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    La Torre di Guardia 1953 | 15 luglio
    • il soccorso. — Matt. 19:16-24; Luca 16:19-21; Giov. 12:3-6.

      Com’è confortante dunque per le persone abbattute e oppresse della terra sapere che v’è Uno ‘più alto dei più alti’ sovrani della Cristianità. (Eso. 22:22-24; Eccl. 5:8, 9) Sì, Geova l’Onnipotente ascolta i gemiti dei morituri. e ascoltando, Egli risponde alle loro preghiere e manda i suoi ‘buoni Samaritani’ in soccorso, i suoi testimoni che sono disprezzati dalla Cristianità. Con loro sono dei compagni i quali han dimostrato che essi pure hanno riguardo per gli affamati e gli assetati, e per gli ammalati, i nudi e gl’imprigionati. — Matt. 25:34-36, 40; Luca 10:29-37.

      Quelli che opprimono i poveri vituperano Geova e ‘certamente morranno’. (Prov. 14:31; Ezech. 18:12, 13; Giac. 5:1-6) D’altra parte, quelli che sono generosi, che ‘esercitano con premura l’ospitalità, che non sono spilorci coi loro doni, come furono Anania e sua moglie, che sono di mano larga e distribuiscono spontaneamente e “liberalmente”, “non di mala voglia, né per forza,” certo tali persone ‘diventeranno più ricche’ e ‘saranno nell’abbondanza’ della grazia e dell’amore di Geova. “Iddio ama un donatore allegro,” e “più felice cosa è il dare che il ricevere”, purché sia fatta con amore. — Prov. 11:25; Atti 5:1-6; 20:35; Rom. 12:8, 13; 1 Cor. 13:3; 2 Cor. 9:5-7.

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1953 | 15 luglio
    • Domande dai lettori

      ◆ Dobbiamo noi essere battezzati prima d’esser riconosciuti da Dio come un ministro ordinato? L’opuscolo Defending and Legally Establishing the Good News afferma che quando siamo in tribunale dovremmo dire di essere ministri non ordinati se non siamo stati battezzati. — E. B., Indiana.

      Le autorità della nazione richiedono generalmente qualche cerimonia in rapporto all’ordinazione per il ministero, ed è perciò che il giorno del battesimo d’una persona è generalmente indicato come la data della sua ordinazione. Certo fu così per Gesù, poiché fu allora che lo spirito scese su di lui, in adempimento d’Isaia 61:1, 2. Però, una persona può dedicarsi a Dio mediante Cristo e cominciare a compiere ciò con fedele adorazione e servizio attivo molto tempo prima del battesimo in acqua, perché l’opportunità del battesimo non si dà ad un tratto. In tal caso Dio ordina tale persona suo ministro dal momento della sua dedicazione e attende che la simbolizzi alla prima occasione. L’opuscolo legale considera la cosa specialmente dal punto di vista della legge del paese [gli Stati Uniti d’America], e riconosce le due classificazioni fatte riguardo ai ministri, cioè, ministri ordinati e ministri regolari non ordinati. Quindi considerati dal punto di vista della legge del paese, l’opuscolo legale ci suggerisce di determinare a quale gruppo apparteniamo secondo che siamo stati o no battezzati. I medesimi diritti legali si estendono a tutti i ministri, sia che vengano ritenuti ordinati o regolari.

      Però, l’opuscolo legale tiene anche conto del fatto che uno potrebbe essere ordinato da Dio ossia unto col suo spirito prima di essere battezzato con acqua, poiché mostra che Cornelio e i credenti suoi compagni gentili furono ordinati con lo spirito di Dio prima che fossero immersi in acqua. (Atti 10:44-48) Benché questo fosse straordinario, tuttavia indica che Dio può ordinare una persona dedicata prima del battesimo in acqua. Perciò mentre uno non battezzato può essere ordinato da Dio, egli può sempre dichiarare al tribunale che non ha ancora compiuto la cerimonia di ordinazione dell’immersione in acqua, e per questo motivo potrebbe essere classificato dalla legge del paese come un ministro regolare anziché come un ministro ordinato. Che la Società Watch Tower stessa dà peso e significato all’atto dell’immersione in acqua è mostrato dal fatto che soltanto quelli che hanno così simbolizzato la loro dedicazione a Dio hanno diritto di ricevere una copia personale dell’opuscolo Consigli sull’organizzazione teocratica per i testimoni di Geova.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1953 | 15 luglio
    • Domande dai lettori

      ◆ Come Ebrei 1:10-12 concorda con Ecclesiaste 1:4? Non si riferisce il testo di Ebrei alla terra e ai cieli letterali creati da Geova Dio? — R. A., Alabama.

