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  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1965 | 1° aprile
    • Domande dai lettori

      ● L’usanza di gettare un mazzo di fiori alle damigelle d’onore sarebbe appropriata ad una festa di nozze cristiana, od è una pratica tramandata da usanze pagane? — F. G., U.S.A.

      L’usanza che la sposa getti il suo mazzo di fiori alle damigelle d’onore non è altro che una pratica pagana. È un’usanza superstiziosa, poiché si dice, ad esempio, che la damigella d’onore che prende il mazzo di fiori della sposa sarà la prossima delle ragazze a sposarsi. Poiché tale pratica è seguita alle nozze mondane ed è soltanto un’usanza tradizionale pagana, non la si potrebbe considerare una condotta santa e dovrebbe quindi essere eliminata nei matrimoni cristiani. (1 Piet. 1:14-16) Tale pratica non dovrebbe assolutamente essere seguita nella locale Sala del Regno se il matrimonio fosse celebrato in essa.

      Se qualcuno vuole seguire questa pratica a una cerimonia o a un ricevimento di nozze fuori della Sala del Regno, è sua responsabilità; ma si dà certamente un esempio cattivo e non cristiano, e si rivela notevole immaturità. Perciò le tradizionali usanze pagane come questa devono essere proibite nella Sala del Regno in quanto tali cose non solo non hanno un fondamento biblico, ma provocano divisione di opinione tra i membri della congregazione. Molti rimarrebbero disgustati per tale pratica in un edificio che è stato dedicato alla pura adorazione di Geova Dio. Potrebbe essere causa d’inciampo per altri; e a questo riguardo l’apostolo Paolo scrisse ai Filippesi le seguenti parole ispirate: “[Accertatevi] delle cose più importanti, onde siate senza difetto e non facciate inciampare altri fino al giorno di Cristo, e siate pieni del giusto frutto, che è per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio”. — Filip. 1:10, 11.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1965 | 1° aprile
    • Domande dai lettori

      ● V’è una spiegazione dell’apparente contraddizione tra Geremia 52:12 e 2 Re 25:8? Geremia 52:12 dice il decimo giorno del mese, mentre 2 Re 25:8 dice il settimo giorno del mese. — G. G., U.S.A.

      L’intero versetto di 2 Re 25:8 (Ga) dice: “Il sette del quinto mese — cioè nell’anno decimonono del re Nabucodonosor, re di Babilonia — giunse a Gerusalemme Nebuzardan, capo della guardia del corpo, servitore del re di Babilonia”. Geremia 52:12 (Ga) parla a questo riguardo del “dieci del mese”. Circa la differenza di tre giorni, alcuni hanno spiegato che Nebuzardan andò a Gerusalemme, partendo da Ribla il settimo giorno del mese ma non giungendo a Gerusalemme che il dieci del mese. Comunque, pare che questo alto ufficiale babilonese che prese il comando dell’esercito babilonese alla fine dell’assedio arrivasse effettivamente sul luogo il settimo giorno del mese, per cominciare a distruggere la città. Il suo compito sarebbe stato quello di sorvegliare la demolizione delle fortificazioni, il saccheggio della città, la distruzione della città e il trasporto in schiavitù degli abitanti. Il decimo giorno del mese evidentemente segnò la fine delle sue operazioni.

      È degno di nota il fatto che 2 Re 25:8 (Ga) dice che il settimo giorno del mese Nebuzardan “giunse a Gerusalemme”. D’altra parte Geremia 52:12 (Ga) dice che questo comandante babilonese, il decimo giorno del mese “entrò a Gerusalemme”. Anche la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture fa una distinzione simile fra queste due scritture, poiché 2 Re 25:8 dice che il capo babilonese della guardia del corpo “venne a Gerusalemme” il settimo giorno, mentre Geremia 52:12 dice che egli “venne in Gerusalemme” il decimo giorno.

      Senza dubbio il comandante babilonese, dopo essere arrivato sul posto, stabilì il suo quartier generale od occupò un quartier generale che era già stato stabilito fuori delle mura della città. Di là evidentemente egli diresse le operazioni, come quella di abbattere le mura della città. (2 Re 25:10; Ger. 52:14) Anche le truppe babilonesi saccheggiarono la città e il tempio di Geova e se la spassarono. (Ger. 52:17-23; 2 Re 25:13-17; Dan. 5:2, 3) Poiché il saccheggio della città e la demolizione delle mura tenne occupate le truppe caldee per diversi giorni, evidentemente non incendiarono effettivamente la città che il decimo giorno del mese. Quel giorno Nebuzardan “entrò a Gerusalemme” o venne nella città per portare a termine le operazioni e, quando fu soddisfatto del lavoro, diede ordine di incendiare la città e il suo tempio santo. Secondo Giuseppe Flavio (Guerra giudaica, Libro VI, Capitolo IV, 5, 8) il tempio di Erode fu incendiato il decimo giorno del quinto mese (70 d.C.), e Giuseppe Flavio aggiunge che è una meravigliosa coincidenza il fatto che il primo tempio fosse incendiato nello stesso giorno dai Babilonesi. Senza dubbio alla fine del decimo giorno la città bruciava ed era in gran parte ridotta in cenere, avendo Nebuzardan completato il suo lavoro stabilito di distruggere la città.

