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Il problema esisteSvegliatevi! 1979 | 22 aprile
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Il problema esiste
GIUSEPPE vive nel sud-est asiatico. Il suo unico riparo contro le piogge torrenziali è un ponte. Lì dorme su una stuoia sudicia. Beve in una lattina arrugginita. Dall’età di 10 anni, quando scappò dalla casa del suo tutore, Giuseppe si procura da vivere rubando. In un anno i furti gli hanno procurato 53.000 lire. È più del guadagno annuo pro capite della maggioranza dei circa 140.000.000 di abitanti del suo paese.
La povertà non è limitata a pochi abitanti della terra ma è la sorte quotidiana di quasi metà della popolazione mondiale. Il guadagno annuo pro capite in più di 30 paesi con una popolazione piuttosto elevata è inferiore a 180.000 lire. Si crede che “800 milioni di persone sopravvivano con così poco che le loro funzioni biologiche ne sono pregiudicate”. — To the Point International.
Anche nei paesi dove il guadagno annuo è molto superiore, ci sono milioni di poveri e affamati. Alcuni di loro sono in gravi difficoltà finanziarie a causa di gioco d’azzardo, abuso d’alcool e così via. Inoltre, con tali cose i poveri peggiorano la loro già difficile situazione. Considerate questi esempi:
Un uomo di mezz’età in una zona rurale della Rhodesia va a Salisbury a vendere le sue galline. Ne ricava una discreta somma e decide di aumentare i suoi fondi giocando d’azzardo. Vince due volte, intascando più del doppio del denaro che aveva. Pensa di andare a casa, ma l’impulso di giocare è più forte. Questa volta perde. Ma non smette di giocare finché non ha più nulla. Quindi si gioca anche la giacca e la perde. Chiede aiuto alla polizia ma invano, e torna a casa a mani vuote.
C’è poi il caso di un giovane intelligente e di bell’aspetto con un brillante avvenire. Laureatosi in medicina all’Università di Liverpool in Inghilterra, è pronto per cominciare la carriera. Durante la prima guerra mondiale riceve la croce al valor militare. Ma prende anche il vizio del bere. L’alcool gli rovina infine la carriera di medico. Arriva a bere alcool denaturato e si ammala gravemente. Muore infine come un mendicante, senza che alcuno lo pianga.
Nei Paesi Bassi, Wilfred insegna alle scuole elementari. A causa delle relazioni tese a casa e dei gravosi impegni di lavoro, questo giovane cerca un’evasione nella droga. Ogni anno spende milioni di lire per mantenere il vizio. Per questo vive come un mendicante e a volte dorme per strada. Ha inoltre il terrore che il suo vizio sia scoperto e denunciato alle autorità. Infine perde davvero l’impiego.
Un falegname di mezz’età del Ghana possiede la casa e ha molti dipendenti nella sua bottega. Ma non è contento della sua sorte. Per accumulare più ricchezza, acquista per una forte somma una colomba che dovrebbe moltiplicare il denaro in modo miracoloso. Ma le sue speranze vanno in fumo quando l’uccello vola via, per non tornare mai più. Per compensare la perdita, il falegname assume un mago per far comparire una grossa somma di denaro da depositare in banca prima che scompaia. Il mago riceve il suo compenso. Ma prima di arrivare alla banca il falegname rimane costernato quando scopre invece di non avere in suo possesso che pezzi di carta, anziché denaro. In seguito, per il suo continuo rifiuto di comparire in tribunale a rispondere del mancato pagamento della tassa sul reddito, viene emesso a suo carico un mandato di cattura. Spaventato il falegname fugge, abbandonando la casa, la famiglia e la bottega.
Queste non sono favole. Sono tragiche realtà. C’è veramente una fonte che provvede principi validi e la motivazione necessaria per evitare tali tristi conseguenze? Sì, consiste di una raccolta di scritti tradotti, almeno in parte, in oltre 1.600 lingue. La parte più recente di questa raccolta fu completata quasi 1.900 anni fa. Nel XX secolo, centinaia di milioni di copie dell’opera completa sono state stampate e distribuite in tutta la terra. Questo straordinario libro è la Bibbia. Vi invitiamo a esaminare con noi in che modo, seguendo gli elevati principi contenuti nella Bibbia, sarete veramente aiutati a procurarvi il pane.
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Evitate la “vistosa ostentazione”Svegliatevi! 1979 | 22 aprile
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Evitate la “vistosa ostentazione”
UN OTTIMO principio enunciato dalla Bibbia è questo: Evitate ‘la vistosa ostentazione dei vostri mezzi di sostentamento’. (1 Giov. 2:16) Quante volte viene ignorato questo consiglio!
In molte parti del mondo, la gente acquista apparecchi televisivi a colori o altri costosi oggetti di lusso, trascurando le cose più importanti. La famiglia può essere poveramente vestita. Forse non hanno neanche un bagno e un gabinetto decenti. Riparazioni indispensabili nella casa, inclusa la sostituzione dei vetri rotti, sono rimandate per mancanza di denaro. Specialmente coloro che acquistano oggetti di lusso a credito hanno poco da spendere nelle cose effettivamente necessarie.
È una cosa comune spendere più di quanto si guadagna. Forse si cerca di mantenere una seconda casa al mare o in campagna semplicemente come simbolo di prestigio. Convinti che otterranno un aumento di stipendio o che si procureranno altre entrate, molti fanno debiti senza avere nessuna garanzia che quanto prevedono si realizzerà.
Tuttavia, se c’è un rovescio finanziario, cosa che accade di frequente, i problemi familiari aumentano. La moglie e i figli accuseranno il padre d’essere un fallimento perché non può più soddisfare i loro costosi desideri. Forse fanno sgradevoli paragoni con parenti e conoscenti che stanno meglio finanziariamente. Quando ciò accade molti uomini arrivano alla disperazione. Per esempio, un ebreo che abitava in una bella e grande casa di una magnifica zona residenziale di San Paolo, in Brasile, disse tristemente a una persona completamente estranea: ‘Sto per suicidarmi altrimenti divento matto’. Perché? La moglie non era più soddisfatta dei suoi guadagni, poiché altri parenti guadagnavano il doppio di lui.
“La vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento” ha portato completamente alla rovina alcune famiglie. Questo è ciò che accadde a un piccolo e anziano contadino della Rhodesia, in Africa. Pur essendo avanti con gli anni, voleva essere considerato giovane. Desiderando moltissimo possedere un’automobile, vendé alcuni capi di bestiame e comprò una macchina di seconda mano. Non avendo la patente, il contadino dovette farsi portare la macchina a casa da qualcuno. Scoprì ben presto d’essersi assunto una spesa enorme. Per mantenere il veicolo funzionante spendeva più in riparazioni di quanto non avesse speso inizialmente per acquistare la macchina. Perciò lasciò il podere per andare a lavorare in città. Tornava a casa dalla moglie e dai figli per il fine settimana, ma alla fine smise e si diede a una vita immorale. Quanto gli era costata cara una macchina di seconda mano!
Se volete procurarvi il pane quotidiano, cercate di seguire le norme della Bibbia. Ricordate che le cose materiali non durano. Chi vi attribuisce troppa importanza può rovinarsi. La Bibbia esprime molto bene questo pensiero dicendo: “Il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non [hanno] origine dal Padre, ma [hanno] origine dal mondo. Inoltre il mondo passa e pure il suo desiderio”. — 1 Giov. 2:16, 17.
