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Cosa vi aspettate dalla vostra religione?Svegliatevi! 1979 | 8 novembre
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Cosa vi aspettate dalla vostra religione?
CHI è religioso ha certi motivi per esserlo. Ottiene o spera di ottenere dalla religione quello che pensa gli recherà beneficio.
Il cristianesimo primitivo offrì completo intendimento della Parola di Dio e una soddisfacente relazione con Dio e con suo Figlio, Gesù Cristo. Studiando le Scritture che avevano allora, insieme alle lettere ispirate degli apostoli, i cristiani trovarono la soluzione dei problemi quotidiani. La conoscenza della Bibbia incoraggiava un ottimo spirito fra loro. Insieme ad altri della stessa fede, avevano felicità e contentezza, perché le persone che frequentavano erano pure, ossequenti alle leggi e amabili. La fede li spingeva anche a dare ad altri la conoscenza della verità che avevano acquistata.
Il punto di vista cambia
Oggi riscontriamo che l’opinione su ciò che la religione dovrebbe essere e fare è molto cambiata. Questa tendenza moderna è menzionata in un comunicato del Copley News Service, che citava le parole di Rawley Myers, un sacerdote cattolico, secondo cui quando un predicatore pronuncia un sermone deve anzitutto farsi ascoltare, e non è citando la Bibbia che ci riesce. Egli osserva: “Se un sacerdote comincia con una citazione delle Scritture, in molti casi ha già fatto addormentare tanta gente”. Sembra che l’insegnamento biblico non sia veramente desiderato, poiché la notizia continuava dicendo: “Oggi l’idea che la gente vada in chiesa in cerca d’aiuto per sapere come trattare la suocera, gli adolescenti, il marito alcolizzato, come risolvere i problemi di salute in famiglia e altre difficoltà è molto diffusa”.
La cosa veramente importante
Ma ciò che conta è quello che desidera l’individuo o la congregazione? O è ciò che Dio sa essere necessario all’uomo? Se esaminiamo la Bibbia per vedere ciò che Dio dice, e così facendo afferriamo lo spirito della Bibbia, saremo in grado di risolvere i problemi nei rapporti con il coniuge, la suocera e i figli, nonché altri problemi familiari e personali. E possiamo contare sull’aiuto di Dio mediante la preghiera, come promette la Bibbia: “Non siate ansiosi di alcuna cosa, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie; e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero guardi i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. — Filip. 4:6, 7.
Si presentano dunque tre importanti domande: Voglio una religione basata sulla Bibbia, o una religione sociale, filosofica? E se scelgo una religione basata sulla Bibbia, qual è quella che segue veramente la Bibbia? Quale religione soddisfa i nostri bisogni, sia aiutandoci a risolvere i molti problemi che si presentano nel mondo moderno che dandoci benefici spirituali?
L’esame
Se appartenete a un gruppo religioso e desiderate sapere con certezza qual è la religione giusta, naturalmente esaminerete prima la vostra religione. Anzitutto vorrete sapere queste tre cose: (1) La mia religione mi aiuta a capire la Bibbia? Mi offre un regolare studio biblico, con insegnanti qualificati grazie a studio, conoscenza e fede personale nella Parola di Dio? (2) Le sue dottrine hanno prodotto notevoli cambiamenti nella personalità e nel modo d’agire dei suoi seguaci, così che vivono veramente come cristiani e regnano fra loro amore e unità? (3) La mia chiesa ‘si mantiene senza macchia dal mondo’, non essendo contaminata dal suo basso livello di moralità, dalla sua politica, dalle sue lotte egoistiche, conformandosi alla descrizione della vera religione che lo scrittore cristiano Giacomo ci fa in Giacomo 1:27?
In questi tempi turbolenti molti stanno riesaminando la propria religione. Che siate giovani o vecchi, questo è il momento appropriato per farlo. Se siete turbati riguardo alla vostra religione, leggete un po’ la Bibbia, se possibile insieme a vostra moglie o a vostro marito e altri familiari. Servendovi di una concordanza o di un dizionario biblico, vedete se gli insegnamenti della vostra chiesa sono in armonia con la Bibbia. Poi considerate se la vostra religione porta buoni frutti. I suoi seguaci manifestano “amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”? (Gal. 5:22, 23) Sono spronati a insegnare ad altri le verità della Bibbia? La vostra religione si mantiene “senza macchia dal mondo”?
Se riscontrate che la vostra religione viene meno sotto alcuni di questi aspetti, cercate quei cristiani che si sforzano di aiutare altri a capire la Bibbia, che sono disposti a fare con voi uno studio o una conversazione sulla Bibbia. Accertatevi se lo fanno spinti dall’amore sincero, non per lucro o per un motivo egoistico, ma con il pacifico spirito della Parola di Dio. Vedete se seguono il modello dei primi discepoli di Cristo. Cercate la compagnia di quei cristiani che, in armonia con il consiglio della Bibbia, ‘si considerano a vicenda per incitarsi all’amore e alle opere eccellenti’. — Ebr. 10:24, 25.
In tal caso, potete essere certi che Dio vi aiuterà a ottenere dalla religione ciò di cui avete bisogno e, inoltre, ciò che appaga veramente il vostro cuore. — Matt. 6:33, 34.
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La Chiesa Cattolica vista dagli italianiSvegliatevi! 1979 | 8 novembre
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La Chiesa Cattolica vista dagli italiani
I RECENTI sviluppi in Vaticano hanno messo in agitazione l’intero mondo cattolico. Sacerdoti e altri molto vicini alla gerarchia ecclesiastica sono rimasti molto scossi. Che dire degli italiani?
I cattolici italiani furono addolorati dalla morte di papa Giovanni Paolo I (Luciani). La radio e la televisione diedero eccezionale risalto agli avvenimenti connessi alla sua morte avvenuta il 28 settembre 1978. Tuttavia i commenti sembrano indicare che, in generale, la gente si interessa maggiormente degli aspetti non religiosi degli avvenimenti.
Molti italiani si lamentarono della soppressione di film e di altri programmi preferiti per far posto ai notiziari quasi ininterrotti sul funerale, sul conclave, ecc. Il periodico L’Espresso, nella sua edizione dell’8 ottobre 1978, riferiva le parole del direttore di un programma di una rete radiofonica nazionale, il quale avrebbe detto riguardo alla morte di Giovanni Paolo I: “Non avremmo un gran rispetto per il pubblico se lo bombardassimo quantitativamente e qualitativamente come è avvenuto per la morte di Paolo VI”.
C’era anche la sensazione che i requisiti politici esercitassero maggior peso nelle elezioni del papa che quelli religiosi. La stampa ha dato ampio risalto al “gioco politico” che c’è stato dietro l’elezione del successore di Giovanni Paolo I. Il Messaggero, nell’edizione del 3 ottobre 1978, poneva col titolo in prima pagina la domanda: “Un pastore d’anime come Luciani o un papa ‘politico’?” E nell’edizione del 7 ottobre un articolo sul “gioco di Benelli” considerava le manovre di quell’influente cardinale per l’elezione del successore del papa. Anche prima dell’elezione di Luciani, il giornale La Nazione, nel numero del 27 agosto, aveva dichiarato:
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