  • Scritture per maggio
    La Torre di Guardia 1965 | 1° aprile
    • Scritture per maggio

      Mantenete pura l’organizzazione per il pubblico servizio. — 2 Cor. 6:17.

      1 La tua parola è verità. — Giov. 17:17. TG 15/5/64 1, 2

      2 Noi tutti . . . con facce non velate riflettiamo come specchi la gloria di Geova. — 2 Cor. 3:18. TG 15/12/64 10, 12, 13a

      3 A tutti i santi uniti a Cristo Gesù . . . insieme ai sorveglianti e ai servitori di ministero. — Filip. 1:1. TG 15/1/65 14

      4 Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, . . . con lo spirito del nostro Dio. — 1 Cor. 6:11. TG 15/2/65 3, 4a

      5 Continua a tenere il modello delle sane parole che hai udite da me con la fede e l’amore riguardo a Cristo Gesù. — 2 Tim. 1:13. TG 15/3/65 11, 12a

      6 L’Eterno salverà prima le tende di Giuda, perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non s’innalzi al disopra di Giuda. — Zacc. 12:7, VR. TG 1/4/65 45, 46

      7 Nessuna disciplina sembra al presente esser gioiosa, ma dolorosa; ma a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia. — Ebr. 12:11. TG 1/11/63 8, 9

      8 [Abbiate] coraggio e [dite]: “Geova è il mio soccorritore; non avrò timore. Che cosa mi può fare l’uomo?” — Ebr. 13:6. TG 1/3/64 2, 3

      9 Uscite di mezzo a lei! Purificatevi, voi che portate i vasi dell’Eterno! Poiché voi non partirete in fretta, e non ve n’andrete come chi fugge; giacché l’Eterno camminerà dinanzi a voi, e l’Iddio d’Israele sarà la vostra retroguardia. — Isa. 52:11, 12, VR. TG 1/8/64 24, 25a

      10 Egli diede se stesso per i nostri peccati, affinché ci liberasse dal presente sistema di cose malvagio secondo la volontà del nostro Dio e Padre. — Gal. 1:4. TG 15/7/64 20, 21

      11 Una donna bella, ma senza giudizio, è un anello d’oro nel grifo d’un porco. — Prov. 11:22, VR. TG 15/9/64 8, 9

      12 Così anche la lingua è un piccolo membro eppure si vanta di grandi cose. Ecco, qual piccolo fuoco ci vuole per incendiare una grande foresta! — Giac. 3:5. TG 1/11/64 4a

      13 Per fede Mosè, quando fu cresciuto, rifiutò d’esser chiamato figlio della figlia di Faraone, scegliendo d’essere maltrattato col popolo di Dio piuttosto che avere il temporaneo godimento del peccato. — Ebr. 11:24, 25. TG 1/2/64 10, 11

      14 Santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa dinanzi a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto. — 1 Piet. 3:15. TG 1/1/64 11

      15 Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che m’impartisce potenza. — Filip. 4:13. TG 1/1/65 22

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    La Torre di Guardia 1965 | 1° aprile
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      COMMEMORAZIONE

      “Continuate a far questo in ricordo di me”, disse Gesù Cristo allorché istituì una semplice osservanza per commemorare la sua morte. Quest’anno la data in cui si deve osservare questa commemorazione è il venerdì 16 aprile, dopo le 18, ora solare. Tutti i testimoni di Geova, sia che abbiano la speranza di divenire coeredi con Cristo del regno celeste o di divenire eredi terreni del nuovo sistema di cose, si riuniranno in tale occasione nei loro locali luoghi di adunanza. Dopo un appropriato discorso, saranno passati separatamente gli emblemi della Commemorazione, il pane e il vino, dopo aver chiesto su ciascuno di essi la benedizione di Geova. Tutte le persone di buona volontà verso Dio sono invitate e incoraggiate ad assistere, ed è esteso un invito a tutti coloro che desiderano sinceramente servire Geova Dio per valersi dei provvedimenti presi nella congregazione al fine di imparare come prendere parte alla diffusione della buona notizia del regno di Dio ad altri. Se non sapete dove si trova la più vicina Sala del Regno, scrivete agli editori di questa rivista per avere informazioni.

      MINISTERO DI CAMPO

      Gli uomini di fede si volgono alla casa di preghiera di Dio. (Isa. 56:7) Essi desiderano aiutare persone di tutte le nazioni a venire a questa casa di preghiera. Perciò nel mese di aprile i testimoni di Geova si impegneranno nella loro opera di predicazione di casa in casa, offrendo a tutte le persone di buona volontà una pubblicazione biblica che aiuta a trovare questa casa di preghiera, la rivista La Torre di Guardia in abbonamento annuo, per la contribuzione di L. 650 (negli Stati Uniti d’America $ 1), insieme a tre opuscoli biblici in omaggio.

      STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE

      del 25 aprile: Gerusalemme: “una pietra da carico per tutti i popoli”, §§ 1-24. Pagina 201.

      del 2 maggio: Gerusalemme: “una pietra da carico per tutti i popoli”, §§ 25-47. Pagina 205.

      del 9 maggio: Gerusalemme: “una pietra da carico per tutti i popoli”, §§ 48-69. Pagina 210.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
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