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  • C’è la vita dopo la morte?
    La Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
    • e tuttavia scelgono di rimanere nella chiesa? Non preferireste associarvi a persone che realmente rispettano la Parola di Dio? Ne dipende la vostra stessa vita.

  • Scritture per aprile
    La Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
    • Scritture per aprile

      Abbiate successo essendo fedeli nel ministero. — 1 Cron. 22:13.

      1 Ecco, con errore fui dato alla luce con dolori di parto, e mia madre mi concepì nel peccato. — Sal. 51:5. TG 15/3/69 2-4

      2 [Presentate] i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio. — Rom. 12:1. TG 1/1/70 5a

      3 Queste benedizioni devono venire su di te . . . perché continui a ubbidire alla voce di Geova. — Deut. 28:2. TG 15/11/69 10, 11

      4 A far la tua volontà, o mio Dio, mi sono dilettato, e la tua legge è dentro le mie parti interiori. — Sal. 40:8. TG 1/2/70 13

      5 Non si dipartano dal tuo cuore per tutti i giorni della tua vita; e le devi far conoscere ai tuoi figli e ai tuoi nipoti. — Deut. 4:9. TG 1/5/69 6, 7

      6 Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte. — Rom. 1:20. TG 1/7/69 14

      7 Chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione della sua carne. — Gal. 6:8. TG 1/8/69 9

      8 Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità, che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova. — Col. 3:9, 10. TG 15/8/69 13, 16

      9 Ascolta il consiglio e accetta la disciplina, per divenire saggio nel tuo futuro. — Prov. 19:20. TG 1/9/69 16, 17

      10 [La] vostra perseveranza . . . è una prova del giusto giudizio di Dio. — 2 Tess. 1:4, 5. TG 1/12/69 7

      11 Questi se ne andarono perciò . . . rallegrandosi perché erano stati ritenuti degni d’esser disonorati a favore del suo nome. — Atti 5:41. TG 1/3/70 15a

      12 A questa condotta foste chiamati, perché anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, onde seguiate attentamente le sue orme. — 1 Piet. 2:21. TG 15/6/68 27, 28a

      13 Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra e soggiogatela”. — Gen. 1:28. TG 15/7/69 6

      14 Se voi vivete secondo la carne siete sicuri di morire; ma se mettete a morte le pratiche del corpo mediante lo spirito, vivrete. — Rom. 8:13. TG 15/9/69 8

      15 Ecco, le nazioni sono come una goccia dal secchio; e sono state considerate come il velo di polvere sulla bilancia. — Isa. 40:15. TG 15/10/69 21a

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    La Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
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      MINISTERO DI CAMPO

      Se oggi ci guardiamo intorno, possiamo vedere che in tutta la cristianità, dove si sono udite maggiormente le parole di Gesù, le tempeste provocate dalle crescenti pressioni del giorno moderno hanno distrutto le speranze e la fede di milioni di cosiddetti cristiani. Perché? Perché non avevano edificato sul giusto fondamento. (Efes. 2:20) I testimoni di Geova desiderano edificare se stessi e altri sul giusto fondamento, e per questo motivo badano al loro insegnamento, per edificare con durevoli materiali resistenti al fuoco, come vera sapienza della Parola di Dio, fede, convinzione, devozione ai princìpi biblici, amore verso Dio e amore verso il prossimo. Essi seguono l’insegnamento di Cristo anche nel metodo della predicazione, andando di casa in casa. Nel mese di marzo essi si impegneranno nella regolare opera di casa in casa, per trovare le persone interessate. Nel corso di questo ministero offriranno la preziosa rivista biblica La Torre di Guardia in abbonamento annuo. Se desiderate riceverla, scrivete nel vostro Paese all’indirizzo indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.

      STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE

      del 15 marzo: Non rendete a nessuno male per male, §§ 1-13, e Vincete il male col bene nei tempi moderni, §§ 1-3. Pagina 137. Cantici da usare: 15, 34.

      del 22 marzo: Vincete il male col bene nei tempi moderni, §§ 4-19. Pagina 143. Cantici da usare: 37, 52.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
    • Domande dai lettori

      ● Vorrei divenire testimone di Geova, ma alcuni anni fa ho ottenuto il divorzio e mi sono risposato. Quali passi dovrei fare per essere accettato per il battesimo? — D. C., U.S.A.

      Riceviamo regolarmente domande di questa specie. È bene vedere che la verità scritta nella Bibbia ha toccato i cuori di quelli che fanno domande e li ha spinti a voler vivere in armonia con le giuste esigenze di Dio per poterlo servire in maniera accettevole. Tali persone sono da lodare.

