, 35.

      10, 11. Dagli esempi del libro di Proverbi, cosa si può imparare su come toccare il cuore dei figli durante una conversazione sulla moralità sessuale?

      10 Le istruzioni impartite su questo soggetto nei Proverbi costituiscono un buon esempio per i genitori. Il comportamento sessuale è trattato con franchezza eppure con dignità. Si noti con quanto equilibrio è affrontato l’argomento nel quinto capitolo. L’insegnante o genitore considera in modo realistico i piaceri delle relazioni sessuali e specialmente il bisogno di evitare l’immoralità sessuale. Le labbra della prostituta sembrano ‘stillare come un favo di miele’ mentre cerca di adescare un uomo. Ah, ma gli effetti sono ‘più amari dell’assenzio’ e “come un’affilata spada a due tagli”! (Vv. 3, 4) Quindi l’insegnante biblico tocca un tasto delicato mostrando al giovane come può perdere la sua “dignità” con tale condotta. (V. 9) In questo contesto, però, non ‘tutto il sesso è peccato’. Che bella descrizione fa delle relazioni sessuali nell’ambito del matrimonio! — Vv. 15-19.

      11 Il genitore non accusa o non rimprovera il giovane. Nel settimo capitolo di Proverbi egli narra alcune esperienze di altri e usa termini schietti. (Proverbi 7:6, 7, 13, 17, 18) L’insegnante fa vivaci illustrazioni: l’uomo che si fa trascinare dalla passione e che è sedotto da una prostituta è paragonato a un toro che va al macello, e poi è detto che “una freccia gli spacca il fegato”. (Proverbi 7:22, 23) Un giovane non potrebbe mai dimenticare immagini così vivide! Custodendo nel cuore tale esempio ammonitore il giovane sarà aiutato a resistere alla tentazione. Il genitore non si limita a dire che è male commettere immoralità sessuale, ma dice perché, spiegando gli effetti e mostrando con quanta facilità il giovane può essere coinvolto.

      12, 13. (a) In quali occasioni un genitore può trattare con il proprio figlio il soggetto del comportamento sessuale? (b) Avete trovato altri momenti opportuni? (c) Affinché un figlio si mantenga casto è sufficiente mettere buone istruzioni nel suo cuore?

      12 Molti genitori cristiani hanno fatto conversazioni simili. Hanno colto varie occasioni in cui si poteva affrontare l’argomento in modo naturale, informale. Queste occasioni si sono presentate durante lunghe passeggiate, parlando di qualche episodio che illustrava l’importanza della buona morale, dopo che tali informazioni erano state considerate alle adunanze di congregazione, oppure quando si era toccato l’argomento durante le conversazioni spirituali della famiglia. Molti si sono serviti del libro Come ottenere il meglio dalla tua giovinezzac per aiutarli. Non è sempre facile fare conversazioni del genere, ma il sincero amore per i figli è ciò che sprona i genitori. Una donna con cinque figli ha ammesso: “Mi sono imposta di parlarne e alla fine né io né i miei figli ci sentivamo a disagio”. Non permettete che i vostri figli si procurino indicibili dolori per mancanza di “buona istruzione” in questo delicatissimo campo. — Proverbi 4:2.

      13 Ma nonostante tutta la buona istruzione che si può mettere nei cuori dei figli, a causa della peccaminosità ereditata anche la stoltezza vi è profondamente radicata. — Salmo 51:5.

      La disciplina raffina il cuore

      14. Cos’è la disciplina, e perché è tanto importante?

      14 Cosa può allontanare la stoltezza da un giovane cuore? “La verga della disciplina”, secondo Proverbi 22:15. La disciplina è addestramento che modella e corregge. È fermezza unita a comprensione; per cui non soffoca o non ‘irrita’ il ragazzo con restrizioni irragionevoli. (Efesini 6:4) La disciplina è essenziale quando i figli cominciano a interessarsi di qualcuno dell’altro sesso. Permettere a una coppia di stare insieme quando sono troppo giovani per sposarsi vuol dire andare in cerca di guai.

      15. (a) Quale situazione lascia perplessi molti genitori? (b) Cosa fecero i fratelli della Sulammita quando lei e il suo ragazzo volevano starsene da soli?

