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  • Il caso delle sardine scomparse: un mistero insoluto

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  • Il caso delle sardine scomparse: un mistero insoluto
  • Svegliatevi! 1982
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  • “Sardinops ocellata”
  • Riproduzione?
  • Migrazione?
  • La misteriosa scomparsa
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Svegliatevi! 1982
g82 22/11 pp. 22-24

Il caso delle sardine scomparse: un mistero insoluto

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nella Rep. Sudafricana

“SARDINE scatenano il delirio sulla costa meridionale”. Così diceva il sottotitolo di un articolo dello Star di Johannesburg del 26 luglio 1978. Il racconto diceva: “Centinaia di persone armate di secchi, cesti e sacchi sono entrate in acqua a Marina Beach, appena a sud di Margate, per raccogliere sardine in mezzo al grande banco che nelle prime ore d’oggi è venuto a riva. La spiaggia è affollata e tutti corrono freneticamente nell’acqua immergendosi fino alla vita”. L’annuale “passaggio delle sardine” era in atto.

Banchi di sardine o sarde — i due termini valgono l’uno per l’altro fino a un certo punto — compaiono regolarmente ogni anno al largo della costa dell’Africa meridionale durante l’inverno australe, verso luglio. Dapprima i banchi sono avvistati vicino al porto di East London, nella punta meridionale dell’Africa. Da terra si può localizzare un banco osservando migliaia di uccelli marini che girano vorticosamente e si tuffano in mare in un certo punto. A volte, prima che compaia il banco principale si vedono nuotare davanti banchi “pilota”. I banchi principali sono di enormi dimensioni, e spesso coprono una superficie di parecchi chilometri quadrati: innumerevoli milioni di pesci!

Che occasione per i predatori ghiotti di pesce! Oltre ai voraci uccelli marini e all’uomo affamato, le sardine cadono vittime di predatori marini: delfini, squali e altri grossi pesci. Si radunano a centinaia per questo abbondante pasto. Tuttavia si limitano ad attaccare i margini del banco. La densità stessa del banco impedisce a questi mostri ittiofagi di penetrare fra i milioni di sardine ammassate. Se questi grossi pesci lo facessero, le loro branchie rimarrebbero ostruite.

Nondimeno a volte, dicono gli esperti, la voracità e l’attività dei predatori spingono il banco a riva. Anche i venti o le correnti marine vi possono influire. Quali che siano le ragioni o le cause, a volte, durante il loro passaggio, banchi di sardine si arenano in modo spettacolare sulle spiagge. Si afferma che non di rado le sardine si ammucchiano sulla spiaggia fino all’altezza di un metro. Sono seguite di solito da “cacciatori” marini, i pesci più grossi, che guizzano eccitati nei bassi fondali e sono presi in gran numero dai pescatori del posto.

Dirigendosi verso nord i giganteschi banchi superano infine Durban. Poi avviene una cosa sorprendente: scompaiono!

Prima di esaminare la ragione di questo fenomenale passaggio delle sardine e la sua misteriosa conclusione, apprendiamo qualcosa di più su questo piccolo prolifico pesce.

“Sardinops ocellata”

È il nome scientifico della sardina o sarda che partecipa al famoso “passaggio”. È il pesce più abbondante lungo le coste sudafricane. Raggiunge i 25-30 centimetri di lunghezza. Ha forme aggraziate, è di colore azzurro chiaro e scuro o verde chiaro e scuro, è un’eccellente nuotatrice ed è estremamente sensibile alle variazioni di temperatura e di densità dell’acqua.

Banchi enormi si trovano al largo della costa della Namibia (Africa del Sud-Ovest), particolarmente attorno alla Baia della Balena. È un pesce che nuota in superficie e vive nelle acque fredde che affiorano nella costa occidentale. Sembra che da questa zona alcuni banchi si dirigano a sud, circumnavigando il Capo di Buona Speranza e poi andando in direzione nord per dar luogo nel Natal al passaggio delle sardine.

La Sardinops ocellata, che popola le acque sudafricane, ha molte parenti in altre parti del mondo. Degna di nota è la Sardina pilchardus d’Europa, la principale fonte delle famose sardine in scatola. Anche l’America del Nord ha la sua sardina, la Sardinops caerulea, detta “sardina della California”. Appartengono tutte alla famiglia dei Clupeidi.

Ma perché queste miriadi di pesci fanno quel lungo, lento viaggio circumnavigando la punta estrema dell’Africa? Perché o come scompaiono in modo così misterioso? Per riprodursi?

Riproduzione?