      Ecclesiaste 1:4 si riferisce alla terra letterale quando dice: “La terra sussiste in perpetuo”. Ebrei 1:10-12 non contraddice questo perché si riferisce alla terra e ai cieli simbolici del mondo di Satana, dicendo: “Tu, Signore, fondasti la terra al principio, e i cieli son opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu sussisterai in perpetuo; ed essi diverranno tutti vecchi come una veste esteriore, e tu li rivolterai come un abito, come una veste esteriore; e saranno mutati, ma tu sei lo stesso e i tuoi anni non finiranno mai”. — NW.

      A proposito, prima di dare una diretta risposta alla domanda si potrebbe osservare che qui Paolo cita il Salmo 102:25-27 e lo applica a Cristo Gesù, mentre il Salmo pare che parli di Geova. I trinitari usano questo nel tentativo di provare che Geova e Cristo sono scambievoli, che sono uno in un Dio trino. Tuttavia, noi sappiamo che degli angeli che rappresentavano Dio si parlava come se fossero Dio, come sappiamo che Cristo Gesù fece l’effettiva opera della creazione ma di Geova si parla come del Creatore, perché Cristo la fece come artefice rappresentativo di Geova sotto il comando di Dio e con la potenza di Dio. Questo punto è anche considerato nel contesto della scrittura che stiamo qui esaminando, dato che Ebrei 1:2 (NW) parla di Cristo come di colui “mediante il quale egli [Geova] fece i sistemi di cose”. Perciò si potrebbe dire tanto di Geova che di Cristo che essi crearono i cieli e la terra, secondo il particolare punto di vista che si avrebbe in ciascun caso. — Vedere La Torre di Guardia del 1º marzo, 1953, pagina 78.

      Che i cieli e la terra non debbano sempre esser presi in senso letterale è stato molte volte dimostrato ne La Torre di Guardia. (1 Re 10:24; Sal. 66:4; 96:1; Hab. 2:20; 2 Piet. 3:5-13) I simbolici cieli e terra che formano questo mondo malvagio sono destinati alla distruzione come è mostrato da molte scritture, e sono tali cieli e terra che Ebrei 1:10-12 dice che periranno. Ma come si può dire che furono fondati da Dio e Cristo? Cristo, mediante la potenza di Geova, fece il cherubino protettore e i figli di Dio, i quali in seguito si ribellarono divenendo i cieli empi. Similmente, Cristo mediante la potenza di Dio fece Adamo ed Eva, ma essi si ribellarono e oggi sono i loro empi discendenti che formano la terra visibile del mondo di Satana. Gli originali cieli e terra simbolici furono fatti buoni da Geova mediante Cristo, chiamato allora la Parola. Ma si corruppero e degenerarono nel presente mondo malvagio.

      Per illustrare, fu simile alla nazione d’Israele, piantata da Dio come una nobile vigna, ma mutata in una pianta degenerata che era straniera a Dio. (Ger. 2:21) Parimenti, la Cristianità fu fondata pura, ma la maggior parte d’essa non si mantenne pura rinnovandosi con costanza nella santità, ma divenne apostata, si rivestì delle vecchie e decrepite dottrine pagane dell’antichità, anziché attenersi saldamente agli abiti di lode e salvezza che un tempo la identificavano come servitrice di Dio. In modo simile i cieli e la terra buoni d’una volta si degradarono nel presente empio sistema di cose, diventando così inutili come un vecchio abito logorato adatto solo per essere messo via, distrutto, per essere quindi sostituito da un’organizzazione di nuovi cieli e nuova terra. Questo capitolo di Ebrei indica l’esaltazione e la permanenza di Cristo Gesù, e i versetti 10-12 di Ebrei 1 sono introdotti per dimostrare che Cristo sopravvivrà a questo empio mondo che deve perire.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1953 | 15 luglio
    • Domande dai lettori

      ◆ Sapeva Gesù, nella sua fanciullezza, ch’egli sarebbe stato il Messia e si rendeva conto d’essere esistito prima come creatura spirituale, il Logos? — C. R., Pennsylvania.

