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  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1966 | 15 maggio
    • Domande dai lettori

      ● Che cos’è il “fiume” di cui parla Salmo 72:8? — V. B., U.S.A.

      In questo salmo concernente l’esteso, pacifico dominio del re Salomone troviamo questa promessa: “Egli signoreggerà da un mare all’altro, e dal fiume fino all’estremità della terra”. — Sal. 72:8, VR.

      Possiamo capire quale confine si intende qui col termine “fiume” quando ricordiamo la promessa che Geova fece ad Abraamo. Quell’uomo aveva vissuto un tempo “di là” del fiume Eufrate, e ivi suo padre aveva servito altri dèi. (Gios. 24:2, 15, VR) Comunque, dopo che era andato a Canaan, Dio gli promise che i suoi discendenti avrebbero ricevuto il paese “dal fiume d’Egitto”, a sud di Canaan, “al gran fiume, il fiume Eufrate”. (Gen. 15:18, VR) Così si comprendeva che l’Eufrate era uno dei confini della Terra Promessa. (Paragonare Esodo 23:31 e Deuteronomio 11:24). Durante il regno del re Salomone il territorio controllato da Israele si estese effettivamente sino all’Eufrate. — 2 Cron. 9:26.

      È interessante che i Targum giudaici, parafrasi o traduzioni interpretative di parti delle Scritture Ebraiche in aramaico, dicevano “Eufrate” invece di “fiume” in Salmo 72:8.

      L’avere sudditi da un mare all’altro e dal fiume Eufrate sino alle estremità della terra indicava un esteso dominio nel caso dei re d’Israele. Il più grande Salomone, Gesù Cristo, avrà un dominio che abbraccerà tutta la terra, in un grandioso adempimento di questo salmo profetico.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1966 | 15 maggio
    • Domande dai lettori

      ● In considerazione di ciò che è detto nel nuovo libro ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’, si deve comprendere che ci sono definitamente creature viventi su altri pianeti? — R. B., U.S.A.

      No, il libro non dice questo. Il paragrafo 24, alle im pagine 384 e 385 di quella pubblicazione dice: “Per tutta l’eternità la nostra terra si distinguerà come nessun altro pianeta in tutto lo spazio infinito. Per tutta l’eternità, in tutta la creazione, sarà una gloriosa mostra alla lode di Geova. Non che sia l’unico pianeta che sarà abitato, ma che sarà il solo pianeta al quale il Creatore di tutte le cose buone inviò il suo unigenito Figlio perché divenisse uomo e morisse come sacrificio per ricuperare gli abitanti del pianeta dal peccato e dalla sua penalità della morte. Sarà il solo pianeta sul quale Geova, per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo, avrà combattuto la ‘guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente’ per mostrare la sua potenza a tutti i suoi nemici in cielo e sulla terra e per rivendicarsi come il Sovrano Universale. — Geremia 50:25; Salmo 140:7; Atti 4:24”.

      Il punto messo in risalto è questo: Non sarà mai più necessario che il Figlio di Dio muoia in sacrificio per ricuperare le creature viventi dal peccato e dalla morte. Non sarà mai più necessario che Geova Dio si rivendichi come Sovrano Universale. Queste cose saranno state compiute una volta per sempre sulla terra. Anche se il Creatore in qualche tempo futuro dovesse popolare altri pianeti — cosa che non sappiamo — non ci sarebbe tuttavia bisogno di ripetere il sacrificio di Gesù e la rivendicazione della sovranità di Geova. Le controversie implicate saranno già state definite per sempre. — Ebr. 9:28; 10:12.

      V’è stata molta speculazione da parte di scienziati del mondo e altri circa il fatto che attualmente vi sia la vita su altri pianeti. Si sa poco di certo. La Bibbia mostra definitamente che sono in esistenza un gran numero di creature spirituali, ma non rivela se vi siano creature fisiche su altri pianeti. — Riv. 5:11; Matt. 26:53.

      I cristiani però non devono agitarsi per le speculazioni circa la vita presente o futura su altri pianeti. L’uomo fu posto sulla terra, e nella Bibbia ci è detto che gli uomini giusti continueranno a vivere qui per tutta l’eternità. (Sal. 37:29; 115:16; Eccl. 1:4) Possiamo essere certi di questo fatto, indipendentemente da quello che Dio può rivelare nel futuro circa la vita su altri pianeti. — Vedere il Fotodramma della creazione, pagina 96, paragrafo 3, pubblicato nel 1914.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1966 | 15 maggio
    • Domande dai lettori

      ● Come poté l’apostolo Paolo dire veracemente che era Fariseo, come disse in Atti 23:6? — R. M., U.S.A.

      Paolo l’apostolo era accusato in un’assemblea della corte giudaica del Sinedrio quando disse: “Io sono Fariseo, figlio di Farisei. Sono giudicato circa la speranza della risurrezione dei morti”.

