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Cristianesimo; un modo di vivereLa Torre di Guardia 1967 | 15 ottobre
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che il cristianesimo è un modo di vivere. Di recente un ministro viaggiante dei testimoni di Geova nel Kansas, U.S.A., concluse un’assemblea di circoscrizione di tre giorni per i Testimoni di quella zona. Prima di partire dalla città si fermò in un albergo.
Quando il direttore dell’albergo, a cui il Testimone parlava, si rese conto che il ministro aveva avuto a che fare con l’assemblea, dichiarò: “Sono nell’attività alberghiera da qualche tempo. Ho assistito a molti congressi di varie specie, e ho già avuto grandi gruppi nell’albergo. Ma non ho mai visto nulla di paragonabile agli scorsi tre giorni. Praticamente ogni stanza di questo albergo era occupata dalla vostra gente, e alcuni di loro erano persino in stanze che normalmente non uso. So che alcuni occupavano stanze certamente non del livello a cui sono di norma abituati, ma non ho udito una lamentela di alcuna specie, né una parola dura, né alcuna sgarberia, anche se c’erano molti giovani qui. Voglio che dica al vostro comitato per l’ospitalità o ai vostri addetti alle relazioni pubbliche che hanno fatto un ottimo lavoro”.
Il ministro comprese che il direttore pensava che i Testimoni i quali erano stati nel suo albergo fossero stati scelti in modo speciale o avessero ricevuto istruzioni prima di andare all’albergo. Egli spiegò dunque che non era così, che i suoi ospiti erano Testimoni tipici i quali si comportarono nel modo da lui descritto perché seguivano i princìpi biblici.
Quindi, ovviamente emozionato, il direttore disse: “Sa, parecchi dei vostri sono effettivamente venuti da me di persona a invitarmi ad assistere alla vostra adunanza domenicale. Da tutti gli anni che sono in questa città, quella era la prima volta che qualcuno mi invitava ai suoi servizi, o indicava di interessarsi a me. Realmente l’ho apprezzato, anche se non son potuto venire. Ebbene, sa che hanno persino lasciato della letteratura biblica nell’ingresso per gli altri ospiti e non hanno mai chiesto una contribuzione”. Dopo aver menzionato l’ordine delle stanze, concluse: “Voi avete qualche cosa che la maggioranza delle persone hanno perduto”.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1967 | 15 ottobre
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Domande dai lettori
● Quando fu sulla terra Gesù Cristo dichiarò: “Vedevo Satana già caduto dal cielo come un lampo”. (Luca 10:18) Significa questo che a quel tempo Satana il Diavolo era già stato espulso dal cielo? — O. B., Australia
No. Non siamo giustificati dalle Scritture ad assumere questa veduta circa la dichiarazione di Gesù riportata in Luca 10:18. Cristo si riferiva evidentemente a un avvenimento futuro ma fu spinto a far questo da avvenimenti in corso.
Precedentemente “il Signore designò altri settanta e li mandò a due a due davanti a lui in ogni città e luogo in cui egli stesso stava per andare”. (Luca 10:1) Dopo aver portato a termine con successo il loro incarico i settanta discepoli tornarono con gioia, dicendo: “Signore, anche i demoni ci son sottoposti con l’uso del tuo nome”. (Luca 10:17) Questa fu una meravigliosa dimostrazione del potere di Dio sui demoni! Dopo tale meraviglioso rapporto Gesù fu appropriatamente spinto a dichiarare le sue significative parole rispetto alla caduta di Satana, parole che indicano supremazia su quel malvagio.
Che con le sue parole riportate in Luca 10:18 Cristo non si riferisse ad alcuna passata letterale caduta di Satana dal cielo è evidente considerando ciò che è detto altrove nella Bibbia. In Rivelazione 12:7-9 ci è detto dell’espulsione di Satana e dei suoi angeli dal cielo giù sulla terra. Ma questo non accadde prima dei giorni della vita umana di Gesù sulla terra né durante quei giorni. Si dovrebbe notare che l’intero libro di Rivelazione consiste di materiale profetico. Non è una compilazione di storia passata. Rivelazione 1:1 lo indica, dichiarando: “Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede, per mostrare ai suoi schiavi le cose che devono accadere fra breve. Ed egli mandò il suo angelo e per mezzo di lui la presentò in segni al suo schiavo Giovanni”. L’apostolo Giovanni ricevette la rivelazione sull’isola di Patmos verso la fine del primo secolo della nostra Èra Volgare, terminando di scriverla verso il 96 E.V. Questo avvenne molti anni dopo che Gesù aveva fatto la dichiarazione riportata in Luca 10:18.
