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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1963 | 1° ottobre
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È indubitabile che le violazioni di ciò che è scritturale e normale nelle relazioni coniugali non saranno senza conseguenze. Agire devotamente in queste relazioni intime è molto importante per gli amanti della giustizia. Possono esservi effetti di vasta portata quando le persone unite in matrimonio commettono atti moralmente sbagliati. Primo e più importante, devono rendersi conto che recano dispiacere al Creatore Geova Dio. Questo può anche influire sui loro rapporti con altri, poiché nella loro vita c’è qualcosa che non va. Essi lo sanno e quindi possono sentirsi indegni di continuare a prendere parte alla predicazione della buona notizia del Regno. Anziché mostrarsi felici, possono divenire amareggiati e rinchiudersi in se stessi. È chiaro che devono fare qualcosa per essere di nuovo felici e contenti nei loro rapporti e nei rapporti coi conservi cristiani e con l’Onnipotente Dio.
Se tali pratiche errate sono divenute abituali, ci vorranno tempo, preghiere a Dio e uno sforzo sincero per correggere la situazione. Le misure correttive devono cominciare dalla mente. Quando si presentano alla mente pensieri sensuali e sconvenienti, il sincero cristiano richiamerà alla mente con profitto le parole di Paolo in Filippesi 4:8 (VR): “Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri”.
Nella lotta contro i desideri immorali, il cristiano sposato deve capire che quello che mette nella mente avrà un grande effetto su di lui. Pellicole, commedie, letteratura e altre forme di divertimento dovrebbero essere scelti con cura. Come i non sposati devono custodire a questo proposito le loro vie per non cadere nell’immoralità, altrettanto devono fare i cristiani sposati. Se riempiono la loro mente di idee immorali o pervertite, queste si riveleranno infine nelle loro relazioni intime, a loro degradazione e detrimento spirituale.
Se i cattivi desideri e le abitudini scorrette sono divenuti profondamente radicati, quelli che cercano di correggere la situazione per piacere a Dio possono cadere di nuovo prima di riuscire con l’aiuto di Dio a togliersi la cattiva abitudine. Ma non si devono scoraggiare e non devono cedere. Essi devono continuare a confidare in Geova Dio e rivolgersi a lui per ottenere perdono e purificazione, il necessario aiuto e la forza. Egli non è lontano da quelli che lo cercano, ed essi possono avere la certezza che col suo aiuto vinceranno tali ostinate tendenze, ottenendo la vittoria su questa cattiva abitudine o condotta moralmente errata. — Filip. 4:13.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1963 | 1° ottobre
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Domande dai lettori
● Che cosa volle dire Elia quando, rispondendo alla richiesta di Eliseo che gli fosse concesso di andare a dire addio ai suoi genitori, dichiarò ad Eliseo: “Va’ e torna; poiché che t’ho io fatto?” — 1 Re 19:20, nota in calce, VR. — A. J., Stati Uniti.
In questo caso Elia volle dire che la situazione non era così urgente che Eliseo non potesse andare prima a casa a dire addio ai genitori. Va’, torna, poiché non ho obiezioni. Non ho fatto nulla per proibirtelo: così potremmo parafrasare le sue parole. Quindi Eliseo preparò subito un banchetto per la sua famiglia. Questo dovette richiedere diverse ore come minimo, poiché si dovevano uccidere i buoi, prepararli e cuocerne la carne.
È infatti ragionevole pensare che Eliseo si trattenne per partecipare a questo banchetto, poiché non leggiamo che Eliseo si affrettasse a raggiungere Elia, come se Elia avesse continuato il cammino ed Eliseo fosse rimasto indietro. Perciò leggiamo che dopo il banchetto Eliseo “si levò, seguitò Elia, e si mise al suo servizio”. — 1 Re 19:21, VR.
Questa situazione era completamente diversa da quella riportata in Matteo 8:21, 22 (VR), in cui un discepolo chiese il permesso di andare prima a seppellire il padre, al che Gesù rispose: “Seguitami, e lascia i morti seppellire i loro morti”. In questo caso non dobbiamo intendere che il padre fosse già morto; altrimenti il figlio sarebbe stato a seppellire il padre, dato che nei paesi orientali la gente seppellisce i morti appena muoiono.
