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Una ragazza chiede: Perché frequentare le adunanze cristiane?La Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
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chiesa, mentre i genitori trascorrono il tempo in ozio a casa. Ma è così nel tuo caso? Tua madre o tuo padre ti dice forse di fare qualcosa che l’uno o l’altro o entrambi non fanno? No. Pur essendo talora stanchi o indaffarati, si disciplinano per frequentare le adunanze nella Sala del Regno, sapendo quanto sono immensamente profittevoli. Pertanto non ti chiedono di fare quello che essi non fanno. Piuttosto, ti esortano a trarne profitto insieme a loro.
Alla Sala del Regno puoi associarti a persone che non cercheranno di ingannarti o “servirsi” di te. Piuttosto, i componenti della congregazione sono lieti che tu sia presente. Lì puoi acquistare conoscenza di ciò che molti professori riconoscono come uno dei più grandi capolavori letterari del mondo, la Bibbia. Desideri essere in grado di esprimere chiaramente i tuoi sentimenti e pensieri, far capire il tuo argomento? Giovani uomini e donne che frequentano la Scuola di Ministero Teocratico alla Sala del Regno ricevono notevole aiuto in questo campo. E se col tempo penserai che la promessa biblica della vita eterna nel paradiso per quelli che servono Dio è verace, potrai avere gli eterni benefici derivanti dal frequentare le adunanze.
Quindi vi sono parecchie buone ragioni per cui dovresti frequentare le adunanze alla Sala del Regno. Comprendendo questo fatto e agendo in conformità, puoi operare per la pace familiare e avere contentezza.
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Studi “Torre di Guardia” per le settimaneLa Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
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Studi “Torre di Guardia” per le settimane
del 10 agosto: Salvaguardàti dalla fede e dalla speranza. Pagina 401. Cantici da usare: 78, 111.
del 17 agosto: Perseguite un modo di vivere soddisfacente. Pagina 406. Cantici da usare: 19, 29.
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Di chi potete fidarvi?La Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
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Di chi potete fidarvi?
Del macellaio? dell’avvocato? dell’uomo politico? dell’ecclesiastico? La disonestà si è infiltrata in ogni strato sociale. Abbiamo senz’altro bisogno di una voce di cui poterci fidare.
La Torre di Guardia è proprio una tale fidata fonte di verità. Perché? Perché si basa esclusivamente sulla Bibbia. Leggetela regolarmente. Riceverete 24 numeri, una copia due volte al mese. Inviate solo L. 1.200 (negli Stati Uniti d’America, $1.50).
Vogliate mandarmi l’abbonamento annuo a La Torre di Guardia. Speditemi anche tre opuscoli biblici in omaggio. Invio L. 1.200 (negli Stati Uniti d’America, $1.50).
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
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Domande dai lettori
● Che cosa intese dire l’apostolo Paolo quando, considerando il matrimonio, parlò del tempo “oltre il fiore della giovinezza”?
Basilarmente egli si riferiva al tempo oltre quello in cui il desiderio sessuale per la prima volta fiorisce o diviene forte.
In I Corinti 7:36 leggiamo: “Ma se qualcuno pensa di comportarsi indebitamente verso la sua verginità, se questa è oltre il fiore della giovinezza,a e così dovrebbe avvenire, faccia ciò che vuole; egli non pecca. Si sposino”. Questo consiglio si può capire meglio alla luce del contesto.
Paolo aveva appena spiegato che il cristiano non sposato è libero dalle ansietà che si hanno nel matrimonio. Pertanto egli o ella può prestare attenzione al “Signore senza distrazione”. (1 Cor. 7:32-35) Comunque, a causa del loro desiderio passionale alcuni non sposati potrebbero avere pericolose tensioni e tentazioni. Per loro sarebbe “meglio sposarsi che essere infiammati dalla passione”. (1 Cor. 7:9) Ma Paolo spiegò che c’era un fattore da considerare, prima di decidere che questa era la propria situazione e che ci si doveva sposare.
Forse il proprio desiderio è solo il primo impulso o il fiorire della passione sessuale, che si può essere in grado di dominare rimanendo celibi senza ‘ardere’ o “essere infiammati” dalla passione. Paolo comprendeva che quando un ragazzo o una ragazza supera la pubertà comincia a sorgere un naturale desiderio sessuale. Diventando adulti, questo desiderio può sembrare assai forte. Ci vuole padronanza di sé. Tuttavia il cristiano, invece di concludere rapidamente che, provando l’impulso sessuale, fa senz’altro meglio a sposarsi, può rendersi conto col tempo d’essere in grado di trovare la felicità nel celibato senza essere tormentato dal desiderio.
Paolo consigliava dunque di considerare la propria situazione e le proprie circostanze. Chi era oltre la manifestazione iniziale del desiderio e tuttavia continuava a essere tormentato dalla passione, “faccia ciò che vuole; egli non pecca. Si sposino”. Ma se il suo desiderio sessuale era “oltre il fiore della giovinezza” ed egli non era continuamente turbato dalla passione, allora poteva essere in grado di rimanere senza sposarsi; chi era in tale situazione e aveva preso nel suo cuore la decisione di rimanere senza sposarsi, avrebbe fatto meglio. — 1 Cor. 7:37, 38.
Senz’altro questo ispirato consiglio dà ai giovani di che pensare. Poiché se uno si sposa non appena ‘fiorisce’ o diviene forte il proprio desiderio sessuale, può darsi benissimo che il sorgere della passione sia il fattore predominante nel determinare quando sposarsi e chi sposare. Ma quando si è oltre il periodo del primario impeto del desiderio, si è in grado di valutare più obiettivamente i propri sentimenti e la propria situazione nella vita.
Inoltre, nella maggioranza delle società gli odierni matrimoni tra adolescenti sono contrassegnati da un’incidenza insolitamente alta di infelicità, insuccesso e divorzio. Spesso quelli che si sposano giovani sono stati influenzati dal romanticismo e dal loro desiderio fisico ancora in via di sviluppo. In molti casi non hanno ancora acquistato le qualità che contribuiscono al successo del matrimonio, come la padronanza di sé. (2 Piet. 1:5-8; Gal. 5:22, 23) Non è dunque più probabile che il giovane o la giovane che, per un certo periodo di tempo, ha mostrato di padroneggiare il desiderio fisico sia in grado di manifestare nel matrimonio questa e altre eccellenti qualità?
[Nota in calce]
a La parola greca qui tradotta “oltre il fiore della giovinezza” è hyperakmos, da hyper (oltre) e akme (punto culminante o piena fioritura).
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