Un attento esame del 12º capitolo di Rivelazione indica che l’espulsione del Diavolo e dei suoi malvagi angeli dal cielo doveva aver luogo dopo la nascita del regno di Dio. (Riv. 12:5, 10) Com’è stato provato spesso scritturalmente nelle colonne de La Torre di Guardia, il regno celeste con Cristo come Re fu stabilito nel 1914 E.V. Non molto tempo dopo il suo insediamento, Gesù Cristo, o Michele, agì e “scoppiò la guerra in cielo”. Michele e gli angeli al suo comando guerreggiarono con Satana e i suoi angeli, cacciandoli dal cielo, giù sulla terra.
È perciò evidente che Gesù aveva in mente la finale espulsione di Satana dal cielo quando disse: “Vedevo Satana già caduto dal cielo come un lampo”. Questa caduta era resa sicura dal fatto che i settanta evangelizzatori, benché fossero semplici uomini sulla terra, avevano cacciato demoni nel nome di Gesù. Per Gesù questo fu un segno che Satana sarebbe sicuramente caduto dal cielo al tempo fissato da Dio. Per Gesù fu come se avesse già visto Satana cacciato e caduto dal cielo. Anche allora egli poté dunque parlare di questo futuro avvenimento come di una cosa certa, come se l’avesse già visto accadere. Cristo stesso, morendo fedele ed essendo risuscitato come potente creatura spirituale, avrebbe ricevuto il potere di adempiere quella profezia cacciando dal cielo Satana e gli altri demoni. Infatti, in seguito l’esaltato Gesù Cristo avrebbe anche inabissato e infine distrutto queste malvage creature spirituali. — Riv. 20:1-3, 7-10; Ebr. 2:14; Rom. 16:20.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1967 | 15 ottobre
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Domande dai lettori
● Isaia 52:14, profezia riguardo al Messia, sembra indicare che Gesù Cristo fosse una persona sfigurata. Come si deve intendere ciò? — J. B., U.S.A.
Geova Dio ispirò il profeta Isaia a scrivere profeticamente riguardo al Messia: “Ecco, il mio servitore agirà con perspicacia. Sarà in alta posizione e per certo sarà innalzato ed esaltato assai. Nella misura in cui molti si sono stupiti di lui — tanto era sfigurato circa il suo aspetto più che quello di qualsiasi altro uomo e circa le sue maestose forme più che quelle dei figli del genere umano — egli similmente farà allarmare molte nazioni. Davanti a lui i re chiuderanno la bocca, perché effettivamente vedranno ciò che non era stato loro narrato, e ciò che non avevano udito dovranno prendere in considerazione”. — Isa. 52:13-15.
Queste parole di Isaia si applicano a Gesù Cristo. Ma ciò che dice Isaia 52:14 non dovrebbe farci concludere che Gesù fosse una persona fisicamente sfigurata. Sebbene la Bibbia non descriva l’aspetto facciale o le forme fisiche di Cristo, la più antica evidenza archeologica non indica che Gesù avesse un volto sgradevole o fattezze strane. Per esempio, considerando gli antichi dipinti in cui Cristo è raffigurato, lo studioso americano Jack Finegan scrisse: “Il dipinto quasi distrutto di Cristo nella Catacomba di Priscilla a Roma [La Risurrezione di Lazzaro] appartiene probabilmente, come abbiamo visto, alla metà del secondo secolo. Il dipinto a Dura [la Guarigione del Paralitico] risale in maniera anche più definitiva alla prima parte del terzo secolo. In entrambi i dipinti Cristo è raffigurato come un giovane uomo senza barba e coi capelli corti che indossa il normale abito del giorno. Questi dipinti e altri simili sono il più antico tipo di Cristo per quello che ora si conosce dell’arte cristiana primitiva”. (Light from the Ancient Past, edizione del 1946, pagina 408) Per cui, i più antichi dipinti esistenti, che raffigurano Gesù Cristo, non indicano che fosse in alcun modo sfigurato.
Che cosa significa dunque Isaia 52:14? Evidentemente queste parole si riferiscono all’umiliazione che Gesù Cristo subì. Molti lo considerarono un peccatore e lo ingiuriarono. (1 Piet. 2:22, 23) Come uomo sulla terra Gesù compì effettivamente giuste opere che altri non potevano fare, ma fu odiato senza causa malgrado le cose buone che fece. Ciò nondimeno, sopportò tale biasimo, provando la sua integrità a Dio. Per questo Gesù fu esaltato. — Giov. 15:17-25.
Gesù fu un ardente sostenitore della verità e della giustizia. Egli smascherò con baldanza i capi religiosi del suo giorno indicando che erano persino bugiardi e assassini. (Matt. 23:1-39; Giov. 8:44) Per costoro che erano smascherati, Gesù non ebbe un aspetto piacevole. Essi lo odiarono. Per gli ipocriti capi religiosi del suo giorno il messaggio di Gesù fu ripugnante e il portatore di quel messaggio non ebbe un aspetto desiderabile.
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