In merito a questa espressione George M. Lamsa, un’autorità nel campo delle abitudini e delle lingue siriache (aramaiche), dice: “Questa frase è un orientalismo, specialmente tra le persone di lingua aramaica. Significa: ‘Mio padre è vecchio e devo averne cura fino alla morte’. Oppure: ‘Mio padre è sull’orlo della tomba’, che vuol dire, mio padre può morire da un giorno all’atro. In Oriente un uomo di settant’anni è considerato ‘morto’, perché è improduttivo. Poiché non vi sono compagnie o banche di assicurazione per la vecchiaia, un vecchio dipende naturalmente da suo figlio per vivere. Inoltre, il più grande desiderio del padre è quello di avere suo figlio accanto al letto di morte per farsi chiudere gli occhi nell’ultima ora, quando pronuncia la sua benedizione sulla famiglia. . . . Gli Orientali sono famosi per la loro generosità e ospitalità. Non solo condividono il cibo, ma seppelliscono i morti della comunità, e hanno cura degli anziani”. — Gospel Light, pagina 62.
Vediamo dunque che non c’è contraddizione tra l’invito che Elia fece ad Eliseo e quello che Gesù rivolse a un certo discepolo.
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Scritture per novembreLa Torre di Guardia 1963 | 1° ottobre
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Scritture per novembre
Siate in pace mediante la conoscenza accresciuta giornalmente. — Isa. 54:13.
1 La sapienza dall’alto è . . . ragionevole. — Giac. 3:17. TG 1/8/62, 10, 11a
2 Perché non continuate a correre con loro in questo corso allo stesso basso livello di dissolutezza, sono perplessi e parlano ingiuriosamente di voi. — 1 Piet. 4:4. TG 15/1/63 19
3 Ben fatto, schiavo buono e fedele! . . . Entra nella gioia del tuo signore. — Matt. 25:21. TG 15/11/62 20a
4 Simeone e Levi sono fratelli: le loro spade sono strumenti di violenza. Maledetta l’ira loro, perch’è stata violenta, e il loro furore perch’è stato crudele! — Gen. 49:5, 7, VR. TG 1/12/62 38, 51, 52
5 Quante sono le cose che dice l’Amen, . . . il principio della creazione di Dio. — Apoc. 3:14. TG 15/3/63 43, 46
6 Schiavi, siate ubbidienti in ogni cosa a quelli che sono i vostri signori in senso carnale. — Col. 3:22. TG 1/6/63 27, 28, 30
7 Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio! — Giov. 16:33. TG 15/4/63 48-50
8 È ministro di Dio, vendicatrice per esprimere ira su chi pratica il male. — Rom. 13:4. TG 1/7/63 9, 10
9 Prima che arrivasse la fede, noi eravamo vigilati sotto la legge . . . Quindi la Legge è divenuta il nostro tutore che conduce a Cristo. — Gal. 3:23, 24. TG 1/4/63 34, 35a
10 Egli sarà pace. — Mich. 5:4, Na. TG 15/7/62 8, 9a
11 Se un uomo aspira all’incarico di sorvegliante, desidera un’opera eccellente. — 1 Tim. 3:1. TG 15/9/62 10-12a
12 Ho messo mano ai lavori di riparazione di queste mura, . . . e tutta la mia gente s’è raccolta là a lavorare. — Neem. 5:16, VR. TG 15/10/62 6, 7a
13 Gli arcieri hanno provocato [Giuseppe], gli han lanciato dei dardi, l’hanno perseguitato; ma l’arco suo è rimasto saldo; le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate. — Gen. 49:23, 24, VR. TG 15/12/62 55
14 La sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parziali distinzioni, senza ipocrisia. — Giac. 3:17. TG 1/10/62 20, 21a
15 Rivestitevi della nuova personalità, che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova secondo l’immagine di Colui che la creò. — Col. 3:10. TG 15/2/63 2, 1a
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio).
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MINISTERO DI CAMPO
Per predicare la buona notizia dell’imminente regno di Dio ci vuole coraggio. (Sal. 31:24) I testimoni di Geova manifestano coraggio visitando le persone nelle loro case per portar loro questa buona notizia. Nel mese di ottobre si varranno anche dell’istruttiva rivista biblica Svegliatevi! che offriranno a tutti in abbonamento annuo per la contribuzione di L. 650 (negli Stati Uniti d’America $ 1), insieme a tre opuscoli biblici in omaggio.
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
del 3 novembre: La sapienza nascosta di Dio: un sacro segreto, §§ 1-20. Pagina 585.
del 10 novembre: La sapienza nascosta di Dio: un sacro segreto, §§ 21-24, e La dinamica personalità dell’Autore della Bibbia. Pagina 591.
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