Si potrebbe dire che, in linea di massima, le sardine si riproducono durante tutto l’anno. Ma si crede che il periodo principale sia da settembre a febbraio. E come sono prolifiche! Si calcola che una sola femmina possa deporre circa 95.000 uova! Esse galleggiano nello strato di acque superficiali, quindi nel giro di pochi giorni si aprono e le larve che ne escono si trasformano infine in minuscoli pesci.

La principale riproduzione della sardina sudafricana avviene al largo della costa occidentale della Repubblica Sudafricana a una temperatura che oscilla fra i 13,8 e i 16 gradi centigradi. Una temperatura media di 15 gradi centigradi offre le condizioni più favorevoli per un’intensa riproduzione. In base a carte della superficie marina pubblicate dall’Ufficio Meteorologico Marittimo di Youngsfield, a Città del Capo, è stato stabilito che la temperatura del Natal o della costa orientale scende raramente sotto i 19 gradi centigradi circa. Questa temperatura supera l’escursione termica necessaria per un’intensa riproduzione. Tenuto conto di questo fattore e del grado di maturità sessuale delle sardine che partecipano al passaggio, sembra improbabile che esso avvenga a scopo di riproduzione.

Migrazione?

Queste miriadi di sardine che si spostano stanno forse migrando in cerca di migliori luoghi di alimentazione?

Esaminando lo stomaco di sardine prese da questi banchi si è scoperto che il 75 per cento di esse avevano lo stomaco vuoto mentre l’altro 25 per cento conteneva il 7,7 per cento di fitoplancton e l’8,3 per cento di zooplancton (minuscoli organismi vegetali e animali che galleggiano nel mare). La quantità di plancton sulla costa orientale è relativamente scarsa in paragone con quella presente nelle acque della costa occidentale.

Nel luglio del 1959 e del 1960, in 69 retate effettuate al largo della costa orientale fu riscontrato che mancavano completamente le sardine giovani. Quindi non c’è nessuna prova che esista un luogo di riproduzione nelle acque del Natal. Pertanto è improbabile che si tratti di sardine che migrano in cerca di cibo.

Perché allora seguono quella rotta? Una possibilità sarebbe che reagiscono alle correnti marine. Un’idea che riscuote vasti consensi è che le correnti abbiano un ruolo notevole nel dirigere gli spostamenti dei pesci. Nel suo libro Fish Migration, Harden Jones mostra che nella migrazione i pesci potrebbero servirsi di un sistema di correnti e controcorrenti. Tuttavia egli spiega pure che i pesci potrebbero essere trasportati passivamente, o andare alla deriva, per lunghi tratti per effetto delle correnti, e “ciò che forse non è altro che una dispersione potrebbe avere tutte le apparenze di una vera migrazione”.

La misteriosa scomparsa

Questo fatto è stato studiato. Ma i tentativi di contrassegnare un sufficiente numero di sardine durante il loro passaggio non hanno avuto successo. Nel 1959 furono contrassegnate solo 69 sardine con targhette metalliche interne, ma non ne fu mai ricuperata nessuna. Ad ogni modo una notizia data nel 1960 da un pescatore locale potrebbe costituire un indizio. Negli anni precedenti aveva osservato grandi banchi diretti a sud durante la primavera australe, verso settembre. Nel 1958 prese alcune di queste sardine e disse che erano “esili, senza olio, e una volta pescate si decomponevano rapidamente”.

Le sardine tornano forse nell’Atlantico per mezzo di una corrente che scorre verso sud-ovest (quella delle Agulhas)? Finora questa è solo una possibilità, non un fatto confermato.

Potere nutritivo

Mentre il motivo e la conclusione del passaggio delle sardine sono ancora avvolti nel mistero, è un fatto indiscutibile che le sardine sono una fonte alimentare di enorme importanza sia per l’uomo che per gli animali. Questi pesciolini pesano appena ottantacinque grammi in media, ma hanno 175 calorie, 20 grammi di proteine e nove grammi di grassi. Quelle squisite sardine messe sott’olio o in salsa di pomodoro sono davvero nutrienti!

La varietà della vita marina è davvero sorprendente. Rende testimonianza a un Creatore non solo generoso ma che ama anche la varietà. Infatti, solo nei mari che bagnano l’Africa meridionale, secondo un rapporto del 1953, ci sono 1.325 specie di pesci! C’è ancora tanto da imparare su tutte queste forme di vita marina. E ciò include la risposta alla domanda: “Perché le sardine sudafricane fanno la loro famosa, fenomenale comparsa per poi scomparire?”

È ancora un mistero!

[Cartina/Immagine a pagina 22]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Rep. Sudafricana

Durban

East London

Port Elizabeth

Città del Capo

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