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Vale la pena d’essere onesti e di faticare?Svegliatevi! 1979 | 22 aprile
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Vale la pena d’essere onesti e di faticare?
LA DISONESTÀ si riscontra a tutti i livelli in questo mondo. Ma la Bibbia non ammette eccezioni in fatto di onestà. Essa dice: “Doppio peso e doppia misura sono due cose abominevoli al Signore”. (Prov. 20:10, versione di Fulvio Nardoni [Na]) Pur riconoscendo che forse i disonesti prosperano materialmente, la Bibbia avverte di non farsi per questo ingannare pensando che l’illegalità renda. (Sal. 73:3-28) Secondo le Scritture, per essere felici e contenti sono essenziali onestà e operosità. E l’esperienza ha ripetutamente dimostrato che ci si può procurare il pane con un onesto e duro lavoro.
Pesi giusti
Un padre di famiglia dell’Australia occidentale fa questi commenti: “Mia moglie e io avevamo un mattatoio. Non avevamo problemi a procurarci il bestiame da macellare. La gente faceva volentieri gli affari con noi, perché sapeva che pesavamo il bestiame onestamente. Anche quando gli altri mattatoi avevano difficoltà a comprare il bestiame e dovevano andare a prenderlo a quasi 500 chilometri di distanza, noi riuscivamo sempre a comprarlo sul posto. A quell’epoca fornivamo la carne a molti macellai della vicina città di Geraldton. Dato che facevamo le consegne dopo l’ora di chiusura, avevamo le chiavi di tutti i negozi per poter entrare e mettere la carne nelle celle frigorifere.
“Quando nel 1975 vendemmo il mattatoio, i nuovi proprietari non si comportarono altrettanto onestamente. Nel giro di due anni, erano in gravi difficoltà finanziarie. I contadini locali non vendevano loro il bestiame, e dovevano fare lunghi viaggi per procurarselo. Infine dovettero cedere l’impresa. Da quando vendemmo il mattatoio i contadini locali hanno sempre detto che quello fu un triste giorno, perché erano contenti di poter vendere il bestiame a gente onesta”.
Allo stesso modo, in un mercato di Accra, nel Ghana, è accaduto qualcosa che rivela come valga la pena d’essere onesti. A insaputa delle donne che vendono al mercato, un contadino di Agona Swedru pesava le verdure prima di portarle al mercato. Poi, come di consueto, lasciava che le donne pesassero i suoi prodotti prima di comprarli. Ma notò che solo una di loro era onesta. Un’altra volta permise alla donna onesta di pesare da sola le verdure. Da allora in poi solo a lei fu fatta questa concessione.
Le altre si infuriarono, perché dovevano aspettare che il contadino fosse pronto a pesare egli stesso le verdure invece di lasciarlo fare a loro. Lo accusarono di mostrare favoritismo. La sua risposta in sostanza fu: ‘Lei è onesta e voi no. Perciò vi tratto in modo diverso’.
Altri importanti principi biblici
L’applicazione di altri principi biblici può significare la differenza tra mangiare e non mangiare. Alcuni di questi principi sono: “Il ladro non rubi più, ma piuttosto fatichi, facendo con le sue mani ciò che è buon lavoro”. (Efes. 4:28) “Chi lavora con mano pigra sarà di pochi mezzi”. (Prov. 10:4) “Il pigro brama, ma non c’è nulla per il suo appetito; l’appetito dei diligenti sarà soddisfatto”. — Prov. 13:4, versione della C.E.I.
I ladri soffrono
Arthur, del Saskatchewan, in Canada, è un uomo che imparò il valore di tali principi scritturali a proprie spese. Con una tazza di caffè in mano dice:
“Non posso che essere grato dell’enorme cambiamento avvenuto nella mia vita da quattro anni a questa parte. Dei primi 36 anni della mia vita, ne ho trascorsi complessivamente 15 dietro le sbarre. Alla fine di quel periodo, che cosa avevo dal punto di vista economico, materiale e spirituale? Nulla!
“Ora che sono passati quattro anni da quando ho cominciato a lavorare diligentemente secondo i principi biblici, cosa posso dire? Geova mi ha veramente benedetto. Ho una casa, un lavoro regolare, una brava moglie e un bambino che amo e di cui vado fiero. Ma non è sempre facile. Ci vuole tempo per cancellare il passato. Tengo sempre presenti i consigli biblici: ‘Nessuno di voi soffra quale . . . ladro’ e: ‘Il ladro non rubi più, ma piuttosto fatichi’. Sì, il ladro può soffrire per la sua condotta. E fu così sebbene a quell’epoca non lo capissi perfettamente”. — 1 Piet. 4:15; Efes. 4:28.
“Una volta un amico e io”, continua Arthur, “svaligiammo un negozio di abbigliamento e portammo via vestiario per un valore di quasi 10 milioni di lire. Dalle merci rubate ricavammo solo 1.500.000 lire. Prima che la giornata fosse finita, avevo sperperato tutto nel bere e in altre attività e non avevo abbastanza neanche per arrivare a casa col taxi”. Cosa fece? Arthur aggiunge: “Diedi in pegno al tassista il mio orologio — quello che mi aveva regalato mia madre — finché non gli avessi pagato le 2.500 lire che gli dovevo. Non ritirai mai l’orologio. A quale basso livello può scendere il rispetto di sé o la considerazione per gli altri? A un livello molto basso, come vedete. Una volta che avevo bisogno di soldi rubai perfino il televisore a mia madre!”
Che dire dei ladri che sfuggono alle autorità? Restano veramente impuniti? Prendete il caso del biondo Alfie, un inglese. Per cinque anni visse di furti. Ma quali furono i risultati? “Più rubavo”, commenta, “più perdevo il senso dei valori. Non provavo nessun piacere nei beni che avevo perché li ottenevo troppo facilmente. Una volta, discutendo con mia madre per un biglietto da 5 sterline [circa 8.000 lire], lo feci a pezzi. Mi sembrava una cosa sciocca discutere per qualcosa di così insignificante. Se qualcuno mi faceva un regalo, forse del valore di una sterlina o poco più, non significava nulla per me. Vivere di furti significa avere montagne di soldi un giorno, ma niente da mangiare il giorno dopo! Questo perché se mi rimanevano solo 20 sterline [33.000 lire], uscivo e le spendevo in qualcosa di cui non avevo bisogno, pensando che sarei presto tornato a rubare. Poi rimanevo al verde per un po’ e mi facevo mantenere dalla mia famiglia”.
Onestà e operosità determinano il successo
Com’è diversa la situazione di chi lavora onestamente e diligentemente! In questo modo potete veramente procurarvi il pane e lo si capisce molto bene dal caso di un’impresa di vendita all’ingrosso avviata a Toronto, in Canada. Una quindicina d’anni fa, questa impresa ebbe un modestissimo inizio. Il primo dipendente fu un testimone di Geova. Venne assunto ben presto un altro Testimone. Grazie all’influenza di quei due Testimoni la ditta adottò la norma raccomandata dalle Scritture: ‘Desideriamo condurci in ogni cosa onestamente’. (Ebr. 13:18) Man mano che il buon nome dell’impresa veniva conosciuto più estesamente, il numero dei clienti cresceva. L’impresa ebbe una rapida espansione e operava in tutt’e 10 le province canadesi. La diligenza e l’onestà dei dipendenti teneva basse le spese e accresceva i profitti. Alcuni anni fa la ditta fu acquistata da una grande società internazionale e quella società volle conservare gli stessi dipendenti. L’impresa ha 80 dipendenti e parecchi magazzini e uffici sparsi in tutto il Canada.