      Il giorno prima che dicesse questo l’apostolo Paolo aveva predicato apertamente il risuscitato Gesù Cristo e causato un tumulto tra i Giudei. (Atti 22:6-24) Perciò i Farisei e i Sadducei riuniti in questa occasione sapevano definitamente che Paolo non era Fariseo ma cristiano. Si deve ricordare, però, che egli era stato allevato come Fariseo ed era pienamente consapevole che i Farisei credevano alla risurrezione, agli angeli e agli spiriti, mentre i Sadducei rigettavano tali dottrine. (Atti 23:8; 26:5; Filip. 3:5) Per quanto riguarda queste dottrine, Paolo l’apostolo aveva una credenza simile ai Farisei, in contrasto con la posizione dei Sadducei.

      Le azioni del sommo sacerdote Anania, riportate in Atti 23:2, resero chiaro che quelli che erano radunati non sarebbero stati imparziali o ragionevoli udendo il caso di Paolo. È possibile che quando l’apostolo vide ciò tentasse di dividere il gruppo radunato suscitando in mezzo a loro il controverso soggetto della dottrina della risurrezione. Sebbene non fosse ovviamente Fariseo nel senso più stretto della parola, era sempre “figlio di Farisei” e indicò di aver abbracciato la posizione dei Farisei sulla questione della risurrezione. Egli credeva nella risurrezione di Gesù come spirito, e questo accrebbe il disaccordo tra i gruppi presenti. — Atti 23:9, 10.

      L’apostolo Paolo non asserì in questo caso di accettare alcune false credenze per divenire “ogni cosa a persone di ogni sorta”. (1 Cor. 9:22) Egli disse la verità, non compromettendo la sua posizione, e approfittò dell’occasione per dare un’efficace testimonianza.

  • Scritture per giugno
    La Torre di Guardia 1966 | 15 maggio
    • Scritture per giugno

      16 Mentre era ancora lontano, suo padre lo scorse e fu mosso a pietà, e correndogli incontro gli buttò le braccia al collo e lo baciò teneramente. — Luca 15:20. TG 1/2/66 14, 15

      17 Egli strapperà in questo monte il velo che velava la faccia di tutti i popoli, e la coltre che copriva tutte le genti. — Isa. 25:7, Ga. TG 15/4/65 19, 20a

      18 Quando peccheranno contro di te . . . [e] rientrano in se stessi . . . e ti pregano rivolti . . . alla casa che io ho costruita al tuo nome, esaudisci dal cielo. — 1 Re 8:46-49, VR. TG 15/1/66 19-21

      19 Allora quelli che temono l’Eterno si son parlati l’uno all’altro e l’Eterno è stato attento ed ha ascoltato; e un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono l’Eterno e rispettano il suo nome. — Mal. 3:16, VR. TG 1/5/66 30-32

      20 Mariti, continuate ad amare le vostre mogli e non siate amaramente adirati con loro. — Col. 3:19. TG 1/3/66 2, 3

      21 La benedizione del Signore arricchisce e con essa non si prova più pena. — Prov. 10:22, Na. TG 15/2/66 31a

      22 Prima d’esse non c’erano mai state in questo modo locuste simili. — Eso. 10:14. TG 15/11/65 26

      23 Dio le ha rivelate per mezzo del suo spirito, poiché lo spirito scruta tutte le cose, anche le cose profonde di Dio. — 1 Cor. 2:10. TG 1/10/65 7a

      24 Rivestitevi d’amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione. — Col. 3:14. TG 15/3/65 13, 14a

      25 Le tue sentinelle hanno alzato la voce e cantano insieme, perché con i loro occhi hanno visto il Signore che torna a Sion. — Isa. 52:8, Na. TG 1/8/64 19, 20a

      26 Tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione. — Rom. 15:4. TG 1/1/66 8, 9a

      27 Oh, se Tu mi nascondessi nello Sceol, Tu m’occultassi finché sarà passata la tua ira. . . . fissarmi un termine e ricordarti di me! — Giob. 14:13, Na. TG 15/5/65 1, 2b

      28 L’immeritata benignità e la verità son venute per mezzo di Gesù Cristo. — Giov. 1:17. TG 1/4/66 20-22

      29 Desidero ricordarvi, . . . che Geova, sebbene salvasse un popolo fuori del paese d’Egitto, in seguito distrusse quelli che non mostrarono fede. — Giuda 5. TG 15/3/66 15

      30 Asciugherà il Signore Jahve le lacrime su ogni volto; l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché Jahve ha parlato. — Isa. 25:8. Ga. TG 15/4/65 24a

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      MINISTERO DI CAMPO

      I veri discepoli di Gesù Cristo mantengono l’unità nella fede e nell’opera coltivando l’amore come fece Gesù e cooperando strettamente gli uni con gli altri e con la visibile organizzazione di Geova, che dirige l’opera mondiale di predicazione della buona notizia del regno di Dio. In maggio daranno prova di coltivare tale amore e mantenere tale unità visitando ovunque le persone nelle loro case per condividere le vivificanti verità contenute nella Parola di Dio. Alle persone interessate saranno lieti di offrire il nuovo libro ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’, insieme a un opuscolo. Se desiderate ricevere questo libro che ispira fede, scrivete all’indirizzo del vostro paese indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.

      STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE

      del 12 giugno: “Secondo la sua abitudine”. Pagina 292.

      del 19 giugno: Qual è la vostra abitudine religiosa? Pagina 297.

      del 26 giugno: Che cosa ha fatto la cristianità per voi? Pagina 304.

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