      “L’angelo di Geova gli apparve in sogno, dicendo: ‘Giuseppe, figlio di Davide, non temere di condurre Maria tua moglie a casa, perché ciò che è stato generato in lei è dallo spirito santo. Ella partorirà un figliuolo, e tu dovrai mettergli nome “Gesù”, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati.’” (Matt. 1:20, 21, NW) Da questo Giuseppe avrebbe saputo che Gesù era il Figlio di Dio destinato ad essere il mezzo della salvezza.

      A Maria l’angelo Gabriele disse: “Concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e gli metterai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e Geova Dio gli darà il trono di Davide suo padre, ed egli sarà re sopra la casa di Giacobbe per sempre, e del suo regno non ci sarà fine. . . . Spirito santo verrà sopra di te, e potenza dell’Altissimo ti adombrerà. Per questa ragione anche, ciò che è generato sarà chiamato santo, Figlio di Dio”. (Luca 1:30-35, NW) Quindi Maria avrebbe saputo che Gesù era Figlio di Dio e che doveva essere pure il promesso Messia per regnare come re sopra un regno eterno; benché essa, come il resto degli Ebrei, pensasse che questo regno sarebbe stato terreno.

      Elisabetta, madre di Giovanni Battista, sapeva che Gesù sarebbe stato il Signore, poiché salutò Maria sotto ispirazione. “Come mai ho io questo privilegio, che la madre del mio Signore venga a me?” (Luca 1:41-43, NW) Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, sapeva che un Salvatore era stato provveduto, e che suo figlio Giovanni doveva preparare la via davanti a Lui. (Luca 1:67-69) Al tempo della nascita di Gesù un certo numero di pastori seppe ch’egli sarebbe stato il Messia, Cristo il Signore, poiché l’angelo di Geova disse loro: “Vi è nato oggi un Salvatore, che è Cristo il Signore”. Essi divulgarono la notizia di questo fatto. (Luca 2:8-20, NW) Un certo Simeone aveva ricevuto la promessa divina che “non avrebbe visto la morte prima di aver veduto il Cristo di Geova”, e quando vide il bambino Gesù nel tempio riconobbe l’adempimento della promessa e disse: “I miei occhi hanno veduto il tuo mezzo di salvezza”. (Luca 2:25-32, NW) Inoltre nel tempio era Anna, una profetessa, che riconobbe il bambino Gesù come il futuro Liberatore. — Luca 2:36-38.

      Certo queste importanti cose furono fatte sapere a Gesù giovinetto, e può darsi ch’egli tenesse presente questa speciale parentela e il suo dovere verso Geova quando all’età di dodici anni disse ai suoi genitori terreni: “Non sapevate voi che io devo essere nella casa del Padre mio?” (Luca 2:49, NW) Giovanni Battista sembrò pure edotto di queste cose, come indicò la sua esitazione a immergere Gesù per il fatto che Gesù era molto superiore a lui. (Matt. 3:11-15) Perciò sembra fuori d’ogni dubbio che Gesù, durante la sua fanciullezza, sapeva che sarebbe stato il Messia promesso. Ma molto probabilmente egli riteneva che la sua funzione messianica dovesse compiersi sopra un regno teocratico terreno. Questa fu l’accettata comprensione dei Giudei in quel tempo circa il regno del Messia.

      Mentre Gesù s’avvicinava all’età di trent’anni e la sua conoscenza delle profezie aumentava egli può avere gradualmente ricevuto degli indizi che la funzione di Messia era qualcosa di superiore, ma non fu probabilmente che alla sua immersione e alla discesa dello spirito santo su di lui ch’egli capì che era un regno celeste quello che doveva possedere, e che era esistito prima come Logos. Il naturale uomo Gesù non discerneva queste cose dello spirito, ma quando lo spirito scese su di lui gliele rivelò. “I cieli furono aperti” per lui e le cose celesti gli furono discernibili. (Matt. 3:16, 17, NW) Giovanni Battista evidentemente sapeva

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