L’onestà e l’operosità hanno aiutato anche Diamond, della Nigeria, a procurarsi il pane. Il suo compito era di caricare le merci sugli autocarri per trasportarle ai negozi della ditta o ai centri di distribuzione. Notando la coscienziosità di Diamond, il suo superiore gli affidò un compito di maggiore responsabilità. Doveva accompagnare l’autocarro per effettuare le consegne ai clienti. A differenza del suo predecessore, Diamond si rifiutò di cooperare con l’autista per rubare parte della merce. Per la sua onestà, Diamond fu infine trasferito al magazzino, dove gli venne affidata la responsabilità di controllare la merce, e i furtarelli cessarono. I suoi datori di lavoro avevano tanta fiducia in lui che ogni volta che c’erano operazioni da sbrigare col movimento di grosse somme di denaro, la responsabilità era affidata a Diamond invece che al suo immediato superiore. Un fatto notevole riguardo a questo uomo onesto è che non ha mai ricevuto un’istruzione formale. Ma la sua fedele osservanza dei principi biblici è di maggior valore agli occhi dei suoi datori di lavoro. Infatti, Diamond ha una posizione di fiducia e di responsabilità superiore a quella dei suoi colleghi più istruiti. È l’unico a firmare i documenti che autorizzano l’uscita delle merci dal magazzino.
L’onestà aiuta a trovare lavoro
Spesso a chi è conosciuto per la sua onestà e operosità sono offerte opportunità di lavoro che altrimenti gli sarebbero precluse. La Thursday Island, un’isola appartenente all’Australia, ha uno dei più elevati tassi di disoccupazione del paese. C’è molta gente che ha bisogno di lavorare. Tuttavia il direttore di una banca chiese a una particolare famiglia di fare le pulizie. Perché? Erano noti a tutti per la loro onestà. In Svezia, le ditte che hanno pochi posti disponibili sono liete di assumere testimoni di Geova, perché noti come bravi lavoratori. Il direttore dell’ufficio del personale di una ditta con 1.400 dipendenti chiese addirittura se era possibile mettere un annuncio di offerte di lavoro sul principale periodico dei testimoni di Geova, La Torre di Guardia. Anche nella Svezia settentrionale, dove il lavoro scarseggia, la disoccupazione è praticamente sconosciuta fra i testimoni di Geova.
Il lavoratore onesto e coscienzioso è senz’altro preferito in ogni parte del mondo. Molti sono disposti a pagare bene il lavoro qualificato. In alcune zone, verniciatori, elettricisti, meccanici e altri bravi artigiani sono a volte così impegnati che per mancanza di tempo non possono accettare certi lavori.
Insoddisfacente e nocivo stare senza lavorare
Alcuni preferiscono vivere a carico dello stato, ma la loro vita di apparente spensieratezza non è veramente soddisfacente. Di sovente si annoiano e spendono male il denaro nel gioco, negli alcolici, e così via. Chi si rifiuta di accettare i lavori disponibili e continua a vivere a carico dello stato diventa spesso nervoso e pessimista. Tende a diventare più pigro e trasandato. Alcuni cominciano a pensare di avere diritto anche ad altre cose. Molti che non devono lavorare per guadagnare perdono il rispetto di sé e apprezzano molto poco i propri beni e la proprietà altrui.
Le tragiche circostanze in cui può venire a trovarsi chi si rifiuta di faticare sono illustrate dal caso di un giovane che lavorava nella produzione del cacao. Per alcuni anni lavorò sodo. Ma poi quest’uomo e i suoi compagni di lavoro cominciarono a pensare che la loro dignità non gli permetteva di portare secchi per innaffiare le pianticelle di cacao. Infine il giovane si licenziò e cominciò a giocare d’azzardo. Gli amici lo esortarono a tornare al suo precedente lavoro, ma egli rifiutò. Un giorno, mentre giocava, scoppiò una rissa. Durante la lotta, il giovane accoltellò un amico e ora sta scontando una condanna alla prigione. Quanto sarebbe stato meglio se avesse continuato a lavorare!
Non dobbiamo mai sottovalutare l’importanza di farci una buona reputazione come lavoratori onesti, fidati e diligenti. Anche nei paesi dove il lavoro buono scarseggia e il guadagno annuo pro capite è molto basso, il lavoratore onesto e diligente se la passa molto meglio degli altri. Può non avere molto, ma di solito ha le cose essenziali e la soddisfazione di mangiare il pane che s’è guadagnato. Se ci conformiamo alle norme bibliche in merito a onestà e operosità possiamo procurarci il pane ed evitare di perdere il rispetto di noi stessi.
[Immagine a pagina 9]
Offresi LAVORO
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Evitate vizi e abitudini nociveSvegliatevi! 1979 | 22 aprile
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Evitate vizi e abitudini nocive
UNA bambina nota una bella cassetta di arance in un supermercato nordamericano. ‘Mamma, comprane un po’ per favore’, dice. La madre poveramente vestita si sente intenerire verso la figlia e chiede alla commessa: ‘Quanto costano le arance?’ Alla risposta della commessa, la madre si gira verso la figlia e dice: ‘Non ce le possiamo permettere’. La bimba china la testa delusa. Poi, dopo un attimo di esitazione, la madre dice: ‘Un pacchetto di sigarette, per favore’.
Scene analoghe si ripetono molte volte tutti i giorni. Uomini e donne comprano sigarette, alcolici, biglietti della lotteria e così via, ma non provvedono ai figli pasti adeguati. Spendono ingenti somme di denaro in feste che sono in sostanza gozzoviglie sfrenate. Altri vivono nella miseria per il vizio della droga.
Questi sono problemi seri che si potrebbero evitare seguendo i principi biblici. Le Scritture dicono: “Purifichiamoci dunque da ogni contaminazione di carne e di spirito”. (2 Cor. 7:1) “Non vi ubriacate di vino, in cui è dissolutezza”. (Efes. 5:18) “Non essere fra gli smodati bevitori di vino . . . Poiché l’ubriacone . . . [si ridurrà] in povertà”. (Prov. 23:20, 21) “Voi siete quelli che lasciate Geova, . . . che mettete in ordine una tavola per il dio della Buona Fortuna”. (Isa. 65:11) ‘Faticate, facendo con le vostre mani ciò che è buon lavoro’. (Efes. 4:28) “Lavorando quietamente mangino il cibo che esse stesse guadagnano”. (2 Tess. 3:12) ‘Camminate decentemente non in gozzoviglie e ubriachezze’. — Rom. 13:13.
Notate le schiette dichiarazioni della Bibbia contro il bere smodato e le gozzoviglie. È vero che le Scritture non menzionano specificamente il fumo o la droga. Tuttavia, da quello che avete visto, non direste che il fumo è un’abitudine che contamina? Non contamina e non nuoce anche la droga, producendo effetti paragonabili a quelli dell’ubriachezza? Allo stesso modo, il gioco d’azzardo non è menzionato nella Bibbia. Ma non è un’attività che ha a che fare con la fortuna? Non genera forse avidità e non va contro l’esortazione biblica di lavorare per avere di che mangiare?