      15 Molti genitori però chiedono: ‘Cosa si può fare quando vogliono stare insieme?’ Evidentemente sotto la direttiva o con l’approvazione dei genitori, quando i fratelli della Sulammita scoprirono che il pastore voleva condurre la loro sorella a fare una passeggiata, loro due soltanto, in un posto isolato sui monti, lo vietarono! Le diedero del lavoro da fare per tenerla occupata e per tenere separati i due. Anche se avevano fiducia in lei, conoscevano il potere della tentazione. Rovinarono forse la vita alla ragazza? Al contrario, i due furono aiutati a mantenersi casti finché non si sposarono. — Cantico di Salomone 1:6; 2:8-15.

      16. Cos’hanno fatto alcuni genitori per proteggere il cuore dei loro figli?

      16 Anche oggi è necessario avere tale fermezza, oltre ad assegnare ai figli compiti da svolgere perché abbiano la mente occupata. A questo riguardo i genitori devono usare vero discernimento e santa sapienza. (Proverbi 24:3) È molto difficile per i genitori soffocare i sentimenti dei figli una volta che sono emotivamente coinvolti. Prima di permettere ai figli di uscire con una persona dell’altro sesso (nei luoghi dov’è socialmente approvato), i genitori cristiani vorranno considerare l’età dei figli, il grado di maturità emotiva e di progresso spirituale, con chi desiderano uscire e in quali attività si impegneranno. Una madre la cui figlia diciannovenne era stata disassociata per immoralità fu invitata a dire che cosa pensava che avrebbe dovuto fare di diverso nell’educare la figlia. Rispose: ‘Non avrei mai dovuto permetterle di avere una relazione sentimentale con un ragazzo mentre era poco più che adolescente. Non dovevo presumere che lei fosse così forte da saper risolvere il suo problema”.

      17, 18. (a) La coppia che intende sposarsi dovrebbe risentirsi quando un genitore o chi per lui li accompagna? (b) Cosa ha imparato un giovane a proprie spese?

      17 Alcuni genitori fanno un colloquio con i due giovani e spiegano perché non possono approvare che escano insieme. Si può ottenere ulteriore appoggio discutendo la cosa con gli altri due genitori. Un genitore cristiano con quattro figli ha detto: “Alcuni genitori incoraggiano le simpatie fra giovanissimi, considerandole divertenti, e permettono anche a gruppi di adolescenti di uscire insieme senza la sorveglianza di qualche adulto. Ma notiamo che questi giovani finiscono per appartarsi a due a due, commettere immoralità e sposarsi troppo presto. Incoraggiamo i nostri figli a coltivare qualche passatempo e a dedicarsi ad altre attività fisiche come pattinare e andare in bicicletta, cose che possono fare da soli, con la famiglia o con altri dello stesso sesso”.

      18 Anche quando i due sono abbastanza grandi da potersi corteggiare, aiutateli disponendo che qualcuno li accompagni. Due fidanzati cristiani che dovevano sposarsi presto non furono abbastanza vigilanti e commisero “impurità”. (Galati 5:19) Ripensandoci, il giovane ha ammesso: “Il più delle volte eravamo accompagnati. Ma quelle poche volte che non lo eravamo ci siamo fatti del male”. Altri ragazzi hanno in seguito ringraziato i genitori per la loro severità e per avere vagliato attentamente i loro divertimenti, poiché si sono mantenuti casti e hanno iniziato la vita coniugale senza rammarichi o cattivi ricordi. Se le intenzioni dei vostri figli sono onorevoli non dovrebbero risentirsi per la vostra santa disciplina, poiché è “la via della vita”. — Proverbi 6:23.

      Aiutate i vostri figli a coltivare una relazione con Dio

      19. (a) Qual è la migliore protezione che i figli possano avere contro l’immoralità e cosa li aiuterà a coltivarla? (b) Cosa possono chiedersi i genitori riguardo all’esempio che danno?