      Le passate circostanze di coloro che acquistano accurata conoscenza di Dio variano in notevole misura. Alcuni sono stati sposati, hanno divorziato e si sono risposati (anche varie volte) prima di conoscere la volontà di Dio e le esigenze morali relative al matrimonio. Non cerchiamo di considerare qui ogni particolare situazione, ma esporremo alcuni commenti generali che probabilmente si applicano alla maggioranza dei casi.

      Riguardo al matrimonio, i cristiani hanno la responsabilità di vivere secondo due codici di leggi. La prima, e più importante, è la legge di Dio. Ovviamente, quale Creatore e Legislatore Geova ha il diritto di stabilire come si devono comportare le sue creature. (Isa. 33:22) L’altra è la legge del paese dove si abita. Mediante esplicita dichiarazione e con l’esempio la Bibbia indica che coloro che desiderano il favore di Dio devono osservare le esigenze legali per la registrazione del matrimonio. (Matt. 22:21; Tito 3:1; Luca 2:1-5) I cristiani non possono trascurare né l’una né l’altra legge.

      Pertanto, la persona che si sposa deve fare più che riconoscere di assumere una responsabilità dinanzi a Dio; deve anche conformarsi alle esigenze legali del paese dove abita. In senso cristiano non è realmente sposata e non ha diritto ai privilegi del matrimonio finché non vi si sia conformata.

      Ora guardiamo la cosa dal punto di vista contrario e consideriamo il divorzio. In considerazione di quanto si è detto, dovrebbe essere chiaro che si devono soddisfare sia le esigenze di Dio che quelle dello Stato riguardo al divorzio. La legge del Paese può permettere il divorzio per molti motivi, ma la legge di Dio permette il divorzio solo per il motivo dell’adulterio. (Matt. 19:9)a Se la persona ottiene il divorzio per un motivo diverso dall’adulterio (non essendo stato commesso adulterio), essa non è libera, secondo la legge di Dio, di risposarsi. Andando un po’ oltre, se la persona che ha ottenuto tale divorzio legale, ma non scritturale, ne sposa quindi un’altra, commette una seria violazione della legge di Dio; sarebbe adulterio. (D’altra parte, se è stato commesso adulterio, il coniuge innocente non è libero di cercarsi un altro compagno finché il divorzio legale non sia divenuto effettivo. Si devono soddisfare le esigenze di Dio nonché quelle dello Stato).

      Se dunque la persona che non conosceva la legge di Dio ha ottenuto un divorzio legale per qualche motivo non scritturale e poi si è risposata, le esigenze della legge del Paese sarebbero state soddisfatte, ma risposandosi la persona avrebbe commesso adulterio secondo la legge divina. Questo adulterio pone fine al precedente matrimonio secondo la legge di Dio, ma commettendo una seria violazione della medesima legge di Geova. Che cosa si deve fare in tal caso?

      Molte persone hanno commesso peccati prima di conoscere le esigenze di Dio. Prima di divenire cristiani, alcuni nella congregazione cristiana dell’antica Corinto erano stati adulteri, fornicatori, omosessuali e ubriaconi. Ma essi cambiarono! Quando dedicarono la loro vita a Dio e si battezzarono vivevano in una pura condizione morale. Che dire dei loro peccati del passato? Quei peccati furono perdonati; essi furono “lavati” mediante la fede nel sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. — 1 Cor. 6:9-11.

      Di conseguenza, se oggi una persona impara qual è la legge di Dio e si rende conto di aver commesso in passato il serio peccato dell’adulterio, dovrebbe rivolgersi a Dio in preghiera e chiedere perdono in base al sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. Come dichiarò l’apostolo Pietro: “Chiunque ripone fede in lui ottiene per mezzo del suo nome il perdono dei peccati”. (Atti 10:43; Efes. 1:7) Quindi dovrebbe mostrare la sincerità del suo pentimento. Ma come? Non può tornare dal suo precedente coniuge. Non ha più nessun diritto legale né scritturale su quella persona. Né può tornare indietro e rivivere la sua vita. Ma può vivere da quel tempo in poi in armonia con le leggi e i princìpi biblici. Può mostrare che apprezza ora la santità del matrimonio vivendo secondo le responsabilità che ha ora quale persona sposata, e può avanzare apprendendo la volontà di Dio e facendola. — Col. 1:9, 10.

      [Nota in calce]

      a Per i particolari, si veda il capitolo VIII di Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio, pubblicato dalla Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati.

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