Fumo
Ma forse vi chiedete: Fino a che punto chi segue la Bibbia sotto questi aspetti sarà aiutato a procurarsi il pane? Prendete ad esempio il vizio del fumo. In Svezia, un uomo che fuma da 20 a 25 sigarette al giorno deve spendere oltre mezzo milione di lire all’anno. Dato che il 50 per cento circa del suo guadagno se ne va nelle tasse, deve guadagnare più di un milione solo per pagarsi il vizio del tabacco. Questo è più del salario mensile di un lavoratore medio. Quando fumano anche la moglie e i figli adolescenti, più del 20 per cento del guadagno del capofamiglia può essere speso nel tabacco. Di sovente, per poter continuare a fumare la famiglia deve accontentarsi di alimenti meno nutrienti.
Nei paesi dove il guadagno pro capite è di parecchio inferiore che in Svezia, molti spendono nel tabacco una percentuale altrettanto elevata, o anche superiore, del loro limitato salario. Questo è il caso di K. P., un padre di famiglia indiano. Egli dice: “Mantenevo la famiglia coi proventi di un negozietto di pan,a che si aggiravano sulle 35 rupie [circa 3.500 lire] alla settimana. Il dieci per cento lo spendevo per fumare”.
Tuttavia, quando K. P. cominciò a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova nel 1972, capì che il fumo era in contrasto con l’esortazione scritturale di ‘purificarsi da ogni contaminazione di carne e di spirito’. Inoltre, K. P. si rese conto che era incoerente da parte sua continuare a vendere pan se voleva aiutare altri a purificarsi da tale contaminazione. Cosa fece? Egli risponde: “Lasciai il negozio di pan per mettere la mia vita in armonia con la Bibbia. Riposi completa fiducia in Geova Dio”.
Ma come avrebbe fatto a vivere? Conformandosi ai principi biblici fu aiutato a procurarsi il pane? Sì, effettivamente la sua situazione migliorò. Riuscì a trovare lavoro come commesso in un negozio di verdura. Guadagnava 50 rupie (circa 5.000 lire) alla settimana, 15 rupie (1.500 lire) più che con il negozio di pan. Per giunta, avendo smesso di fumare, aveva il 10 per cento del denaro in più. Ma non era tutto qui.
K. P. continua: “Il mio datore di lavoro mise alla prova la mia onestà in vari modi finché mi conquistai la sua completa fiducia. Ora mi affida il suo denaro e tutto il negozio. Non l’aveva mai fatto con i dipendenti di prima. A motivo della mia onestà mi lascia prendere le verdure gratis per la famiglia e mi ha aperto un conto per le spese personali. Da quando sono diventato testimone di Geova mi sono costruito la casa e ho migliorato il mio tenore di vita. Ora abbiamo una famiglia felice e siamo veramente contenti”.
Vizio della droga
Anche quelli che si liberano del vizio della droga migliorano la propria situazione non dovendo più mantenere un’abitudine dal costo proibitivo. Questo fu il caso di Eoin e Angelika.
Nel 1966, Eoin cominciò a drogarsi. Due anni dopo smise di lavorare e spendeva da 25 a 30 sterline (40-50.000 lire) alla settimana per pagare l’hascisc e l’LSD che prendeva. Equivarrebbe a quasi 70 sterline (oltre 115.000 lire) con l’inflazione che c’è oggi. Rappresentava anche il 75 per cento dei suoi “guadagni” che ricavava dal traffico di droga e dai furti. Fumava pure da 40 a 50 sigarette al giorno.
Eoin aveva poco denaro per provvedere a sé in quei giorni. Spesso dormiva nella metropolitana. Altre volte stava in casa d’altri che prendevano la droga. “Si campa scroccando”, dice, “stando con un gruppo di drogati finché si stancano di te, e poi passando in un altro gruppo”. La 17enne Angelika proveniva da un ambiente simile in Germania quando giunse a Londra e si trovò in un gruppo di drogati. Prendendo la droga ed essendo una fumatrice inveterata, ebbe ben presto problemi finanziari simili a quelli di Eoin. Ma riuscì in qualche modo a sopravvivere usando il suo appartamento di Londra come luogo d’incontro per compratori e spacciatori di droga.
Infine Eoin non ebbe nient’altro che gli abiti che indossava. Angelika aveva soltanto una vestaglia. Tutti gli altri suoi beni erano contenuti in una valigetta.
Tuttavia, due settimane dopo aver cominciato ad acquistare conoscenza dei principi biblici, entrambi questi giovani smisero di fumare e di drogarsi. Nel giro di tre settimane, Eoin andò a lavorare in un cantiere edile. Col tempo Eoin e Angelika risparmiarono abbastanza per dare l’anticipo di un appartamento e si sposarono. Da quando nel 1973 hanno messo la loro vita in armonia con i principi biblici, si sono fatti una bella casa. Eoin e Angelika hanno un bell’appartamento e tutto ciò che contiene è di loro proprietà. La Parola di Dio li ha senz’altro aiutati a procurarsi da vivere.
Il vizio del bere
Il vizio del bere è un’altra cosa che rende difficile a molti procurarsi il pane. Nel 1974, gli abitanti della Repubblica Federale di Germania e di Berlino Ovest spesero in alcolici 30 miliardi e 700 milioni di marchi (circa 13 mila miliardi e 275 milioni di lire). Secondo le stime in Giappone più di due milioni di uomini e donne sono quasi alcolizzati. Negli Stati Uniti il numero degli alcolizzati si aggira sui 10 milioni e in Italia sui quattro milioni. Oltre un milione di australiani spendono settimanalmente più di 26.000 lire a testa in alcolici, il che equivale al 20 per cento dello stipendio netto che un lavoratore medio porta a casa ogni settimana. In effetti viene speso più denaro in alcolici di quanto la famiglia media non spenda in carne, frutta e verdura. Molti australiani che hanno il problema del bere spendono nell’alcool più di metà della loro paga settimanale. In Svezia un bevitore medio spende circa il 10 per cento del suo guadagno in alcolici. Il consiglio biblico d’essere moderati potrebbe veramente aiutare milioni di persone a mangiare meglio e di più.
Specialmente pietoso è il caso dell’uomo che spende la maggior parte dei suoi guadagni nel bere mentre la famiglia non ha il necessario. Milioni di persone in tutta la terra, presa la paga, si dirigono al bar. Ne escono forse completamente ubriache e senza una lira. La moglie può essere allora costretta a prendere denaro a prestito per pagare le cambiali e dare qualcosa da mangiare alla famiglia. Nei paesi dove c’è l’usanza di bere molto, le famiglie a basso reddito sono in condizioni di grande povertà.
Questa era la situazione di una famiglia del Messico. Erano assai poveri e vivevano nello squallore e nel sudiciume. La famiglia non aveva neanche un tavolo per mangiare. Ma quando conobbero i principi della Bibbia le cose cambiarono. Il marito smise di bere e poterono procurarsi un tavolo e delle sedie. In seguito comprarono una stufa a gas per sostituire la piccola stufa a cherosene. Tutta la casa cambiò aspetto essendo fatti maggiori sforzi per tenerla pulita.