      19 Un’intima relazione con Geova è la migliore protezione che i vostri figli possano avere contro l’immoralità. Anche se sono i figli stessi che devono coltivare questa relazione, il genitore può aiutarli. Anzitutto, il vostro esempio di devozione costituirà un modello vivente da imitare. Coloro che divennero cristiani a Tessalonica nel primo secolo videro “qual sorta di uomini” erano Paolo e i suoi compagni e ‘divennero loro imitatori’, acquistando la stessa “forte convinzione”. (I Tessalonicesi 1:4-6) Qual ‘sorta di persona’ vedono in voi i vostri figli? Vedono la vostra “forte convinzione”, e notano che costruite tutta la vostra vita sulla devozione a Dio e che fate sacrifici per la sua adorazione? La vostra forte avversione per l’immoralità è evidente dal fatto che evitate i divertimenti moralmente corrotti? Vedono un esempio d’amore nel modo in cui trattate il vostro coniuge o gli altri? Vi sentono parlare di Geova in modo tale che è chiaro che è reale per voi? Un tale esempio spronerà i figli a fare sacrifici per rispettare la legge di Geova. I vostri figli capiranno che è importante farlo.

      20. Cosa può rovinare l’effetto del vostro buon addestramento?

      20 Badando anche attentamente alle compagnie dei vostri figli e scegliendo per loro compagni che manifestino “forte convinzione” spirituale agevolerete i vostri sforzi. Nulla può rovinare più in fretta il vostro lavoro dei loro cattivi compagni, anche se li trovano nella congregazione cristiana. Tali cattivi compagni possono rovinare la spiritualità dei vostri figli e provocare il divario fra le generazioni. — Proverbi 13:20; Giuda 3, 4, 12, 16, 19.

      21. (a) In base a I Giovanni 2:14, cosa dà forza spirituale e quale responsabilità pone questo sui genitori? (b) Quali suggerimenti vengono dati ai genitori affinché tengano tali studi regolarmente e in modo interessante?

      21 Come genitori dovete essere convinti del potere della Parola di Dio, la Bibbia. L’apostolo Giovanni disse che i “giovani” spiritualmente forti della congregazione a cui scriveva avevano “vinto il malvagio” perché ‘la parola di Dio era rimasta in loro’. (I Giovanni 2:14) Quindi, oltre a incoraggiare uno spirito di unità familiare e a dare il buon esempio, i genitori devoti dovrebbero disporre un regolare studio familiare della Parola di Dio affinché il messaggio scenda profondamente nel cuore del ragazzo. Una coppia vide con dolore due dei loro tre figli prendere una cattiva strada durante gli anni dell’adolescenza. Il padre, che li aveva allevati in una casa cristiana sin dall’infanzia, ammise: “Se avessi la possibilità di ricominciare da capo, si farebbe con più regolarità lo studio biblico familiare. Noi lo facevamo sempre ‘quando capitava’. So che lo studio regolare avrebbe tenuto più unita la nostra famiglia e li avrebbe rafforzati spiritualmente molto di più”. Se i genitori fanno una buona preparazione, evitano d’essere troppo meccanici, rigidi e formali, e adattano lo studio ai bisogni dei figli, questi attenderanno con impazienza le conversazioni e la famiglia sarà spiritualmente unita. Si riconosce che questo non è facile, se si pensa che i genitori hanno tante cose da fare, ma la qualità del tempo trascorso insieme è più importante della durata di tali conversazioni. Inoltre bisogna insegnare ai figli a prendere buone abitudini di studio personale. — Deuteronomio 6:4-9.

      22. Come si può insegnare ai figli a dire preghiere significative?

      22 Come si vede dall’esperienza a pagina 14, le preghiere sincere, che sgorgano dal più profondo intimo, fanno nascere una stretta relazione con Dio. Aiutate i vostri figli a comprendere il bisogno di pregare e come ‘versare il loro cuore’ dinanzi a Geova. (Salmo 62:8) Fate sentire ai vostri figli le vostre preghiere sincere. Considerate che cosa possono includere nelle loro preghiere. Dicendo loro come Geova ha esaudito le vostre preghiere e incoraggiandoli a chiedere che le loro preghiere siano esaudite, i figli comprenderanno che le loro preghiere sono potenti.

      23, 24. (a) Perché si deve insegnare ai figli il timore di Geova? (b) Con chi i genitori dovrebbero impegnarsi regolarmente nel ministero di campo, e perché?