Quando oltre a bere molto si fuma anche parecchio, i problemi finanziari si moltiplicano. “Infatti”, narra Jim, un giovane bruno che vive in Canada, “da un quarto a un terzo del mio salario se ne andava per mantenere il nostro vizio dell’alcool e del tabacco. Avremmo potuto mangiare meglio e vestire molto bene se avessimo risparmiato quel denaro gettato via!” La moglie, Carol, interrompe dicendo: “Certe volte, alla fine della giornata, mentre ci riposavamo, scoprivo a un tratto, un po’ seccata, che le sigarette erano finite. Allora cominciavo a insistere con Jim perché le andasse a comprare. Lui si lamentava di non avere soldi. ‘Probabilmente li hai spesi nella birra!’ pensavo io. Ad ogni modo, mi agitavo sempre più finché non lo persuadevo a raccogliere tutte le bottiglie del latte che c’erano attorno a casa per barattarle con alcune sigarette. Era sempre una cosa imbarazzante per Jim. Ma più grave era il fatto che spesso i nostri bambini dovevano fare a meno del latte tanto necessario finché non ci procuravamo i soldi”.
Gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo è un altro vizio che ha privato molti del pane quotidiano. È un problema molto diffuso. Secondo le stime, gli australiani spendono nel gioco più del 10 per cento dei loro guadagni netti. Nella Repubblica Federale di Germania, vengono spesi ogni anno miliardi di marchi per questo vizio. La gente rischia il salario settimanale o mensile e a volte anche di più. Si calcola che negli Stati Uniti siano spesi nel gioco 20 miliardi di dollari. In Spagna la sola lotteria di Natale fruttò 32 miliardi e 500 milioni di pesetas (350 miliardi e 762 milioni di lire). Il 70 per cento di questa somma fu distribuito in premi, il resto andò allo stato. Il biglietto intero costava 20.000 pesetas (215.000 lire): per i lavoratori meno pagati, il salario di un mese. Ma i biglietti erano venduti anche a frazioni.
Le perdite al gioco sono impressionanti. Un’ereditiera iraniana perse quasi sei milioni di dollari nei casinò di Londra e dell’Europa continentale. In tre giorni di partite a poker, uno iugoslavo che si era stabilito in Australia perse tutto il denaro risparmiato in sei anni. Questo gli procurò uno shock tale che quattro giorni dopo morì. Pedro, un giovane spagnolo, spendeva ogni mese tanto denaro nel gioco che avrebbe potuto pagare vitto e alloggio per una seconda famiglia di quattro persone. Ma alla fine di certi mesi doveva farsi prestare del denaro per comprare da mangiare.
I giocatori di professione che vivono delle perdite altrui restano del tutto insensibili a quello che vedono: gente che perde una fortuna, altri che si suicidano per le perdite al gioco, donne che si prostituiscono per pagare i debiti di gioco. Ronald, che lavorava nelle case da gioco di Amsterdam, osserva: “Non ci vedevo nulla di male a sedere al tavolo da gioco con mia madre e portarle via fino all’ultimo centesimo”.
Il caso di Friedel, un olandese nato in Indonesia, illustra chiaramente che la Bibbia può aiutare a vincere questo vizio. A 38 anni divenne proprietario e direttore di una ditta di importazioni con un profitto annuo netto di quasi 500 milioni di lire. Il suo stipendio era di 6.000 rupie (circa 600.000 lire) al mese, che in quei giorni subito dopo la seconda guerra mondiale era una fortuna. Tuttavia Friedel prese il vizio del gioco. Per avere i soldi da giocare, Friedel vendeva le sue merci guadagnandoci il 300 per cento. E rischiando la vita, vendeva la merce nei territori sotto il controllo dei terroristi Pemoeda.
Sembrava che non avesse nessuna speranza di uscire mai dal fango. Ma la Bibbia aiutò Friedel a togliersi il vizio del gioco. Esaminando le Scritture, si rese conto di quanto segue: Il gioco rende disonesti, impedisce d’avere considerazione per gli altri e d’avere una famiglia felice.
Se più persone riconoscessero l’importanza di evitare il gioco, potrebbero provvedere meglio alla propria famiglia. Per esempio, non è raro che un brasiliano spenda ogni anno in biglietti della lotteria quanto gli costerebbe comprare 100 litri di latte.
Feste, gozzoviglie
Nei paesi dell’America Latina si spendono enormi somme di denaro nelle feste. Poiché sono approvate dalla chiesa, molti credono che queste ricorrenze siano cristiane. Ma in realtà le varie feste hanno origini non cristiane e sono caratterizzate da eccessi nel mangiare e nel bere. Questo le mette nella categoria delle gozzoviglie, in contrasto con i principi biblici. La verità della Parola di Dio libera le persone dall’abitudine di spendere eccessive quantità di denaro in tali celebrazioni e fa loro evitare di peggiorare la propria situazione economica.
Il caso di Eladio, un ricco messicano, illustra quanto denaro si può sprecare in tali feste. Il costo complessivo di due feste fu di 180.000 pesos (12.700.000 lire). Oltre a queste due feste, Eladio finanziava baldorie che duravano tre o quattro giorni. A volte, spendeva da 5.000 a 7.000 pesos (da 350.000 a 500.000 lire) in alcolici. Appreso ciò che insegna la Parola di Dio, Eladio smise di sprecare il suo denaro e cominciò a usarlo saggiamente per aiutare altri a ricevere benefici spirituali.
Veri benefici
Certo nessuno può negare che milioni di persone migliorerebbero la loro vita se smettessero di fumare, limitassero la spesa degli alcolici, si togliessero il vizio della droga, smettessero di giocare d’azzardo ed evitassero ogni gozzoviglia e festa che è in contrasto con l’insegnamento scritturale. Per chi si vuole procurare il pane è senz’altro di grande importanza evitare i vizi e le abitudini nocive.
[Nota in calce]
a Il pan è un miscuglio di foglie di betel, noce di areca, calce e a volte foglie di tabacco.
[Immagine a tutta pagina a pagina 13]
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Saggio uso dei beni materialiSvegliatevi! 1979 | 22 aprile
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Saggio uso dei beni materiali
CIÒ che può essere nocivo non è il denaro, ma l’amore del denaro. A questo riguardo la Bibbia è molto realistica. Pur mettendo in guardia contro l’amore del denaro, essa dice pure: “I pranzi si preparano per dare gusto e il vino rallegra la vita e il denaro procura tutto”. (Eccl. 10:19 versione di Salvatore Garofalo) Sì, un buon pasto può essere piacevole. Ma senza denaro non si può avere né da mangiare né da bere. In questo mondo il denaro è necessario. È un bene prezioso che si deve amministrare con saggezza.
La Bibbia ribadisce l’importanza della sapienza in relazione ai beni materiali. Leggiamo: “La sapienza insieme a un’eredità è buona . . . Poiché la sapienza è per una protezione come pure il denaro è per una protezione; ma il vantaggio della conoscenza è che la sapienza stessa conserva in vita i suoi proprietari”. (Eccl. 7:11, 12) Un’eredità è senz’altro preziosa. Ma se l’erede non sa amministrare saggiamente il denaro può trovarsi presto senza una lira. Il denaro offre una certa protezione dalla povertà e dalle difficoltà che l’accompagnano. Tuttavia, la sapienza offre una protezione anche maggiore. Permette di fare buon uso delle proprie risorse e di evitare ciò che può mettere in pericolo il benessere proprio e della propria famiglia.
Oltre a sottolineare l’importanza della sapienza, la Bibbia fornisce norme che, se sono seguite, permettono di agire con saggezza. Chi non conosce o non apprezza queste norme va incontro a molti seri problemi.