      23 “L’intimità con Geova appartiene a quelli che lo temono”, scrisse il re Davide. (Salmo 25:14) Affinché i vostri figli stringano veramente un’intima relazione con Dio, devono avere sano timore delle terribili conseguenze che derivano dal dispiacere all’“Iddio vivente”. (Ebrei 10:31; Proverbi 8:13) È vero che i figli devono amare Geova e apprezzare profondamente la Sua amorevole benignità e bontà, ma devono anche avere un salutare rispetto per la capacità di Geova di infliggere la punizione o di lasciare che l’individuo ‘mieta quello che ha seminato’. (Galati 6:7) Se si inculca nei figli questo sano “timore” sin dall’infanzia, svilupperanno una buona coscienza. Anziché pensare: ‘Non c’è niente di male, finché non mi scoprono’, saranno come Giuseppe, che resistette alla tentazione di commettere immoralità e disse: “Come potrei dunque commettere questa grande empietà e peccare effettivamente contro Dio?” — Genesi 39:7-9.

      24 Impegnandovi insieme ai vostri figli nel ministero cristiano, li aiuterete a coltivare lo stesso tenero interesse per gli altri che ha Geova. Man mano che la gratitudine nel cuore dei figli aumenta, comprenderanno come possono ‘rendere ricchi molti’ insegnando loro la “buona notizia” che può produrre benèfici cambiamenti nella loro vita. Il ministero è anch’esso un ottimo mezzo per sviluppare una stretta relazione con Dio. — II Corinti 6:10.

      C’è bisogno d’aiuto oltre ciò che è normale

      25, 26. (a) Perché i genitori hanno bisogno di aiuto “oltre ciò che è normale”? (b) Da dove viene tale aiuto? (c) Cosa fece un padre quando pensò che stava ‘perdendo’ suo figlio, e in seguito di che cosa si rese conto?

      25 “Non è facile fare da genitori ai figli adolescenti”, ha detto un padre cristiano in ansia per la figlia sedicenne, una ragazza chiusa, che è oggetto di molte pressioni da parte dei ragazzi a scuola. “Prego spesso da solo e insieme a lei, ma sono preoccupato lo stesso”. Capiva il bisogno di aiuto divino che desse a lui e a sua figlia “potenza oltre ciò che è normale”. — II Corinti 4:7.

      26 A volte i genitori, quando sembra che nessuno dei loro sforzi abbia successo, non sanno più cosa fare. Ma non vi date per vinti! A causa delle caparbie tendenze del suo ragazzo, un padre cristiano ammise che a un certo punto pensò di avere “perso” suo figlio, a cui aveva impartito l’insegnamento cristiano dall’infanzia. “Caddi in ginocchio e pregai finché mi scesero le lacrime e supplicai Geova di aiutarmi”, disse il padre. “Geova esaudì quelle preghiere e il ragazzo a poco a poco cambiò in meglio. Mi avvicinai maggiormente a Geova quando vidi la sua mano all’opera nella mia famiglia”. Sì, chiedete aiuto a Geova; fate affidamento su di lui. Pregate con e per i vostri figli. Vedete la mano di Geova all’opera nella vostra famiglia. — I Tessalonicesi 5:17.

      27. (a) Chi deve scrivere la legge di Dio sul cuore dei figli? (b) Come vi sentite voi genitori quando i vostri figli dimostrano che il loro cuore è “divenuto saggio”?

      27 Comprendete che alla fine sono i figli che devono scrivere la legge di Geova sul proprio cuore. (Confronta Proverbi 3:1-4). Ma come genitori fate tutto il possibile per toccare il cuore dei vostri figli. Che soddisfazione vedere che i figli rimangono leali alla verità! Se i vostri figli mostreranno che il loro cuore è “divenuto saggio”, il vostro cuore avrà ogni motivo di rallegrarsi! (Proverbi 23:15) Sarete come l’apostolo Giovanni che poté dire dei suoi figli spirituali: “Non ho causa di gratitudine più grande di queste cose, che quella di udire che i miei figli continuano a camminare nella verità”. — III Giovanni 4.

      [Note in calce]

      a Il termine “consiglio” a volte contiene l’idea dell’intenzione. — Vedi Isaia 29:15; 46:10.

      b Per avere suggerimenti specifici riguardo a tali conversazioni, si vedano il libro Come rendere felice la vita familiare, pagg. 122-124, e gli articoli “Una madre parla alle sue figlie” e “Un padre parla ai suoi figli”, pubblicati in Svegliatevi! del 22 luglio e dell’8 agosto 1968.

      c Edito dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc.