Prendete il caso di una coppia di sposi in Australia. Fanno molti acquisti a credito. Per far fronte alle spese, lavorano entrambi. L’uomo ha un salario settimanale lordo di circa 160.000 lire, ma di questa somma gli restano solo 10.000 lire. Il resto del denaro viene utilizzato per liquidare vecchi debiti. Questa coppia ha fatto tanti acquisti che ciascuna rata copre soprattutto l’interesse che si accumula sui debiti e una minima parte della somma va a estinguere il debito vero e proprio. In famiglia i rapporti sono tesi e il marito beve di continuo per sottrarsi al peso di una sgradevole situazione finanziaria. Sotto l’effetto dell’alcool, sovente spacca gli oggetti. I mobili fracassati, gli utensili da cucina rotti e così via devono quindi essere sostituiti, e questo aggrava ulteriormente i problemi economici.
Quali principi biblici potrebbero aiutare quest’uomo e altri che assumono più obblighi di quelli che possono adempiere? Le Scritture ci dicono: “Chi prende in prestito è schiavo del suo creditore”. (Prov. 22:7, Na) “Non siate debitori di nulla a nessuno, se non d’amarvi gli uni gli altri”. (Rom. 13:8) “Chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? Altrimenti, potrebbe gettare il fondamento ma non essere in grado di finirla, e tutti quelli che vedrebbero comincerebbero a schernirlo, dicendo: ‘Quest’uomo ha cominciato a edificare ma non ha potuto finire’”. — Luca 14:28-30.
È davvero prudente vedere in anticipo se ci si può assumere un particolare onere finanziario. Altrimenti, come dice la Bibbia, si può finire per essere schiavi del proprio creditore. Ci si potrebbe indebitare senza speranza. Sarebbe molto meglio non essere “debitori di nulla a nessuno”!
Specie chi ha mezzi limitati deve stare attento a non spendere in cose non indispensabili una parte troppo grande del proprio guadagno. Non potendosi permettere il lusso di amministrare male le proprie disponibilità, fa bene a seguire l’incoraggiamento della Bibbia d’essere operosi, di evitare gli sprechi e di spendere con saggezza (Confronta Proverbi 31:14, 15). Notate cosa può accadere se non si fa così.
Benché poveri, alcuni che sono in grado di camminare prendono il taxi anche per un breve tratto. Invece di scrivere una lettera, fanno un’interurbana. Forse spendono molto denaro in bibite, dolci, condimenti, salse, caramelle, cibi elaborati e pasti precotti. Purtroppo il desiderio di preparare i pasti con facilità e in fretta nuoce sia al bilancio che alla salute della famiglia. I figli si ammalano spesso, mancando del giusto nutrimento.
In Brasile alcune famiglie povere comprano vasetti di iogurt su cui si ricava un utile di oltre il 200 per cento. Pensate quanto denaro una donna risparmierebbe facendo in casa lo iogurt e altre cose! Altre famiglie hanno piccoli appezzamenti di terra ma non li coltivano. Lasciano marcire le banane, le noci di cocco e le arance che crescono sulla loro terra e le comprano poi dai venditori. Altri spendono denaro in rimedi contro i vermi, mentre nel loro orto i frutti della papaia marciscono. Tuttavia nei tropici la papaia è il miglior rimedio contro i vermi.
Per fare un contrasto, considerate il caso di un padre di due figli che mette in pratica i principi biblici. Questo brasiliano ha imparato a mantenere la sua famiglia di quattro persone con un reddito limitato. Comprando la carne il giorno dopo che è stata macellata, la paga di meno. Poco prima dell’ora di chiusura, va alle bancarelle lungo la strada a comprare frutta e verdura. Dato che quelli che hanno le bancarelle vogliono vendere tutto, può comprare a un prezzo molto ridotto. Pur non essendo così bella come all’inizio della giornata, la frutta e la verdura è ancora in buone condizioni. Essendo accorto nella spesa, quest’uomo spende solo un terzo di quello che spendono altri per gli stessi generi alimentari.
Prendete anche il caso di Bruce, un padre di famiglia alto e snello. Al tempo della grande depressione in Canada, lavorava 10 ore al giorno, sei giorni la settimana. Guadagnava 10.000 lire la settimana. Tuttavia provvide modestamente ma adeguatamente alla sua famiglia. La famiglia ebbe sempre vitto e vestiario a sufficienza e un alloggio adeguato. Come ci riuscì con un guadagno così misero anche per gli anni trenta?
Si attenne a un principio illustrato da Gesù Cristo. Provvedendo da mangiare a oltre 5.000 persone, Gesù comandò ai discepoli: “Radunate i frammenti che rimangono, affinché non si sprechi nulla”. (Giov. 6:12) Bruce applicò egli stesso questo principio e lo inculcò nella mente e nel cuore della sua felice famiglia. Per sostenere il suo insegnamento sulla necessità d’essere buoni amministratori, richiamò l’attenzione sull’illustrazione di Gesù circa l’economo che perse il lavoro perché sperperava i beni del padrone. (Luca 16:1, 2) Quindi la famiglia non sprecava nulla, né viveri, né vestiario, né mobili, né calore, né energia. Ebbero grande cura dei loro beni.
I commenti della Bibbia in merito al dare aiuto finanziario ad altri potrebbero anche essere utili a molti per evitare problemi finanziari. Alcuni che sono troppo sentimentali fanno prestiti senza garanzia o si rendono addirittura garanti per altri. Spesso perdono denaro in questo modo e si trovano in gravi difficoltà economiche. Quindi trarrebbero grande profitto vivendo in armonia con i seguenti avvertimenti della Bibbia: “Uno se la passerà positivamente male perché s’è fatto garante per un estraneo”. (Prov. 11:15) “È privo di senno l’uomo che stringe la mano ed offre garanzia per il suo prossimo”. (Prov. 17:18, Na) Inoltre, gli irresponsabili, i pigri e quelli che non sono disposti ad accettare i lavori disponibili che sono in grado di fare non dovrebbero ricevere assistenza finanziaria. La norma scritturale dice: “Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi”. (2 Tess. 3:10) D’altra parte, la Bibbia incoraggia a venire in aiuto di quelli che sono veramente nel bisogno. — Efes. 4:28.
Non sarebbe bene che più persone conoscessero e prestassero attenzione ai principi biblici relativi al modo di amministrare gli affari economici? Senz’altro sarebbe loro utile per procurarsi il pane.
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È importante sapersi accontentareSvegliatevi! 1979 | 22 aprile
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È importante sapersi accontentare
“NON abbiamo portato nulla nel mondo, e non ne possiamo portare fuori nulla. Quindi, avendo nutrimento e di che coprirci, di queste cose saremo contenti. Comunque, quelli che hanno determinato d’arricchire cadono in tentazione e in un laccio e in molti desideri insensati e dannosi, che immergono gli uomini nella distruzione e nella rovina. Poiché l’amore del denaro è la radice di ogni sorta di cose dannose, e correndo dietro a questo amore . . . si sono del tutto feriti con molte pene”. — 1 Tim. 6:7-10.
La Bibbia dà pertanto il chiaro avvertimento di non amare il denaro e sminuisce anche l’importanza dei beni materiali. Per vivere non abbiamo bisogno di tanti lussi. È vero che abbiamo bisogno di cibo sano, ma non dev’essere il più costoso che ci sia. Anche se vestiario e un tetto sono indispensabili, un guardaroba molto rifornito e una casa lussuosa piena di bei mobili non ci allungheranno la vita.
Molti lo sanno, eppure il principale obiettivo della loro vita è di mettere insieme molto denaro. Questo è sovente la causa della loro rovina; a volte si riducono al punto che non hanno neppure il pane da mangiare.
Per evitare trasferimenti imprudenti
È ovvio che un uomo deve giustamente preoccuparsi di provvedere bene per la propria famiglia. Le Scritture dicono: “Se alcuno non provvede per quelli che son suoi, e specialmente per quelli che sono membri della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. (1 Tim. 5:8) Per cui allorché viene offerta l’opportunità di un impiego migliore, forse anche in un altro posto, il capofamiglia può volerne approfittare e trasferirsi con la moglie e i figli. Lo farebbe particolarmente se l’intera famiglia ne traesse giovamento. Tuttavia, queste sono cose da valutare attentamente. Un proverbio biblico dice: “Chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola, ma l’accorto considera i suoi passi”. (Prov. 14:15) Possono sorgere gravi problemi se non si analizzano le possibili conseguenze di una certa condotta.
Questo è ciò che accadde a un falegname che abitava in un villaggio del Ghana. Il cognato lo convinse che ad Accra, la capitale, poteva guadagnare molto di più. Ma non poté dargli nessuna assicurazione che fosse possibile trovare un lavoro redditizio. Il falegname tuttavia non diede retta a un conoscente che lo esortava a seguire il consiglio della Bibbia di accontentarsi di quanto guadagnava col suo duro lavoro. Prima di lasciare il villaggio, il falegname disse a questo conoscente: ‘Chi vuol progredire non passerà mai tutta la vita in un villaggio’.
Ma guardate quest’uomo alcuni mesi dopo. Appoggiandosi a un bastone e col bagaglio sulla testa, il falegname, magro e smunto, si trascina. Lo seguono i due figli. L’alto costo della vita in città e il non essere riuscito a trovare un lavoro adatto hanno costretto l’uomo a tornare al villaggio. Ma dov’è la moglie? La triste sorte della famiglia ad Accra era così insopportabile per lei che ha abbandonato il marito.
In molti altri paesi capita che innumerevoli migliaia di persone peggiorano la propria situazione perché non si accontentano del necessario. Forse vendono i piccoli appezzamenti di terra che hanno in campagna e si trasferiscono in città. Tuttavia, spesso la speranza di trovare un buon lavoro non si concretizza. Le loro limitate risorse si volatilizzano in fretta. Anche se volessero tornare in campagna, non possono perché non hanno soldi. Così devono continuare a vivere in squallidi bassifondi nelle città o in agglomerati di baracche.
Un fatto interessante è che la Bibbia avverte di non trasferirsi a scopo di guadagno senza considerare seriamente l’incertezza della vita. Leggiamo: “Voi dite: ‘Oggi o domani andremo in quella città e ci fermeremo un anno; faremo affari e guadagneremo molti soldi’. Ascoltate: in realtà voi non sapete cosa accadrà domani e come sarà la vostra vita. Non siete altro che fumo; un fumo che per un po’ si vede e poi scompare”. (Giac. 4:13, 14, Parola del Signore, il Nuovo Testamento) Se solo avessero saputo e riconosciuto che è saggio accontentarsi e tener conto dell’incertezza della vita nel fare piani, molti che ora sono in povertà avrebbero abbastanza da mangiare.
Pur essendo forse a conoscenza dei gravi problemi cui altri sono andati incontro a causa di trasferimenti poco prudenti, alcuni pensano tuttavia d’essere un’eccezione. Spesso dimenticano che anche uomini apparentemente fortunati sacrificano la vera felicità e contentezza.
L’alto prezzo del successo
Notate ciò che dice il brizzolato Geoffrey, inglese, parlando di un collega di lavoro in una compagnia di assicurazioni:
“Era uno scozzese, magro e alto più di un metro e ottanta. Quando arrivai, era a capo di una piccola sezione. Guardandomi attraverso gli occhialini cerchiati d’oro, mi confidava spesso che un giorno sarebbe diventato direttore. Faticava molto, stando alzato ogni sera fino a tardi, portandosi il lavoro a casa e dimenticandosi perfino dei giorni di festa. Infine divenne capo di un reparto. Per questo trasferì la famiglia, moglie e due figli piccoli, in una zona più elegante dell’Essex. Ritenne pure necessario mandare i figli a scuole private.
“Spendendo più di quanto guadagnava, riscontrò che costava troppo viaggiare in automobile. Mentre il veicolo restava parcheggiato a casa, lui andava a piedi o in bicicletta. Una volta mi fece vedere le scarpe che aveva imbottito di cartone per chiudere i buchi. L’uomo pensava di non potersi permettere il lusso di farsi risuolare le scarpe. Per far fronte alle spese, spesso chiedeva denaro a prestito prima della fine del mese.
“Col tempo lo scozzese divenne direttore ed entrò in una categoria di contribuenti ad alto reddito. Inevitabilmente, si trasferì in una casa più grande, comprò un’automobile nuova e dispose di provvedere ai figli un’istruzione migliore. Avendo acquisito gusti costosi, la moglie non si accontentava di cose di seconda qualità. L’uomo dedicava ancora più tempo al lavoro e divenne direttore di parecchie compagnie associate. Ma il suo matrimonio si concluse con un divorzio e si trovò a dover mantenere due case costose. Quando smisi di lavorare con quella ditta, egli commentò malinconicamente: ‘A cosa sono serviti tutto il mio denaro e la mia posizione?’”
Le tragiche conseguenze dell’ambizioso desiderio di accumulare sempre più denaro sono ben illustrate dal caso di 10 altri uomini. Negli anni venti erano tra i finanzieri più ricchi del mondo. Ma col passare degli anni le cose cambiarono. Tre di questi uomini si suicidarono, due finirono in prigione, uno impazzì e tre morirono in povertà. Solo uno dei 10 non permise che la sua abilità nel far soldi gli facesse perdere completamente l’equilibrio.
Protezione da pratiche fraudolente
Chi non si preoccupa troppo di fare soldi rischia anche meno di cadere nel laccio di pratiche fraudolente. Negli Stati Uniti, in Giappone e in altri paesi, molti sono stati ingannati dalle esagerate pretese di società di vendita cosiddette “a piramide”. Queste ditte richiedono il pagamento di una somma iniziale per lavorare come agenti di vendita e trovare altri disposti a fare investimenti. Investite però ingenti somme di denaro, molti si accorgono d’essere stati imbrogliati. I prodotti non si smerciano facilmente ed è difficile trovare altri disposti a fare investimenti. Non di rado, uomini privi di scrupoli nelle posizioni chiave si dileguano con forti somme di denaro.
In Giappone quando una di queste società fallì, il governo prese la merce per coprire le tasse arretrate. Ma c’era un problema, perché per affittare un magazzino dove mettere la merce ci volevano più di un milione di lire al giorno. In quanto a coloro che avevano investito il denaro, persero tutto.
Il laccio delle pratiche occulte
Chi sa accontentarsi evita pure di immischiarsi pericolosamente in pratiche occulte. Il desiderio di accrescere le proprie disponibilità senza lavorare ha spinto alcuni a rivolgersi a maghi perché raddoppiassero il loro denaro Questo è quanto accadde a un uomo dell’Africa occidentale. I maghi gli ordinarono di limitarsi nel parlare con la moglie e tenere tutto segreto. Gli dissero di andare al cimitero in giorni speciali, con un certo abito, e recitarvi delle preghiere. In seguito i maghi gli diedero un pacco da aprire a mezzanotte di una certa domenica. Fu assicurato all’uomo che, aperto il pacchetto, avrebbe trovato che il denaro investito si era davvero moltiplicato. Giunse l’ora esatta. Aprì avidamente il pacco. Cosa vide? Una gran quantità di soldi? No, solo un fascio di giornali. Che sorpresa! L’uomo stava per suicidarsi. Anzi, anche in seguito la moglie dovette faticare per impedirgli di togliersi la vita.