      Siete in grado di rispondere a queste domande di ripasso?

      ◼ Nell’educare i figli, perché è essenziale toccare il cuore?

      ◼ Perché i genitori devono trattare argomenti di carattere sessuale con i loro figli?

      ◼ Qual è la migliore protezione contro l’immoralità sessuale, e che cosa sarà utile per ottenere questa protezione?

      ◼ Come si può insegnare ai figli a dire preghiere significative?

      ◼ Perché i genitori cristiani dovrebbero impegnarsi regolarmente coi figli nel ministero di campo?

      [Immagine a pagina 16]

      Il dialogo fra genitore e figlio è molto importante

      [Immagine a pagina 17]

      Servendosi di pubblicazioni bibliche un genitore può impartire una sana educazione sessuale

      [Immagine a pagina 19]

      Si possono aiutare spiritualmente i figli partecipando con loro al ministero di campo

  • Bambino di nove anni salva un matrimonio
    La Torre di Guardia 1982 | 1° luglio
    • Bambino di nove anni salva un matrimonio

      SE UN uomo commette un solo atto di adulterio è proprio assolutamente necessario che la moglie divorzi da lui, anche quando è sinceramente pentito? Una donna pensava di sì, ma il suo figlioletto di nove anni la pensava diversamente.

      Non molto tempo fa un certo uomo battezzato, sposato con una donna dedicata e padre di tre bambini, commise adulterio. Accadde solo una volta e ne informò immediatamente gli anziani nominati della congregazione. Questi lo esortarono a chiedere perdono alla moglie confessando il peccato anche a lei. La moglie rimase molto turbata e decise di porre fine al matrimonio. Agli anziani che si occupavano della cosa disse di avere preso la sua decisione e di avere già consultato l’avvocato. Gli anziani le parlarono, menzionando che i tre figli erano ancora in tenera età, e il più grande aveva solo nove anni. Ciò nonostante la donna era decisa. Il marito fu molto addolorato. Non toccava quasi cibo e per la maggior parte del tempo piangeva.

      Nel frattempo i bambini vennero a sapere cosa stava succedendo e il più grande decise di fare qualcosa. Si mise a preparare un discorso, qualcosa da dire alla madre. Avendo assistito alle adunanze nella Sala del Regno rammentava alcune scritture e anche le informazioni del libro “Come rendere felice la vita familiare”. Ora era ben preparato ad affrontare la mamma. La invitò ad andare nella camera da letto e si mise a sedere con lei. Il suo primo commento fu che era sconvolto e non desiderava che la sua famiglia si dividesse. Poi disse: “Guarda, mamma, cosa dice la Bibbia in Neemia 9:17”. Quando la madre ebbe letto questo versetto, egli disse: “Come vedi, Geova è un Dio che perdona. Mamma, non credi che anche tu dovresti perdonare papà?” “Forse”, rispose la madre. Il bambino era veramente determinato nell’aiutare sua madre a capire l’importanza d’essere clemente.

      Il ragazzo citò anche Efesini 5:22, 33 e ragionò che il papà era il capo di casa, quindi la madre doveva ascoltarlo. Poi il fanciullo citò Matteo 6:11, 12. Letti questi due versetti, chiese alla madre cosa significava la parola “debiti”. Lei rispose e il bambino la esortò a perdonare i “debiti di papà”. Citò molte altre scritture e alla fine chiese alla madre: “Non credi che dovresti perdonare papà?” La gradita risposta fu: “Sì, lo perdonerò”.

      Ora questa famiglia è felicemente riunita. In seguito la donna disse d’essere contenta che le cose fossero andate così; essa vedeva che il marito era davvero pentito e si sforzava in ogni modo di fare ammenda. Quello che i commenti di altri non avevano potuto fare, riuscirono a farlo i commenti di un ragazzo di nove anni, con l’uso della Parola di Dio. È proprio vero che “dalla bocca dei fanciulli . . . [tu, o Geova,] hai fondato la forza”. — Salmo 8:2.

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