Se quest’uomo avesse creduto alla Bibbia e l’avesse seguita, si sarebbe risparmiato una perdita finanziaria e un’amara delusione. Non solo le Scritture esortano ad accontentarsi ma avvertono anche di non immischiarsi in pratiche occulte. Per esempio, agli israeliti fu dato il comando: “Non dovete cercar presagi, e non dovete praticare la magia”. (Lev. 19:26) “Non si dovrebbe trovare in te . . . praticante di magia né alcuno che cerchi presagi né stregone, né chi leghi altri con una malia né alcuno che consulti un medium spiritico”. — Deut. 18:10-14.
Saggio è colui che dà ascolto all’esortazione della Bibbia di accontentarsi avendo nutrimento e di che coprirsi. Seguendo questo consiglio sarete aiutati a procurarvi il pane e a continuare ad averlo.
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Il nostro Creatore provvedeSvegliatevi! 1979 | 22 aprile
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Il nostro Creatore provvede
SIAMO circondati da numerose prove che il nostro Creatore si interessa della famiglia umana, anzi, di tutti gli organismi viventi. Questa terra è fatta in modo meraviglioso per sostenere la vita vegetale, animale e umana. Se non fosse perché l’uomo ha amministrato male le risorse e non fa un’equa distribuzione dei viveri, gli uomini potrebbero godersi la vita in ogni luogo. Si è calcolato che se il potenziale agricolo della terra fosse sfruttato al massimo, ci sarebbe abbastanza da mangiare per una popolazione mondiale quasi 10 volte superiore a quella attuale. Come sono generosi i provvedimenti per la vita! E poi la terra è piena di varietà e bellezza, di cose che recano diletto ai nostri sensi, vista, udito, gusto, odorato e tatto.
Avendo la prova che il Creatore si interessa amorevolmente di noi, possiamo essere certi che non abbandonerà mai i suoi servitori. La Bibbia dice: “Osservate attentamente gli uccelli del cielo, perché essi non seminano né mietono né raccolgono in depositi; eppure il vostro Padre celeste li nutre. Non valete voi più di loro?” (Matt. 6:26) Pensate ai molti uccelli che popolano l’aria. Pochissimi comunque muoiono di fame. Dato che queste creature continuano a giovarsi degli abbondanti provvedimenti di Dio per sostenere la vita, certo il Creatore non permetterebbe mai che i suoi servitori morissero di fame in massa. Esaudirà la preghiera: “Dacci oggi il nostro pane per questo giorno”. — Matt. 6:11.
Abbiamo esempi di vita vissuta che ne forniscono un’ampia prova. Anche nelle peggiori condizioni che si possano immaginare, i servitori di Dio han potuto continuare a vivere.
Prendete il caso del diciassettenne Mart, un testimone di Geova. Si trovava in un campo di concentramento nella Germania nazista e vide che molti prigionieri erano disposti quasi a tutto pur di procurarsi un po’ di cibo in più. Alcuni di loro scambiavano la piccola razione di viveri col tabacco o con un sostituto del tabacco. Quindi la fame li spingeva a rubare i viveri. Sorpresi dagli altri prigionieri, alcuni di questi ladri furono picchiati e uccisi senza misericordia. In quanto a Mart, continuò a confidare che Geova Dio lo sostenesse in quelle terribili condizioni.
Quando fu internato, Mart pesava 78 chili. Undici mesi più tardi questo alto ragazzo era uno scheletro ambulante e pesava appena 41 chili. Il padre, finito anch’egli nello stesso campo di concentramento, non lo riconobbe neppure. Dato che quando era ancora libero aveva avuto abbastanza da mangiare, il padre di Mart divise ora le sue razioni col figlio. Nel giro di 10 settimane Mart riacquistò quasi cinque chili. A volte ricevette viveri in circostanze insolite. Mart racconta:
“In un’occasione l’intero gruppo delle baracche dov’ero io dovette fare esercitazioni sotto la pioggia battente dalle sei di sera a mezzanotte e le nostre razioni furono date ai maiali. Infine tornammo alle baracche, e sentii mettermi in mano un pezzo di pane da un Testimone di un’altra sezione del campo. Fui l’unico a mangiare un po’”.
Molti altri Testimoni ebbero esperienze simili durante il regime di Hitler in Germania. In quel paese, 1.687 Testimoni persero il lavoro, 284 il negozio, 735 la casa e 457 furono messi nell’impossibilità di svolgere il proprio mestiere. In 129 casi, fu confiscato il loro patrimonio, a 826 venne tolta la pensione e altri 329 subirono ulteriori perdite. Dei 2.000 Testimoni che subirono un trattamento disumano e privazioni nei campi di concentramento, la maggioranza ne uscì viva. Sì, nonostante gli sforzi deliberati di privarli dei mezzi di sussistenza, i testimoni di Geova come gruppo sopravvissero dentro e fuori dei campi di concentramento. A chi attribuiscono il merito della propria salvezza?
Questa è la risposta unanime di un gruppo di 230 Testimoni che sopravvissero agli orrori dei campi di concentramento: “Grazie all’aiuto del Signore e al suo clemente sostegno, i disegni del nemico per farci infrangere l’integrità sono falliti, nonostante che abbia tentato con innumerevoli e violenti mezzi diabolici e con migliaia di sistemi da inquisizione del medio evo, sia fisici che mentali, e molte lusinghe e allettamenti”.
Fu la lealtà a Dio e alle norme della Bibbia ad aiutare questi Testimoni a sopravvivere. Certo la stessa fedele osservanza dei principi biblici permetterà ad altri di procurarsi il pane in condizioni più favorevoli. Ne siete convinti?
L’incentivo necessario
La ferma fede che Dio esiste e che si interessa profondamente dell’uomo ha aiutato decine di migliaia di persone a cambiare in meglio il proprio modo di vivere. Da un attento esame della Bibbia e vedendo i benefici delle sue norme nella vita di altri, hanno fatto propria questa fede. Tale convinzione ha aiutato molti a vincere il vizio dell’alcool, della droga, del gioco, ad abbandonare una vita criminosa e a togliersi altri vizi. Altri hanno imparato ad accontentarsi e a fare saggio uso dei propri beni. Convintisi per esperienza personale che i principi biblici sono validi, si sono sforzati di seguirli sempre più strettamente.
Si sono pure resi conto che chi segue i principi biblici nella propria vita non ha solo benefici attuali. Poiché Dio si interessa profondamente dell’uomo, ha in serbo per lui un meraviglioso futuro. La Bibbia ci dice: “Egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. (Riv. 21:4) C’è veramente molto da guadagnare vivendo in armonia con la Bibbia: il miglior modo di vivere che sia possibile nelle condizioni attuali e, in futuro, quando Dio farà nuove tutte le cose, una vita senza dolore, malattia e morte. — Riv. 21:5.
Se non state già considerando regolarmente la Bibbia con i testimoni di Geova, accettatene l’invito di studiarla gratuitamente. Vedete personalmente quanto è pratica la Bibbia e come applicando ciò che essa dice potete riuscire a vivere meglio. Imparate pure quale meraviglioso futuro offre Dio a tutti coloro che amano la giustizia e cosa dovete fare per esserne partecipi.
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